Di Francesco: “Cagliari sarà importante per dimostrare il salto mentale. Il Var? Mi auguro ci siano meno errori”

Simone Burioni – Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, oggi ha parlato in conferenza stampa in vista della gara di campionato in casa del Cagliari. Queste le sue parole:

Il centrocampo è cresciuto molto? 
Direi che stiamo crescendo tantissimo negli automatismi, in quello che cerchiamo nelle due fasi. È ovvio che devono ancora migliorare in tanti aspetti e devono diventare ancora più bravi a proteggere la nostra linea difensiva. Per quello dobbiamo lavorare ancora tanto anche se sto vedendo una buona crescita da parte di tutti.

Il Cagliari ha segnato tanti gol di testa ma la Roma è la prima squadra in Serie A come percentuale di duelli aerei vinti. Si aspetta una partita fisica?
Non ho mai visto partite non fisiche. Contro squadre di alto livello la fisicità e l’aspetto tecnico fanno la differenza. Pavoletti ha grandi qualità specialmente nel terzo tempo, lo conosco benissimo perché l’ho allenato per due anni, e dovremo stare molto attenti. È la loro qualità migliore sia sui calci piazzati che sulle palle laterali.

C’è un aspetto che vorrebbe veder sistemato domani a Cagliari? 
Dobbiamo migliorare in tante cose, anche nelle scelte finali, in quello che facciamo. Non puoi pretendere tutto e subito come ognuno di noi vorrebbe, dobbiamo essere un pochino più bravi, come ho detto prima, a proteggere la linea difensiva con i centrocampisti e dare meno possibilità agli avversari di arrivare alla conclusione. Stiamo lavorando in questo senso e vorrei che la squadra migliorasse questo aspetto. l’ho sottolineato anche prima dell’ultima partita con l’Inter: parlavamo del fatto che non facevamo gol ma noi certe situazioni le riusciamo a creare. Dobbiamo essere bravi a concedere il meno possibile agli avversari. Dobbiamo lavorare più da squadra.

La soluzione Florenzi avanzato può essere riproposta domani? 
Domani è più difficile ma in futuro o durante la partita si. Contro il Cagliari giocherà da terzino.

Fazio è totalmente recuperato? 
Sì. Sono passato al Divino Amore prima di venire in conferenza perché Manolas ha avuto un colpo in partitella. A oggi la sua possibilità di utilizzo è al 50%. Valuteremo tra oggi e domani la fattibilità perché ha preso un brutto colpo sulla gambe e gli si è gonfiata, quasi non cammina, ma spero possa recuperare in tempi brevi. Abbiamo bisogno di calciatori perché siamo in pochi.

Perotti e Pastore possono avere più minutaggio con una settimana in più di allenamento?
Minutaggio sì, forse più Pastore che Perotti perché ha avuto più continuità negli allenamenti, ma nessuno dei due giocherà dall’inizio.

Cristante e Nzonzi hanno giocato quasi sempre da titolari e sono gli unici centrocampisti a disposizione. Sta pensando a soluzioni alternative?
L’unica soluzione è mettersi con un difensore in più. Vorrei lavorare un pochino di più anche con Riccardi, che è un ragazzo di ottima prospettiva ma è stato in Nazionale fino a ieri ed è tornato oggi. Tutto quello che a volte vorresti provare si lega anche ad altre situazioni che non ti aiutano. E’ un ragazzo che teniamo in considerazione, ma è un 2001, un altro esordiente che a Roma riusciamo ad esaltare, come con Zaniolo che è diventato il fenomeno dell’anno, e poi a buttarlo giù in un attimo. Dobbiamo essere bravi ad avere molto equilibrio. Tantissime soluzioni non ne ho ma sto vagliando tante cose che possono aiutarci in questo periodo. La cosa migliore è una bella preghiera fatta bene che ci rimette un po’ a posto, questo può aiutarci.

Marcano come sta? 
Si è allenato benissimo e sto valutando di farlo giocare dall’inizio domani. Ho più scelta dietro rispetto ad altri ruoli, vediamo come sta Manolas e in base a quello deciderò anche chi giocherà tra i due centrali.

Hai individuato il problema per i problemi muscolari? 
Mettiamoci un po’ tutto. Diamo una percentuale a tutto, anche agli errori umani di scelte fatte: Pellegrini voleva recuperare, io pure volevo recuperarlo ed è stato fatto un percorso per farlo rientrare il prima possibile a Cagliari, c’è stato un imprevisto che fa parte del gioco perché si gioca un po’ sul filo del rasoio, un pochino al limite, in un momento in cui dobbiamo recuperare dei giocatori. A volte essere frettolosi ti fa incappare in questi rischi. Ad oggi dobbiamo essere bravi a non correre più rischi possibile ma c’è la necessità di recuperare giocatori perché abbiamo tante partite importanti in questo periodo e poterle giocare con tutti i calciatori sarebbe il massimo. Divino Amore perché ogni volta c’è una botta, una storta, una ricaduta, qualcosina ti fa pensare. E’ una battuta per sdrammatizzare, non mi lego a queste cose.

El Shaarawy e Dzeko sono andati a Barcellona, come stanno?
Hanno fatto una capatina da quello che so io. Quello che hanno fatto di preciso, tecnicamente, non ve lo saprei neanche spiegare, non sono un dottore. Facciamo tutto questo per farli recuperare il prima possibile, sono soluzioni alternative per migliorare questo aspetto. C’è voglia di recuperarli e rimediare ad errori commessi precedentemente, nessuno si deve tirare fuori, siamo tutti responsabili noi e i ragazzi che devono avere maggiore attenzione per quello che fanno.

Che idea si è fatto degli errori del Var? Ha qualche rimpianto per i punti persi?
Rimpianti ce ne potrebbero essere mille. Se dovessi dire delle cose mi sto attaccando a qualcosa, mi sto creando degli alibi. Non me li voglio creare. Obiettivamente ci sono stati tanti errori nei nostri confronti, dispiace perché si è parlato tanto della disponibilità del Var, di poter usare qualcosa che ti aiuta, ma perché non farsi aiutare? Questo è il rammarico più grande. Ci sono delle cose così evidenti che riguardarsele con un minimo di attenzione, visto che il primo responsabile alla fine diventa l’arbitro, si può fare con continuità. Si sono dette tante cose, forti e meno forti, ma il concetto è lo stesso: si chiede scusa, ma ci rimette l’allenatore e le partite e questo dispiace perché si potrebbero evitare determinati errori. Mi auguro che da ora in poi accadano il meno possibile, specialmente a noi.

Il nuovo banco di prova è la partita col Cagliari in cui la Roma parte da favorita?
I banchi di prova li vedo tutti i giorni. Oggi c’è Cagliari e mercoledì c’è Plzen. Noi dobbiamo fare tutte le partite in un certo modo, dare continuità di risultati. Cagliari è importante per dimostrare il salto mentale, quello auspicato e che ci è mancato in tante partite. Il primo tempo in Champions è stato positivo anche se abbiamo perso con il Real, nel secondo siamo crollati nelle nostre difficoltà. Con l’Inter abbiamo avuto una grande reazione mentale e di questo sono molto contento anche se certe partite si devono andare a chiudere, si deve concedere meno. Ci sono molti aspetti che vanno curati. All’interno della partita ho visto tante cose fatte bene.

Il gol di Icardi di testa che tipo di errore è stato? 
Di solito ci mettiamo a zona, in quel calcio d’angolo abbiamo sbagliato il posizionamento, specialmente i centrali che devono essere i più bravi a staccare nel terzo tempo. Manolas ha staccato con due piedi, e invece la forza quando si va ad impattare la palla è di farlo con uno solo. Eravamo posizionati male in partenza, abbiamo rivalutato questo errore ci abbiamo lavorato. Si marca a uomo ed abbiamo perso con la Juventus l’anno scorso su calcio d’angolo. E’ una questione di attenzione e di posizionamento corretto. In quel caso c’è il nostro errore principalmente ma anche il gol di un giocatore straordinario, che ha la capacità di staccare e di attaccare come pochi.

Simone Burioni