Alisson ha deciso: no al Chelsea, si muoverà solo per il Real Madrid

(Keivan Karimi) – Sirene inglesi da giorni suonano per Alisson Becker. Il portiere della Roma, impegnato al Mondiale con la Nazionale brasiliana, piace infatti molto al Chelsea, che potrebbe puntare forte sul numero 1 giallorosso mettendo da parte il belga Courtois. Gli inglesi sarebbero pronti addirittura ad alzare l’offerta per il cartellino fino a 70 milioni di euro.

Ma Alisson ha preso già la sua decisione: non gradisce l’ipotesi Chelsea, decidendo così di lasciare Roma soltanto in caso di accordo con il Real Madrid. Quella spagnola resta la prima e unica scelta del portiere, che si trova molto bene in giallorosso e sarebbe pronto a fare le valigie solo in caso di chiamata reale delle ‘merengues’. Al momento però il Real non sembra disposto ad arrivare ai 70 milioni più bonus chiesti dalla Roma per lasciar partire Alisson.

 

Ziyech si avvicina alla Roma: sicuro l’addio all’Ajax

(Keivan Karimi) – Potrebbe essere Hakim Ziyech il decimo colpo dell’estate della Roma da parte del d.s. Monchi; quella del marocchino in realtà è una vecchia pista, visto che il numero 10 dell’Ajax sembra ormai propenso a virare per l’addio al club olandese. Ziyech infatti, come ammesso nei giorni scorsi dal suo allenatore Ten Haag, avrebbe già un principio di accordo con una squadra internazionale e dunque non avrebbe intenzione di restare all’Ajax.

La Roma è la società in pole per ingaggiarlo e tale volontà di Ziyech sembra poter agevolare anche la trattativa per il suo cartellino: l’Ajax ha già abbassato le pretese da 45 a 35 milioni di euro, i giallorossi nel mese di luglio proveranno a stringere ancor di più la corda e ad arrivare ad un’operazione al massimo da 30 milioni compresi i bonus. Ziyech, ora in vacanza post-Mondiali, a breve metterà tutti a conoscenza riguardo alle sue scelte future.

Florenzi-Roma, fumata grigia per il rinnovo

(Keivan Karimi) – Ancora niente di fatto per il rinnovo contrattuale di Alessandro Florenzi con la Roma; come scrive oggi Piero Torri sulle pagine de Il Romanista, il terzino classe ’91 e la società con cui gioca praticamente da sempre non hanno ancora un accordo per prolungare il contratto che scadrà il 30 giugno 2019, esattamente tra un anno.

Le buone notizie però, che filtrano da Trigoria, parlano di una Roma pronta ad aumentare la sua offerta, passando dai 2.5 milioni ad almeno 3 milioni netti più bonus per cinque anni, mentre Florenzi ed il suo agente Alessandro Lucci finora hanno chiesto sempre almeno 4 milioni di parte fissa. Inoltre il calciatore nativo di Vitinia non ha ancora fatto intendere la volontà di lasciare Roma, visto che avrebbe rifiutato una vecchia proposta della Juventus e non ha preso per ora in considerazione l’ipotesi Inter, dove Luciano Spalletti lo accoglierebbe a braccia aperte.

 

Monchi scatenato: ecco la formazione della Roma 2018-2019 dopo i suoi nove colpi (FOTO)

(Keivan Karimi)Monchi scatenato; il d.s. della Roma non è rimasto mai con le mani in mano dalla fine dello scorso campionato ad oggi; il dirigente spagnolo ha infatti già operato con ben 9 colpi in entrata, acquisti che sono stati finora ‘compensati’ dalle sole cessioni di Radja Nainggolan, Lukasz Skorupski e il giovane Marco Tumminello.

Una Roma dunque non rivoluzionata bensì rafforzata e ringiovanita, con 9 acquisti tra ingaggi a titolo definitivo, prestiti onerosi e contropartite tecniche che, ad oggi, rendono completa e ricca di scelte la rosa di Eusebio Di Francesco; finora Monchi ha portato nella capitale un secondo portiere (Mirante), un centrale alternativo (Marcano), un centrocampista incursore (Cristante), un fantasista di livello internazionale (Pastore), due talenti di cui si parla un gran bene (Kluivert e Coric), un terzino duttile (Santon) e altri giovani calciatori che potrebbero essere girati altrove per fare esperienza (Bianda e Zaniolo).

Ecco come sarebbe oggi la sua Roma 2018-2019:

Di Francesco e la difficile sfida contro Sarri

Lavinia Colasanto – Accantonata la Nazionale, per la penultima volta nel 2017, torna il campionato. Sfida delicata per la Roma perché all’Olimpico arriva il Napoli di Sarri, primo in classifica con 7 vittorie su 7. I giallorossi inseguono a 6 punti, con una partita in meno, ma la strada che ha intrapreso Di Francesco sembra essere quella giusta per una possibile rimonta.

La Roma è tornata nel vortice degli infortuni e il tecnico abruzzese dovrà scegliere con più cura del solito l’11 da schierare. Nelle ultime ore c’è stato il forfait di El Shaarawy per un edema all’adduttore destro, problema accusato durante il ritiro dell’Italia. Attacco obbligato, quindi, con Florenzi, in gol contro il Milan, Perotti, rientrante dopo lo stop in Champions League, e Dzeko che vuole aggiornare le sue statistiche stagionali dopo essere entrato nei 30 che si contenderanno il Pallone d’Oro. Ancora in dubbio per un posto in panchina Schick mentre Defrel sarà ancora out.

I problemi più grandi Di Francesco li ha a centrocampo. De Rossi e Pellegrini sono recuperati ma non sono al top della condizione, Strootman, invece, al massimo si accomoderà in panchina. Chi è carico è Nainggolan che, dopo l’esclusione dai convocati del Belgio, è pronto a far cambiare idea a Martinez e a far gioire il popolo giallorosso. In difesa Alisson sarà protetto da Peres, Manolas, uno tra Fazio e Jesus, che si giocheranno il posto fino alla fine, e Kolarov. Recuperato Karsdorp che tiferà i suoi compagni dalla panchina.

Dall’altra parte del campo ci sarà il miglior attacco del campionato, 25 gol messi a segno, e una delle migliori difese, con 5 reti al passivo, anche se è proprio il reparto arretrato il punto debole del Napoli. Non sempre perfetti gli uomini di Sarri che si affiderà ancora una volta a Reina, Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam. Qualche dubbio a centrocampo perché Allan e Jorginho sono insidiati da Zielinski e Diawara, utilizzati spesso a partita in corso. L’attacco, anche per via dell’infortunio di Milik, non verrà cambiato e sarà composto da Callejon, Mertens ed Insigne supportati da Hamsik che è tornato al gol contro il Cagliari.

Il bilancio totale tra le due squadre è a favore della Roma che ha trionfato 55 volte contro le 43 del Napoli. All’Olimpico la forbice si allarga con 36 vittorie per i giallorossi e 10 per i partenopei.

In una giornata scoppiettante dove si giocheranno anche Juventus-Lazio e Inter-Milan, la Roma è pronta a fare la voce grossa, quella voce che i 40 mila che saranno presenti all’Olimpico dovranno usare per spingere la squadra verso i tre punti.

Lavinia Colasanto

Javier Pastore, il lungo cammino da Cordoba a Roma

Simone Burioni – Con un ritardo di circa venti minuti, alle ore 18.05 di ieri Javier Pastore è atterrato all’aeroporto di Ciampino. Sorridente e con i capelli legati, l’argentino ha posato per le classiche foto di rito con la sciarpa giallorossa e si è concesso per autografi e selfie insieme ai tifosi presenti per accoglierlo. Nei giorni in cui si è concretizzata la dolorosa cessione di Radja Nainggolan all’Inter, El Flaco promette di raccogliere l’impegnativa eredità del belga.

Pastore nasce a Cordoba, Argentina, nel giugno del 1989. Muove i suoi primi passi nel Talleres, squadra locale militante nella Primera Divisiòn argentina, prima di trasferirsi all’Huracàn nel 2008. Il costo dell’operazione fu di 500 mila euro, anche se inizialmente il presidente del club di Buenos Aires non aveva tutto quel denaro: innamoratosi del trequartista, chiese un prestito ad una holding che di fatto rimase in possesso del cartellino di Pastore fino a fine stagione, quando il trequartista si trasferì a Palermo. Da qui parte il lento e inesorabile cammino del Flaco: a forza di passi doppi e giocate di classe Pastore arriva in Europa, facendo sborsare a Zamparini la cifra di 6,5 milioni di euro, rappresentando così uno degli acquisti più esosi nella storia del club rosanero. Quella siciliana, nel 2009, è una realtà giovane, dinamica, piena di talento e di contraddizioni, specchio della gestione Zamparini e della mente vulcanica di Walter Sabatini, deus ex machina dell’operazione Pastore. In coppia con Edinson Cavani prima e con Abel Hernàndez poi, nelle stagioni passate in Italia l’argentino fa spellare le mani ai tifosi di tutti gli stadi che lo vedono protagonista. Il suo talento non sfugge ai direttori sportivi dei top club europei e così, dopo appena due anni, l’argentino prende il volo per Parigi.

43 milioni di euro spesi dal Paris Saint-Germain hanno rappresentato per anni il più grande investimento nella storia della Ligue 1, record naturalmente frantumato dall’acquisto schock di Neymar per la bellezza di 222 milioni. Pastore fa parte della prima era degli investimenti da parte della nuova proprietà del PSG: sotto la Tour Eiffel l’argentino ritroverà i compagni di squadra ai tempi di Palermo Cavani e Sirigu, insieme ai quali farà man bassa di trofei: 5 campionati, 5 Coppe di Lega, 5 Supercoppe di Francia e 4 Coppe di Francia.
Gli anni passati in Francia sono stati in totale sette, ma nell’ultima stagione l’argentino ha trovato via via sempre meno spazio, complici naturalmente gli acquisti di fuoriclasse assoluti come Neymar, Mpabbé, Di Maria e Draxler.
Così El Flaco fa fagotto e riprende il suo cammino: Pastore torna finalmente in Italia, ma stavolta si è fermato a Roma. Per assicurarselo, i capitolini hanno versato 18 milioni nelle tasche del PSG, e firmato un accordo con l’argentino da 3,5 milioni di euro per tre anni.
I tifosi giallorossi sognano le sue giocate, e c’è qualcuno che già vorrebbe dargli la maglia numero 10, ma per questo la camminata è ancora lunga.

Simone Burioni

Il percorso della Roma in Champions League

Margherita Bellecca – Un percorso straordinario e incredibile quello fatto dalla Roma in Champions League. I giallorossi hanno vinto il girone con Chelsea, Atletico Madrid e Qarabag, quando erano dati da tutti per spacciati. Hanno superato l’ostacolo Shakhtar dopo aver perso nel grande freddo dell’Ucraina. Poi eliminato i campionissimi del Barcellona con una partita da incorniciare all’Olimpico ed infine si sono arresi soltanto al 94’ del match contro il Liverpool dopo aver combattuto su ogni pallone.

Splendido l’apporto dei tifosi che hanno seguito i ragazzi anche a migliaia di chilometri da casa come per la trasferta di Baku. Sono stati presenti tra le mura amiche, quasi 62mila sugli spalti in semifinale e record d’incasso, con oltre 5 milioni e mezzo di euro, che fa sorridere Pallotta. Dzeko è stato il trascinatore. 8 gol nella competizione, nessuno come lui nella storia della Roma. Mattatore della partita di Londra con una doppietta da brividi. Decisivo negli ottavi di finale e leader nei quarti quando si è caricato la squadra sulle spalle al Camp Nou e all’Olimpico. Non si è arreso nemmeno in semifinale dopo che ha fatto a sportellate contro i giganti Van Dijk e Lovren. E pensare che a gennaio è stato ad un passo da lasciare la Roma proprio sul più bello.

Chi non era sul mercato e ha giocato una Champions maiuscola è El Shaarawy. Eroe della partita casalinga contro il Chelsea con un gol da paura ed un altro di astuzia. Il palo colpito contro il Liverpool è ancora lì che appare come un incubo nelle menti dei tifosi romanisti. Sono tanti, troppi, i legni colpiti dai giallorossi in questa stagione. Sfortuna che ha tolto punti in campionato e sogni in Champions. Da incubo anche gli arbitraggi avuti dai ragazzi di Eusebio Di Francesco. Prima Makkelie che non ha concesso due rigori enormi alla Roma a Barcellona, e poi Skomina che non ha visto un muro da pallavolo di Alexander-Arnold su tiro di El Shaarawy, e che ha fermato Dzeko, steso in area da Karius, per un fuorigioco inesistente. Episodi che condannano i capitolini ad uscire in semifinale.

Potevano dare di più Schick ed Under, che hanno peccato di esperienza, e Gonalons, uno abituato a questi palcoscenici. Restano lo stesso le prodezze nel girone, il colpo di testa di Perotti, il piedone di Dzeko che si allunga e batte Pyatov, gli autogol di De Rossi e Manolas e poi il rigore del Capitano e la capocciata del greco. Resta la leadership di Dzeko e Kolarov, la sicurezza e miracoli di Alisson. Resta da ringraziare una squadra che ci ha fatto sognare e scorrere dei brividi lungo la schiena. Ci vediamo presto Champions League!

 

Margherita Bellecca

Davide Santon nella Capitale. Il terzino è il settimo acquisto del mercato della Roma. Presenti Monchi e De Sanctis

Luca Fantoni – Davide Santon è pronto ad iniziare la sua avventura alla Roma. Il terzino classe 1991 è atterrato alle 23.03 a Fiumicino con il volo Alitalia AZ87, in pesante ritardo visto che il suo arrivo era previsto per le 21.55, proveniente da Ibiza, dove si trovava in vacanza con la famiglia ed alcuni amici. Santon arriva in giallorosso nell’ambito dell’operazione Nainggolan, con l’Inter che incasserà9,5 milioni di euro per il suo cartellino. Domattina alle 8 il settimo acquisto di Monchi, che era presente al suo arrivo insieme a De Sanctis, si sottoporrà alle visite mediche insieme a Nicolò Zaniolo, poi andrà a Trigoria per la firma su un contratto quadriennale.

Luca Fantoni

Il Sabato all’Olimpico

Lavinia Colasanto – Il calendario è molto fitto e lascia poco respiro. Si torna subito in campo e la Roma lo farà all’Olimpico, sabato sera alle ore 20.45, contro il Verona di Pecchia. Gli scaligeri non hanno iniziato alla grande questo campionato raccogliendo appena un punto, contro il Crotone, e zero contro Napoli e Fiorentina. A rilento anche i giallorossi, fermi a quota 3 dopo il rinvio del match contro la Sampdoria.

Il tour de force impone a Di Francesco un po’ di turnover, visto che in una settimana si giocheranno tre partite. Contro il Verona potrebbero esordire dal primo minuto Florenzi, Gonalons, Pellegrini ed El Shaarawy che daranno respiro a Peres, De Rossi, Nainggolan, uscito con un affaticamento muscolare in Champions, e Defrel. Intoccabili Dzeko e Perotti che devono trovare ancora la giusta alchimia per scardinare le difese avversarie, almeno fino al rientro a pieno regime di Schick. Il ceco, che ha smaltito l’infortunio, sta scalpitando e potrebbe trovare spazio a partita in corso. Ha retto l’urto dell’Atletico la retroguardia giallorossa grazie alle super prestazioni di Alisson e Manolas, e di un attento Juan Jesus che si sta ritagliando un ruolo molto importante. Di Francesco si affiderà ancora a loro.

Dall’altra parte Pecchia non sta vivendo un periodo felicissimo. Il tecnico è stato ad un passo dall’esonero dopo la clamorosa sconfitta casalinga contro la Fiorentina per 5-0. Il Verona fa fatica a produrre gioco anche con Pazzini in campo. Il bomber potrebbe strappare una maglia da titolare per la seconda volta consecutiva grazie anche al forfait di Cerci. Con l’ex blucerchiato ci sarà uno che la Roma la conosce molto bene, Daniele Verde, cresciuto e lanciato dalla cantera giallorossa. Il resto della formazione è quello visto in questo inizio di campionato con Bessa trequartista, Buchel a centrocampo, Caceres, Heurteux, Ferrari e Romulo in difesa.

Sarà la prima partita tra Pecchia e Di Francesco mentre Roma e Verona si incontreranno per la 59^ volta. Il bilancio parla chiaro con 29 vittorie a favore dei giallorossi e soltanto 9 per la squadra ospite anche se i gialloblù non perdono contro i padroni di casa da tre partite. L’ultima vittoria dei capitolini è datata 27 settembre 2014.

Tra critiche e domande, quelle che la piazza romana si sta ponendo, Di Francesco e la sua squadra sono chiamati a prendere tre punti in un periodo che si prospetta delicato e molto caldo.

Lavinia Colasanto

L’agente di Pastore a PR: “Abbiamo iniziato a parlare, ma ancora nessuna offerta. Roma piace a tutti”

Simone Indovino – Javier Pastore sembra essere il nome forte nella testa di Monchi per rinforzare la Roma, sopratutto se Nainggolan lascerà la Capitale. La trattativa non appare semplice a causa delle richieste del Psg e del giocatore, ma il d.s. ci sta provando, per quello che potrebbe essere un colpo altisonante per la piazza. A tal proposito la nostra redazione si è messa in contatto con Marcelo Simonianagente del calciatore classe ’89. Queste le sue parole:

È venuta fuori la notizia della Roma interessata a Pastore. Conferma?
Abbiamo solo iniziato a parlare.

Monchi ha già presentato qualche proposta al giocatore e al PSG?
No, ancora nulla.

Il giocatore gradirebbe venire a Roma?
Non ho parlato con lui perché non ho ancora nessuna offerta.

Se arrivasse una proposta potrebbe gradirla?
Roma piace a tutti.

Ci sono chance di rinnovo col PSG?
E’ una possibilità.

Simone Indovino