Youth League, Roma-Chelsea 1-2. Sterling e Taylor-Crossdale fanno male ai giallorossi. Non basta Celar – FOTO e VIDEO

David Moresco – La Roma Primavera si sveglia tardi e il Chelsea la punisce nel primo tempo. I giallorossi perdono al Tre Fontane per 2-1 per i gol di Sterling e di Taylor-Crossdale che nel giro di 5 minuti indirizzano la partita. Nella ripresa la Roma è viva e ha molte occasione che culminano col gol di Celar dopo una bella azione di Masangu. I ragazzi di De Rossi, comunque, rimangono secondi nel girone grazie alla vittoria del Qarabag sull’Atletico Madrid per 1-0.

IL TABELLINO

Marcatori: 16′ Sterling (Chelsea), 20′ Taylor-Crossdale (Chelsea), 79′ Celar (Roma).
Ammoniti: 33′ Bouah (Roma), 43′ Grant (Chelsea), 50′ McEachran (Chelsea), 79′ Ciavattini (Roma), 88′ Gilmour (Chelsea), 90’+2 Sterling (Chelsea).
Note: 0′ di recupero nel primo tempo, 4′ di recupero nel secondo tempo.

AS ROMA (4-3-3): Romagnoli; Bouah, Cargnelutti, Ciavattini (C), Semeraro (89′ Barbarossa); Riccardi, Marcucci, Valeau; Cappa (84′ Petrungaro), Celar, Besuijen (66′ Masangu).
A disposizione: Greco, Kastrati, Truşescu, Sdaigui.
Allenatore: Alberto De Rossi.

CHELSEA FC (3-4-3): Cumming; James, Ampadu, Chalobah; Sterling, Maddox, McEachran (64′ Gilmour), Grant (C); St Clair, Taylor-Crossdale (86′ Brown), Hudson-Odoi (69′ McCormick).
A disposizione: Bulka, DaSilva, Familio-Castillo, Colley.
Allenatore: Joe Edwards.

Arbitro: Srdjan Jovanovic (Serbia).
Assistente 1: Uroš Stojkovic (Serbia).
Assistente 2: Milan Mihajlovic (Serbia).
Quarto Uomo: Livio Marinelli (Italia).

LIVE 

SECONDO TEMPO

90’+4 – Finisce la partita, la Roma esce sconfitta.

90’+1 – Tutto per tutto per la Roma con Riccardi che da fermo prova a concludere in porta, ma il suo tiro finisce alto.

89′ – Finisce i cambi anche De Rossi inserendo Barbarossa per Semeraro.

86′ – Ultimo cambio per il Chelsea, entra Brown per Taylor-Crossdale.

84′ – Grande occasione per il Chelsea con Sterling che mette in mezzo per Taylor-Crossdale che però spara alto. Intanto De Rossi inserisce Petrungaro per Cappa.

79′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOL! Accorcia le distanze la Roma con Celar! Gran palla di Masangu e sinistro potente e preciso dell’attaccante. Nella mischia per recuperare il pallone viene ammonito Ciavattini.

70′ – Brivido corso dalla Roma. Romagnoli risponde alla grande al tiro di Taylor-Crossdale che si era liberato alla perfezione di Ciavattini. I Blues in attacco fanno paura.

69′ – Seconda sostituzione per il Chelsea, dentro McCormick e fuori Hudson-Odoi.

66′ – Fuori il classe 2001 Besuijen, che veniva da tre settimane di stop, e dentro Masangu.

64′ – Primo cambio per il Chelsea che fa entrare Gilmour per McEachran.

61′ – Batti e ribatti in area del Chelsea che sembra essere in leggera difficoltà. E’ ancora Marcucci a provare il tiro che viene respinto dalla difesa.

56′ – La Roma è viva e ci prova con Marcucci che col mancino sfiora il gol dell’1-2.

54′ – Il Chelsea non ci sta e si fa vedere con St Clair che colpisce la traversa prima della spazzata di Ciavattini. Blues che vogliono chiudere i conti.

49′ – E’ ancora Cappa a farsi vedere con un buon passaggio di Celar. Il tiro dell’esterno s’infrange sull’esterno della rete.

48′ – Ottima Roma in questo avvio di ripresa. Valeau mette in mezzo ma Cappa viene anticipato da Chalobah a Cumming battuto.

45′ – Parte la ripresa, batte la Roma.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina la prima frazione di gioco senza minuti di recupero.

39′ – Pressione della Roma negli ultimi minuti. I giallorossi provano a reagire.

35′ – Grande occasione per la RomaBesuijen, sbilanciato, serve Riccardi che tira al volo. Il centrocampista, il più ispirato della squadra di De Rossi, sfiora il gol con Cumming immobile.

26′ – Spinge ancora il Chelsea con la Roma in difficoltà. Sulla fascia va via James che mette in mezzo ma Ciavattini protegge l’uscita bassa di Romagnoli.

20′ – GOL CHELSEA! Letali i Blues in contropiede con Taylor-Crossdale che scappa e segna tranquillamente davanti a Romagnoli.

18′ – Reagisce la Roma di rabbia. Il tiro di Marcucci però non sfonda la difesa del Chelsea che respinge brillantemente.

16′ – GOL CHELSEA! Blues in vantaggio con Sterling che realizza in mischia dopo un calcio d’angolo.

14′ – Occasione per la Roma! Bella azione di Valeau che mette in mezzo trovando Riccardi che in scivolata trova la palla mandandola alta.

11′ – Fase di studio tra le due squadre con la Roma che guadagna svariate rimesse laterali.

5′ – Si affaccia dalle parte di Cumming la Roma con un’iniziativa di Cappa che però viene respinta dalla difesa del Chelsea. Sulla ripartenza è bravo Romagnoli ad uscire in scivolata.

3′ – Parte forte il Chelsea che vuole vendicare la sconfitta di Londra di due settimane fa.

0′ – Comincia la partita, batte il Chelsea.

PREPARTITA

Ore 14.57 – Anche Di Biagio presente al Tre Fontane.

Ore 14.47 – La Roma e il Chelsea rientrano negli spogliatoi.

Ore 14.36 – A vedere la Roma anche Marchizza e Tumminello.

Ore 14.23 – In campo arriva anche il Chelsea.

Ore 14.20 – Roma in campo per il riscaldamento.

Ore 14.09 – Scendono in campo i portieri della Roma.

Ore 14.08 – Questo l’11 del Chelsea.

Ore 14.05 – Questo è l’11 ufficiale della Roma.

Ore 14.02 – I portieri del Chelsea sono in campo per il riscaldamento

Ore 14.00 – La distinta ufficiale della partita.

David Moresco

 

Zingaretti: «Sbrighiamoci a fare lo Stadio della Roma, poteva già essere aperto il cantiere. Totti? Patrimonio del calcio mondiale»

David Moresco – Il nuovo progetto, targato Movimento 5 Stelle, sullo Stadio della Roma è in attesa di approvazione.  Il Presidente della Regione, Nicola Zingaretti, intercettato all’evento sulla riqualificazione del Parco del Pineto, ha parlato in esclusiva ai microfoni di Pagine Romaniste della futura casa della Roma e di altri temi di attualità. Ecco le sue dichiarazioni a PR:

La Sindaca Raggi ed il Direttore Generale della Roma, Mauro Baldissoni, dicono che nel 2020 vedremo il nuovo Stadio. Secondo lei è fattibile?
E’ un auspicio, al quale non possiamo che associarci. Dipenderà da come ci si lavora pancia a terra. Se non si fosse cambiato il progetto già sarebbe stato aperto il cantiere, ad esempio. Sicuramente si sarebbe aperto addirittura prima, bisogna legare i comportamenti agli effetti che questi determinano. L’appello che faccio, visto che anche io voglio che si apra è: sbrighiamoci e rendiamoci conto che bisogna farlo e farlo bene. Bisogna fare lo stadio e permettere ai tifosi della Roma, ed a tutti i tifosi del mondo che verranno, di arrivarci e di uscirne in piena sicurezza, sennò si mette male.

Quanto può dare lo Stadio della Roma alla città?
Può dare tantissimo. In primo luogo perché è un grande investimento, un’opera architettonica che riqualificherebbe l’offerta dello sport in una bellissima Capitale e sicuramente anche la Roma. Una società che ha uno stadio di proprietà è un forte valore aggiunto. E’ un tema molto serio, che va rispettato e incoraggiato, senza prendere in giro nessuno, a cominciare dai tifosi, che oltretutto ci mettono l’amore per questa grande squadra.

Cori discriminatori negli stadi e adesivi antisemiti affissi in Curva Sud durante Lazio-Cagliari. Dove abbiamo sbagliato e come possiamo rimediare?
Gli stadi sono una vetrina della società, nella sua dimensione di massa. Non bisogna accorgersi dell’ignoranza, del razzismo o dell’intolleranza solo quando si manifesta. Bisogna ricorrere alla forza della cultura, della conoscenza ed al rispetto dell’altro. Quando è accaduta la polemica degli adesivi noi eravamo a Treblinka con dei professori di storia del Lazio, per la prima volta, a vedere i campi di concentramento. Se non vogliamo essere ipocriti dobbiamo sapere che il rispetto degli altri è un impegno di tutti i giorni e, se questo fosse serio, nessuno si sarebbe permesso di fare questa stupidaggine.

Parliamo un po’ di calcio. Preferisce Francesco Totti in giacca e cravatta o in maglietta e pantaloncini?
Io preferisco Francesco Totti sempre, come sta messo sta messo. E’ stato un grandissimo campione e molto più. Un esempio di vita e di come si può essere campioni, dando moltissimo. Totti questo non lo perderà mai. Vedremo come si svilupperà il suo contributo alla Roma, ma già mi sembra di poter dire che non ha perso la sua forza, l’integrità morale e la sua intelligenza, che poi ha caratterizzato questo campione della Roma, ma patrimonio del calcio italiano e non solo.

David Moresco

La reazione che arriva

Lavinia Colasanto – Voleva una reazione Eusebio Di Francesco e reazione ha avuto. La Roma esce con un pareggio dalla partita contro il Chelsea sfoderando una grande prestazione e rimanendo seconda nel girone, con l’Atletico Madrid distante sempre 3 punti. Un ottimo modo di approcciarsi al prossimo match, quello contro il Torino, che si giocherà domenica pomeriggio tra le mura granata.

La partita di Londra ha levato molte energie alla Roma soprattutto a centrocampo dove c’è stata grande lotta su tutti i palloni. Di Francesco, dopo aver lanciato Gonalons in Champions, tornerà ad affidarsi a De Rossi. Al fianco del capitano ci sarà l’intoccabile Nainggolan mentre il tecnico dovrà fare le giuste valutazioni per decidere chi completerà il reparto. Il ballottaggio è tra Strootman e Pellegrini, pronto a prendersi un posto da titolare per andare a caccia del suo primo gol con la maglia della Roma. In difesa, con la sicura assenza di Manolas, la coppia centrale sarà composta da Fazio e Jesus mentre sulla corsia di destra si potrebbe rivedere Florenzi al posto di Peres. Confermato Kolarov a sinistra. Per Di Francesco l’abbondanza arriva in attacco. Schick e Defrel dovrebbero andare almeno in panchina dopo un lungo periodo di assenza. Opzioni in più per il tecnico abruzzese che dovrà decidere soltanto il partner di Dzeko, 10 gol nelle prime 10 partite di questa stagione, e Perotti, ancora in cerca del suo primo centro. La maglia da titolare se la giocheranno El Shaarawy e Under.

Se Di Francesco potrà contare sul suo bomber principe, Mihajlovic dovrà ancora rinunciare a Belotti che ne avrà almeno per un altro paio di settimane. Il gallo, che ha trovato la via del gol per tre volte in campionato, potrebbe essere sostituito da una conoscenza romanista, Umar Sadiq. Attenzione alle sorprese. Il tecnico serbo potrebbe decidere di giocare senza una punta di riferimento inserendo Berenguer e consegnando le chiavi dell’attacco all’ex milanista Niang, a Iago Falque e a Ljajic, altri due che conoscono bene Roma e la Roma. Il resto della formazione vedrà agire Rincon e Baselli a centrocampo, Moretti e Nkoulou in difesa, De Silvestri e Molinaro sulle fasce, con Ansaldi pronto e subentrare, e Sirigu in porta.

148 precedenti tra Roma e Torino con i giallorossi usciti vincitori per 60 volte, contro nessun’altra squadra i capitolini hanno vinto di più. I granata, dal canto loro, hanno trionfato per 48 volte, 35 di queste in casa dove la Roma è riuscita a vincere soltanto in 12 incontri su 74 apparizioni. Il confronto tra i due tecnici è a favore di Mihajlovic che ha battuto Di Francesco in tre occasioni. Tre sono anche i pareggi mentre il romanista ha gioito solo una volta.

Sull’onda dell’entusiasmo la Roma vuole continuare a convincere per ripartire in campionato e cominciare l’inseguimento alle posizioni di testa. Il Toro è avvisato, il lupo è affamato.

Lavinia Colasanto

Ancora la Champions, ancora Edin Dzeko

Gianluca Notari – Stimolante. L’aggettivo che più si utilizza per descrivere le gare di Champions League è stimolante. Vero, si può pensare. Giocare in grandi stadi, gloriosi e storici, contro avversari di fama mondiale, dev’essere senz’altro stimolante. A volte può sorgere un po’ di tensione, un po’ di reverenza nei confronti di figure totemiche che difficilmente si ha l’opportunità di affrontare. E per questo, spesso, in partite così importanti come sarà quella di stasera tra Roma e Chelsea, i calciatori tendono sempre a dare quel qualcosa in più. Però, non è detto che si riesca. Anzi: ci sono giocatori che raggiungono il picco massimo di efficacia e di continuità solamente in campionato. Uno di questi, è Edin Dzeko.

Dzeko fa il suo esordio in Champions League nella stagione 2009-2010 con la maglia del Wolfsburg, dopo aver sbaragliato la concorrenza nell’anno precedente andando a vincere uno storico titolo di Bundesliga. La coppia d’attacco di quella squadra, Dzeko-Grafite, è ancora oggetto di venerazione da parte dei tifosi biancoverdi. Quell’anno, in coppa, segna 4 reti in 6 partite. Niente male per un esordiente. Ma la storia d’amore che sembrava poter nascere tra il bosniaco e le notti europee si ferma lì. Perché con la maglia del Manchester City, Dzeko segna appena 3 reti in 24 apparizioni, ovvero un gol ogni 8 partite. Poco, davvero troppo poco per quell’attaccante magnifico che, regolarmente, dava bella mostra di sé in campionato. Perché in Premier, il 9 giallorosso segna sempre e con regolarità: 50 gol in 130 presenze, al netto però del primo spezzone di stagione con i citizens (passò dal Wolfsburg al City nella finestra di mercato del gennaio 2011) in cui segna appena due gol in 15 presenze, e dell’ultima travagliata stagione (4 gol in 22 presenze), dove colleziona più infortuni che marcature. Poi, a fine anno, si trasferisce nella Capitale.

Nel suo primo anno di Roma, Edin ritrova la Champions: l’annata storta, porta il cigno di Sarajevo a trovare due sole segnature in 7 presenze, in linea con la media gol tenuta in campionato (8 reti in 31 presenze nella Serie A 2015-2016). I giallorossi, in quel campionato, arrivano terzi in classifica, e la stagione successiva non riescono a passare lo scoglio dei preliminari di Champions League contro il Porto. Così, Totti e compagni, si ritrovano a dover giocare l’Europa League 2016-2017 dove, a sorpresa, Dzeko fa bene, benissimo, riuscendo a raggiungere anche il titolo di capocannoniere della competizione, con 8 gol in altrettante presenze. Il resto è storia recente: nella Champions di quest’anno il bosniaco ha già siglato 3 reti in appena 3 presenze, una media incredibile che oggettivamente non appartiene alla sua storia personale. La speranza di tutti i tifosi giallorossi è che Dzeko possa continuare a segnare con questa regolarità, lasciando loro tempo e modo di credere in qualcosa in cui era difficile sperare quando, dall’urna di Montecarlo, la Roma fu sorteggiata nel girone C, assieme ad Atletico Madrid e Chelsea.

Il passaggio del turno ora è possibile, soprattutto grazie a lui, Dzeko, che a Roma – numeri alla mano – sta vivendo le migliori stagioni della sua vita professionale. La media gol in campionato è di uno ogni 1,77 partite, mentre nelle due esperienze precedenti, in Germania e in Inghilterra, è di una rete ogni 2,07 gare. In Champions League, ancora meglio: un gol ogni due partite con la maglia della Roma, addirittura un gol ogni 3 partite e mezzo con le maglie di City e Wolfsburg. Insomma, come spesso capita da qualche tempo a questa parte, le speranze della Roma, in campionato o in coppa, hanno solo e soltanto un nome: Edin Dzeko.

Gianluca Notari