Il calciomercato della Roma in 10 numeri

Gabriele Conflitti – Finita la prima sessione di mercato guidata dal nuovo direttore sportivo Monchi, si cominciano a tirare le somme dei movimenti in entrata e in uscita fatti dalla Roma. In attesa di avere riscontri sul campo dai calciatori arrivati nella capitale, il mercato giallorosso si può riassumere in dieci numeri.

1 – Il calciatore di nazionalità italiana arrivato durante questa sessione di mercato. Lorenzo Pellegrini è infatti l’unico rinforzo che infoltisce l’esigua colonia italiana della Roma.

2 – I volti nuovi giunti dall’Eredivisie: dal Psv Eindhoven la Roma ha prelevato Héctor Moreno, primissimo acquisto dell’era Monchi, mentre dal Feyenoord è giunto Rick Karsdorp.

3 – Gli acquisti destinati alla difesa e all’attacco: nelle retrovie si è aggiunto Aleksandar Kolarov, mentre a rendere più pericolosa in zona gol la Roma ci penseranno Gregoire Defrel, Cengiz Under e Patrik Schick. Tre colpi che strizzano l’occhio al futuro.

4 – Un occhio la Roma l’ha dovuto tenere anche al Fair Play Finanziario, cedendo quattro pezzi dai quali il ds ha ricavato il denaro necessario per sistemare i conti e avere liquidità da investire: prima del 30 giugno hanno sono partiti sia Mohamed Salah sia Antonio Rudiger, uno approdato a Liverpool, l’altro al Chelsea dell’omonimo Conte. A salutare sono stati anche Leandro Paredes, accolto da Mancini allo Zenit, e Mario Rui,che ha esaudito il suo desiderio di ricongiungersi al maestro Sarri al Napoli.

5 – I milioni di euro investiti in tre operazioni di mercato: con questa cifra infatti la Roma si è aggiudicata prima Moreno, poi Maxime Gonalons dal Lione e infine Kolarov dal Manchester City.

6 – Nell’estate dei record, anche la Roma fa registrare l’acquisto più costoso della sua storia. È Patrik Schick, prelevato dalla Sampdoria per 42 milioni di euro, sei in più rispetto al costo del suo predecessore Gabriel Omar Batistuta. L’ultima volta che la Roma infranse il muro delle sue finanze arrivò il terzo e fin qui ultimo scudetto: le spalle del nuovo numero 14 sono dunque gravate di un fardello piuttosto pesante.

7 – E di pesi sulle spalle ne sa qualcosa anche Aleksandar Kolarov: il serbo paga ancora lo scotto del suo passato laziale, nonostante abbia lasciato i colori biancoazzurri ormai sette anni fa. Il destino ha voluto però che e i primi tre punti siano arrivati contro l’Atalanta proprio grazie ad una sua punizione al veleno con la quale ha trafitto Berisha, altro ex laziale.

8 – Tornando alle cessioni, oltre ai quattro già citati, sono altri otto i calciatori che hanno fatto le valige lasciando a Trigoria una dote più o meno sostanziosa in denaro. Seydou Doumbia e Juan Manuel Iturbe hanno trovato nello Sporting Lisbona e nel Tijuana le squadre dalle quali ripartire, mentre Frattesi, Marchizza e Ricci sono andati in cerca di fortuna a Sassuolo, terra dove poter crescere seguendo l’esempio di tanti romanisti come Politano, Antei e il rientrante Pellegrini. Zukanovic torna in Liguria, stavolta sponda Genoa, mente Sadiq farà da riserva al gallo Belotti al Torino. Esperienza turca all’Antalyaspor per Vainqueur.

9 – Gli acquisti complessivi. Uno di loro però è destinato alla Primavera. Si tratta dell’attaccante Zan Celar, arrivato per circa un milione di euro dal Maribor.

10 – Il numero di maglia rimasto riposto in un cassetto per la prima volta da 25 anni a questa parte. Malgrado l’entusiasmo dei tifosi per Schick, la Roma non ha ancora trovato un erede degno di indossare quel pezzo di stoffa con la quale Francesco Totti ha scritto e riscritto la storia del club giallorosso.

Gabriele Conflitti

Roma, ufficiale l’acquisto di Patrik Schick

Gianluca Notari – Se ne parlava già da giorni, ma da ieri è diventato ufficiale: la Roma ha acquistato Patrik Schick dalla Sampdoria. Il talentuoso attaccante arriva a Trigoria per coprire il buco lasciato dalla partenza di Mohamed Salah, partito per Liverpool a inizio estate. Ironia della sorte, la cifra delle due operazioni è la stessa, 42 milioni, anche se nel caso del ceco la formula è piuttosto articolata. La società giallorossa ha infatti ufficializzato “l’acquisizione a titolo temporaneo” del classe ’96 per 5 milioni di euro, il cui riscatto – fissato a 9 milioni di euro – diventerà obbligatorio “al verificarsi di determinate situazioni sportive“. Ma non finisce qui: oltre ad una parte variabile di 8 milioni di euro legata ai bonus, la Roma dovrà versare nelle casse della Sampdoria ulteriori 20 milioni se, al 1° febbraio 2020, risulterà ancora un tesserato giallorosso, oppure versare il 50% della somma incassata (mantenendo il minimo garantito di 20 milioni) se invece il giocatore sarà stato ceduto. Insomma, una formula piuttosto articolata, giustificata però dal talento cristallino di Schick, che nel suo primo anno in Italia ha fatto strabuzzare gli occhi a molti tifosi, doriani e non.

Un acquisto, quello dell’attaccante da 40 milioni che fosse in grado di rimpiazzare Salah, che i tifosi aspettavano da mesi. E a chi importa se l’obiettivo principale dell’estate, Riyad Mahrez, sia rimasto al freddo di Leicester: la Roma ha il suo attaccante, potente fisicamente e dotato di una classe sublime, pronto a fare scintille nel tridente insieme a Dzeko e El Shaarawy. Essendo abile nel giocare sia da esterno che da seconda punta, Eusebio Di Francesco potrà sbizzarrirsi ogni domenica nel comporre il suo undici iniziale: se il 4-3-3 è il modulo su cui il tecnico abruzzese ha costruito tutta la sua carriera, le tante possibilità – specialmente nel reparto offensivo – offrono un novero di chance non indifferente anche nella possibilità di cambiare modulo. Inoltre, con 11 gol in 32 presenze nella sua prima stagione in Serie A, Schick potrà dare un sicuro contributo anche in fase realizzativa.

Per me la Roma è una bella squadra, apprezzo l’allenatore e il suo sistema di gioco. Ritengo che questa sia la scelta ideale per me”, ha dichiarato Schick ai canali ufficiali del club. Felicissimo anche il direttore Monchi, che con questa operazione ha alzato decisamente l’asticella: se si dovessero verificare tutte le condizioni poste nel contratto e i giallorossi arrivassero a versare tutti e 42 i milioni chiesti da Ferrero, quello di Patrik Schick sarebbe l’acquisto più oneroso sia nella carriera di Monchi sia nella storia della Roma. Ma il ds spagnolo sembra non avere dubbi: “Patrik è uno dei calciatori di maggiore prospettiva nel calcio internazionale, dobbiamo essere molto soddisfatti perché pur essendo richiesto da molti club ha scelto la Roma”.

Gianluca Notari

Serie A – I risultati della seconda giornata: l’Inter batte la Roma all’Olimpico. Juve in rimonta sul Genoa. Milan super con Cutrone e Suso

Risultati seconda giornata di Serie A

  • Genoa-Juventus 2-4
  • Benevento-Bologna 0-1
  • Roma-Inter 1-3
  • Torino-Sassuolo 3-0
  • Fiorentina-Sampdoria 1-2
  • Milan-Cagliari 2-1
  • Napoli-Atalanta 3-1
  • Chievo-Lazio 1-2
  • Crotone-Verona 0-0
  • SPAL-Udinese 3-2

 

La classifica 

  • Juventus, Inter, Milan, Napoli, Sampdoria 6
  • Bologna, Lazio, Spal, Torino 4
  • Chievo, Roma 3
  • Sassuolo, Genoa, Crotone, Verona 1
  • Fiorentina, Udinese, Atalanta, Cagliari, Benevento 0 .

Il mercato della Roma è Schick

Gabriele Conflitti – Il mercato della Roma è Schick. Dei 9 calciatori acquistati da Monchi in questa sessione di calciomercato, è l’attaccante ceco l’uomo che accende l’entusiasmo della tifoseria. Il ds ha lavorato duramente per consegnare a Di Francesco il sostituto di Mohamed Salah di cui aveva bisogno e lo ha individuato in Schick. Un profilo duttile e di grande qualità, fondamentale per l’idea di calcio che Di Francesco vuole mettere in pratica.

Gli altri due colpi che hanno attirato l’attenzione sono stati quelli di Gregoire Defrel e Cengiz Under. Il francese è arrivato a Roma dopo un anno e mezzo di flirt con la capitale. Il turco invece è stato un acquisto a sorpresa e, se confermerà quanto di buono fatto vedere nel precampionato, ha davanti a sé un futuro radioso.

L’attenzione è andata però anche ad altri reparti: ecco spiegati gli acquisti di Karsdorp, Moreno, Pellegrini e Kolarov. Seppur per ragioni diverse, l’olandese e il messicano sono ancora due oggetti misteriosi, ma l’impressione è che sapranno presto ritagliarsi il loro spazio nelle rotazioni di Di Francesco.

Ma il colpo più interessante del calciomercato, Monchi lo piazza fondendo due mentalità che negli anni precedenti hanno dettato la linea a Trigoria: il progetto giovani e l’instant team. Analizzando gli arrivi in casa Roma, salta subito agli occhi come il ds abbia dato lo stesso peso al talento e all’esperienza. Arrivano quindi quattro giocatori di sicura affidabilità e quattro che in prospettiva possono diventare top player.

Dopo la tesi di Luis Enrique e Zeman e l’antitesi di Garcia e Spalletti, adesso spetta Di Francesco cercare di mettere in pratica il processo di sintesi. L’obiettivo è aggiudicarsi un trofeo, i cui ultimi ricordi in casa Roma sono datati maggio 2008. A dargli una mano ci sarà Francesco Totti. Il capitano ha già dato dimostrazione di poter tornare utile anche da dirigente: decisivo il suo contatto diretto con Schick per convincerlo a venire a Roma.

Di Francesco e Totti sono gli unici due in società a sapere cosa significa vincere uno scudetto a Roma. Un’emozione che spera di vivere presto anche l’ex attaccante blucerchiato. “Romano e romanista”, parola di Ferrero.

L’arrivo di Patrick Schick

Margherita Bellecca – Il giorno che tutti i tifosi giallorossi aspettavano è arrivato. Patrick Schick è atterrato a Fiumicino alle ore 19,57 con un volo proveniente dall’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Il giocatore, accompagnato dagli agenti Bruno Satin e Pavel Paska, è stato accolto personalmente dal direttore sportivo Monchi e fuori dal Terminal 1, da circa trecento tifosi festanti che intonavano numerosi cori, per il nuovo attaccante della Roma.

Si conclude così, la telenovela estiva di calciomercato che ha visto protagoniste le squadre più importanti della serie A: Juventus, Inter Napoli e appunto la Roma, che in fine, dopo il clamoroso retro front a giugno, della Juventus, è riuscita a battere la concorrenza, anche di squadre estere, e ad aggiudicarsi il gioiello di Praga. Il ceco classe ‘96, nella sua prima stagione in serie A, ha sfoggiato numeri record addirittura migliori di Icardi, Ibrahimovic e Morata. 10 goal in 27 presenze ma solo 9 partendo da titolare, oltre a diversi assist decisivi.

La sua storia con la Roma ha dell’incredibile. Lo scorso anno l’attaccante ceco è stato vicinissimo al trasferimento nella capitale, ma alla fine non arrivò perché l’ex direttore sportivo Sabatini, ritenne eccessiva la valutazione fatta dallo Sparta Praga di 4 milioni di Euro. Ora però, dopo un solo anno, la società giallorossa ha ufficializzato il suo acquisto dalla Sampdoria per un totale di 42 milioni, suddivisi cosi, 5 per il prestito, 9 per l’obbligo di riscatto e gli altri con bonus da maturare da garantire alla Samp entro il 2020. Praticamente 10 volte di più!

L’arrivo di Schick, che indosserà la maglia n.14 come nella Sampdoria, può considerarsi la ciliegina sulla torta, della prima campagna acquisti del nuovo direttore sportivo Monchi, che soddisfatto dell’arrivo del ceco nella capitale, ha orgogliosamente esternato la sua soddisfazione, dichiarando: “Patrick è uno dei calciatori di maggiore prospettiva nel calcio internazionale. Adesso toccherà a Di Francesco trovare in campo la sua migliore collocazione per far proseguire la sua striscia di numeri record.” Adesso, i tifosi giallorossi, sono autorizzati a sognare di aver trovato il loro nuovo idolo.

Fatta per Schick alla Roma. Monchi, Baldissoni e Ferrero: “Patrik è romano e romanista. E’ un grande affare”

(E.Bandini) – Finalmente è arrivato il giorno decisivo del passaggio di Patrik Schick alla Roma. Nella Capitale è avvenuto il tanto aspettato incontro tra la dirigenza romanista, quella doriana e gli agenti del calciatore che, dopo aver preferito per lungo tempo l’Inter, si sono convinti sul trasferimento in giallorosso. La Roma ha prelevato il calciatore in prestito oneroso di 5 milioni di euro con obbligo di riscatto fissato a 35, con 2 milioni di euro di bonus. Inoltre è presente unapercentuale sulla futura rivendita dell’attaccante. Schick salirà sul volo AZ 1392 da Genova ed atterrerà alle 20.15 nella Capitale. In programma domani le visite mediche.

LIVE 

Ore 14.05 – Queste le cifre dell’affare Schick5 milioni per il prestito e 35 per l’obbligo di riscatto. Presenti due milioni di euro di bonus ed una percentuale sulla futura rivendita dell’attaccante.

Ore 13.44 – A parlare è anche Antonio Romei, braccio destro di Ferrero. Queste le sue parole: “Non vi posso confermare le cifre, è un’operazione un po’ complessa. È un prestito con obbligo di riscatto“.

Ore 13.35 – E’ terminato l’incontro presso lo Studio Romei tra Roma e Sampdoria. Monchi, Baldissoni e Ferrero hanno rilasciato alcune battute all’uscita: 

“Adesso posso dirvi solo che abbiamo tanta fame e Schick è romano, romanista e sarà uno shock per noi averlo dato via. Sono molto felice che lui stia a Roma perché ci ho messo il cuore a farlo venire, il ragazzo è contento. La Roma ha fatto un grande affare, qui non parliamo di soldi ma di calcio. L’importante è che lo trattino bene perché è il mio gioiello più bello, è un bravo ragazzo e vedrete che è spietato davanti la rete”.

Quando arriva Schick a Roma? 
Ora vuoi sapere troppo… in giornata.

Questa è l’operazione più importante che ha fatto da quando è Presidente? 
No, ma è una delle più importanti. La Sampdoria è una garanzia perché quando i giocatori vengono trovano mare e serenità, e un Presidente che li ama.

La Roma è stata la società più motivata? 
Dico solo che è stata molto dura, sono molto felice che Schick abbia scelto la Roma. C’erano il PSG, il Monaco, il Napoli e altre squadre.

 

Ore 12.46 – Patrik Schick sarà già oggi nella Capitale. Il calciatore ceco si trasferirà alla Roma in prestito con obbligo di riscatto.

Ore 12.25 – Il Presidente Ferrero è intervenuto ai microfoni di Pagine Romaniste. Ecco le sue parole:

“E’ fatta per Schick alla Roma. Sono contento di vederlo in giallorosso”.

Ore 11.07 – La dirigenza della Roma arriva agli studi di Romei, c’è anche Ferrero. Queste le parole del numero uno della Sampdoria:

Fiducioso?
Di cosa?

Affare Schick-Roma…
Dovete essere fiduciosi voi! Io sono sempre fiducioso.

Andrà tutto come da copione?
Qual è il copione?

Schick alla Roma…
Sto andando a vedere, il problema è soltanto uno: se il ragazzo sta bene e lo fanno giocare sarà della Roma perché non bisogna pensare sempre ai soldi, pensiamo anche a questo fenomeno che ne esce uno ogni 100 anni. Ve lo ricordate Beckenbauer? Lui è meglio.

 

 

Ore 11.02 – Baldissoni e Monchi sono usciti dallo studio Tonucci per dirigersi agli studi di Antonio Romei. I dirigenti non rilasciano dichiarazioni.

Ore 10.51 – Allo studio di Antonio Romei, in via Bocca di Leone, una traversa di via Condotti, è appena arrivato il responsabile dell’area tecnica della Sampdoria, Daniele Pradè.

Ore 8.44 – Alle 11.30, come riportato da Michele Criscitiello di Sportitalia, Massimo Ferreroincontrerà la Roma nei suoi uffici per chiudere la trattativa Schick.

Roma-Inter 1-3: le pagelle. Dzeko illude, Icardi e la Dea Bendata puniscono Di Francesco

Simone Indovino –  È una cocente delusione quella che deve sopportare la Roma questa sera allo Stadio Olimpico. Sconfitta che appare quasi surreale per come si è sviluppata la partita, dopo il vantaggio giallorosso firmato Dzeko e i tre pali colpiti da Kolarov, Nainggolan e Perotti. Il pareggio di Icardi taglia le gambe agli uomini di Di Francesco che si disuniscono subendo la seconda rete personale dell’argentino e il tris di Vecino, che fa calare definitivamente il sipario sulla partita. Il tecnico giallorosso dovrà lavorare al meglio in questa sosta per riscattare l’ingiusta debacle.

ROMA

Alisson 6 – Sbarra la strada a Icardi nel primo tempo ma lo stesso attaccante lo beffa con un tiro “sporco” che lo prende in controtempo. Incolpevole sul tocco ravvicinato di Vecino.

J.Jesus 5.5 – Difficile dare una valutazione oggettiva della prestazione del brasiliano, protagonista in un ruolo totalmente inedito e alle prese con Perisic, uno degli attaccanti esterni più pericolosi in circolazione. Argina fino a quando può, crescendo a inizio ripresa ma soffrendo gli affondi finali.

Manolas 5.5 – Si batte con grinta e voglia contrastando al meglio Icardi e compagni fino al sessantesimo minuto, calando vistosamente da quel momento. Si trova spesso a far partire la manovra capitolina, ma a causa della poca brillantezza del suo piede non adempie al meglio questo compito.

Fazio 5.5 – La velocità di manovra dell’Inter lo mette spesso e volentieri in difficoltà. Troppo fievole la sua marcatura in occasione della seconda rete subita.

Kolarov 6 – Altra gara positiva del terzino che macina chilometri su chilometri sulla fascia sinistra, difendendo anche con attenzione su Candreva. Sfiora la seconda rete personale consecutiva cogliendo il palo con un preciso tiro al volo.

De Rossi 5.5 – Match non brillante da parte del capitano giallorosso, che non appare troppo lucido in maniera perdendo svariati palloni che creano diversa apprensione alla difesa.

Strootman 6.5 – Balzo in avanti rispetto la gara di Bergamo. Cresciuto fisicamente e atleticamente, l’olandese si rende protagonista di numerose sgroppate sulla corsia sinistra, in cui crea una buona intesa con Perotti. Pecca in qualche occasione di precisione con i piedi.

Nainggolan 7 – Tornano le partite a cui il Ninja ci aveva abituato. Prestanza fisica clamorosa del belga che è ovunque in mezzo al campo. Serve il preciso assist per il vantaggio di Dzeko e solo un palo clamoroso gli nega la gioia personale. Peccato per l’occasione sciupata malamente che avrebbe garantito il pareggio giallorosso.

Perotti 6.5 – Difficile chiedere di più. Corre, ripiega e conclude verso la porta. Chiede (giustamente) un rigore dopo un’incursione in area di rigore e colpisce l’ennesimo palo della serata.

Dzeko 6.5 – L’Inter all’Olimpico porta sicuramente bene per il bosniaco che timbra per la seconda stagione consecutiva. Oltre alla marcatura, tanto apporto alla manovra giallorossa e capacità di difendere il pallone. Accusa un leggero calo fisico allo scadere.

Defrel 6 – Corsa notevole per l’ex Sassuolo, che con la sua falcata riesce ad aiutare Jesus in difesa non disdegnando le ripartenze.

El Shaarawy 5.5 – Potrebbe forse entrare in partita con un pizzico di convinzione in più e puntare con maggiore incisività il terzino dell’Inter.

Under s.v. – Giusto un buono strappo e un tentativo di conclusione per il giovane turco, mandato in campo allo scadere dal tecnico.

Di Francesco 6 – Il tecnico si aspettava certamente un debutto diverso nello stadio che l’ha visto protagonista da giocatore. Sono pochi gli errori da recriminare ai suoi calciatori ma, in contemporanea al vistoso calo fisico accusato negli ultimi 20 minuti, l’abbassamento del baricentro si rivela decisivo.

Simone Indovino

Champions League, tutti gli incroci di calendario con il campionato romanista. Ritorno con l’Atletico tra Lazio e Genoa

Simone Burioni – Trentadue squadre per una sola coppa. La Champions League è il torneo competitivo per antonomasia ed ogni dettaglio può fare la differenza. Tra questi rientrano la forma fisica di una squadra, la sua determinazione, lo stato d’animo di ogni singolo calciatore. Per questo è importante conoscere tutti gli incroci di calendario che la Roma dovrà affrontare. Prima dell’esordio casalingo in Champions League del 12 settembre contro l’Atletico Madrid di Simeone, la Roma affronterà la Sampdoria fuori casa, mentre pochi giorni dopo la gara con gli spagnoli sarà la volta di Roma-Hellas Verona. Il 27 settembre è prevista la lunga trasferta a Baku per affrontare il Qarabag, ma i giallorossi dovranno sfidare, pochi giorni prima, l’Udinese di Luigi Delneri all’Olimpico. La squadra tornerà in campo il primo ottobre a San Siro contro il MilanRoma-Napoli è il match che precede l’insidiosa trasferta contro il Chelsea di Conte, in programma per il 18 ottobre. I giocatori avranno solo una manciata di giorni per recuperare, prima di dirigersi a Torinoper la sfida contro i granata. Il 31 ottobre sarà ancora la volta dei Blues per la prima giornata di ritorno del girone, partita che si giocherà in casa come quella che precede questo big-match, ovvero Roma-Bologna. Il 5 novembre, salvo cambiamenti, è in programma la trasferta di Firenze, valida per la 12° giornata di Serie A. Ancora più delicato sarà il derby con la Lazio che potrebbe essere determinante per l’umore dei ragazzi di Di Francesco in vista della sfida contro l’Atletico Madrid del 22 novembreal Wanda Metropolitano, alla quale seguirà un difficile Genoa-Roma. Il 5 dicembre andrà in scena l’ultima gara del girone, quella contro il Qarabag all’Olimpico, preceduta da un Roma-Spal che potrebbe permettere alla squadra di rifiatare in vista di un possibile match da “dentro” o “fuori”. I calciatori torneranno poi in campo contro il Chievo dopo 4-5 giorni, in trasferta al Bentegodi di Verona.

 Simone Burioni

Champions League, il girone della Roma: Chelsea e Atletico le certezze, ma occhio al Qarabag

Gianluca Notari – La fortuna, si sa, non guarda in faccia a nessuno. La sfiga, invece, si dice veda benissimo. Si scherza, naturalmente, ma è più o meno questo quello che deve esser passato per la testa ai tifosi della Roma quando ieri, dall’urna di Nyon, i giallorossi sono stati sorteggiati nel gruppo C dei gironi di Champions League, ovvero quello con Chelsea, Atletico Madrid e Qarabag. E pensare che la sorte poteva dire ben altro: la Roma sarebbe potuta essere nel girone F, quello che poi è toccato al Napoli, il quale affronterà sì il Manchester City, ma che poi dovrà vedersela con due squadre di medio cabotaggio come lo Shaktar Donetsk e il Feyenoord, veramente poca roba pensando invece alle sfide che attendono la squadra di Eusebio Di Francesco.

Il Chelsea di Antonio Conte, fresco campione di Premier League, si è presentato come testa di serie a questa Champions League. Difficile ipotizzare una sua vittoria finale: il tecnico italiano nelle coppe europee ha sempre stentato, e nonostante il livello altissimo della rosa, la stagione non è iniziata nel migliore dei modi: nonostante i Blues si siano aggiudicati il primo derby di Londra della stagione, all’esordio hanno perso in casa contro il modesto Burnley. Inoltre, rimbalzano da più parti le voci di un Conte piuttosto scontento del mercato estivo, poiché nonostante i diversi acquisti – e i molti soldi spesi – la rosa è rimasta incompleta e piuttosto corta, inadatta per affrontare 4 competizioni. Inoltre, si aspetta ancora il rientro a pieno regime di Eden Hazard, la vera stella di questa squadra, il quale potrebbe dare la giusta spinta in questo momento di confusione nell’ambiente Chelsea.

Eden Hazard, l’arma in più di Antonio Conte

L’Atletico Madrid, dal canto suo, non ha bisogno di presentazioni: si è scritto, parlato e discusso in ogni dove e quando sulla filosofia di gioco di Diego Simeone, che in pochi anni ha riportato l’Atletì su livelli altissimi, raggiungendo per ben 2 volte in quattro anni la finale di Champions League, persa però entrambe le volte per mano dei rivali del Real Madrid. Una squadra solida e collaudata, che però ha avuto la finestra di mercato estiva chiusa, per scontare una pena circa alcune irregolarità riscontrate dal TAS nella compravendita di giocatori minorenni. Per questo motivo, Vitòlo – promesso sposo dei Colchoneros – si è trasferito in prestito semestrale al Las Palmas, mentre Diego Costa, in rottura con il Chelsea, si sta già allenando con i nuovi/vecchi compagni rojiblancos, ma dovrà aspettare gennaio per formalizzare il tesseramento. E pazienza, infine, se Griezmann sembra soffrire di mal di pancia: trasferimento al Manchester United rimandato anche per lui, almeno fino a gennaio.

Infine il Qarabag. La squadra azera parte decisamente per fare la figura della sparring partner degli avversari più quotati, ma chissà se non riuscirà a rubare qualche punto qua e là. Difficile calcolare la squadra di Baku come un’avversaria che possa impensierire le altre tre, ma nel calcio non si sa mai. L’allenatore, Gurban Gurbanov, da quelle parti è considerato un astro nascente del calcio: capace di vincere il titolo per 4 volte consecutive, Gurbanov ha allestito una squadra giovane e di talento, che vede in Richard e Pedro Henrique i suoi giocatori più temibili. Il Qarabag è sicuramente la squadra meno quotata del girone, ma occhio a facili sottostime.

Gianluca Notari

Incontro tra la Roma e gli agenti di Schick. No comment dei dirigenti giallorossi

(Da Montecarlo E.Bandini) – Vanno in scena in quel di Montecarlo i sorteggi dei gironi della prossima Champions League. Per la Roma, presenti Monchi, Mauro Baldissoni, Umberto Gandini, Francesco Totti e Antonio Tempestilli. I primi tre dirigenti giallorossi prima di recarsi al Grimaldi Forum hanno avuto un incontro andato in scena all’ora di pranzo presso l’Hotel Le Meridien con Pavel Paska e Bruno Satinagenti di Patrik Schick. La dirigenza giallorossa non si è espressa riguardo alla trattativa relativa all’attaccante ceco. I giallorossi hanno offerto 2 milioni per 5 anni al giocatore e ora aspettano una risposta definitiva dal suo entourage, che però sembrerebbe continuare a preferire la pista legata all’Inter di Luciano Spalletti.

LIVE

Ore 17.40 – La trattativa per Patrik Schick è ormai giunta alla conclusione. La Roma e l’Inter infatti hanno ormai raggiunto da tempo l’accordo con la Sampdoria. Dall’ambiente giallorosso filtra ottimismo dopo l’incontro di oggi, adesso la palla passa a Schick che nelle prossime ora dovrà scegliere quale maglia vestire nella prossima stagione.

Ore 17.35 – La dirigenza della Roma è arrivata al Grimaldi Forum, dove si svolgeranno i sorteggi per la fase a gironi della prossima Champions League.

Ore 16.44 – Colloquio tra Mauro Baldissoni e Charlie Stillitano, organizzatore della International Champions Cup evento estivo al quale in estate la Roma ha partecipato durante la propria tournée negli Stati Unti. Presente anche Gandini con Antonio Tempestilli.

Ore 16.33 – Umberto Gandini, amministratore delegato della Roma, raggiunge la sede dei sorteggi. Anche l’ex dirigente rossonero non parla dell’affare Patrik Schick.

Ore 15.55 – Monchi e Mauro Baldissoni arrivano all’Hotel Le Meridien di Montecarlo. Entrambi i dirigenti non rilasciano dichiarazioni ai giornalisti presenti riguardo la trattativa per Patrik Schick.