Entra Totti nella ripresa e la Roma rialza la testa. All’Olimpico una grande Samp è costretta alla resa.

Totti è ancora al centro della Roma. E’ il capitano, su rigore concesso al fotofinish per fallo di Skriniar su Dzeko, a firmare il successo sulla Sampdoria all’Olimpico: 3 a 2. Ma la trasformazione finale è solo la conclusione più concreta di una prestazione di altissimo spessore, ricca di contenuti tecnici e psicologici. Entrando in campo dopo l’intervallo (e dopo il diluvio che ha costretto l’arbitro a sorprendere il match per 65 minuti), tutto è sembrato meno che quarantenne. Giocate di classe per mandare in gol i suoi compagni, a cominciare da Dzeko che ha sfruttato l’assist per firmare il 2 a 2, e movimenti efficaci per aprire la difesa della Sampdoria. Ovviamente con grande lucidità, utile per trasmettere sicurezza al gruppo. E per restare in scia della Juve che è ancora a punteggio pieno. Totti, al debutto in campionato e alla sua stagione numero 25 in giallorosso, ha riacceso la Roma e anche il pubblico. Pochi tifosi, ma romantici. Che, tifando per il loro unico punto di riferimento, hanno accompagnato la squadra, fin lì timorosa, alla vittoria. Se ne sarà accorto Pallotta che, fino a giugno, ha anche pensato di non confermarlo per l’ultimo anno della sua carriera. Nel primo tempo, nonostante il vantaggio iniziale di Salah, i giallorossi hanno subìto la Sampdoria che, con il talento di Alvarez da trequartista, è riuscita a portarsi sul 2 a 1 con le reti di Muriele e Quagliarella, con Juan Jesus sempre protagonista negativo. Szczesny, indeciso su entrambe le reti blucerchiate, ha poi evitato che si arrivasse alla pausa sul 3 a 1: grande intervento su Quagliarella. Spalletti, nella lunga interruzione, ha aggiustato l’assetto iniziale, inserendo Totti per Perotti e Dzeko per El Shaarawy, decisivi per prendersi i 3 punti. Prima del recupero ha dato. Spazio anche a Iturbe per Nainggolan. Ma sono stati i primi due cambi cambiare lo spirito della squadra che nella ripresa ha meritato il successo per il numero delle occasioni create. Viviano è stato straordinario su Strootman, Dzeko e Salah. Solo Totti. È riuscito a ingannarlo, spiazzandolo su rigore. Che la Sampdoria ha contestato: leggero il tocco di Skriniar su Dzeko. Alvarez è stato espulso al rientro negli spogliatoi per proteste. Ma i blucerchiati, nel secondo tempo, si sono arresi prima dell’episodio finale. Perché la Roma, con il suo capitano in regia, ha alzato il ritmo. E ha dominato la gara fino al traguardo.

Francesco Trinca

Viktoria Plzen-Roma. L’Europa League chiama

Yuri Oggiano – Non c’è tempo di rifiatare per la Roma, perché giovedì si vola in Repubblica Ceca per sfidare il Viktoria Plzen, quarto in campionato ma avversario ostico, ne sa qualcosa il Napoli.

La partita contro la Sampdoria ha appesantito le gambe e la testa, ma è servita a ritrovare un po’ di morale dopo il mezzo passo falso di Cagliari. Ora testa all’Europa League, dove i giallorossi sono chiamati a far molto meglio rispetto alla gara col Porto. Ma i pericoli non mancano, perché anche nell’Europa dei “piccoli” la Roma ha incontrato spesso parecchie difficoltà. Basti pensare all’ultima eliminazione subita per mano della Fiorentina, due stagioni fa. Stesso identico punteggio riscontrato contro il Porto ad agosto: 1-1 esterno e sonoro 0-3 interno!

Ancor più dolorosa l’eliminazione nella prima partecipazione europea dell’era americana. La Roma esce ai preliminari contro lo Slovan Bratislava, con Luis Enrique nella centrifuga delle polemiche.

Ora la squadra è senza dubbio più forte, ma anche più stanca visti i tantissimi impegni già avuti in questo primo mese di stagione. Spalletti dovrà usare gran parte, se non tutta, la sua rosa a disposizione. Contro la Sampdoria Nainggolan è uscito lievemente acciaccato, Strootman ha dato fondo a tutte le sue energie, Salah, Florenzi e Bruno Peres hanno corso come matti e saranno chiamati a recuperare in fretta le energie. Cambio probabile sembra quello relativo al portiere: l’esigenza di rispolverare Alison, impiegato finora solo ad Oporto, e forse anche le prestazioni non troppo convincenti di Szczesny, dovrebbero indurre il tecnico giallorosso a puntare di nuovo sul brasiliano.

In difesa tornerà probabilmente Vermaelen, che potrebbe dirottare Juan Jesus a sinistra e riportare Bruno Peres a destra. L’assenza certificata dello squalificato De Rossi apre il ballottaggio di centrocampo tra Florenzi e Paredes, anche se a riposare, stavolta, potrebbe essere uno tra Nainggolan e Strootman, finora sempre utilizzati da Spalletti e comprensibilmente un po’ a corto di fiato.

A sperare in un posto c’è anche Gerson, che potrebbe trovare spazio pero soprattutto a partita in corso. Davanti tutto gira intorno a Totti, che dopo l’operazione salvataggio compiuta contro la Sampdoria potrebbe aver convinto Spalletti a regalargli finalmente la maglia da titolare.

Yuri Oggiano