EUROPA LEAGUE Crollo dell’Inter a Praga. Vincono in scioltezza Roma e Fiorentina. Sassuolo stop a Genk

La miglior cura dopo la sconfitta è la vittoria. E la miglior medicina in questo caso, sono ancora i piedi di Totti: 3 assist deliziosi e giocate geniali valgono il 4-0 sull’Astra Giurgiu in Europa League firmato dai gol di Strootman, Fazio e Salah, più l’autorete di Fabricio. A 40 anni appena compiuti e festeggiati in grande stile, novanta minuti in campo e una serata da protagonista per il capitano della Roma, cui è mancato solo il gol. Certo l’Astra Giurgiu, ilLeicester di Romania, è un avversario davvero modesto in questo momento.

Non è stata una bella serata per il Sassuolo che incassa tre gol dal Genk nella gara di Europa League. Eusebio Di Francesco, ha dovuto fare i conti anche con le tante assenze, ma guarda avanti con positività: “Devo dire che peccato eravamo anche in partita, la squadra stava anche giocando – dice a Sky Sport – abbiamo ricercato quella che è la nostra idea. Loro sono stati più bravi nell’attaccare la porta, però spesso anche noi abbiamo avuto il pallino del gioco e non siamo stati magari brillanti nell’andare a chiudere tante trame di gioco ed essere un po’ più qualitativi negli ultimi venti metri, quello che loro invece sono stati. E’ normale poi che quando prendi due gol nei primi 25′ rischi di più, ho messo anche un’attaccante in più. Peccato perchè dal mio punto di vista c’era un rigore netto per noi, perchè il fallo su Pellegrini se c’era, visto che lo ha dato, era nettamente dentro l’area. Poi magari sarebbe stata un’altra partita andando sul 2-1 al 50′. Ero convinto che gli avremmo potuto creare tante difficoltà sapendo di rischiare qualcosa in contropiede, come poi è stato. Per noi era una partita importante, peccato”.

Incubo Europa per l’Inter. Dopo quella con i modesti israeliani dell’Hapoel Beer Sheva è arrivata anche la seconda figuraccia in casa dello Sparta Praga: avversario di livello superiore ai primi per carità, capace di eliminare la Lazio agli ottavi nella scorsa stagione, ma comunque alla portata dei nerazzurri. Che invece escono con una sconfitta per 3-1 che fa male, e compromette già il cammino in Europa League. L‘Inter è ultima in classifica a zero punti dopo due sconfitte consecutive, quattro se si considerano anche quelle con il Wolfsburg della scorsa stagione. Non succedeva dalla Coppa delle Fiere del ’60-61. Clamorosa la trasformazione in Europa della squadra, rispetto ai progressi mostrati in campionato. Le italiane, sbagliando, hanno spesso snobbato l’Europa League e la prova di questa sera dell’Inter ne è l’ennesima dimostrazione. Palacio, a 34 anni, si è giocato male la chance per dimostrare di poter essere ancora utile alla squadra, nonostante il gol realizzato subito dopo l’ingresso di Icardi.

La Fiorentina è uno spettacolo: segna cinque gol alQarabag (5-1), diverte il pubblico del Franchi e si porta al primo posto del Gruppo J di Europa League, insieme con il Paok. I viola partono male, poi approfittano dell’espulsione di Yanuszada alla mezz’ora e chiudono la sfida prima del riposo: Babacar ne fa due e Kalinic finalizza un’azione splendida, tutta di prima. Nella ripresa, sorride finalmente anche Zarate, tornato in campo dopo i gravi problemi che hanno colpito la sua famiglia: segna con un gran destro dalla distanza e su punizione.