Saranno famosi: Andrija Zivkovic

(E.Bandini) – Andrija Zivkovic è nato l’11 luglio 1996 a Niš in Serbia, a pochi chilometri dalla Bulgaria. Inizia a giocare per la squadra della sua città il Nacional Niš ed appena 13 anni viene tesserato dal Partizan Belgrado. Il giovane serbo mostra subito tutte le proprie potenzialità e velocemente con la maglia bianconera scala tutte le categorie fino ad esordire con la prima squadra il 28 aprile 2013 contro il Novi Pazar alla giovanissima età di 16 anni. A partire dalla stagione successiva il giovane Andrija viene inserito in pianta stabile in prima squadra. Anno importante per il talento di Niš: titolare inamovibile, esordio in Europa League e ben 5 gol segnati. Al termine del campionato vincerà anche il titolo di miglior calciatore giovane del campionato. Le prestazioni di Zivkovic non restano inosservate e convincono anche Sinisa Mihajlovic, ai tempi c.t. della Serbia, che decide di convocarlo e di farlo esordire nell’amichevole contro il Giapponedell’11 ottobre 2013. Diventerà all’età di 17 anni e 92 giorni,  il giocatore più giovane ad aver giocato con la maglia della Nazionale serba.

La stagione successiva a livello fisico per Zivkovic ha molti alti e bassi, dovuti anche dall’infortunio ad una coscia che lo tiene fuori dai campi per un paio di settimane. Il 2015 però è stato un anno più che positivo sotto il punto di vista personale e dei trofei alzati. Infatti Andrija conquista la Superliga serba con il Partizan e con la Serbia Under 20 il mondiale di categoria in Nuova Zelanda, competizione nella quale segna 2 gol. Il classe ’96  inizia ad essere un nome interessante per molti club europei, ma lui non ha ancora intenzione di allontanarsi da Belgrado. Alla sua porta bussano Inter, Milan e Real Madrid, che offre ben 15 milioni di euro al Partizan, la risposta è sempre la stessa: no secco. L’ultima stagione è stata sicuramente quella più completa grazie alla continuità di gioco che ha avuto nella prima parte del campionato. Infatti è avvenuta la definitiva consacrazione di Zivkovic: 27 presenze, condite da 12 goal e 8 assist. Purtroppo tutti questi numeri non sono bastati per rimanere in Serbia. Infatti Pini Zahavi, procuratore di Zivkovic e rappresentante del fondo di investimento MSI, che detiene il 50% del cartellinodel giovane attaccante, dopo l’ennesimo rifiuto ad un trasferimento (Real Madrid) si sarebbe scontrato con il Partizan Belgrado. In conclusione a febbraio 2016 Andrija è stato messo fuori rosa ed a giugno si è trasferito a parametro zero al Benfica, con cui ha firmato un contratto di 5 anni. 

In patria Zivkovic è soprannominato “Il Messi serbo”, perché  è ovviamente mancino e gioca come attaccante esterno destro. Ricorda l’argentino del Barcellona anche dal punto di vista fisico: è alto 1,70 metri e pesa 66 chili. In un 4-2-3-1 riesce ad esprimersi al meglio, ma può tranquillamente giocare anche come esterno in un 4-3-3, cosa che ha fatto più volte in carriera. La stella del Benfica ha un ottimo tiro dalla distanza, una velocitàimpressionante, una visione di gioco illuminante e una grande rapidità nel dribbling. Zivkovic è molto bravo anche sui calci da fermo, vedere per credere il gol su punizione contro il Messico durante il mondiale Under20.

Ti presento la Fiorentina di Paulo Sousa

David Moresco – Dopo il pareggio rimediato in casa del PAOK nella gara d’esordio in Europa League, la Fiorentina si tuffa di nuovo in Serie A. Nelle prime tre sfide giocate in campionato, i viola hanno perso 2-1 allo Juventus Stadium, sconfitto 1-0 il Chievo e giocato appena mezz’ora nella partita di Marassi contro il Genoa, poi rinviata a causa del maltempo. La squadra di Sousa, che in questa stagione ha mantenuto gli elementi cardine della precedente, hanno come ambizione quella di arrivare il più vicino possibile a quello che sulla carta sarà il gruppone di testa, formato da Juventus, Napoli e Roma, per puntare dritto la zona europea. La Fiorentina, domenica sera, ospiterà proprio i giallorossi, reduci dall’1-1 contro il Viktoria Plzeň nella coppa europea e secondi in campionato insieme ai partenopei alle spalle dell’inarrestabile squadra di Allegri. Fiorentina e Roma saranno chiamate ad un test molto complicato e non dovranno risparmiarsi, dimostrando di potersi meritare una classifica importante. Tutte e due, in questo primissimo scorcio di stagione, faticano a trovare un gioco ed una stabilità per convincere, per cui questa prova di maturità metterà in palio non solo i 3 punti, ma la possibilità di una grossa iniezione di fiducia in un incontro che offrirà sicuramente, come spesso accade, uno spettacolo più che gradevole per gli spettatori, dentro e fuori dallo stadio.

David Moresco