Tocca a Diego Perotti: adesso è pronto a prendere in mano la Roma

Simone Indovino – Negli scorsi anni si è sempre discusso su chi potesse essere, dei calciatori che hanno militato nella Roma, un degno erede di Francesco Totti. Vero, l’ormai ex numero 10 non sarà probabilmente mai eguagliato da nessuno in termini di qualità, presenze e marcature, ma di giocatori tecnicamente validi ne sono passati svariati nel corso delle ultime stagioni. Fino ad appena 365 giorni fa si pensava che Miralem Pjanic potesse raccogliere l’investitura del classe ’76, salvo trasferirsi poi alla Juventus spezzando il cuore di tutti i tifosi giallorossi. Attualmente è considerato all’unanimità Diego Perotti l’attaccante dotato di maggior estro e fantasia, caratteristiche alla base del suo modo di giocare.

MATURITÀ – Come gran parte dei colleghi di reparto che militano nei campionati in giro per il mondo anche Perotti fino a qualche stagione fa era considerato totalmente “genio e sregolatezza”, a causa della discontinuità di prestazioni. Tormentato dai problemi fisici a Siviglia, aveva trovato al Genoa la dimensione ideale per riprendere il giusto ritmo fino a quando la chiamata della Roma nel gennaio 2016 gli svolta la carriera. Appena poche ore dopo il suo arrivo è già protagonista nello scacchiere di Spalletti, che gli affida le chiavi dell’attacco nei restanti sei mesi di campionato con eccellenti risultati.

POCO CINISMO – Nell’anno e mezzo trascorso nella Capitale fino a questo momento Perotti ha saputo trascinare a suon di prestazioni la squadra in numerose occasioni, a fronte tuttavia di una scarsa vena realizzativa. Senza considerare la micidiale freddezza dagli undici metri, il primo gol su azione della scorsa stagione è arrivato solamente all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Vero, è stato di un’importanza a dir poco fondamentale, ma per un calciatore col suo talento ci si aspetta certamente di più. È su questo punto di vista che dovrà lavorare con costanza il classe ’88 per compiere il decisivo step nella sua carriera.

FORMA FISICA – Il gioco dell’argentino è basato su strappi e accelerazioni, ragion per cui la sua forma fisica deve essere eccellente per rendere al meglio. Nella seconda parte dello scorso campionato la condizione non era al massimo e questo ha influito nella qualità delle sue giocate. A oggi, sembra eccellente la qualità messa in mostra durante i due ritiri estivi della Roma, grazie anche agli allenamenti personalizzati che l’ex Genoa ha svolto durante le vacanze. Un leggero calo si è percepito durante l’amichevole contro la Juventus: comprensibile a causa dei numerosi carichi di lavoro che si svolgono nel pre campionato.

LEADER – Perotti è certamente un calciatore che piace non poco a Di Francesco, che ha sempre ammesso di prediligere il gioco offensivo sulle fasce senza disdegnare i ripiegamenti. La Roma si ritrova orfana di Salah (e ancora in attesa su chi rimpiazzerà l’egiziano) e con El Shaarawy che non sprizza salute a causa di un problema alla schiena accusato in queste settimane. Per queste ragioni adesso tocca a lui: a 29 anni da poco compiuti è tempo per Diego Perotti di prendere in mano la Roma e trascinarla verso gli obiettivi comuni.

Simone Indovino