L’Empoli frena la cavalcata della Roma

David Moresco – La Roma frena ad Empoli e non va oltre lo 0-0 contro gli uomini di Martusciello, fermandosi dopo 4 successi di fila e portando a casa un solo punto e tanta amarezza. C’è amarezza perché, nel giorno in cui si poteva allontanare il Napoli a -5 e rimanere vicini alla Juventus, la Roma non ha risposto presente all’appello. Possiamo chiamarla sfortuna, casualità o destino, ma ieri i giallorossi hanno fallito l’ennesima occasione per fare il salto di qualità definitivo. Quello di Empoli è un remake di un film già visto e rivisito dai tifosi giallorossi: questa volta l’ex di turno è Skorupski, che, non potendo andare a segnare il gol decisivo, decide di mascherarsi da saracinesca e fermare a suon di parate il miglior attacco della Serie A.

Spalletti, nonostante il recupero di qualche giocatore infortunato come Perotti e Bruno Peres, ha dovuto gestire l’emergenza difensiva costringendo il tedesco Rudiger, appena rientrato in prima squadra dopo l’infortunio al crociato, a forzare la mano e partire dal primo minuto. La Roma, specialmente nel secondo tempo, è sembrata stanca e ansiosa. I giallorossi hanno iniziato a farsi prendere dall’affanno e dal nervosismo per cercare un gol che però non voleva arrivare.

In difesa Emerson Palmieri, posizionato qualche metro più avanti rispetto al solito, sostituendo Florenzi nel famoso “tre e mezzo”, è riuscito a far vedere le sue doti migliori.Il brasiliano, costretto ad uscire al 57’ per un infortunio muscolare, ha giocato sulla fascia destra, riuscendo così a rientrare spesso e mettere in difficoltà il portiere polacco.

A centrocampo De Rossi e Paredes, anche per colpa del pessimo manto erboso, non sono riusciti a smistare palloni sulle fasce come chiedeva a gran voce Spalletti. Salah è sembrato una controfigura rispetto a quello visto finora. Dopo la prima occasione, l’egiziano si è spento e non ha inciso come nelle partite precedenti. Un peccato aver perso  per infortunio Francesco Totti. Senza dubbio questa partita, con pochi spazi e con una difesa simile ad una barricata, sarebbe stata perfetta per far entrare il capitano e provare a sbloccare la partita.

La sensazione è che la Roma non riesca mai a fare quel gradino necessario per mettersi allo stesso piano delle grandi. D’altra parte però non è tutto da buttare: la Roma, nonostante lo stop di Reggio Emilia, è in crescita ed il gioco sta migliorando. Il gruppo è unito ed ha voglia di dimostrare che il gap di mentalità che c’è con la Juventus non è così incolmabile.

David Moresco

Austria Vienna-Roma. Valzer contro rock ‘n roll

Yuri Oggiano – Archiviata l’amara trasferta di Empoli, la Roma si proietta di nuovo all’Europa League. Il magro bottino conquistato sinora, frutto di una sola vittoria e due pareggi, non lascia tranquillo Spalletti che all’Ernst Happel Stadion, giovedì sera, cercherà di recuperare i punti buttati al vento contro gli austriaci due settimane prima all’Olimpico.

La Roma dovrà affrontare non solo l’Austria Vienna, vittorioso in campionato contro lo Sturm Graz, ma anche il fattore europeo che al momento parla chiaro: il piatto piange perché l’ultima vittoria in trasferta risale al 2015 quando i giallorossi passarono a Rotterdam contro il Feyenoord per 2-1. Molte le delusioni provate negli ultimi anni in campo internazionale, con una difesa che prende sempre gol: sono 33 le partite, nelle ultime 35, in cui la Roma raccoglie almeno un pallone in fondo al sacco. Spalletti sta lavorando molto sulla difesa e giovedì ci sarà l’ennesimo banco di prova. Per superarlo torna Alisson, come sempre portiere di Coppa, protetto da Manolas e Fazio che faranno ancora coppia al centro. Qualche dubbio sulle fasce con Bruno Peres e Rudiger, in ballottaggio per l’out di destra, mentre Juan Jesus è favorito su Emerson Palmieri, uscito malconcio dal Castellani.

A centrocampo Spalletti può sorridere col rientro di De Rossi dopo le 3 giornate di squalifica per il rosso rimediato contro il Porto. Sarà lui a giocarsi il posto con Paredes, dato che l’altra casella di centrocampo dovrebbe spettare a Strootman. L’olandese, rimasto in panchina al Castellani, scalpita, così come Gerson, che proprio all’andata ha ottenuto la prima maglia da titolare della stagione. Per il brasiliano, però, è più semplice immaginare un utilizzo in corso d’opera.

Anche Perotti vuole tornare immediatamente ad incidere e il match contro l’Austria Vienna potrebbe essere l’occasione giusta. Il problema al flessore di Totti apre nuovi scenari e, forse, vecchi moduli per Spalletti che potrebbe far riposare Dzeko optando, come successo spesso nella stagione scorsa, per il tridente leggero.

Nella terra del valzer la Roma cercherà di dare finalmente ritmo a questa Europa League finora segnata da troppi alti e bassi. I rumorosi tifosi dell’Austria Vienna si faranno sentire ma d’altro canto ci saranno anche tanti supporters giallorossi pronti a trasformare il valzer in rock ‘n roll.

Yuri Oggiano

Juventus-Napoli 2-1

(E.Bandini) – Nella giornata in cui la Serie A sostiene WeWorld per la raccolta fondi “La voce delle donne” ad alzarla è stata proprio la Vecchia Signora con un importante vittoria contro il Napoli. La Juventus vista contro i partenopei non è bella a vedersi, ma è spietatamente cinica sotto porta. Tre tiri nello specchio della porta difesa da Reina, due gol. Prima Bonucci con uno tiro al volo ha portato in vantaggio i bianconeri. E poi non poteva che non segnare ed essere decisivo il grande ex della partita, Gonzalo Higuain. Il Pipita, che non ha osato esultare, ha infatti siglato la sua settima rete in campionato grazie ad uno splendido tiro di mancino di prima intenzione. Nel mezzo Callejon, anche lui arrivato a quota 7 sigilli in questa stagione, aveva illuso la squadra di Sarri trovando il momentaneo pareggio con un bel destro al volo su passaggio di Insigne: quarto gol dello spagnolo che nasce dai piedi del numero 24. Scelte molto coraggiose quelle utilizzate da Sarri, che inserisce nell’undici titolare Diawara e Chiriches entrambi appena alla seconda presenza dal primo minuto stagionale. Sicuramente però sotto il punto di vista tattico l’allenatore azzurro aveva preparato bene il match dello Stadium, ma a fare la differenza è stata la sciagurata prestazione di Ghoulam. L’algerino ha messo lo zampino in entrambi i gol juventini non riuscendo a spazzare in maniera pulita il pallone. Tre punti fondamentali per la stagione della Juventus che riesce a mettere tra lei e il Napoli una distanza di sicurezza di ben 7 punti. Ora sta solo alla Roma dimostrare di essere la vera anti-Juve.