La Roma chiude la pratica submarino amarillo. Emerson Palmieri e Dzeko rendono il ritorno una formalità.

Edin Dzeko si scopre re di Spagna, dove, per Spagna, si intende la notte di Villarreal. E’ là che l’attaccante bosniaco della Roma ha battuto altri tre colpi della sua stagione da favola: nel 4 a 0 giallorosso contro i «sottomarini» gialli nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League c’è la nobile firma del numero nove romanista. Dzeko ha realizzato gli ultimi tre sigilli di quella che è apparsa come una sfida senza storia dopo il vantaggio iniziale di Emerson. E, Dzeko, adesso può brindare a cifre da capogiro: sono 28 i centri, fra campionato e coppe, di un centravanti che, dopo il buio della passata stagione, in molti, moltissimi avrebbero voluto lontano dalla Capitale.

«Ho disputato una delle migliori partite della mia carriera. Mi porto a casa il pallone per darlo a mia figlia Una…», sottolinea Dzeko. La sua carriera più prolifica i fatto di gol realizzati è datata 2008/09 quando, con la maglia del Wolsburg, il bosniaco mise in bacheca 29 reti a fine anno: per eguagliare il proprio primato, ora, manca soltanto un acuto, con ancora quattro mesi davanti. «Siamo una squadra forte, dobbiamo convincerci sempre più dei nostri mezzi. Abbiamo – continua Dzeko – vinto con un punteggio larghissimo contro una delle formazioni big della Spagna, e non è poco…».

Francesco Trinca