La Roma pareggia con l’Ajax e si assicura la seconda semifinale europea in 4 anni

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Pagine Romaniste (F. Belli) – Il sogno europeo della Roma di Fonseca continua, seppur con qualche brivido di troppo. I giallorossi sono in semifinale di Europa League centrando la seconda semifinale europea in quattro anni dopo quella di Champions nel 2018. Dopo la vittoria in rimonta (2-1), contro l’Ajax in Olanda i capitolini pareggiano 1-1 in casa. Tanto basta alla squadra di Fonseca per passare il turno e qualificarsi in semifinale dove ci sarà il Manchester United. La gara segue lo stesso copione dell’andata: l’Ajax spinge sin dall’inizio, la Roma attende. Ciò nonostante, però, le occasioni più nitide sono dei giallorossi. Prima con Pellegrini e poi con Veretout. Arrivato davanti a Stekelenburg, il capitano giallorosso non riesce a colpire con la necessaria forza. Il francese trova la rete. La bandierina dell’assistente si è però alzata prima. Da questo momento arriva qualche sprazzo tentativo. E se il copione è lo stesso prevede anche gli errori con i piedi di Pau Lopez. Uno di questi spalanca ad Antony le porte per il vantaggio, ma Diawara è rapido nel chiuderle in men che non si dica, salvando in extremis la situazione. Con qualche apprensione di troppo si arriva a fine primo tempo. Le apprensioni continuano anche nella ripresa. Da sensazioni negative, però, si trasformano in incubo. Il lancio di Schuurs è mal letto da Cristante e Mancini, il cui qui pro quo porta il neo entrato Brobbey davanti a Lopez: l’avventata uscita del portiere spagnolo è decisiva per il vantaggio olandese. In pochi minuti l’incubo si trasforma in tragedia. Brobbey recupera palla a Mkhitaryan e calcia: la respinta di Lopez finisce sui piedi di Tadic, che da due passi insacca. La rete è però annullata per il fatto sull’armeno. Come sempre, dalle ceneri la Roma risorge. Un affondo di Pellegrini è l’apripista al pareggio giallorosso. Discesa fulminante di Calafiori, che mette a terra Neres ed arriva sui piedi Dzeko: il bosniaco non sbaglia ed il sogno europeo della Roma continua.

Francesco Belli