Tocca a Diego Perotti: adesso è pronto a prendere in mano la Roma

Simone Indovino – Negli scorsi anni si è sempre discusso su chi potesse essere, dei calciatori che hanno militato nella Roma, un degno erede di Francesco Totti. Vero, l’ormai ex numero 10 non sarà probabilmente mai eguagliato da nessuno in termini di qualità, presenze e marcature, ma di giocatori tecnicamente validi ne sono passati svariati nel corso delle ultime stagioni. Fino ad appena 365 giorni fa si pensava che Miralem Pjanic potesse raccogliere l’investitura del classe ’76, salvo trasferirsi poi alla Juventus spezzando il cuore di tutti i tifosi giallorossi. Attualmente è considerato all’unanimità Diego Perotti l’attaccante dotato di maggior estro e fantasia, caratteristiche alla base del suo modo di giocare.

MATURITÀ – Come gran parte dei colleghi di reparto che militano nei campionati in giro per il mondo anche Perotti fino a qualche stagione fa era considerato totalmente “genio e sregolatezza”, a causa della discontinuità di prestazioni. Tormentato dai problemi fisici a Siviglia, aveva trovato al Genoa la dimensione ideale per riprendere il giusto ritmo fino a quando la chiamata della Roma nel gennaio 2016 gli svolta la carriera. Appena poche ore dopo il suo arrivo è già protagonista nello scacchiere di Spalletti, che gli affida le chiavi dell’attacco nei restanti sei mesi di campionato con eccellenti risultati.

POCO CINISMO – Nell’anno e mezzo trascorso nella Capitale fino a questo momento Perotti ha saputo trascinare a suon di prestazioni la squadra in numerose occasioni, a fronte tuttavia di una scarsa vena realizzativa. Senza considerare la micidiale freddezza dagli undici metri, il primo gol su azione della scorsa stagione è arrivato solamente all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Vero, è stato di un’importanza a dir poco fondamentale, ma per un calciatore col suo talento ci si aspetta certamente di più. È su questo punto di vista che dovrà lavorare con costanza il classe ’88 per compiere il decisivo step nella sua carriera.

FORMA FISICA – Il gioco dell’argentino è basato su strappi e accelerazioni, ragion per cui la sua forma fisica deve essere eccellente per rendere al meglio. Nella seconda parte dello scorso campionato la condizione non era al massimo e questo ha influito nella qualità delle sue giocate. A oggi, sembra eccellente la qualità messa in mostra durante i due ritiri estivi della Roma, grazie anche agli allenamenti personalizzati che l’ex Genoa ha svolto durante le vacanze. Un leggero calo si è percepito durante l’amichevole contro la Juventus: comprensibile a causa dei numerosi carichi di lavoro che si svolgono nel pre campionato.

LEADER – Perotti è certamente un calciatore che piace non poco a Di Francesco, che ha sempre ammesso di prediligere il gioco offensivo sulle fasce senza disdegnare i ripiegamenti. La Roma si ritrova orfana di Salah (e ancora in attesa su chi rimpiazzerà l’egiziano) e con El Shaarawy che non sprizza salute a causa di un problema alla schiena accusato in queste settimane. Per queste ragioni adesso tocca a lui: a 29 anni da poco compiuti è tempo per Diego Perotti di prendere in mano la Roma e trascinarla verso gli obiettivi comuni.

Simone Indovino

Roma-Juventus 5-6 d.c.r.: le pagelle. Sottotono Strootman, Nainggolan e Perotti. Bene Kolarov, positivo l’ingresso di Under

Simone Indovino – Rimane un pizzico di amaro in bocca per la sconfitta ai rigori contro la Juventus nonostante il titolo di amichevole della gara. La Roma deve arrendersi solo dagli 11 metri dopo il pareggio maturato nell’arco dei minuti regolamentari. Mandzukic e Dzeko sono stati gli autori delle marcature per le rispettive squadre, che non si sono risparmiate in vista del campionato. Buone indicazioni per Di Francesco e qualche piacevole conferma come quella di Under, autore di un’altra gara positiva.

ROMA

Alisson 6 – Saltato forse in maniera un po’ troppo morbida da Mandukic, si dimostra attento nelle altre occasioni in cui è chiamato in causa sopratutto nella ripresa.

Bruno Peres 6.5 – Altri novanta minuti per il brasiliano che è il più utilizzato da Di Francesco in questa tournèe. Presta una buona attenzione difensiva operando le necessarie coperture.

Fazio 5.5 – Sua la distrazione che consente a Mandzukic di scappargli alle spalle e involarsi indisturbato verso Alisson.

Juan Jesus 5.5 – Soffre la velocità di Dybala che opera per gran parte del primo tempo nella sua zona di campo.

Kolarov 6.5 – Arrivato da pochi giorni, sembra subito calato nell’identità della Roma. Gara positiva e propositiva del serbo che ha il merito di fornire il preciso assist che permette a Dzeko di trasformare.

De Rossi 6 – Manovra in mediana ai limiti dell’ordinaria amministrazione.

Strootman 5.5 – Più incisivo in fase offensiva quando colpisce una clamorosa traversa che in fase difensiva. Viene spesso preso in velocità dai più freschi calciatori della Juventus.

Nainggolan 5.5 – Non esegue gli strappi fisici decisivi a cui ci ha abituato nel corso di questi anni. Considerata la non ancora perfetta forma fisica è comprensibile una gara al di sotto delle potenzialità del belga.

Defrel 5.5 – Sulla fascia destra non incide come Di Francesco spera e tenta spesso di accentrarsi, con altrettanti scarsi risultati. Da segnalare qualche buon ripiegamento difensivo.

Dzeko 6 – 83 minuti per il bosniaco che, dopo aver sprecato una buona occasione nel primo tempo, riesce a stabilire la parità sfruttando un perfetto assist di Kolarov.

Perotti 5 – Sottotono, non conferma le buone cose fatte vedere nelle scorse apparizioni. Forse accusa, comprensibilmente, un po’ di affaticamento fisico dopo gli ottimi ritiri in Trentino e negli USA.

Moreno 6 – 45 minuti senza patemi d’animo per il messicano.

Castan s.v. – Appena 7 minuti a disposizione del brasiliano.

Pellegrini 6 – Conferisce freschezza atletica a un centrocampo scarno di queste qualità nel primo tempo.

Gerson 6 – Si cala bene nello spirito della partita. Manovra con eleganza e si incunea diverse volte tra le maglie avversarie creando situazioni pericolose.

Gonalons 6 – Buona gestione del possesso palla da parte del calciatore ex Lione.

Under 6.5 – Di Francesco può sorridere. Buoni messaggi del giovane turco che con alcuni strappi in velocità fa impazzire i difensori bianconeri. Freddissimo in occasione del tiro dagli undici metri.

Tumminello s.v. – Dopo essere stato decisivo col Tottenham, lo è altrettanto ma in maniera negativa nella gara odierna. Il suo rigore costringe la Roma alla sconfitta; esperienza che sicuramente gioverà all’ex Primavera.

Iturbe s.v. – Pochi minuti a disposizione per il classe ’93 che prova comunque a farsi vedere in zona gol.

Di Francesco 6 – Il calcio d’estate serve per provare tutti i giocatori della rosa e l’allenatore sfrutta al meglio questo fattore. Da questa tournée americana avrà delineato le proprie idee che saranno certamente più chiare al rientro nella Capitale. La prima giornata di campionato si avvicina e il lavoro che il mister deve ancora fare è tanto.

Simone Indovino

Nainggolan resta a Roma

Serena Randazzo – È finalmente arrivata l’ufficialità del rinnovo di Nainggolan. Direttamente dagli States, dove la squadra sta iniziando la tournéè estiva, la Roma comunica di aver prolungato il contratto del belga fino al 2021 con uno stipendio, tra bonus e parte fissa, che supererà i 4.5 milioni di euro a stagione. Ad essere sollevati sono soprattutto i tifosi, che dopo le cessioni di Salah, Paredes e Rudiger, temevano una partenza anche del centrocampista, corteggiato dai migliori club italiani ed europei. Il Ninja invece ha confermato di voler restare per fare la storia di questo club, dimostrando l’affetto che lo lega alla città. È qui che vuole vincere. L’annuncio da parte della società sembrava più che altro solo pura formalità, in quanto il giocatore ha sempre manifestato anche pubblicamente il desiderio di “Voler restare in giallorosso perché è meglio vincere una volta con la Roma che dieci con la Juventus”.

Sul fatto che sia riuscito a conquistare il pubblico, almeno a parole, non c’è dubbio. Poi però a contare sono i fatti. E questo Radja l’ha ben capito: arrivato dal Cagliari nel gennaio 2014, ha collezionato 160 presenze e realizzato 27 gol, di cui 24 solo in campionato. L’anno passato è stato sicuramente il più proficuo: 37 presenze e 11 reti in Serie A. Oggi è un calciatore completo: carismatico, decisivo, persino goleador. È diventato un leader indiscusso nello spogliatoio e un beniamino per la tifoseria, che oramai lo ha adottato come un vero e proprio romano. La sensazione quindi è che questa firma sia solo il coronamento di un amore con la città eterna nato già qualche anno fa.

Serena Randazzo

Serie A, ecco il calendario della stagione 2017/2018

Calcio d’inizio il 19 agosto alle ore 18, il campionato di A torna ad occupare i fine settimana degli appassionati di calcio.

A Milano, pochi istanti fa, è stato stilato il calendario dell’intera stagione calcistica 2017/2018 della Serie A Tim. Inizio con il botto per l’Inter che pesca Fiorentina e Roma. Ecco di seguito le prime due giornate complete, gare che si giocheranno rispettivamente nel fine settimana 19-20 e 26-27 agosto.

1ª GIORNATA

Atalanta-Roma

Bologna-Torino

Crotone-Milan

Hellas Verona-Napoli

Inter-Fiorentina

Juventus-Cagliari

Lazio-Spal

Sampdoria-Benevento

Sassuolo-Genoa

Udinese-Chievo

2ª GIORNATA

Benevento-Bologna

Chievo-Lazio

Crotone-Hellas Verona

Fiorentina-Sampdoria

Genoa-Juventus

Milan-Cagliari

Napoli-Atalanta

Roma-Inter

Spal-Udinese

Torino-Sassuolo

Tottenham-Roma: le certezze sono i nuovi. Bene Kolarov, Defrel e Under. Da rivedere Manolas

Gabriele Conflitti – A due passi dalla città che non dorme mai, la Roma tiene svegli migliaia di tifosi dall’altra parte dell’Oceano Atlantico. La distanza non è solo geografica, ma riguarda anche le idee di gioco che Eusebio Di Francesco vuole veder realizzate dai suoi. Eppure qualcosa comincia a prendere forma. Nella Red Bull Arena di Harrison, i giallorossi battono il Tottenham di Mauricio Pochettino per 3-2 nella seconda amichevole di ICC, dando dimostrazione di aver intrapreso un processo di assimilazionedei movimenti sui quali sta lavorando il nuovo allenatore.

Vincere è sempre piacevole, ma le note positive della nottata nel New Jersey sono ben altre. In primis le prestazioni di alcuni singolo: Kolarov ha già fatto capire di essere tutt’altro che un giocatore sul viale del tramonto, Defrel non trova la porta ma è il più cercato dai compagni ed è l’artefice principale delle ripartenze giallorosse in campo aperto, a Under basta una manciata di minuti per segnare il suo primo (non ufficiale) gol in giallorosso. Bene anche Gerson, giocatore di cui prevale ancora la parte in grafite rispetto a quella in diamante, ma sul quale Di Francesco sembra intenzionato a voler lavorare per farlo risplendere. Per il momento però, le vere certezze dei giallorossi sono rappresentate dai soliti De Rossi, Nainggolan, Strootman, Perotti e Dzeko.

Oltre a privare tanti romanisti di qualche ora di sonno, l’amichevole con gli Spurs ha dato però anche qualche altro motivo di preoccupazione. La difesa soffre le incursioni del duo Kane-Alli nel primo tempo e nella ripresa (seppur con interpreti diversi) permette ai londinesi di acciuffare il pareggio con eccessiva facilità. I principali campanelli d’allarmesuonano dalle parti di Bruno Peres, decisamente meno in affanno quando c’è da attaccare, Héctor Moreno e Manolas, col greco forse distratto dal lungo colloquio prepartita con Monchi.

Esula dall’aspetto tattico ma rovina la partita la condotta dell’arbitro, incapace di tenere a freno il nervosismo di entrambe le formazioni. Anzi, l’effetto ottenuto è esattamente l’opposto: abbondano interventi scriteriati, faccia a faccia e spintoni, un paio di tentativi di rissa e un rigore non assegnato al Tottenham.

Le prime due partite con squadre di livello sono state la cartina tornasole della storia romanista: gol dell’ex (Marquinhos nella sfida col Psg) e doppio vantaggio vanificato. In una sorta di remake del 28 maggio ci ha pensato Tumminello a vestire i panni del Perotti, ma l’impressione è che la vulnerabilità difensiva sia un deficit da colmare al più presto, con lavoro dentro e fuori dal campo.

Gabriele Conflitti

Tottenham-Roma 2-3. Tumminello in extremis regala la vittoria ai giallorossi

(E.Bandini) – La Roma nel secondo impegno nella International Champions Cup, dopo aver perso ai rigori contro il Psg, supera 3-2 il Tottenham di Pochettino. A decidere il match sono stati Diego Perotti, infallibile dagli undici metri, Cengiz Under, in gol all’esordio con la maglia giallorossa, e Marco Tumminello, che all’ultimo minuto con una zampata ha regalato la vittoria ai capitolini. In generale buona la prestazione degli uomini di Eusebio Di Francesco, soprattutto nel primo tempo dove hanno saputo gestire in maniera egregia il pallino del gioco. Nella ripresa invece, a causa anche dei molti cambi, la squadra è calata e gli Spurs hanno preso in mano le redini del gioco segnando due reti in cinque minuti con Winks e Janssen. 

IL TABELLINO

LE FORMAZIONI UFFICIALI

TOTTENHAM (4-2-3-1): Vorm (45′ Lloris), Alderweireld, Vertonghen (65′ Oakley-Boothe), Carter-Wickers (45′ Davies); Trippier, Dier (45′ Winks), Dembele (65′ Wimmer), Walker-Peters (45′ Georgiou); Onomah (45′ Eriksen), Dele Alli (75′ Nkoudou), Kane (75′ Janssen).
A disposizione: Austin, Whiteman, Wimmer, Dinzeyi, Georgiou, Brown, Miller, Wanyama.
Allenatore: Pochettino.

ROMA (4-3-3): Alisson (63′ Skorupski); Bruno Peres, Fazio (63′ Castan), Juan Jesus (45′ Manolas), Kolarov (63′ Moreno); Gerson (45′ Strootman), De Rossi, (63′ Gonalons), Nainggolan (63′ Pellegrini); Defrel (45′ Cengiz Under), Dzeko (63′ Tumminello), Perotti (79′ Iturbe).
A disposizione: Nura, Seck, Antonucci, Keba, Sadiq.
Allenatore: Di Francesco.
Indisponibili: Emerson, Florenzi, Karsdorp, El Shaarawy.

Arbitro: Hilario Grajeda (USA).
Assistenti: Lowry e Felice.
IV uomo: Gonzalez.
Ammoniti: 22′ Kolarov (Roma), 40′ Carter-Vickers (Tottenham).
Marcatori: 
13′ Perotti (Roma), 70′ Cengiz Under (Roma), 86′ Winks (Tottenham), 91′ Janssen (Tottneham), 92′ Tumminello (Roma).

Note: presenti 26.126 spettatori.

LIVE

SECONDO TEMPO

93′ – Termina la partita. La Roma riesce a vincere in extremis grazie alla zampata vincete di Tumminello.

92′ GOOOOOOOOOOOOOOOL!!!!! Tapin vincente di Tumminello. Ancora Kevin Strootman che riesce a sfondare sulla fascia sinistra ed a crossare in area di rigore. Il giovane attaccante giallorosso si libera con un gran movimento e con una zampata supera Lloris.

91′ – GOL DEL TOTTENHAM. Traversone dalla destra di Nkoudou, Janssen anticipa tutti e supera Skorupski.

90′ – Sono tre i minuti di recupero.

86′ – GOL DEL TOTTENHAM! Gli Spurs accorciano le distanze con Winks. Il centrocampista inglese in mischia riesce a superare Skoruspki dopo che la sfera era rimasta in area di rigore dopo il palo di Janssen.

84′ – Pericolo Tottenham. Bruno Peres si fa soffiare il pallone al limite dell’area di rigore da Georgiou che calcia con il sinistro. Skorupski non si fa sorprendere e manda in angolo la sfera.

79′ – Ennesima sostituzione per la Roma: esce Perotti, entra Iturbe.

75′ – Altri cambi per Pochettino: escono Kane e Dele Alli, entrano Janssen e Nkoudou.

70′ – GOOOOOOOOOOOL!!!! Cengiz Under segna al debutto con la maglia della Roma.Azione in contropiede manovrata da Strootman, che dalla sinistra mette dentro un cross allontanato in maniera goffa da Wimmer, sul pallone arriva il giovane turco che con il sinistro supera Lloris.

69′ – Cambi per il Tottenham: escono Vertonghen e Dembele, in campo Oakley-Boothe e Wimmer.

65′ – Altra enorme occasione per il Tottenham. Kane cerca la porta con un diagonale dalla destra, decisiva la deviazione di Moreno che riesce a chiudere all’ultimo in calcio d’angolo.

63′ – Di Francesco rivoluziona la Roma con 6 cambi. Escono Alisson, Dzeko, Fazio, Nainggolan, De Rossi e Kolarov, entrano Skorupski, Moreno, Castan, Gonalons, Pellegrini e Tumminello.

59′ – Bella azione tutta di prima del Tottenham che libera alla conclusione Dele Alli. Il destro del centrocampista inglese è deviato da un difensore della RomaAlisson prova a bloccare la sfera ma il tiro esce di poco alla destra del palo.

51′ – Intervento durissimo di Harry Kane su Kostas Manolas, che rimane a terra per un paio di minuti. L’attaccante inglese però non viene ammonito.

48′ – Harry Kane riceve un pallone al limite dell’area di rigore, vince il duello con Manolasma Fazio chiude in calcio d’angolo. Proteste degli Spurs ma l’arbitro Grajeda non ravvisa gli estremi per il rigore: le immagini però dimostrano che il difensore giallorosso prende nettamente l’attaccante inglese.

46′ – Roma vicina al gol del raddoppio. In contropiede Cengiz Under arriva fino al limite dell’area di rigore del Tottenham e cerca la porta con il sinistro: la palla però termina alta sopra la traversa.

45′ – Inizia il secondo tempo. Molti cambi da entrambe le parti. Tre cambi per la Roma:dentro Manolas, Under e Strootman, fuori Juan Jesus, Gerson e Defrel.

PRIMO TEMPO

45′ – L’arbitro fischia la fine del primo tempo senza concedere recupero.

40′ – Dzeko e Carter-Vickers fanno a sportellate e il bosniaco ha la meglio e ottiene un calcio di punizione. La battuta di Kolarov attraversa l’area senza successo.

37′ – Gran tentativo di Kane, che riceve in profondità e calcia di prima intenzione col destro da fuori area. Bella parata di Alisson.

32′ – Fallo di Gerson su Dembele e calcio di punizione per il Tottenham. Kane in posizione centrale calcia di destro ma senza impensierire Alisson.

30′ – Defrel riceve da Gerson e penetra in area. Il francese viene fermato senza fallo, palla in corner.

24′ – Tottenham vicinissima al pareggio con Dembele, che riceve un calcio d’angolo dalla sinistra e colpisce la traversa.

17′ – Ancora Roma in contropiede. Nainggolan libera Defrel, che prova il mancino di poco sul fondo.

13′ – GOL DELLA ROMA!!! Calcio di rigore rimediato da Nainggolan per fallo di mano di Carter-Vickers. Si incarica della battuta Diego Perotti, che trasforma dal dischetto la rete del vantaggio giallorosso

10′ – Destro di Alli dal limite sinistro dell’area di rigore. Alisson para senza difficoltà.

6′ – Buona manovra della Roma con Perotti, che riceve palla da De Rossi sulla sinistra e crossa al centro. Defrel non impatta bene di testa e manda la palla sul fondo.

4′ – Ci prova il Tottenham con Dier, che calcia male dalla distanza.

1′ – Primo tentativo della Roma con Bruno Peres, che prova a indirizzare un cross dalla destra verso Dzeko.

0′ -Parte la gara, con la Roma che dà il calcio di inizio.

PRE PARTITA

Ore 1.40 – Alla Red Bull Arena di New York a sostenere la Roma oltre a tutta la dirigenza giallorossa c’è anche Abel Balbo.

Ore 1.35 – La Roma è scesa in campo per il riscaldamento.

Ore 1.10 – E’ uscita anche la formazione ufficiale della Roma. Esordio con la maglia giallorossa per Kolarov e Defrel.

Ore 1.00 – E’ uscita la formazione ufficiale del Tottenham. In attacco c’è Harry Kane, in porta riposa Lloris al suo posto giocherà Vorm.

Ore 00.55 – Anche la Roma è arrivata alla Red Bulla Arena di New York.

Ore 00.42 – Il Tottenham è arrivato alla Red Bull Arena.

Ore 23.35 – A seguire la Roma questa sera ci saranno anche Pallotta, Baldissoni, Gandini, Monchi e Zecca.

Ore 21.30 – La Roma è arrivata a New York. Tra poche ore la sfida contro il Tottenham.

Kolarov abbraccia la Roma: corsa e gol per dimenticare il passato

Gianluca Notari – Il suo è uno dei nomi che ciclicamente, ogni anno, viene accostato alla Roma. Finalmente questa litania terminerà, visto che Aleksandar Kolarov è ufficialmente un giocatore giallorosso. Il serbo torna nella Capitale dopo sette stagioni passate con la maglia del Manchester City, ma stavolta approda sulla sponda giusta del Tevere. Fu Walter Sabatini a portarlo alla Lazio ormai 10 anni fa, spendendo circa un milione di euro per strapparlo all’OFK Belgrado, squadra in cui il serbo ha militato solamente un anno dopo l’esperienza al Cucaricki Stankom e alla Stella Rossa, club in cui il nuovo acquisto giallorosso è cresciuto.

L’ACQUISTO – Chiamato a coprire un ruolo stregato per la Roma, Kolarov è il 12° terzino sinistro che il club giallorosso acquista in 7 anni: decisamente qualcosa non ha funzionato, ma la speranza è che l’ex City possa rappresentare un’assoluta garanzia per coprire finalmente quella posizione in maniera adeguata. Con l’infortunio di Palmieri sarà certamente lui a ricoprire il ruolo da inizio anno, almeno fino a quando l’italobrasiliano non sarà in grado di tornare a giocare e garantire una continua staffetta con il collega.
Per assicurarsi Kolarov, la Roma ha versato nelle casse del City ben 5 milioni di euro e 2,5 milioni per tre anni al giocatore. Una mossa che la Roma spera possa garantire una certa tranquillità alla squadra di Eusebio Di Francesco, sapendo quanto fondamentale sia il ruolo degli esterni nell’idea di calcio dell’allenatore ex Sassuolo.

PASSATO – Come detto, Kolarov non è nuovo nella Capitale. In pochi si saranno dimenticati della militanza del terzino tra le fila della Lazio, e in molti ricorderanno anche un gol che il serbo siglò in un derby terminato poi 4-2 per i biancocelesti. Probabilmente il nuovo acquisto giallorosso dovrà, almeno per i primi tempi, tapparsi le orecchie per evitare di ascoltare qualche critica di troppo per il suo passato.

CARATTERISTICHE – Fisico, veloce e con un gran piede sinistro: Kolarov è il terzino che ogni allenatore vorrebbe in squadra. Arriva alla Roma non più giovanissimo, ma le 40 presenze stagionali dello scorso anno con Guardiola dimostrano come il serbo abbia ancora diversi anni di calcio nelle gambe. Inoltre, molte di queste partite sono state giocate da difensore centrale, sintomo anche di una grande duttilità e di una sicura esperienza che certamente Kolarov metterà a disposizione della squadra. Ma oltre alla fase difensiva, è certamente in quella offensiva che il terzino riesce ad esprimersi al meglio: negli ultimi 30 metri Kolarov sa essere devastante, sia per il gran tiro di sinistro di cui è dotato sia per la precisione dei suoi cross, di cui Dzeko ha già beneficiato proprio al City: insieme hanno già vinto due Premier League, e chissà che i due non vogliano ripetersi in Italia.

Gianluca Notari

 

Ecco Kolarov: il serbo di ghiaccio col piede delicato

Simone Indovino – Nel calciomercato attuale è difficile andare a scovare degli affari bilanciati dal punto di vista della qualità-prezzo. Il d.s. della Roma Monchi ha basato un’intera carriera al Siviglia su questo andamento e adesso, nella Capitale, la musica non sembra di certo cambiata. Era il 28 maggio (data difficilmente dimenticabile per ovvi motivi) quando solo una brutta torsione con conseguente infortunio al crociato arrestava la crescita esponenziale di Emerson. Il contemporaneo malcontento di Mario Rui aveva costretto la società a cercare un rinforzo valido in attesa del totale recupero del brasiliano. È cosi che da poche ore la fascia sinistra giallorossa ha un nuovo padrone: Aleksandar Kolarov, acquistato per 5 milioni dal Manchester City.

TENACIA ED ESPERIENZA – C’eravamo lasciati così, con Kolarov che sgroppa sulla fascia nel derby dell’11 aprile 2009 facendo beffa degli allora giocatori della Roma e segnando il gol che avrebbe chiuso definitivamente la partita in favore della Lazio. L’anno dopo la chiamata del club inglese che svolta la carriera del serbo: oltremanica vince sei titoli, tra cui due campionati inglesi. Sotto la guida, in ordine temporale, di Roberto ManciniPellegrini e Pep Guardiola il terzino sinistro assume quell’esperienza necessaria che lo consacra come uno delle colonne portanti dei Citizens negli ultimi anni. Esperienza che, all’alba dei 32 anni, sarà fondamentale per il prosieguo della carriera in una squadra come la Roma che si ritrova quasi “costretta a vincere”. Il suo carisma si va ad aggiungere a un gruppo che già vanta diversi leader del calibro di De Rossi, Strootman e Nainggolan, solo per citarne alcuni. Quest’ultimo fattore è un componente da non sottovalutare nello schema generale di un club che ha la conquista di qualche trofeo come obiettivo.

PIEDE DELICATO – Con la partenza di Miralem Pjanic durante la scorsa sessione di calciomercato sono venute meno le reti dirette da calcio di punizione. Solamente in due occasioni il tiro da fermo ha garantito delle marcature, realizzate rispettivamente da Paredes contro il Palermo (complice anche un goffo intervento di Posavec) ed El Shaarawy nella gara di andata contro il Chievo. Nella stagione precedente, ovvero quella 2015/16, solamente il bosniaco aveva segnato in 5 occasioni, Champions League compresa. L’acquisto di Kolarov potrebbe rivelarsi decisivo anche in quest’ottica. Il serbo, sulle 33 segnature registrate in carriera ne ha realizzate un terzo (11) proprio da calcio di punizione. Un’altra arma in più per la Roma.

ANCORA DZEKO – L’ambientamento dell’ex City nella nuova squadra è senz’altro favorito dalla presenza di Edin Dzeko. I due sono stati compagni per diversi anni nel club inglese e hanno condiviso svariati successi, su tutti il campionato 2011-2012 maturato dopo una partita al cardiopalma contro il QPR decisa solo allo scadere. Proprio il bosniaco si è più volte ripromesso, quasi imposto, di dover migliorare sul colpo di testa, lamentandosi delle poche reti realizzate nonostante la sua stazza fisica. Chissà che il delicato mancino di Kolarov non possa finalmente aiutarlo…

Simone Indovino

Ripartire dal campionato

Lavinia Colasanto – Smaltire le scorie della partita contro l’Inter e ripartire. E’ questo l’obiettivo della Roma di Eusebio Di Francesco contro la Sampdoria, recupero della terza giornata di campionato che si giocherà a Marassi in un mercoledi di fuoco alle 20.45. I blucerchiati, dopo un periodo di appannamento hanno ricominciato a fare risultati, testimone il 3-1 rifilato alla Fiorentina con un super Quagliarella. Per i giallorossi, invece, il momento è veramente critico.

Il tecnico abruzzese, per invertire la rotta, spera di recuperare De Rossi, in tribuna a San Siro, per schierarlo davanti alla difesa con Strootman, positiva la sua partita da regista contro l’Inter, e Nainggolan che faranno da intermedi. La retroguardia probabilmente sarà la stessa vista contro i nerazzurri. Peres e Jesus non danno sicurezze e allora la linea a 4 sarà composta da Florenzi, Manolas, Fazio e Kolarov che rischia di rimanere senza ricambi vista la probabile partenza di Emerson Palmieri verso il Chelsea. Chi è in odore di fare lo stesso percorso è Dzeko. La sua presenza contro la Sampdoria potrebbe dipendere proprio da questo e quindi si scalda Schick che vuole regalare un dispiacere ai suoi ex tifosi per conquistare quelli della Roma. Il ceco, fino a questo momento, ha segnato soltanto un gol, inutile, contro il Torino in Coppa Italia. Con lui El Shaarawy, Perotti ancora ai box, ed uno tra Defrel ed Under, col turco in rampa di lancio per i problemi di Gerson nel secondo tempo contro l’Inter, e perché il francese è rientrato da poco da un infortunio alla rotula.

Problemi in attacco per Giampaolo che con ogni probabilità dovrà rinunciare a Quagliarella, per un fastidio al flessore, e lasciare il reparto sulle spalle di Zapata e del giovane Kownacki. Spera in una maglia da titolare Caprari. I due attaccanti saranno imbeccati da Gaston Ramirez che sarà la punta di diamante di un centrocampo che vedrà agire Torreira, seguito della Roma per il mercato estivo, Praet e Linetty. La difesa, che proteggerà Viviano, sarà composta da Bereszynski, Silvestre, Ferrari e Strinic. La Roma non solo dovrà preoccuparsi dell’11 che schiererà Giampaolo ma anche dal rendimento interno della Sampdoria, il secondo in Serie A dietro a quello della Juventus. A Marassi i doriani hanno conquistato 24 punti su 30 a disposizione, mentre i giallorossi in trasferta ultimamente hanno perso colpi.

 

Lavinia Colasanto

Mahrez e la Roma, un matrimonio che s’ha da fare

Gianluca Notari – Venduto Salah, la Roma è alla ricerca di un esterno destro – preferibilmente di piede sinistro – e, a meno di sorprese, sarà l’acquisto più costoso della campagna acquisti giallorossa. Il ds Monchi è da settimane alla ricerca dell’occasione giusta, e dopo aver sondato diverse piste, sembra che abbia messo nel mirino l’algerino Riyad Mahrez. Un nordafricano per un altro, dunque. La richiesta del Leicester, club proprietario del cartellino del giocatore, è molto alta: 40 milioni di sterline, quasi 50 milioni di euro. La Roma difficilmente potrà spingersi così in alto, ma la volontà del calciatore potrebbe fare la differenza.

LA TRATTATIVA – Come riportato dal sito specializzato nelle questioni Foxes, il leicestermercury.co.uk, Mahrez ed il suo entourage avrebbero raggiunto un accordo di massima con la dirigenza capitolina. Per il classe ’91, Pallotta e soci sarebbero pronti ad offire 30 milioni di euro, superando quindi l’offerta dell’Arsenal, che preferirebbe puntare su Lemar del Monaco. La trattativa non si preannuncia comunque facile, ma se la Roma sarà brava ad aspettare – ed il giocatore a spingere per la cessione allo stesso tempo – l’affare potrebbe andare in porto.

ALTERNATIVE – I giocatori che potrebbero rappresentare una valida alternativa all’acquisto di Mahrez non sono poi molti. Restano validi i nomi di Berardi e Schick, mentre più distanti sono Juan Mata, Forsberg e Medeiros, talentino portoghese in forza allo Sporting CP ma che, come Cengiz Under, difficilmente possono rappresentare una valida alternativa istantanea a Salah.

KOLAROV – Nel frattempo, Monchi sta per chiudere un’altra importante trattativa: Aleksandar Kolarov sta per diventare il nuovo terzino sinistro della Roma. Considerando l’infortunio subito da Emerson Palmieri nella partita dell’addio di Totti, che non permetterà all’italobrasiliano di tornare sui campi prima di ottobre, l’arrivo del serbo dal Manchester City rappresenta un’assoluta sicurezza: nonostante i 31 anni, nella scorsa Premier League ha totalizzato ben 29 partite, di cui 27 partendo dal primo minuto. Pensando anche al suo sinistro velenoso sui calci piazzati, Kolarov rappresenta certamente una freccia in più all’arco di mister Di Francesco. Con buona pace dei tifosi che si lamenteranno dei suoi trascorsi laziali.

Gianluca Notari