Leicester sotto shock! Muore il presidente per lo schianto del suo elicottero

(Keivan Karimi) –  Una notizia tragica e scioccante ha sconvolto il calcio inglese ed internazionale; ieri sera a Leicester, dopo il match di campionato della squadra di casa contro il West Ham, l’elicottero del presidente ha subito un terribile incidente schiantandosi al suolo.

Il magnate thailandese Vichai Srivaddhanaprabha è salito sul piccolo velivolo di sua proprietà come di consueto per tornare a casa dopo aver assistito al match di Premier League del sabato, ma un possibile guasto ha provocato la caduta rovinosa dell’elicottero pochi minuti dopo il tentativo di decollo. Il patron del Leicester, che presumibilmente viaggiava con sua figlia e i due piloti, si è schiantato all’interno del parcheggio del King’s Stadium, provocando una vera e propria esplosione e la morte immediata di tutti e quattro i passeggeri.

Uno shock vero e proprio per il calcio inglese ma soprattutto per il Leicester City, la squadra che viene giustamente ricordata come la favola più bella del 2016: fu proprio il thailandese Srivaddhanaprabha a costruire la squadra, poi affidata a Claudio Ranieri, che contro ogni pronostico riuscì a trionfare in Premier e diventare una delle leggende più belle e romantiche del calcio moderno. Molti club italiani hanno espresso sui ‘social’ il proprio cordoglio per la tragedia di ieri notte.

Verso Napoli-Roma: in dubbio Insigne e Florenzi

(Keivan Karimi) – Tanta attesa per uno dei match più combattuti ed intriganti della Serie A; domenica sera andrà in scena Napoli-Roma, big match dello stadio San Paolo tra la corazzata di Carlo Ancelotti e la squadra discontinua di Eusebio Di Francesco, entrambe provenienti da ottime prestazioni in Champions League.

QUI NAPOLI – Dubbi in casa azzurra per le condizioni di Lorenzo Insigne; il gioiello partenopeo ha subito un colpo contro il PSG mercoledì sera e non si sta ancora allenando con i compagni. Da Napoli fanno sapere che il 24 azzurro sarà comunque della partita, ma starà ad Ancelotti capire se rischiarlo o meno qualora il dolore persisterà. Confermatissimo per il resto il 4-4-2 di partenza, con Verdi e Ounas indisponibili, mentre dovrebbe trovare ancora spazio Fabian Ruiz. Ballottaggio Mertens-Milik in attacco.

QUI ROMA – Infermeria piena in casa giallorossa; Perotti, Pastore e Karsdorp ancora fuori, Kluivert deve sperare in un miracolo mentre Florenzi sembra aggiungersi alla lista di acciaccati. Risentimento muscolare per il terzino che ora è in dubbio. Rientrerà invece a Napoli dal 1′ minuto Kolarov come terzino sinistro, ma non è escluso l’utilizzo della difesa a tre con Juan Jesus ad affiancare Manolas e Fazio.

 

Champions League: la Roma ritrova il sorriso, 3-0 al Cska (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Dopo la batosta con la Spal, la Roma ritrova il sorriso, i tre punti e la vittoria superando il CSKA Mosca e prendendosi la vetta della classifica del girone di Champions League. Ottima prova della squadra di Di Francesco, che a parte qualche tiro da lontano non ha concesso nulla ai russi.

Partenza forte della Roma che ritrova anche un super Edin Dzeko: il tanto contestato attaccante, insufficiente contro la Spal, ha trovato la doppietta nel finale del primo tempo, prima con un tocco facile-facile in area piccola, poi con un diagonale di destro. Nella ripresa sponda vincente del bosniaco per Cengiz Under che trova il terzo gol. Per mezz’ora la Roma domina e sfiora anche il quarto gol, meritando e consolidando un successo che è di buon auspicio in vista di Napoli-Roma di domenica prossima.

https://www.youtube.com/watch?v=ihwiKg31FjY

Di Francesco e Fazio rilanciano la Roma: “Fondamentale battere il CKSA”

(Keivan Karimi) – Non sarà facile ripartire per la Roma, dopo il brutto k.o. di sabato con la Spal. I giallorossi ospitano domani il CSKA Mosca per la terza gara di Champions League, utile per rialzare la testa come ammesso in conferenza stampa oggi da Eusebio Di Francesco e Federico Fazio:

Per Di Francesco: Come la squadra si sta preparando a questo appuntamento?
Esplicito no, sono cosa riservate. le partite non si preparano nelle ultime due ore, ma per me l’approccio iniziale contro la Spal era stato ottimo, siamo mancati nell’andarla a chiudere. Ieri si sono allenati quelli che non aveva giocato. Adesso serve ricostruire a livello mentale, più che lavorare fisicamente.

Come si spiega gli alti e bassi?
E’ la cosa che mi tormenta: ritrovare l’assetto e la continuità. Ti ritrovi poi con un secondo tempo deludente, spesso usciamo dalla partita ma dobbiamo maturare. Non bisogna perdere il filo conduttore, al di là di tutti i discorsi con la Spal abbiamo dimostrato di essere superiori ma poi siamo andati sotto e non siamo stati bravi a difenderla.

Per Fazio; Come evitare i cali di tensione?
Dobbiamo pensare a preparare al meglio la partita di domani, per vincerla. E’ fondamentale per passare il girone.

Per Di Francesco: Come stanno De Rossi, Kolarov e Schick?
Penso di recuperarli, ma il responso definitivo su i primi due li avrò oggi. Schick ha avuto un’infiammazione muscolare ma penso ci sarà.

Per Fazio: Che squadra è il Cska Mosca?
Sno una buona squadra, ma la cosa più importante è l’approccio alla gara. Bisogna lavorare con determinazione e cattiveria.

Per Di Francesco: Com’è l’umore e come sta DZeko?
Risposta troppo facile, ma abbiamo la fortuna di giocare domani e ritornare a vincere. Non c’è il tempo di fare troppe chiacchiere ma dobbiamo ritrovare noi stessi e mettere in campo la cattiveria. Edin deve essere uno dei protagonisti, abbiamo bisogno dell’affetto del pubblico e dobbiamo essere bravi a trascinarli con la prestazione.

Per Di Francesco: 4-2-3-1 adatto alla rosa?
Me ne dà un altro? Credo che sia un sistema dinamico e di movimento. Ritengo oppotuno continuare con questo sistema per sfruttare anche le caratteristiche di alcuni giocatori. Al di là degli interpreti continuo così, cambiano le caratteristiche dei giocatori che metti dietro l’attaccante, voi dite che spesso passo al 4-2-4 ma lo faccio quando affianco un attaccante ad Edin Dzeko. Ma rimane tale perché sugli esterni rimangono gli stessi giocatori che facevano i 3, per farvi capire quando parlate di numeri.

Per Fazio: Cosa c’è che non va nella Roma in fase difensiva?
Giochiamo in blocco, sappiamo come farlo ma dobbiamo migliorare non solo in difesa ma in altri aspetti. Non ho dubbi sulla capacità della squadra che possa migliorare come squadra.

Per Di Francesco: E’ una squadra che ha difetto di personalità?
E’ ovvio che bisogna cercare di far migliorare la squadra in questo. Non si difende in 4, ma in 11. Abbiamo delle carenze ma cercheremo soluzioni, in primis le cercherà io. L’altro giorno si diceva che le avevo trovato, oggi no…Manca equilibrio, anche nella squadra. Di gol ne abbiamo fatti, ma dobbiamo crescere.

Per Fazio: Sei stato un pilastro, cosa c’è che non va?
Non guardo indietro, penso ad allenarmi. Vorrei stare in palestra e non qui.

Per Di Francesco: Tanti giovani contro la Spal, avresti bisogno di più tempo per inserirli?
Quando non metto Luca Pellegrini mi dite di farlo giocare così Kluivert…Ma tutto si lega ai risultati e a chi hai a disposizione. Cerchi di riprendere una partita, Coric manca sul 2-0 e cerchi qualità e freschezza. Kluivert a Torino era una mossa indovinata, l’altro giorno no. E’ un miscuglio di discorsi, abbiamo una squadra con giocatori che vanno rinforzati e bastonati. Questa è la Roma, dobbiamo cercare di valorizzarli, ma quando si perde non sono tutte meteore. Dobbiamo essere forti e la squadra anche per farsi scivolare tutto addosso. Le carte di identità lasciano il tempo che trovano, la gente vuole vedere atteggiamenti.

Per Fazio: Le difficoltà in difesa sono dovute anche al cambio di modulo?
No, contro la Spal abbiamo preso 2 tiri in porta e abbiamo perso. Contro l’Empoli, soprattutto nel secondo tempo, non abbiamo fatto una grande partita e abbiamo vinto, ma pensiamo a domani perché è importante vincere.

Per Di Francesco: Cosa pensi del Cska Mosca?
Ha più talento del Plzen, ma meno fisicità. Ha buoni trequartisti, è una squadra giovane con ottime individualità.

Per Di Francesco: Si possono sfruttare le situazioni di calcio piazzato?
Dobbiamo essere bravi perché abbiamo una struttura ottima sui calci piazzati e che loro si appiattiscano anche con i 5 difensori. Non sappiamo che squadra ci troveremo davanti perché ha cambiato spesso modulo. Ci lasceranno anche spazio, ma i trequartisti sono veloci nel ripartire centralmente.

Per Di Francesco: Qual è il problema, visto lei lavoro con loro da tanto?
Zaniolo, Pellegrini sono arrivati dopo 10 giorni di Nazionale. La prospettiva è la gara, ci sono dei passaggi a vuoto perché a volte i giovani passano da prestazioni non buone. Alla lunga chi non regge questo atteggiamento è out: questo dico nella crescita. Alla Roma siamo costretti a vincere. E’ difficile riprendere Fazio negli atteggiamenti, lo posso riprendere per gli episodi tecnici, ma non gli devo insegnare nulla di come preparare la partita a livello mentale. Lui è un esempio giusto e i giovani devono essere bravi anche a prendere gli atteggiamenti giusti.

Per Fazio: Potete dare un contributo ai giovani?
C’è una frase che dice “non dare lezioni, ma dare esempi” in spagnolo, ed è quello che facciamo tutti quelli che hanno più esperienza nella squadra.

Per Di Francesco: Come sta El Shaarawy, c’è ballottaggio con Kluivert?
Nel primo tempo ha fatto bene, chiedo tanto lavoro ai miei esterni e non sempre si è lucido, quindi è sbagliato parlare di singoli. Lui lavora bene per la squadra, ci si attende sempre un salto di qualità. C’è sempre ballottaggio.

Per Fazio: Si è sentita l’assenza di Manolas e De Rossi?
Niente, giochiamo in 11 e siamo tanti tutti disponibili per giocare ed essere qua per affrontare ogni partita.
Di Francesco: A Bologna c’erano Fazio Manolas e De Rossi. Per fare un esempio, ci sono quando vinciamo e perdiamo. Quando si perde i migliori in campo sono gli allenatori a casa sul divano e chi non gioca.

Per Di Francesco: C’è il rischio che la squadra manchi in campionato?
Se siamo all’altezza lo dobbiamo dimostrare in campo, ma è assurdo dire che sottovalutiamo gli impegni altrimenti contro la Spal avrei fatto riposare più giocatori. Gli obiettivi in campionato è fare il meglio possibile e arrivare in Champions, abbiamo tutte le possibilità ma non dobbiamo permetterci di sottovalutare nessun impegno. La prova del 9 è domani.

SERIE A – Roma flop, la Spal espugna 2-0 l’Olimpico (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Una brutta sorpresa nel sabato dell’Olimpico per la Roma, che pecca di grinta, carattere ed equilibri e soccombe ad una sorprendente Spal, meritevole della vittoria finale per 2-0. Nell’assolato pomeriggio di ottobre, i giallorossi tornano a rivedere i fantasmi di un mese fa, quando contro Chievo, Bologna e Real riuscirono a tirar fuori solo un pareggio e due k.o.

Tanto turnover per la Roma che deve fare a meno di Kolarov, De Rossi e Schick e si priva anche di Manolas lasciato in panchina. Partenza buona dei giallorossi con Dzeko ed El Shaarawy subito pericolosi, ma sono gli episodi a decidere il primo tempo: Roma poco concreta sotto porta, mentre la Spal passa con il rigore di Petagna, conquistato dal velocissimo Lazzari per fallo di Luca Pellegrini.

Nella ripresa Dzeko ‘condanna’ i suoi divorandosi la rete del pareggio, episodio che evidentemente fa crollare i giallorossi che pochi minuti dopo da corner subiscono lo 0-2 di Bonifazi. Dopo quasi 40 minuti di caos, confusione, nervosismo, con il ‘rosso’ per proteste al portiere emiliano Milinkovic e una Roma incapace di creare reali pericoli. Una brutta sconfitta che rigetta sconforto dalle parti di Trigoria; l’occasione per rifarsi arriverà subito contro il CSKA Mosca martedì sera in Champions League.

https://www.youtube.com/watch?v=hzJhKp5GiK4

Verso Roma-Spal: giallorossi in emergenza, 5 assenti illustri

(Keivan Karimi) – Riparte finalmente il campionato dopo le 2 settimane di sosta per le Nazionali. La prima gara del 9° turno è Roma-Spal, anticipo di oggi sabato 20 ottobre delle ore 15 allo stadio Olimpico, una sfida importante per gli uomini di Di Francesco all’inizio di un ciclo terribile e ricco di impegni.

QUI ROMA – Squadra in emergenza dopo la sosta, anche se la rosa lunga della Roma attuale permette a Di Francesco di dormire sonni abbastanza tranquilli. Come ammesso dal tecnico ieri e confermato dalla lista convocati, i padroni di casa dovranno fare a meno di De Rossi, Kolarov, Perotti, Karsdorp e pure Schick, quest’ultimo tornato con un acciacco dall’esperienza con la Nazionale ceca. Ritorna Pastore tra i disponibili, ma appare ancora lontano dalla forma migliore. Conferma da titolare per Luca Pellegrini, già lanciato dal 1′ nell’ultima sfida a Empoli.

QUI SPAL – Squalificato Felipe, indisponibili gli ormai lungodegenti Viviani, Djourou e Kurtic, la Spal di mister Semplici non cambierà certo atteggiamento contro la Roma. 3-5-2 di partenza con qualche ballottaggio ancora da chiarire, come in attacco dove capitan Antenucci e Paloschi si giocano una maglia da titolare.

PROBABILI FORMAZIONI

ROMA (4-2-3-1): Olsen; Santon, Manolas, Fazio, Lu. Pellegrini; Cristante, Nzonzi; Under, Lo. Pellegrini, Kluivert; Dzeko.

A disposizione: Mirante, Fuzato, Florenzi, Jesus, Marcano, Coric, Zaniolo, Pastore, El Shaarawy, Cangiano. All. Di Francesco.

SPAL (3-5-2): Gomis; Cionek, Vicari, Bonifazi; Lazzari, Missiroli, Schiattarella, Everton, Costa; Antenucci, Petagna.

A disposizione: Milinkovic, Simic, Dickmann, Fares, Valoti, Valdifiori, Vitale, Paloschi, Floccari, Moncini. All: Semplici.

 

De Rossi, cuore Roma: “Ho dato tutto per la squadra. Ma ho un grande rimpianto…”

(Keivan Karimi) – Il cuore romanista è una attitudine scontata, la fedeltà una dote innata. Daniele De Rossi si appresta a disputare una nuova fase di carriera da capitano, per quella che potrebbe dunque non essere la sua ultima stagione giallorossa. Queste le sue parole da leader della Roma nell’intervista dell’emittente RomaTV:

Cos’è cambiato in tutti questi anni di Roma?

“Sono cambiate tante cose ora è davvero bella Trigori. Ne ho fatti di ritiri qui, ma anche in questo le cose sono cambiate. C’era chi ti portava in ritiro da due giorni prima e chi per niente, come Luis Enrique. A lui voglio molto bene, conoscerlo è stata una esperienza piacevole. Un calcio diverso, una mentalità diversa, il divertimento per raggiungere la vittoria. In generale questi ultimi anni sono quelli in cui mi sto divertendo di più, forse perché sono maturato, ho imparato a vivere meglio questa professione e il mio legame con questa squadra”.

Il tuo rapporto con Roma e la Roma è speciale…

“Mi considero un professionista serio, ma ora ora lo faccio con consapevolezza. Un calciatore la carriera se la allunga da solo: non è una casualità se le mie ultime stagioni stanno andando bene, ho avuto più cultura del lavoro, cura dei particolari. Se una città si lega così tanto a un giocatore è perché alla fine in campo, di base, ho fatto sempre capire che ho scelto di dimostrare qui di essere un calciatore forte e di tenerci a questa squadra. Il mio essere in una certa maniera mi ha creato del distacco con una parte di questa città che magari ha provato a combattermi, ma allo stesso modo ha generato anche un amore forte con una grande parte di tifosi e di romani. Io qui ci vivo bene, davvero bene”.

Rimpianti?

“Se potessi tornare indietro rigiocherei quel Roma-Sampdoria, mi metterei in marcatura a uomo su Pazzini. È la gara che ci poteva dare quel trionfo che quella squadra avrebbe meritato. Di partite da rigiocare ce ne sarebbero anche altre, anche in quella stessa stagione, se avessimo vinto altri incontri non avremmo avuto bisogno di quei tre punti con la Sampdoria. Rigiocherei anche Liverpool-Roma: avevamo iniziato benissimo e poi è finita con uno scarto troppo grande rispetto a quanto dimostrato in campo”.

Pensi di rientrare con la Spal?

“Non so fare delle previsioni sul rientro, è una frattura, quando guarisce guarisce. Era il sesto minuto quando mi sono fatto male, non ho sentito un grande dolore ma a fine primo tempo il piede era già gonfio. Ho capito che qualcosa si era rotto, ma la partita era in bilico e in questo momento c’è bisogno di tutti”.

Il derby vi ha dato una scossa?

“Vincendo il derby si è creata un po’ più di convinzione in noi stessi, anche chi zoppicava a livello di prestazioni è rifiorito, basti pensare a Pellegrini. Dal momento in cui ha fatto il tacco è nato un giocatore nuovo e mi auguro rimanga così per 20 anni e con la stessa maglia. Nei momenti negativi bisogna sostenere i giocatori, perché così giocheranno meglio”.

Il ritiro si avvicina?

“Oh, iniziate ad abituarvi all’idea, non manca tantissimo. La Roma va avanti però, è andata avanti dopo Di Bartolomei, Conti, Giannini, dopo le peggiori delusioni. Stiamo andando avanti anche senza Francesco, che è forse la cosa più dolorosa per i tifosi, figuratevi se non si può superare il post carriera del sottoscritto. Se mi fa male il ginocchio per cinque giorni di seguito, penso che voglio smettere e dico a mia moglie che questa estate ce ne andiamo in vacanza per tre mesi. Appena sto bene, penso subito alla prossima gara. Ma sono coerente, non voglio essere un peso, non voglio essere qualcosa che toglie, ho già le idee chiare sui prossimi anni. Non lo dico mai, mi tengo la libertà di poter cambiare idea, sono un po’ egoista in questo”.

Pensi di poter allenare in futuro?

“Ho grande passione per questo sport, è l’unico ruolo in cui mi vedo nel futuro. Dovrò capire se avrò voglia di sottoporre la mia famiglia allo stress dei risultati, della lontananza o degli spostamenti”.

 

Zaniolo, il nuovo idolo

Margherita Bellecca -La Roma avanza grazie all’onda verde Zaniolo. Sull’enfant prodige giallorosso è stato praticamente già detto tutto. Dalla professione dei genitori al gusto preferito di gelato, il personaggismo che contraddistingue il calcio italiano ha inglobato anche lui. Sarà la carenza strutturale di talento che ha attanagliato la nazionale nell’ultimo decennio o poco più, ma puntandogli i riflettori addosso con i crismi del nuovo Totti non si fa un favore al ragazzo.

È giusto, anzi sacrosanto che la Roma e i suoi tifosi si godano l’esplosione di un talento arrivato in estate senza grandi aspettative, ma il servizio più grande che si possa fare a Zaniolo in questo momento è proteggerlo dalla fanfara mediatica che sta scatenando. Fa bene Di Francesco a tutelarlo, deresponsabilizzandolo da tutto ciò che non sia la sfera prettamente calcistica. E fa bene anche l’ambiente intorno al ragazzo ad evitare la sovraesposizione a cui un baby boomer come lui attira inevitabilmente.

Il rischio maggiore in questo momento è distrarlo dal percorso di crescita nel quale il numero 22 non è che all’inizio. A dargli una mano a fargli capire che la tutela della sua classe è fondamentale può  essere una sua vecchia conoscenza, Mauro Icardi, ancora una volta nella bufera per i comportamenti non all’altezza del suo talento da parte della fidanzata procuratrice.

 

Margherita Bellecca

Perotti ora è un mistero: altro stop al polpaccio

(Keivan Karimi) – Un vero e proprio mistero quello attorno a Diego Perotti, fantasista della Roma che in questa stagione è finora dichiarato come non pervenuto. Il numero 8 giallorosso è passato dall’essere pedina intoccabile nel 4-3-3 di Di Francesco a calciatore nascosto nell’ombra per via dei numerosissimi infortuni muscolari.

Già nel finale della scorsa stagione Perotti aveva saltato 8 importanti gare, tra cui quelle contro Liverpool e Barcellona di Champions League, prima a causa di un problema al polpaccio, poi per una distorsione alla caviglia piuttosto fastidiosa che ne ha forse compromesso anche la convocazione ai Mondiali di Russia con la maglia dell’Argentina.

L’anno nuovo è iniziato in maniera ancor peggiore: l’ex Siviglia e Genoa si è fermato per ben 25 giorni per colpa di un nuovo risentimento alla caviglia, rientrando in tempo per le sfide contro Real Madrid e Bologna. Dopo di che nuovo stop al bicipite femorale, con ulteriore stop per tre incontri. La sfida contro la Spal di sabato prossimo sarebbe dovuta essere l’occasione per rivedere ‘el Monito’, ma oggi da Trigoria arriva la notizia di un nuovo infortunio, ricaduta seria al polpaccio e stop ancora prolungato.

Ci si interroga dunque sulle condizione fisiche e cliniche di Perotti, sempre più corpo estraneo di questa Roma per colpe non solo sue. Ai giallorossi manca la sua qualità nella fase di possesso palla e la capacità di saltare l’uomo, nonostante la presenza in rosa di altri esterni come El Shaarawy, Under o Kluivert. A gennaio non è da escludere nuovi eventuali ragionamenti sulla sua permanenza a Roma, visto che a Di Francesco servono forze fresche e disponibili, cosa che Perotti ad oggi è lontano dall’essere.

“Alisson via da Roma, ecco perché”. La rivelazione dal Brasile

(Keivan Karimi) – Anche se Robin Olsen sta pian piano prendendo fiducia e considerazione dell’ambiente giallorosso, a Roma in molti ancora rimpiangono la cessione di Alisson Becker, passato per 72 milioni di euro complessivi al Liverpool nell’ultima sessione di mercato estivo.

Il portale Calciomercato.it ha interpellato in Brasile il giornalista Diogo Rimoli, firma di diverse testate a Porto Alegre e amico di Alisson da tempo. Il corrispondente ha parlato del motivo per cui il numero uno della Seleçao ha scelto di intraprendere l’avventura inglese, lasciando Roma in lacrime: “Non lo sento da quando ha lasciato Roma. È stata una decisione difficile lasciare i capitolini perché si sentiva a casa, ma lui è un grande professionista e si sarà già adattato al meglio nei Reds. In estate ha prevalso la voglia di vincere qualcosa di importante e in questo senso lui ha ritenuto che a Liverpool avrebbe avuto maggiori chance“.

Insomma la tesi di un futuro più ‘glorioso’ a Liverpool viene confermata; una notizia che non farà piacere ai tifosi romanisti, orgogliosi della propria squadra ma che rischiano di vedere il club giallorosso come una scelta di passaggio e non un punto d’arrivo per molti campioni e talenti.