Torino-Roma 0-1: le pagelle. DiFra accontentato: successo sporco. Kolarov l’essenziale

Simone Indovino – Tre punti in saccoccia dopo 93 minuti durissimi per la RomaDi Francesco riesce ad agguantare una preziosissima vittoria grazie alla solita giocata di uno straordinario Kolarov. Match bloccato tatticamente grazie alla grande intensità in pressione messa in atto da entrambe le compagini, che tuttavia non riescono ad incidere in fase offensiva. Buonissimo il debutto dall’inizio per Moreno, che si rende protagonista di un salvataggio in extremis su Sadiq che evita un quasi sicuro svantaggio capitolino. I giallorossi continuano in questo modo la loro scalata verso le zone alte della classifica.

ROMA

Alisson 6.5 – Inoperoso con le mani, ma sempre attentissimo allo sviluppo del gioco. Non appena la difesa della Roma si fa scavalcare guadagna immediatamente campo uscendo con tempismi perfetti. Preziosa anche la sua manovra con i piedi, visibilmente migliorata.

Florenzi 6 – Ritorna a giocare da terzino dopo svariato tempo. Partita sufficiente per il romano che tuttavia potrebbe imprimere un po’ più di qualità alle sue giocate.

J.Jesus 6.5 – La posizione nel centrodestra lo penalizza leggermente, e la manovra ne risente un po’. Per quanto riguarda i contrasti con gli avversari, si comporta benissimo risultando puntuale in tutte le chiusure, specialmente sul pericoloso Ljajic.

H.Moreno 6.5 – Ottima la prima per il messicano, che si mostra freddo e lucido in tutte le decisioni. Attento in fase difensiva, dove con un tackle scivolato evita un quasi certo svantaggio. Bene anche in impostazione.

Kolarov 7.5 – Fondamentale, imprescindibile e chi più ne ha più ne metta. Replica la rete personale dopo il gol di Londra ma questa marcatura regala tre punti di vitale importanza alla sua squadra. L’esperienza al servizio dei compagni è un plus in più per l’allenatore.

De Rossi 5.5 – Mihajlovic mette Ljajic a uomo sul centrocampista, che accusa la pressione dell’ex compagno, risultando impreciso in qualche giocata di troppo che fa partire alcuni contropiedi. Risulta comunque il giocatore che recupera più palloni.

Strootman 5.5 – Primo tempo anonimo, in cui vaga in maniera non precisa per il campo. Ripresa in crescendo: nei secondi 45 minuti l’olandese pressa con intelligenza e riesce a recuperare numerosi palloni dai piedi dei calciatori del Torino.

Pellegrini 6.5 – Gara in ombra ma di grande sostanza per il classe ’96. Funge da perfetto raccordo nella fascia destra, scambiando in maniera esatta con Florenzi. Di Francesco gli recapita più volte i complimenti per queste ragioni.

Nainggolan 6.5 – Gravita inizialmente nella fascia destra, accentrandosi tuttavia con frequenza. Nella ripresa modifica leggermente il suo assetto in campo e la qualità della sua prestazione cresce a dismisura. On fire nel finale quando è l’uomo in più nella difesa del risultato.

El Shaarawy 5.5 – Match incolore per il Faraone, che accusa in maniera decisiva i costanti raddoppi di marcatura dei giocatori del Torino, che corrono ad aiutare De Silvestri.

Dzeko 6 – Forse comprensibilmente un po’ scarico mentalmente e fisicamente, non sfoggia sicuramente la sua miglior prestazione. Poco aiutato dai compagni, che lo servono con scarsa frequenza. Sono comunque troppi i duelli fisici in cui esce sconfitto. Da sottolineare il malore allo stomaco accusato in mattinata, ragion per cui è comunque da apprezzare la voglia del bosniaco di scendere in campo.

Under 6 – Qualche buono spunto per il turco che avrebbe anche l’occasione di timbrare per la prima volta il cartellino ma le  conclusioni risultano deboli. Le accelerazioni sono il suo pane: pochi secondi dopo il suo ingresso produce subito un’ammonizione per gli avversari.

Perotti s.v. – Pochi minuti per l’argentino, in cui si sottolinea un ripiegamento difensivo apprezzabile.

Bruno Peres s.v. – Una buona discesa, qualche rinvio importante e una pallaccia persa. Tutto il brasiliano in pochissimi minuti!

Di Francesco 6.5 – Voleva una partita sporca il mister ed è subito stato accontentato. Novanta minuti difficilissimi per la sua Roma che guadagna un successo grazie al carattere, e questo fa sicuramente bene al morale. I suoi continuano a marciare e i risultati continuano a dare ragione al tecnico ex Sassuolo.

Simone Indovino

Kolarov decisivo, di nuovo

Lavinia Colasanto -Voleva una vittoria sporca Di Francesco e la Roma l’ha subito accontentato. I giallorossi espugnano lo Stadio Olimpico Grande Torino, per 1-0, salendo a quota 18 punti in classifica vincendo la quarta partita in trasferta in altrettante giocate in campionato. Inoltre, i capitolini, grazie alla coppia Spalletti-Di Francesco, eguagliano il record di vittorie consecutive fuori casa, 11, segnato dall’Inter di Mancini nella stagione 2006/2007.

A decidere la partita è l’ennesima perla di Kolarov. Come un pittore il serbo disegna una traiettoria perfetta su punizione che termina la sua corsa baciando la rete, costringendo Sirigu a raccogliere il pallone in fondo al sacco. Il gol riscalda i cuori dei tanti romanisti presenti allo Stadio in una giornata di sole ma comunque fredda per il vento presente in Piemonte. Per il terzino si tratta del terzo sigillo stagionale, tra campionato e coppa, il tutto condito anche da 4 assist. Un inizio da favola, come sta diventando la sua storia con la Roma.

Il Torino ha provato a far paura ai giallorossi che sono rimasti solidi e non hanno mai tremato grazie anche all’ottima prestazione di Jesus e Moreno, coppia inedita al centro della difesa. Il messicano, soprattutto, dopo un periodo da UFO era chiamato a rispondere presente alla telefonata del tecnico. Nel complesso la Roma ha tenuto bene il pallino del gioco, non correndo rischi e tenendo il 62% di possesso palla, facendo correre a vuoto gli uomini di Mihajlovic. Nel futuro i ragazzi di Eusebio Di Francesco dovranno però aggiustare la mira perché su 13 tiri, molti dalla distanza, soltanto 5 hanno raggiunto lo specchio difeso da Sirigu, oltre che a costruire una mole di gioco offensiva più corposa.

Questi tre punti per la Roma pesano come un macigno perché consentono ai giallorossi di rimanere in scia al gruppo di testa e di prendere maggior convinzione nei propri mezzi dopo l’eccellente prova contro il Chelsea. Volti felici e distesi al triplice fischio di Damato. Di Francesco e i suoi continuano la loro marcia e il calendario ora presenterà Crotone e Bologna in casa, due occasioni troppo ghiotte per lasciarsele sfuggire e per sognare ancora.

Lavinia Colasanto