Dzeko rimane, ancora

(Jacopo Venturi) – Edin Dzeko sarà un calciatore della Roma nella stagione 2020/21. Ancora una volta, con un piede e qualcosa in più fuori da Trigoria, il bosniaco ha deciso di rimanere nella Capitale. Era già successo nel 2018, con il Chelsea, e nel 2019, con l’Inter, ma questa sembrava davvero la volta buona perché il numero 9 salutasse malinconicamente i colori giallorossi. Perché la Roma aveva trovato in Milik un sostituto convincente e la cessione di Dzeko alla Juventus sembrava convincente per cifre ed età del giocatore. Ma il fallimento della trattativa con il Napoli per il polacco ha bloccato il bosniaco a Roma. Questo però non ha fatto una piega e scenderà in campo proprio contro la Juve nella seconda giornata di campionato. Con la fascia di capitano al braccio. Poco più di un anno fa, quando Conte non era riuscito a rubarlo a Fonseca, il numero 9 era rimasto rafforzando ulteriormente il suo ruolo di leader nello spogliatoio e il suo attaccamento alla causa. La speranza dell’allenatore portoghese è che anche questa volta la sua punta di diamante possa avere una reazione positiva e guidare la Roma in quella che si prospetta una stagione difficile. Una stagione che però sembra già essere più piacevole con Dzeko al centro dell’universo romanista.

(Jacopo Venturi)

Le PAGELLE di H. Verona-Roma: Spinazzola ad alta velocità. Pedro, prime perle. Diawara farraginoso

(R.Rodio) – Ricomincia il campionato e così anche le nostre pagelle: ecco i voti assegnati ai calciatori di Verona e Roma dopo il match del Bentegodi terminato 0-0:

-HELLAS VERONA-

Silvestri 6.5; Cetin 6, Gunter 6.5 (Ruegg s.v.), Empereur 6 (Lovato 6.5); Faraoni 6.5, Danzi 6, Veloso 6.5, Dimarco 6; Tameze 6 (Barak 6), Tupta 5 (Zaccagni 6); Di Carmine 5.5 (Ilic s.v.). All. Juric 6.

-ROMA-

Mirante 7 – Fonseca sceglie la sua esperienza per difendere la porta giallorossa. Ci mette il gambone e salva il gol fatto di Tameze. Dignitosissimo numero uno.

Mancini 6 – Tosto ma ancora troppo falloso. Ci mette sempre il fisico e ingaggia bei duelli con Di Carmine prima e Zaccagni poi.

Cristante 6 – Nel complesso positivo il suo apporto da difensore centrale. Rischia di compromettere la prova lasciando completamente solo Di Carmine nel finale, che però grazia la Roma. Encomiabile per impegno, ma la squadra ha bisogno di un centrale vero e proprio.

Ibañez 6 – La sua velocità è molto importante per il reparto ma deve capire fino a che punto spingersi con le giocate. A volte parte palla al piede alla carica dimenticandosi del ruolo che ricopre. Se disciplinato può togliere soddisfazioni.

Karsdorp 6,5 – Zittisce gli scettici con una prova positiva a tutto tondo. Tira fuori due chiusure difensive determinanti e tecnicamente dimostra di poter giocare a certi livelli. Bello il duello ingaggiato con Dimarco. Peccato che le sue fibre muscolari tendano, come oggi, troppo spesso a frenarlo sul più bello. (72′ Santon 6 – Onesto finale di gara, buoni anticipi difensivi e qualche cross fuori misura).

Diawara 5 – È il regista della squadra ma gioca come un terzino. Tocchi semplici e quasi spesso a due metri in orizzontale. Mai una fiammata, mai un’intuizione. Quel ruolo deve dare il quid alla squadra per elevarsi ma se la qualità non c’è diventa un bel problema. Analizzando la squadra forse la prima necessità è proprio lì in mezzo. Torreira cercasi. (88′ Villar s.v. – Pazzesco che il miglior romanista del precampionato venga gettato nella mischia solo per un paio di minuti).

Veretout 6 – Stasera meno qualità e più quantità. Gli tocca fare a sportellate contro la mediana del Verona. Pericoloso solo su un calcio di punizione che Silvestri neutralizza senza affanni.

Spinazzola 7,5 – Di gran lunga il migliore in campo. Si divora spesso e volentieri Faraoni, tiene da padrone la fascia e regala assist invitanti, che però Mhkitaryan e Pedro non sfruttano. La volée sulla traversa nel finale ricorda un Candela d’annata.

Pellegrini 6 – Lievi segnali di leadership. Gioca un buon primo tempo, trovando trame interessanti sullo stretto. Nella ripresa, prima di uscire stremato, sfiora il colpaccio con un destro a girare. (78′ Kluivert 6,5 – Entra bene e dimostra voglia di fare con un paio di sgroppate da manuale. Poteva servire anche prima).

Pedro 6,5 – La qualità è superiore e si vede nel debutto in Serie A dell’ex Chelsea. Nonostante non giocasse 90′ da tempo, dimostra di essere una spina nel fianco. Corre, dribbla e sfiora il gol, ma manca di lucidità. Quando sarà al top ne farà vedere delle belle.

Mkhitaryan 6 –  La sintesi tra un 5 per la precisione e un 7 per la vivacità. Da falso nueve dimostra di poter essere attivo e pericoloso, ma non sfrutta le occasioni capitate negli ultimi 16 metri. Sarà tutt’altra storia con un riferimento offensivo a dargli manforte.

all. Fonseca – La scelta di portare Dzeko in panchina con l’idea di non poterlo schierare già di per sè lascia perplessi. Buona la proposta di gioco con palla a terra e fraseggio stretto con i pesi leggeri davanti. Quando il ritmo si mantiene alto il Verona soffre la qualità tecnica espressa, purtroppo però manca un pizzico di precisione. Inspiegabile iniziare le sostituzioni al 72’ vista la possibilità di effettuarne 5 e con mezza squadra sulle gambe. Diawara, tra i peggiori in campo, lascia il campo troppo tardi a Villar, uno dei più brillanti in questa pre-season. Al di là della punta e dei rinforzi sul mercato c’è la sensazione che qualcosa debba migliorarla anche il mister. Quando il piano A non funziona, non esiste un piano B in corso d’opera. Non brillantissimo nelle letture durante il match e spesso troppo silenzioso.

Dzeko-Milik in stand-by e intanto arriva Kumbulla

Alice Dionisi – Il “sì” di Arkadiusz Milik alla Roma sblocca anche Edin Dzeko in ottica Juventus. Da Trigoria è stata decisiva la chiamata del tecnico Fonseca all’attaccante polacco, che lo ha persuaso a scegliere il trasferimento nella Capitale, promettendogli “Sei il nostro numero 9 ideale”. Mancano ancora da limare gli ultimi dettagli tra Milik e il Napoli. De Laurentiis non vuole rinunciare alla multa relativa all’ammutinamento dei giocatori partenopei dopo Napoli-Salisburgo in Champions League (quando non vollero tornare a Castelvolturno per il ritiro), ma ci sarebbero anche degli stipendi in arretrato da pagare. Il polacco ha svolto la prima parte delle visite mediche all’estero, in Austria, dove alcuni giorni fa è stato operato anche Nicolò Zaniolo. Il costo totale dell’operazione sarà di 27 milioni, suddivisi in prestito (3 milioni), riscatto obbligatorio (15) e bonus (9), mentre il calciatore percepirà uno stipendio da 4.8 milioni netti a stagione. La Roma attende Milik prima di poter dare il via libera alle visite di rito di Dzeko con la Juventus. Il costo dell’operazione che porterà il bosniaco alla corte di Pirlo è di 15 milioni, con un contratto da 7.5 milioni netti a stagione per due anni. I giallorossi così facendo non si libereranno solo dell’ingaggio -pesante- del numero 9, ma potranno mettere a bilancio anche una plusvalenza da 12.5 milioni. In attesa che Milik e Napoli risolvano le loro querelle, la Roma accoglie Marash Kumbulla nella Capitale: al Verona vanno in prestito Cetin, Diaby e Cancellieri. Prestito biennale per il difensore, con riscatto fissato a 13.5 milioni più 3.5 di bonus. Cengiz Under invece andrà in prestito al Leicester: alla Roma 3 milioni per il prestito, con il diritto di riscatto (e non obbligo, come inizialmente pattuito) fissato a 24 milioni. Resta in una situazione di stallo la trattativa con il Manchester United per il ritorno di Chris Smalling a Roma.

Alice Dionisi

Kumbulla è della Roma: l’acquisto che serviva

(Jacopo Venturi) – La Roma batte un colpo e acquista Marash Kumbulla dall’Hellas Verona. In un mercato un po’ statico per la Roma, a causa anche del cambio di proprietà poco prima dell’apertura della finestra dei trasferimenti, i giallorossi hanno messo a segno una buona operazione. Nonostante il costo elevato, il difensore albanese era esattamente quello che serviva alla causa romanista. Un difensore moderno, completo e giovane. In quello che è stato il suo primo anno in Serie A ha dimostrato una gran forza fisica e atletica, nonostante una struttura corporea ancora da costruire; la cosa che ha colpito di più però è stata la maturità, ancor più impressionante se abbinata alla qualità generale. Nell’ottica della difesa a tre inoltre, era essenziale aggiungere una pedina di livello a Mancini e Ibanez. Nella speranza che si riesca a riportare Smalling a Trigoria, Fonseca avrebbe a disposizione 4 giocatori di gran qualità da poter intercambiare indifferentemente. Logico che senza Smalling la coperta risulterebbe essere corta, ma comunque l’acquisto di Kumbulla garantisce alla Roma il minimo indispensabile per continuare a lavorare sul “nuovo” modulo.

(Jacopo Venturi)

La Roma attende Milik prima di dare l’ok per le visite mediche di Dzeko con la Juventus

Pagine Romaniste (F. Belli) – La Roma attende per autorizzare le visite mediche di Edin Dzeko con la Juventus. I giallorossi aspettano prima il via libera dalla clinica di Innsbruck dove Milik effettuerà una prima parte delle visite mediche e che il calciatore polacco risolva gli ultimi dettagli con il Napoli prima di poter addio al bosniaco. Il polacco dopo le chiamate degli ultimi giorni di Fonseca e Fienga aveva già aperto in maniera importante ad un trasferimento nella Capitale, dopo quasi sei ore dall’inizio della riunione, è arrivato l’ok finale del calciatore e del suo entourage, che è riuscito a strappare un contratto quinquennale da circa 5 milioni netti a stagione più bonus. Dopo il sì del classe 1994 sono iniziate una serie di chiamate per risolvere alcuni problemi di natura contrattuale con il Napoli: i partenopei dovranno rinnovare di un anno il contratto di Milik, che poi si trasferirà alla corte di Fonseca in prestito con obbligo di riscatto (3+15 milioni) e altri 10 milioni che possono entrare in futuro nelle casse dei campani. De Laurentiis ha dato il permesso a Milik a svolgere le visite mediche, ma si è impuntato in particolare sulla questione delle multe per l’ammutinamento dello scorso novembre. Gli intermediari proveranno a risolvere la questione con il Napoli in giornata. Nella stessa operazione lasciano la Roma i giovani del 2003 Modugno e Meloni, i cui agenti ieri sera hanno già firmato i contratti, da ratificare oggi con il Napoli.

Francesco Belli

Zaniolo ha deciso: lunedì l’operazione in Austria

AS Roma Italian midfielder Nicolo Zaniolo celebrates after scoring during the UEFA Champions League round of 16, first leg football match AS Roma vs FC Porto on February 12, 2019 at the Olympic stadium in Rome. (Photo by Andreas SOLARO / AFP) (Photo credit should read ANDREAS SOLARO/AFP via Getty Images)

Si era voluto prendere qualche giorno di tempo per riflettere su quando e dove effettuare l’operazione Nicolò Zaniolo, ancora molto scosso dopo la rottura del legamento crociato sinistro. Come riporta l’emittente satellitare, il 22 giallorosso ha scelto l’Austria, più precisamente Innsbruck dal prof. Christian Fink, nella stessa clinica dove si sono già operati Chiellini e Demiral per lo stesso problema. L’operazione sarebbe già in programma per lunedì prossimo, mentre domani la famiglia comunicherà ufficialmente la decisione scartando definitivamente gli Stati Uniti, in particolare Pittsbourgh, e soprattutto Villa Stuart. 

Fonte: Sky Sport

Kolarov, tutte le strade portano a Roma. Le due facce del derby

Alice Dionisi – La Roma ufficializza la cessione di Aleksandar Kolarov all’Inter di Antonio Conte, a fronte di un corrispettivo fisso di 1.5 milioni e di un variabile di 0.5 di bonus. Arrivato a Roma nell’estate del 2017, ha collezionato 132 presenze in giallorosso, con 19 reti e 20 assist.

Capitano della nazionale serba, Kolarov inizia la sua carriera nelle giovanili dello Stella Rossa, per poi debuttare nella massima serie del campionato serbo-montenegrino nel 2004 vestendo la maglia Cukaricki Stankom. Nel 2006 si trasferisce a Belgrado, dove rimarrà per una stagione prima di essere acquistato dalla Lazio nell’estate del 2007. L’11 aprile del 2009 va a segno nel derby capitolino contro la Roma, segnando il gol del 4-2 per i biancocelesti. Nella sua prima esperienza nella Capitale vince una Coppa Italia e una Supercoppa. A luglio del 2010 viene acquistato dal Manchester City allenato da Roberto Mancini per 18 milioni di euro. Con i Citizens vince due volte il titolo nazionale (2011-12 e 2013-14), due Coppe di Lega, una Coppa d’Inghilterra e una Community Shield. Record di presenze e reti in carriera con il City, dove in 247 apparizioni totali colleziona 21 gol.

Dopo 7 anni in Inghilterra fa il suo ritorno in Italia e torna nella Capitale, sponda Roma questa volta. Un segno del destino: il terzino ha infatti un tatuaggio sul braccio destro raffigurante un Colosseo che recita la scritta “Tutte le strade portano a Roma” in latino. I giallorossi lo acquistano per 5 milioni di euro e mette subito a tacere tutti i possibili dubbi sul suo passato alla Lazio segnando il gol -decisivo- dell’1-0 alla prima di campionato contro l’Atalanta (e all’esordio in giallorosso) con una punizione rasoterra che beffa la difesa bergamasca. Va a segno nel derby disputato il 29 settembre 2018 contro la Lazio, diventando il secondo calciatore nella storia, dopo Arne Selmosson, ad andare a segno nella stracittadina con entrambe le squadre.

Alice Dionisi

L’Italia vince ma Zaniolo non sorride

Alice Dionisi – L’Italia batte l’Olanda 1-0 grazie ad un gol di Barella e si porta al primo posto della classifica nel gruppo di Nations League. I festeggiamenti per i tre punti degli azzurri però sono amari, soprattutto in casa Roma. Al 41’ Nicolò Zaniolo è uscito dal campo dopo uno scontro con Van De Beek. Il calciatore giallorosso ha raggiunto lo spogliatoio camminando, ma fin dal primo momento le sensazioni sono state negative. Il medico della Nazionale, Andrea Ferretti, al termine della partita ha dichiarato: “Si tratta di una distorsione importante al ginocchio” e per Zaniolo è tornato il fantasma dell’infortunio già subìto lo scorso 12 gennaio, in occasione della sfida di campionato contro la Juventus. L’esito degli esami strumentali svolti a Villa Stuart conferma che si tratta di una rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro (la seconda in meno di nove mesi). L’operazione era programmata il giorno dopo le visite ma il calciatore, di comune accordo con la società, ha deciso di rimandare la decisione di qualche giorno e valutare altre strutture, sia negli Stati Uniti che in Austria, come ad esempio quella di Innsbruck dove si era già operato Chiellini. Intanto dal mondo del calcio arrivano messaggi di pronta guarigione per il giovane classe 1999, dai compagni di squadra al ct Mancini. Milik scrive “Ci sono passato anche io, sono con te. Forza Nicolò”. “Auguri di pronta guarigione a Zaniolo, un patrimonio dell’intero Paese” sono le parole del numero uno del Coni Giovanni Malagò. Dalla Serie A un pensiero dalla sua ex squadra, l’Inter: “Siamo tutti con te!”, “Ti siamo vicini e ti aspettiamo in campo” il pensiero del Milan, “Saprai rialzarti anche questa volta più forte di prima” il messaggio del Lecce. L’infortunio di Zaniolo potrebbe cambiare le strategie di mercato della Roma, che dovrà cercare un sostituto in attesa del suo recupero.

Alice Dionisi

 

FROSINONE-ROMA 1-4: i giallorossi la risolvono con un poker nel primo tempo. Bene Mkhitaryan e Karsdorp

Henrikh Mkhitaryan Roma celebrates after scoring a goal. Roma 15-09-2019 Stadio Olimpico Football Serie A 2019/2020 AS Roma – US Sassuolo Photo Antonietta Baldassarre/ Insidefoto PUBLICATIONxNOTxINxITA AntoxBaldassarre

Buono anche il secondo test stagionale per la Roma, che dopo il successo sulla Sambenedettese, batte anche il Frosinone di Alessandro Nesta. Un successo che matura tutto nel primo tempo. A sbloccarla è Karsdorp dopo un buon uno-due con Pellegrini. Poco dopo arriva il raddoppio di Under servito da un gran verticale di Mancini. Pellegrini prima e Mkkhitaryan poi completano il poker. Nella ripresa inutile la rete di Dionisi. Buon test per gli uomini di Fonseca: ancora buone indicazioni da Karsdorp. Bene anche Mkhitaryan, in campo tutti i 90 minuti, e Pellegrini. Nel secondo tempo ingresso vivace di Perotti che si è dato un gran da fare.

FROSINONE-ROMA 1-4 (14′ Karsdorp, 17′ Ünder, 36′ Pellegrini, 44′ Mkhitaryan, 55′ Dionisi)
FROSINONE (3-5-2): Bardi; Brighenti (60′ Ghazoini), Ariaudo (46′ Szyminski), Capuano (46′ Krajnc); Salvi (46′ Zampano), Tribuzzi, Maiello (60′ Errico), Vitale, D’Elia (72′ Giordani); Ciano (46′ Trotta), Ardemagni (46′ Dionisi, 68′ Tonetto).
A disp: Iacobucci, Marcianò, Bastianello, Beghetto, Coccia, Santarpia.
All. Alessandro Nesta

ROMA:
(3-4-2-1): Pau Lopez (46′ Mirante); Mancini (68′ Trasciani), Cristante, Ibanez (60′ Juan Jesus); Karsdorp (60′ Santon), Diawara (60′ Villar), Veretout (68′ Seck), Calafiori (68′ Bouah); Cengiz (68′ Antonucci) , Pellegrini (68′ Perotti); Mkhitaryan.
A disp: Boer.
All. Paulo Fonseca
Arbitro: Davide Di Marco

UFFICIALE: Olsen si trasferisce all’Everton in prestito per una stagione

Robin Olsen è un nuovo giocatore dell’Everton. Ad annunciare l’arrivo del portiere svedese  è lo stesso club di Liverool tramhttps://twitter.com/officialasroma/status/1313240322076532736?s=21ite un post pubblicato sul profilo Twitter ufficiale del club. Anche la Roma ha annunciato la cessione dell’estremo difensore in prestito fino al 30 giugno 2021.