Giallorossi partiti per Milano dalla Stazione Termini. Presenti Monchi e Baldissoni

David Moresco – Dopo la conferenza stampa di Di Francesco e l’allenamento di rifinitura, per la Roma è arrivato il momento di raggiungere Milano. I giallorossi sono partiti dalla Stazione Termini, con il treno AV9642, alle ore 16 per raggiungere il capolouogo lombardo. Arrivo previsto per le 19. Selfie e foto con alcuni tifosi presenti, Nainggolan il calciatore più richiesto. Il tecnico abruzzese ha ben chiaro l’11 da schierare, l’unico dubbio è chi far partire titolare al fianco di Dzeko ed El Shaarawy. Florenzi è favorito su Under anche se il turco potrebbe essere la sorpresa dal primo minuto. Il resto della squadra è la formazione tipo con Alisson in porta, difesa a quattro con Peres, Manolas, Fazio e Kolarov, centrocampo composto da Nainggolan, De Rossi e Strootman. Con la squadra presenti anche Monchi e Baldissoni che raggiungeranno Gandini e Totti, che si trova a Milano dopo la partita disputata in Georgia ieri sera.

David Moresco

Roma, De Sanctis farà il corso da allenatore a Coverciano. Non è l’unico ex giallorosso

Simone Burioni – Un po’ per noia, un po’ per curiosità, sono sempre di più gli ex calciatori che si avvicinano al mondo di Coverciano. Francesco Totti, che però il corso lo ha iniziato a Trigoria, non ha voluto terminarlo. Troppi gli impegni per l’ex Capitano della Roma, che non avrebbe potuto raggiungere il minimo di ore necessarie per accedere all’esame finale del corso.

Altra novità giunge direttamente dagli ambienti di Coverciano: Morgan De Sanctis, attuale team manager della Roma, parteciperà al corso UEFA A e B per l’abilitazione ad “Allenatore Professionista di 2a categoria – UEFA A”, che avrà luogo presso il Centro Tecnico Federale di Coverciano con inizio tra poco più di una settimana, il 9 ottobre 2017. Con l’ex portiere giallorosso ci sono anche diverse conoscenze del calcio italiano, alcune delle quali con un passato nella Capitale: Marco Amelia, Mauro German Camoranesi, Marco Cassetti, Cristian Chivu, Fabio Galante, Alberto Gilardino, Amantino Mancini, Angelo Palombo e Luca Toni.

Chi è De Sanctis?
Il 25 luglio 2013, a 36 anni, passa a titolo definitivo alla Roma per 500 mila euro, firmando un contratto fino al 2015. Il 25 agosto seguente fa il suo esordio coi giallorossi nella gara di campionato Livorno-Roma (0-2). Con la Roma riesce a battere il record di 9 vittorie consecutive ad inizio stagione subendo appena una rete contro il Parma migliorando il record a 10 vittorie consecutive. Il 4 dicembre 2014 rinnova per un altro anno il suo contratto con la società giallorossa, prolungandolo fino al 2016. In questa stagione, chiusa con 35 presenze e 26 gol subiti in campionato, può vantare una percentuale tra i tiri ricevuti e le reti subite pari al 76%. Nella sua terza stagione alla Roma perde il posto da titolare, a favore del portiere polacco Wojciech Szczęsny arrivato in prestito dall’Arsenal. A fine stagione, non avendo trovato un accordo con la società giallorossa per il rinnovo del contratto, rimane svincolato.

Simone Burioni

Roma. Con la vittoria di Baku sale a 22 il numero di Paesi in cui i giallorossi hanno vinto almeno una gara ufficiale

Gabriele Conflitti –  Il successo della Roma contro il Qarabag ha permesso ai giallorossi di aggiornare il libro delle statistiche di Trigoria. Contro il modesto undici azero, la Roma è infatti tornata al successo in trasferta in Champions League dopo sette anni, ha messo a segno con Manolas il gol numero 100 della sua storia nella competizione (contando anche i preliminari) ed è diventata la seconda squadra italiana a vincere in Azerbaijan dopo la Fiorentina.

L’1-2 di Baku fa salire a 22 (su 55 totali appartenenti alla Uefa) il numero di nazioni nelle quali i giallorossi hanno vinto almeno una partita ufficiale nelle coppe europee. Su 32Paesi che hanno ospitato la Roma per disputare una gara di una competizione europea, i giallorossi hanno mancato l’appuntamento con la vittoria in Bielorussia, Croazia, Finlandia, Macedonia, Polonia, Repubblica CecaScozia, Serbia, Slovacchia e Ungheria, dove però sono molti meno i precedenti rispetto alle altre nazioni.

Soddisfazione per Eusebio Di Francesco, ha eguagliato il miglior score della Roma nel principale torneo per club fatto registrare negli ultimi anni: dopo due gare di Champions League il tecnico ha infatti totalizzato 4 punti, gli stessi che realizzati da Garcia nella stagione 2014-2015 contro CSKA Mosca e Manchester City.

Al Guido Reni District la presentazione della mostra “Brivido Giallorosso”

(E.Bandini) – La mostra di digital painting intitolata «Brivido Giallorosso» sta per prendere vita. Il tutto avverrà al Guido Reni Distring nel quartiere Flaminio, in cui saranno esposte 45 opere su tela che raccontano la storia della Roma. L’ingresso è gratuito con orario non stop dalle 11 alle 21 (il sabato fino alle 24).

LIVE

Ore 17.30 – Inizia la conferenza. Presenti Marco Innocenti, Fabrizio Micheli, rispettivamente autore e ideatore della nostra, Luigi Ferrajolo e Andrea De Angelis.

Di seguito le parole di Marco Innocenti:
“Lo spunto per questa mostra me l’ha dato il fatto che la maggior parte dei bambini vede i calciatori come eroi, sia quelli di ieri che quelli di oggi secondo me sono assimilabili a figure mitologiche, santi. Come Michelangelo sceglieva i profeti da esibire nella volta della Cappella Sistina, per i tifosi è la stessa cosa, con tutto il rispetto per il paragone. Un esempio è l’opera con Florenzi inginocchiato verso la Madonna di Michelangelo, con Tommasi lì vicino nel ruolo del chirichetto. L’immagine di Alessandro è stata presa dalla partita contro il Torino di due anni fa, quando si inginocchiò verso il guardalinee al secondo rigore negato alla Roma. Se vogliamo poi il miracolo è accaduto in quanto entrò Totti e fece due gol in pochi minuti. Il gesto di Florenzi può essere preso come una preghiera in quel preciso istante. Parlare con Paulo Roberto Falcao, di fronte ad un’opera con lui protagonista fa un certo effetto, ci ha fatto anche dei complimenti. Totti? Il lavoro dedicato a lui gli è stato consegnato il giorno dopo il derby vinto per 2-1 con gol di Yanga Mbiwa. Abbiamo aspettato il risultato della partita per organizzare un incontro con lui, il quale non era al corrente di nulla, il quadro era coperto. La scena è stata questa: Bruno Conti che aiutava Francesco a levare il telo da sopra il lavoro, presenti eravamo anche io e Vito Scala. Totti fu talmente contento che mi regalò una maglia firmata da lui”.

Di trasferta in trasferta, da Baku a Milano

Lavinia Colasanto – Archiviata la trasferta di Baku con una vittoria, per la Roma è il momento di affrontare l’ultimo turno di campionato prima della sosta per le Nazionali. I giallorossi sono attesi dal Milan dell’ex Montella, domenica alle 18 a San Siro, in un match che può essere considerato uno scontro diretto per un posto Champions.

L’infermeria della Roma non si svuota, anzi, si riempie con Perotti e Defrel usciti malconci dalla lunga trasferta in Azerbaigian. L’argentino ha lasciato anzitempo la rifinitura pre-partita, per un fastidio al flessore della coscia destra, mentre l’ex Sassuolo è stato sostituito contro il Qarabag per un risentimento muscolare alla coscia sinistra. Di Francesco dovrà contare su Florenzi e Under che si contenderanno un posto al fianco di Dzeko ed El Shaarawy che hanno inciso anche in Champions League. A centrocampo dovrebbero tornare titolari De Rossi, al posto di un Gonalons opaco contro gli azeri, e Strootman, entrato soltanto nei minuti finali. Con i due alfieri potrebbe giocare Pellegrini per far rifiatare Nainggolan. In difesa Di Francesco non può fare a meno di Manolas mentre è da decidere il suo compagno di reparto, Fazio è favorito su Jesus. Sulle corsie Peres e Kolarov, a difendere i pali ci sarà Alisson.

Dall’altra parte il Milan non si presenta nel migliore dei modi avendo perso l’ultima di campionato contro la Sampdoria. Il duro sfogo di Fassone, amministratore delegato dei rossoneri, ha creato scompiglio in società portando Montella a separarsi dal suo preparatore atletico per cercare una svolta. La bacchetta magica non esiste e neanche gli oltre 200 milioni di euro spesi sul mercato hanno trasformato il Milan. La squadra dell’ex tecnico della Roma fatica nel gioco e al pubblico di San Siro sembra di rivivere le stagioni precedenti. Bonucci e Kessie sono due che stanno deludendo sotto il piano delle prestazioni mentre Andrè Silva è ancora un UFO, avendo giocato poco più di 100 minuti. Le note liete arrivano da Ricardo Rodriguez, Kalinic e dal giovane Cutrone, che ha timbrato il cartellino 4 volte in questa stagione.

I precedenti tra le due squadre favoriscono i padroni di casa anche se Montella ha battuto la Roma soltanto in due occasioni quando allenava la Fiorentina, una in Coppa Italia ed una in Europa League, mentre è uscito sconfitto 9 volte. Di Francesco, invece, ha battuto i rossoneri per 4 volte in 10 incontri. Nel suo score manca ancora il pareggio.

Tra la voglia di riscatto, quella del Milan, e di continuare a vincere, quella della Roma, domenica scenderanno in campo due squadre affamate che hanno un solo obiettivo, i tre punti. Cina contro America, Montella contro Di Francesco, Milan contro Roma, a San Siro sarà spettacolo.

Lavinia Colasanto

Qarabag-Roma 1-2: le pagelle. Manolas il migliore, serata da dimenticare per Gonalons

L.Fantoni – La Roma fatica ma trova tre punti fondamentali contro un Qarabag che si è dimostrato un avversario più duro del previsto. Dzeko e compagni si sono imposti con il risultato di 2-1 grazie alle reti del bosniaco e di Manolas. Per gli azeri a segno Pedro Henrique che ha sfruttato un banale errore in fase d’impostazione di Maxime Gonalons. I giallorossi ora sono attesi dalla trasferta allo Stamford Bridge, in casa del Chelsea, per una partita che può decidere già gran parte delle sorti del gruppo C.

ROMA

Alisson 6 – Il brasiliano non ha grandi colpe sul gol e, a causa dell’imprecisione degli azeri, non è particolarmente chiamato in causa durante il resto della partita.

Bruno Peres 5.5 – Il terzino ex Torino non si è fatto vedere in avanti come di consueto e si è reso protagonista anche di alcuni errori banali in fase d’impostazione. In una delle poche sortite offensive effettua un bel cross sulla testa di El Shaarawy che va vicino al gol.

Manolas 7 – Il greco ha il merito di sbloccare la partita e anche quello di tenere a galla una difesa che oggi sembrava far acqua da tutte le parti. Più in palla del compagno di reparto anche nel costruire gioco.

Juan Jesus 5.5 – Il centrale mancino fa un passo indietro rispetto alle ottime prestazioni delle partite precedenti. Impreciso negli appoggi, nel finale rischia di provocare il pareggio del Qarabag permettendo a Ndlovu di saltare da solo in area.

Kolarov 6.5 – Dopo due partite in fase leggermente calante, il serbo si riprende alla grande dimostrandosi uno dei registi di questa squadra. La modestia dell’avversario lo aiuta, ma quando parte sulla fascia è difficile da contenere per chiunque.

Nainggolan 5.5 – Prestazione stranamente incolore per il belga che non partecipa a quasi nessuna azione offensiva dei giallorossi.

Gonalons 4.5 – L’aria di Champions non fa bene al numero 21. Sbaglia quasi tutti i passaggi, anche quelli più semplici, e un suo errore causa il gol del 2-1. Serata completamente da dimenticare.

Pellegrini 6 – Il giovane centrocampista della Roma è più nel vivo del gioco rispetto a Nainggolan ma, anche lui, non si rende quasi mai pericoloso se non con un tiro da fuori nella ripresa.

Defrel 5 – Dimostra ancora una volta che il suo ruolo naturale non è quello di esterno destro. Il francese, oggi chiamato più ad offendere che a difendere, non riesce nel suo compito. Non crea alcuna situazione pericolosa e si divora il gol che poteva chiudere la partita.

Dzeko 6 – Trova l’ennesimo gol di questo inizio di stagione ma la prestazione è da rivedere. Il bosniaco si muove di meno rispetto al solito, forse anche a causa della stanchezza accumulata nelle molte partite giocate fino ad adesso. Un turno di riposo non gli farebbe male.

El Shaarawy 5.5 – La partita del faraone è meno scoppiettante rispetto a quella contro l’Udinese. Da segnalare il bellissimo assist sul gol di Dzeko ma poco altro. Non salta quasi mai l’uomo, giocando troppo sull’esterno e non accentrandosi come gli chiede Di Francesco.

Florenzi (dal 57°) 5.5 – Entra in campo per sostituire Defrel infortunato ma non riesce a dare quella spinta in più che servirebbe.

De Rossi (dal 67°) S.V. Entra al posto di un Gonalons sottotono.

Strootman (dal 82°) S.V. Rileva un affaticato Pellegrini.

Di Francesco 5.5 – L’atteggiamento con cui la Roma rientra in campo dopo l’intervallo è discutibile. Troppo tardivo il cambio di Gonalons quando era evidente che non era la sua serata.

Luca Fantoni

Qarabag-Roma 1-2: le pagelle. Manolas il migliore, serata da dimenticare per Gonalons

Luca Fantoni – La Roma fatica ma trova tre punti fondamentali contro un Qarabag che si è dimostrato un avversario più duro del previsto. Dzeko e compagni si sono imposti con il risultato di 2-1 grazie alle reti del bosniaco e di Manolas. Per gli azeri a segno Pedro Henrique che ha sfruttato un banale errore in fase d’impostazione di Maxime Gonalons. I giallorossi ora sono attesi dalla trasferta allo Stamford Bridge, in casa del Chelsea, per una partita che può decidere già gran parte delle sorti del gruppo C.

ROMA

Alisson 6 – Il brasiliano non ha grandi colpe sul gol e, a causa dell’imprecisione degli azeri, non è particolarmente chiamato in causa durante il resto della partita.

Bruno Peres 5.5 – Il terzino ex Torino non si è fatto vedere in avanti come di consueto e si è reso protagonista anche di alcuni errori banali in fase d’impostazione. In una delle poche sortite offensive effettua un bel cross sulla testa di El Shaarawy che va vicino al gol.

Manolas 7 – Il greco ha il merito di sbloccare la partita e anche quello di tenere a galla una difesa che oggi sembrava far acqua da tutte le parti. Più in palla del compagno di reparto anche nel costruire gioco.

Juan Jesus 5.5 – Il centrale mancino fa un passo indietro rispetto alle ottime prestazioni delle partite precedenti. Impreciso negli appoggi, nel finale rischia di provocare il pareggio del Qarabag permettendo a Ndlovu di saltare da solo in area.

Kolarov 6.5 – Dopo due partite in fase leggermente calante, il serbo si riprende alla grande dimostrandosi uno dei registi di questa squadra. La modestia dell’avversario lo aiuta, ma quando parte sulla fascia è difficile da contenere per chiunque.

Nainggolan 5.5 – Prestazione stranamente incolore per il belga che non partecipa a quasi nessuna azione offensiva dei giallorossi.

Gonalons 4.5 – L’aria di Champions non fa bene al numero 21. Sbaglia quasi tutti i passaggi, anche quelli più semplici, e un suo errore causa il gol del 2-1. Serata completamente da dimenticare.

Pellegrini 6 – Il giovane centrocampista della Roma è più nel vivo del gioco rispetto a Nainggolan ma, anche lui, non si rende quasi mai pericoloso se non con un tiro da fuori nella ripresa.

Defrel 5 – Dimostra ancora una volta che il suo ruolo naturale non è quello di esterno destro. Il francese, oggi chiamato più ad offendere che a difendere, non riesce nel suo compito. Non crea alcuna situazione pericolosa e si divora il gol che poteva chiudere la partita.

Dzeko 6 – Trova l’ennesimo gol di questo inizio di stagione ma la prestazione è da rivedere. Il bosniaco si muove di meno rispetto al solito, forse anche a causa della stanchezza accumulata nelle molte partite giocate fino ad adesso. Un turno di riposo non gli farebbe male.

El Shaarawy 5.5 – La partita del faraone è meno scoppiettante rispetto a quella contro l’Udinese. Da segnalare il bellissimo assist sul gol di Dzeko ma poco altro. Non salta quasi mai l’uomo, giocando troppo sull’esterno e non accentrandosi come gli chiede Di Francesco.

Florenzi (dal 57°) 5.5 – Entra in campo per sostituire Defrel infortunato ma non riesce a dare quella spinta in più che servirebbe.

De Rossi (dal 67°) S.V. Entra al posto di un Gonalons sottotono.

Strootman (dal 82°) S.V. Rileva un affaticato Pellegrini.

Di Francesco 5.5 – L’atteggiamento con cui la Roma rientra in campo dopo l’intervallo è discutibile. Troppo tardivo il cambio di Gonalons quando era evidente che non era la sua serata.

Luca Fantoni

Rizzitelli a PR: “Di Francesco ha accettato le critiche e sta dimostrando di avere ragione. La Roma può giocarsi il titolo con Juventus e Napoli”

Simone Indovino – Ruggiero Rizzitelli, sei anni trascorsi a Roma conditi da 211 presenze e 55 reti complessive, e un amore mai tramontato per la maglia giallorossa. L’ex attaccante è stato raggiunto sabato da Dzeko nello score di marcature nella Capitale, ma a dispetto di una possibile invidia, il classe ’67 dichiara che «Non si deve fermare, spero che mercoledì mi superi immediatamente». L’attuale opinionista per la tv ufficiale della società ha rilasciato alcune dichiarazioni alla nostra redazione, sottolineando la fiducia a Di Francesco e la possibilità della Roma di lottare per lo scudetto.

Partiamo dall’ultima partita della Roma, quella contro l’Udinese. Come hai visto i giallorossi alla sesta giornata di campionato?
L’ho vista bene, normale che qualcuno può dire che ultimamente la Roma abbia incontrato squadrette, quelle che non hanno né testa né coda, ma non è così. Per esempio, se guardiamo altre squadre come il Genoa con l’Inter, la Spal col Napoli, sono club che se non si affrontano con la testa giusta si rischia di incappare in figuracce. Vero, siamo superiori tecnicamente ma è normale che sia così, ma se la partita non si affronta con il piglio e la concentrazione giusta si rischia di fare brutta figura.

Un parere su Di Francesco? Si inizia a vedere il suo lavoro sui calciatori?
Assolutamente sì. Sul mister devo aprire una parentesi, penso sia stato accolto non bene dalla stampa e non capisco il motivo di questa perplessità. È stato Spalletti a voler andare via, quindi si volta pagina. Abbiamo preso un allenatore giovane, che ha fatto vedere di saper lavorare bene anche con le piccole squadre arrivando addirittura in Europa League. Quindi un po’ di chance prima di giudicare, lui è stato giudicato ancora prima che iniziasse il campionato e penso sia una cosa assurda, questo non mi è piaciuto. Adesso si inizia a vedere il suo gioco tutto in verticale, ci vuole del tempo come in tutte le situazioni. Di Francesco sta dimostrando che conosce la piazza, ha accettato queste critiche e adesso con i fatti, cioè sul campo, sta avendo ragione.

Chi può beneficiare di più del modulo usuale del mister?
Io vedo bene El Shaarawy, non per la doppietta nell’ultima partita ma perché è il classico giocatore che attacca la profondità, che ha velocità. Il gioco di Di Francesco parla di verticalizzazioni, quindi uno così è normale che sia più adatto. Non che Perotti non lo sia, per l’amor del cielo, però El Shaarawy ha dimostrato di adattarsi bene al modulo dell’allenatore, l’ha dimostrato anche domenica ma anche quando è subentrato. Ama attaccare gli spazi, ha velocità ed è un calciatore che quest’anno può fare benissimo.

Dzeko ti ha raggiunto a quota 55 reti in maglia capitolina. Contento per quello che Edin sta riuscendo a dare alla Roma?
Come dicono a Roma “Me rode er culo” (ride, ndr). Anzi, gli auguro subito che mercoledì mi superi, non si deve fermare. Sono felice per lui, aprirei un’altra parentesi. Non capisco perché ci sia ancora qualcuno che storce il naso su Dzeko, non capisco proprio il motivo. Questo giocatore non solo ha fatto benissimo l’anno scorso, quest’anno si sta riproponendo. La scorsa stagione ha fatto un gol ogni partita e mezza circa, adesso si è addirittura superato realizzandone 6 in 5 gare. Però c’è sempre qualcuno non convinto, e questa è curiosa come cosa. Dzeko è uno di quelli che si potrebbe togliere qualche sassolino dalle scarpe a causa delle critiche, ma non lo fa perché è un signore. Credo che faccia parlare il campo.

Rimanendo sempre in tema del reparto offensivo, qual è il tuo tridente ideale?
Adesso è difficile dirlo perché manca Schick, ancora dobbiamo vederlo all’opera. Rimane complicato anche perché ogni 3 giorni si gioca, quindi nessuno ha potuto giocare con continuità, è difficile quindi giudicare i calciatori, non si capisce se siano in condizione o meno. Io credo che la grande squadra non debba avere un tridente prediletto, è normale che per un allenatore esiste una tipologia ideale ma io credo che il tridente senza Dzeko faccia fatica, lo reputo il calciatore fondamentale e insostituibile perché non abbiamo un altro giocatore simile, anche se Defrel adesso sta giocando più come prima punta ma hanno caratteristiche diverse. Il francese può fare il finto nueve, non è il Dzeko della situazione. Quindi secondo me senza il bosniaco non si può fare un tridente. Sicuramente lui sarà inamovibile, gli altri si possono alternare. Come ho già detto El Shaarawy è ideale per il tipo di gioco di Di Francesco, staremo a vedere come si adatterà lo stesso Schick. Ma l’importante è avere il valore, e il ceco sicuramente ce l’ha.

In che aspetto può ancora migliorare questa squadra?
Secondo me le distrazioni e la sufficienza sono da evitare. Ho fatto anche questa domanda a Di Francesco, anche con le piccole alcune volte c’è difficoltà a rimanere concentrati per 90 minuti. Ma tutti sappiamo che purtroppo nel calcio non ci si può rilassare, se accade le piccole squadre possono anche non castigarti, ma le grandi ti fanno male. Non deve succedere, il mister infatti ha puntualizzato tutto ammettendo i momenti di relax con conseguenti rischi. In alcuni momenti della partita ci rilassiamo per quei 10 minuti, e infatti rischiamo parecchie volte. Alisson ha tolto spesso le castagne dal fuoco.

Dove può arrivare, a tuo parere, la Roma in campionato e in Champions League?
Al contrario di quanto affermato da alcuni giornali in cui si diceva che la Roma avrebbe gravitato dal quinto posto in giù, io credo invece che la squadra sia favorita per giocarsi il titolo con Juventus e Napoli. Poi è normale che lo scudetto dipende da diversi fattori, come la fortuna, di scelte giuste al momento giusto, di episodi. Prendiamo in esempio la partita con l’Inter, quella gara è tutta questione di episodi, questi ultimi possono dare la svolta nelle partite. Per quanto riguarda la Champions League, io guardo il primo tempo con l’Atletico che è stato grande e giocato alla pari. Non devo dire io cosa hanno fatto gli spagnoli negli ultimi 4-5 anni, sappiamo tutti che squadra sia. Aver disputato il primo tempo alla pari significa che si può competere con l’Atletico, è già tanta roba che si sia riusciti a pareggiare contro di loro. Questo dà il morale giusto per affrontare al meglio il girone.

Simone Indovino

Primo tour de force, addio!

Margherita Bellecca – Il primo tour de force stagionale della Roma sta per terminare. All’appello mancano le partite contro il Qarabag e il Milan. I giallorossi affronteranno prima gli azeri in trasferta, mercoledì pomeriggio alle 18, nella sfida valida per la seconda giornata di Champions League, e poi il Milan domenica a San Siro.

Di Francesco ha dimostrato di saper utilizzare il turnover alla perfezione ed anche per la partita contro il Qarabag il tecnico sta pensando a qualche cambio. Chi ci sarà sicuramente è Alisson, trafitto da Stryger Larsen dopo 363 minuti di imbattibilità tra campionato e coppa. Davanti al brasiliano Manolas dovrebbe fare coppia con Jesus, tenuto a riposo contro l’Udinese. Sulle fasce Kolarov e Peres che farà rifiatare Florenzi. Attese delle novità anche a centrocampo perché si candidano ad un ruolo da protagonisti Gonalons e Pellegrini al posto di De Rossi e Strootman. Con il francese e il giovane azzurro giocherà Nainggolan. Più difficile la situazione in attacco per le condizioni di Perotti. L’esterno è stato convocato dopo il brutto taglio sulla caviglia subito contro l’Udinese. Il tecnico potrebbe non rischiarlo e per giocare con Dzeko ed El Shaarawy, entrambi in stato di grazia, ci sarà un ballottaggio tra Defrel e Cengiz Under, col francese in leggero vantaggio.

Il Qarabag, alla prima esperienza nella fase a gironi della Champions, ha perso il primo incontro con il Chelsea per 6-0, dimostrando di essere l’anello debole del gruppo. Il tecnico Gurbanov non potrà contare sull’esperienza dei suoi giocatori ma si appoggerà ai 30 mila del Tofiq Bahramov, che sarà gremito. Non ci sarà il calciatore più rappresentativo per gli azeri, il norvegese Elyounoussi, costretto a dare forfait per infortunio. L’attacco peserà sulle spalle di Ndlovu che sarà supportato da Henrique, Michel e Guerrier.

Nessun precedente tra Roma e Qarabag con i giallorossi all’esordio assoluto contro una squadra dell’Azerbaigian. Non sarà così per i padroni di casa che hanno affrontato 4 volte un’italiana in Europa League. Gli azeri hanno sfidato Inter e Fiorentina raccogliendo soltanto un pareggio a fronte di tre sconfitte.

Dopo lo 0-0 casalingo contro l’Atletico Madrid la Roma è chiamata a conquistare i tre punti, per mantenere vive le speranze di passare il turno, ma soprattutto per sfatare il tabù Champions che grava sui giallorossi che durante l’era americana hanno vinto soltanto due volte su 17 incontri.

Margherita Bellecca

Roma-Udinese 3-1: le pagelle. El Sha cinico, Dzeko tuttofare. Primo errore dal dischetto per Perotti

Simone Indovino – La Roma continua a marciare timbrando la sua terza vittoria consecutiva con un’altra convincente prestazione. I ragazzi di Di Francescosurclassano l’Udinese per 3-1, mettendo subito la gara in chiaro dopo pochi minuti con la sesta marcatura annuale di Dzeko. La supremazia giallorossa si manifesta ulteriormente col raddoppio di El Shaarawy, assistito dal bosniaco. Lo stesso italo-egiziano sigilla la sua doppietta personale mettendo la partita in ghiaccio e permettendo ai compagni di gestire con ordine i secondi 45 minuti. A pochi istanti dalla fine Perotti sbaglia il primo rigore in maglia capitolina, e sul ribaltamento di fronte Larsen accorcia le distanze: nulla di rilevante ai fini del risultato.

ROMA

Alisson 6.5 – I compagni lo mettono in condizione di intervenire poco, ma quando è chiamato ad operare lo fa in maniera eccelsa. Ottimo gioco con i piedi, buoni riflessi in un’occasione a metà secondo tempo. Non può nulla sul gol dell’Udinese.

Florenzi 6.5 – Moto perpetuo sulla fascia. Per chi lo osserva è difficile immaginare gli 11 mesi di stop a causa infortunio. Di Francesco gli concede giustamente circa quindici minuti di riposo sostituendolo stremato per Bruno Peres.

Manolas 6.5 – Gara di controllo da parte del greco, che deve far fronte al veloce Lasagna. Si ben comporta ad eccezione di un piccolo calo di concentrazione che crea una ghiotta opportunità per Maxi Lopez, quando il punteggio era ancora di 1-0.

Fazio 6.5 – Il “Comandante” ha riacquistato la sicurezza che l’ha contraddistinto nella scorsa stagione, testimoniata dalle buone giocate con i piedi da parte dell’argentino anche in manovra.

Kolarov 6 – L’esperienza di cui fa tesoro lo porta a gestire la gara, risparmiando un po’ di energie in vista dei delicati impegni che attendono la Roma.

De Rossi 6.5 – Ottima partita in fase di manovra per il Capitano giallorosso, che si rende anche preziosissimo in ripiego. Si batte con grinta con gli uomini offensivi di Del Neri.

Strootman 6.5 – Poco appariscente rispetto al resto dei compagni, ma l’olandese ringhia per tutti i 90 minuti e morde le caviglie degli avversari, rubando numerosi palloni facendo ripartire spesso e volentieri l’azione romanista.

Nainggolan 7 – La prima rete nasce dalla sua caparbietà: da terra riesce a smarcare Dzeko in area. Corre tantissimo e si propone spesso con prepotenti inserimenti, quasi tutte le volte poco premiati dai compagni.

Perotti 6 – Parte a destra, nella posizione che predilige di meno. Si scambia col compagno di reparto dopo i primi 45 minuti. Il risultato non cambia, è sempre pericolosissimo per la difesa bianconera, spesso costretta a fermarlo con le cattive maniere. Fallisce il primo rigore da quando è nella Capitale cogliendo il palo: non da lui.

El Shaarawy 7.5 – Finalmente ElSha! Nelle ultime partite aveva dimostrato tanta voglia di far gol e oggi si dimostra cinico sottoporta realizzando la doppietta personale.

Dzeko 7.5 – Edin non vuole fermarsi. Sblocca immediatamente la gara con un preciso sinistro, assiste El Shaarawy e si muove per tutto il fronte offensivo giallorosso. Preziosissimo.

Defrel 6 – Solo un buon intervento di Bizzarri gli nega la prima gioia da quando è a Roma.

H.Moreno 5.5 – Rileva Kolarov e ha sulle spalle il peso della marcatura ospite. Sbaglia un movimento facendo scappare Larsen alle spalle.

B.Peres s.v. – In campo per far rifiatare uno sfinito Florenzi.

Di Francesco 7 – Peccato per la rete subita nel finale su una distrazione. 10 gol nelle ultime tre partite che regalano 9 punti fondamentali ai fini della fiducia, considerato il pericoloso ciclo che inizierà adesso. La sua mano si intravede, il lavoro che il mister continuerà a svolgere non potrà che essere ripagato.

Simone Indovino