Salah, Manè e Firmino fanno paura. Serve una rimonta di contropiede

Luca Fantoni – Hanno dimostrato quanto sono forti. Una settimana dopo, l’immagine degli anglosassoni che entravano da tutte le parti è ancora viva nella mente di tutti. Quando vennero all’Olimpico, nel 2001, davanti avevano Fowler e il futuro Pallone d’oro Michael Owen. Non due qualunque insomma. Ma li volete paragonare con Salah, Manè e Firmino? Solo nominarli incute timore. Lasciarli liberi di correre in campo aperto, all’andata, è stato un suicidio sportivo. Cinque i gol subiti, ma sarebbero potuti essere molti di più. La chiave tattica sarà riuscire a contrastarli, in qualche modo. Quasi sicuramente Di Francesco tornerà alla difesa a 4 e questo eviterà senza dubbio i duelli 1 contro 1 che tanto sono stati sofferti nel primo round. Molto importante sarà anche l’aspetto psicologico e la carica che l’Olimpico potrà dare alla Roma. Si è visto già contro il Barcellona e, probabilmente, contro il Liverpool l’atmosfera sarà, si spera solo sugli spalti, ancora più calda.

RIMONTE – Paradossalmente, nonostante il Barcellona sia la squadra più forte al mondo da qualche anno a questa parte, la rimonta con il Liverpool è potenzialmente più complicata. Lo stile dei blaugrana si adattava meglio alle caratteristiche della Roma. La squadra di Di Francesco basa il suo gioco sul pressing alto e sul recupero palla, tenendo la difesa quasi a centrocampo. Va invece in difficoltà quando è costretta a giocare il pallone. Messi, al contrario di Salah, tende a venire a prendersi dietro la palla e Suarez non ha la stessa velocità degli attaccanti dei Reds, di conseguenza per i giallorossi era più facile tenere la linea alta senza subire troppo. Contro la squadra di Klopp, mantenere la difesa a metà campo è un rischio troppo grande, come si è già visto. Al contrario di quel che si possa pensare, dovrà essere una rimonta di contropiede. Bisognerà cercare di far giocare il pallone al Liverpool e di essere spietati quando si riparte, con gli inserimenti dei centrocampisti che saranno fondamentali. Ci sarà bisogno di molta, moltissima corsa ed intensità perché altrimenti, se non giochi quei ritmi, non subire gol è un’utopia.

FATTORE CUORE – Una settimana fa dicevamo sperare, non credere. Vale lo stesso discorso adesso. La rimonta con il Barcellona è arrivata anche perché nessuno se l’aspettava, nessuno avrebbe mai creduto possibile recuperare 3 gol alla squadra più forte in Europa. La mancanza di pressione ha sicuramente recitato un ruolo importante nella leggerezza con la quale la Roma ha affrontato i quarti di finale. In tutta l’equazione che è stata descritta però, manca la variabile casuale, il fattore cuore. Quello che i giallorossi hanno dimostrato di avere contro il Barcellona e che tutti i tifosi hanno dentro. Lo stadio può dare una grande mano. Manè, qualche giorno fa, ha dichiarato che Anfield regala la miglior atmosfera del mondo. Forse, ma ancora non ha visto l’Olimpico pieno. 

Luca Fantoni

Dzeko e Schick la coppia che scoppia!

Margherita Bellecca – 4-1 un risultato che fa sorridere la Roma in vista della partita contro il Liverpool. Il Chievo viene asfaltato all’Olimpico con i giallorossi che sembrano pronti per tentare una nuova impresa in Champions League. Di Francesco può sorridere per tanti motivi: dal secondo gol consecutivo di Schick alla doppietta, con due reti d’autore di Dzeko, la coppia sta cominciando a funzionare.

Partiamo dal primo che ha vissuto una stagione difficile ma che ora sta riscoprendo la gioia di buttare la palla in porta. Maiuscola l’azione di Nainggolan che vince un contrasto sull’esterno prima di mettere un cross calibrato alla perfezione. Schick si muove come un attaccante di razza e trafigge Sorrentino che all’andata gli aveva negato il gol con due miracoli. Torna il sorriso contagioso di Ferrara e torna la felicità nei tifosi della Roma che possono godersi l’acquisto da 40 e passa milioni di euro.

In grande forma Dzeko chiamato a prendersi di nuovo la squadra sulle spalle. E’ stato il suo il gol che ha riacceso le speranze ad Anfield ed è lui che mette il punto esclamativo contro il Chievo. La girata volante col sinistro sembra facile ma non lo è. L’attaccante anticipa di netto il difensore con una sorta di acrobazia e si ripete nella ripresa, sempre col mancino. A battere Sorrentino questa volta è un tiro a giro che a Dzeko abbiamo già visto fare, ne sanno qualcosa Benevento, Milan e Napoli tutte punite dal bosniaco con questa prodezza. Il piede si dimostra caldo ed è quel sinistro con cui ha superato Ter Stegen nella notte con cui aperto le marcature nel 3-0 rifilato al Barcellona.

Probabilmente il tridente di Champions si completerà con El Shaarawy, altro marcatore del poker rifilato al Chievo. Magistrale coast to coast dove il Faraone dimostra anche grande caparbietà andando a vincere un contrasto in area di rigore. Il tocco poi è delizioso come lui sa fare e urlo del gol finalmente liberato dopo aver sprecato l’impossibile contro la SPAL appena una settimana fa. Il risultato c’è, la prestazione anche, il terzo posto è ancora lì ed ora più sicuro grazie alla sconfitta dell’Inter contro la Juventus. La settimana della Roma prosegue con la Champions League, con il Liverpool e con oltre 60mila cuori a spingere la squadra verso qualcosa di incredibile.

Margherita Bellecca