Primavera, Inter-Roma 1-0. Emmers stende i giallorossi, nerazzurri in finale con la Fiorentina

(Cronaca E.Bandini) – L’Inter al Mapei Stadium supera 1-0 la Roma. A decidere la partita è il gol nel secondo tempo di Emmers. I giallorossi vengono eliminati in semifinale: i nerazzurri domenica alle ore 18:00 sfideranno in finale la Fiorentina.

IL TABELLINO

LE FORMAZIONI UFFICIALI

Inter (4-3-3): Di Gregorio; Valietti, Gravillon, Vanheusden, Cagnano; Rivas, Carraro, Emmers; Awua (86′ Lombardoni), Pinamonti, Belkheir (59′ Bakayoko).
A disposizione: Mangano, Mattioli, Danso, Rover, Nolan, Butic, Dekic, Sala, Putzolu, Souare.
Allenatore: Stefano Vecchi

Roma (4-3-3): Crisanto; De Santis, Grossi, Ciavattini, Anocic (81′ Cappa); Frattesi, Bordin (94′ Marcucci), Spinozzi (70′ Valeau); Antonucci, Soleri, Tumminello.
A disposizione: Romagnoli, Greco, Nani, Ciofi, Franchi, Diallo, Meadows.
Allenatore: Alberto De Rossi

Arbitro: Giacomelli di Trieste.
Guardalinee: Longo – Ranghetti.
Quarto uomo: Andreini.

Marcatori: 47′ Emmers (Inter).
Ammoniti: 33′ De Santis (Roma), 69′ Cagnano (Inter).
Espulsi:-.

LIVE 

SECONDO TEMPO

95′ – Giacomelli fischia la fine della partita: l‘Inter vince 1-0 grazie al gol di Emmers, la Roma viene eliminata in semifinale. In finale i nerazzurri sfideranno la Fiorentina.

94′ – Ultimo cambio per la Roma: esce Bordin, entra Marcucci.

90′ – Saranno 5 i minuti di recupero.

86′ – Secondo cambio anche per l’Inter: esce Awua per crampi, entra Lombardoni. Vecchi si compre inserendo il quinto difensore.

81′ – Secondo cambio per la Roma: esce Anocic, entra Cappa. I giallorossi adesso si schierano con il modulo 4-2-4.

80′ – Poco più di dieci minuti al termine del match: la Roma si sbilancia in avanti per cercare il gol del pareggio.

71′ – I nerazzurri vanno vicini alla seconda rete. Emmers, ottimamente servito in area di rigore avversaria, lascia sul posto Frattesi e effettua un tiro-cross rasoterra che dopo una deviazione arriva sui piedi di Valietti. Il difensore dell’Inter con il destro calcia clamorosamente sull’esterno della rete.

70′ – Cambio tra le file della Roma: esce Spinozzi, entra Valeau.

69′ – Primo cartellino giallo per l’Inter: ammonito Cagnano per un fallo a metà campo ai danni di Antonucci.

68′ – Sugli sviluppi di un calcio d’angolo Vanheusden riesce a concludere di testa verso la porta giallorossa. Il tiro del difensore dell’Inter però è debole e centrale, Crisanto para agevolmente.

63′ – Clamorosa occasione per la Roma, che sfiora il gol del pareggio. Dopo una bella azione avvolgente da parte dei giallorossi Antonucci serve ottimamente in area di rigore Tumminello, che di testa va vicino alla rete. La palla esce di poco sopra la traversa.

59′ – Primo cambio per l’Inter: esce Belkheir, entra Bakayoko.

56′ – Bella azione personale sulla fascia destra di Antonucci, che dopo aver dribblato due avversari da posizione defilata calcia in porta: il suo destro sfortunatamente scheggia la traversa. 

51′ – La Roma prova a reagire al gol dell’Inter con un cross di Anocic per Soleri. Gravillon però in scivolata anticipa l’attaccante giallorosso e devia la palla in rimessa laterale.

47′ – GOL DELL’INTER! Emmers porta in vantaggio i nerazzurri. Belkheir con un passaggio filtrante serve splendidamente il centrocampista belga che dopo aver superato Ciavattini arriva a tu per tu con Crisanto e con il destro ad incrociare segna il gol dell’uno a zero.

45′ – Inizia il secondo tempo: sono i giallorossi a giocare il primo pallone della ripresa.Nessun cambio per le due formazioni.

PRIMO TEMPO

46′ – Finisce un primo tempo molto equilibrato: l’Inter è stata più pericolosa, ma la Romaè uscita nel finale.

45′ – L’arbitro Giacomelli concede un minuto di recupero. 

40′ – La Roma prova a reagire con un rasoterra dal limite dell’area di rigore di Antonucci. Il destro del numero 10 giallorosso è bloccato a terra in due tempi da Di Gregorio.

34′ – Cagnano dalla fascia sinistra riesce a crossare per Pinamonti che di prima conclude verso lo specchio della porta. Il colpo di testa del numero 9 nerazzurro è ottimamente respinto centralmente da Crisanto.

33′ – Primo cartellino giallo per la Roma: ammonito Eros De Santis per un fallo ai danni di Rivas centrocampo.

25′ – Bella azione di Antonucci sulla corsia di sinistra, che riesce a passare il pallone a Soleri: l’attaccante giallorosso da fuori area cerca la porta con un rasoterra, ma Di Gregorio si distende in tuffo e para agevolmente.

18′ – L’Inter prova ad imporsi sui giallorossi prendendo in mano il pallino del gioco. Nerazzurri pericolosi da situazione di corner: Soleri respinge di testa ma il pallone gli carambola tra le gambe e poi termina sul fondo, a poca distanza dal palo.

8′ – Dopo una prima fase di studio anche l’Inter arriva alla conclusione verso lo specchio della porta. Rivas prova il destro a giro dal limite dell’area di rigore, ma Ciavattini devia in calcio d’angolo.

4′ – Emmers cade a terra dopo aver ricevuto una violenta pallonata al volto da Ciavattini. Entrano in campo i medici nerazzurri.

1′ – E’ la Roma ad avere la prima occasione della gara. Tentativo dalla distanza da parte di Spinozzi: il destro rasoterra del numero 8 giallorosso è bloccato a terra da Di Gregorio.

0′ – Inizia il match al Mapei Stadium: sono i nerazzurri a giocare il primo pallone.

PRE PARTITA

Ore 20.15 – I giallorossi scendono in campo per il riscaldamento.

Ore 19.42 – Anche l’Inter fa il suo ingresso in campo per la ricognizione.

Ore 19.19 – La Roma è arrivata al Mapei Stadium, i giocatori effettuano la ricognizione sul campo.

Stadio della Roma, conferenza PD. Pelonzi: “Il parere del municipio sarà negativo. La delibera è inaccettabile”

(E.Bandini) – Questa mattina, alle ore 10.30, si è tenuta in via del Tritone 142, presso la Sala delle Conferenze del gruppo Partito Democratico capitolino, una conferenza sulla realizzazione del nuovo Stadio della Roma. Presenti nella sala Giulio Pelonzi, Michela Di Biase, Ilaria Piccolo. Assente Roberto Giachetti.

LIVE

11.30 – La conferenza stampa è terminata.

11.20 – Prende la parola Ilaria Piccolo: “Credevamo al progetto, ma con tante opere pubbliche. Senza opere come si può concedere la pubblica utilità? Siamo arrivati al punto che un’opera pubblica come il Ponte dei Congressi viene messa al servizio di un’opera privata“.

11.00 – E’ arrivata nella sala anche Michela Di Biase. Queste le sue parole:

Non è stata calendarizzata la delibera. Non tutti i municipi dello stadio sono stati chiamati a esprimere il parere. Alla mia osservazione di farci capire dal punto di vista procedurale la risposta è stata che Montuori ha detto che non necessario. Siamo d’accordo sul progetto ma il nostro progetto era per la città, ad oggi vengono meno le condizioni necessarie per un vero stadio della Roma. Aspettiamo oggi di sentire l’assessore, abbiamo sento chiacchiere ma poca ciccia. I tempi non sono sufficienti“.

10.50 – Inizio conferenza stampa. Prende la parola Pelonzi:
Se si governa bisogna prendersi le responsabilità. Se la scrivi con i piedi la delibera e poi viene bloccata, fai uno scaricabarile. Noi pensiamo che il parere del municipio sarà negativo, perché non c’è stato un percorso di coinvolgimento. La delibera è inaccettabile per vari punti: abbiamo pensato allo stadio come una opportunità per migliorare la vita dei cittadini quotidiana, le opere pubbliche della delibera Caudo, presentavano il ponte dei Congressi e Traiano, per evitare che il miglioramento a nord crei un buco a sud. La mancanza del ponte al sud non è solo un pericolo per la viabilità ma anche per la sicurezza. Lo stadio ad oggi avrà un solo punto di accesso. Senza Ponte di Traiano avrebbe una sola via di entrata e di uscita. Il taglio del 50% delle cubature è una bufala, esiste solo sul business park. Non sono state sommate le cubature presenti negli altri comparti. Dovrebbero essere più precisi, dicendo che hanno tagliato le cubature del business park”.

10.45 – Nella sala è presente Giulio Pelonzi, consigliere capitolino del PD. Queste le sue parole ai cronisti presenti prima della conferenza stampa:

Un impianto per il quale siete d’accordo a certe condizioni…
Si, fuor di dubbio che il PD voglia lo stadio. La delibera Caudo è stata la delibera che ha incardinato in modo serio lo stadio. Poi è accaduto che ci sono stati 8 mesi di confusione istituzionale, pareri contrastanti inviati alla conferenza dei servizi e un assessore che ha dato le dimissioni. Otto mesi persi per la Roma e per la città. Oggi un’accelerazione fortissima, incomprensibile. Ieri ci è arrivata la delibera della Giunta sulla pubblica utilità, che è stata portata già stamattina e si dovrà esprimere il parere su questa delibera. La delibera è arrivata al municipio anche ieri, e anche il Municipio deve farla passare prima di arrivare in aula nelle sue commissioni ed è evidente che non fanno in tempo per questa mattina. Una delibera che vorrebbero portare in aula la prossima settimana ma sul quale pendono ancora il vincolo idrogeologico, il vincono della sovrintendenza e questa amministrazione vorrebbe che ci si assumesse la responsabilità di dare la pubblica utilità pure in presenza di questi vincoli. Questo è inaccettabile, chiedere questa responsabilità che può essere penale. Questi vincoli devono essere rimossi tramite lavori che non vediamo in questa delibera. Questa è solo una dichiarazione di intenzioni, perciò non comprendiamo ancor di più questa accelerazione alla luce del fatto che almeno è stata accettata l’idea portata avanti dal PD di separare il momento della dichiarazione di pubblica utilità al momento della variante urbanistica. Quest’ultima partirà da settembre, e solo quando dal Comune alla conferenza si potranno esprimere dei pareri. Allora una delibera con due vincoli pendenti, una delibera che non innesca fasi decisionali, allora qual è il motivo di questa accelerazione dopo mesi di stallo? Il taglio d cubature del business park è del 50%, peccato che negli altri comparti commerciali non lo è. Se vediamo l’intera cubatura non esiste il taglio. Poi aggiungo, le opere previste immaginavano uno sviluppo della zona adiacente per quanto riguarda la viabilità e uno sviluppo commerciale. Questo sparisce, non c’è. Si dà per scontato il fatto che lo stato metterà il ponte dei congressi in tempi da record, me lo auguro ma sono 15 anni che è previsto. Questa cubatura, senza il collegamento all’autostrada, all’aeroporto, sarà appetibile o sarà un rischio? Io non credo che il proponente sia triste se gli hanno abbassato un po’ di rischio di impresa. A fronte del fatto che hanno abbassato in modo drastico le opere pubbliche a carico del proponente, 115 milioni di euro in meno. Le opere pubbliche vengono date in mano al proponente in modo manutentivo e non infrastrutturale. Le opere manutentive non conferiscono un interesse pubblico, il treno aggiustato oggi, quando si romperà domani da chi viene pagato? Dal Comune? Questi sono solo alcuni motivi che ci spingono a dire che si siamo favorevoli ma se ci sono queste condizioni non possiamo dire sì, che c’è un interesse pubblico. Se non c’è un salto di qualità noi non liberiamo questo pubblico interesse.

Roma, il pagellone di fine anno. Dzeko e Nainggolan spiccano su tutti. Bene Fazio ed Emerson, delude Bruno Peres

Simone Indovino – Archiviata la stagione della Roma è il momento di fare i bilanci e giudicare le annate dei calciatori. Spiccano diversi profili, tra cui quelli di Dzeko e Nainggolan. Il primo è stato una macchina da gol, il belga ha avuto una costanza di rendimento eccezionale. In fase difensiva la scoperta è rappresentata da Fazio: il gigante argentino ha saputo prendere le redini della retroguardia dopo appena poche settimane dal suo arrivo. Deludono gli acquisti estivi più conclamati, ovvero Bruno Peres e VermaelenSorpresa Emerson: solo l’infortunio nell’ultima giornata ha interrotto una crescita spaventosa del brasiliano.

PORTIERI

Szczesny 7 – Stagione di altissimo livello per il polacco che, grazie ai suoi felini interventi, ha spesso tolto le castagne dal fuoco alla Roma regalando diversi punti. Anche fortunato: i pochi svarioni compiuti nell’arco dell’anno sono tutti vanificati da irregolarità degli avversari. Il futuro è ancora un enigma, le sue prestazioni non sono di certo passate inosservate a numerosi club.

Alisson 6.5 – Sempre presente quando è stato chiamato in causa. Il portiere di coppa ha saputo reggere con eleganza la pressione di partite non semplici, mostrando sicurezza e personalità. A meno di ribaltoni di mercato, sarà lui il futuro della porta giallorossa.

Lobont s.v. – Mai coinvolto nella stagione giallorossa, ma è fondamentale per lo spogliatoio giallorosso.

DIFENSORI

Rudiger 6.5 – Il campionato del tedesco è iniziato solamente dopo il recupero totale dall’infortunio, ovvero a ottobre. Fondamentale la sua duttilità nel pacchetto arretrato: il classe ’93 è stato schierato in diverse posizioni dall’allenatore comportandosi con diligenza.

J.Jesus 6.5 – Giunto in giallorosso durante il ritiro di Pinzolo, la prima parte di stagione non è stata positiva per il brasiliano. Spesso fischiato e criticato, ha avuto il grande merito, da dicembre in poi, di saper reagire dimostrando tutta la sua qualità in fase difensiva.

Fazio 7 – Arrivato in punta di piedi, si è conquistato gara dopo gara il ruolo di “comandante” nel pacchetto centrale della Roma. Ha avuto il grande merito di mettere a disposizione della squadra la sua grande esperienza anche internazionale, dimostrandosi attento e concentrato in quasi tutti i match da lui disputati. Peccato solamente per la settimana horror accusata nelle partite contro Lazio e Lione, in cui qualche suo errore, in coabitazione con i compagni, ha compromesso gran parte della stagione capitolina.

Manolas 6.5 – Il greco rimane sempre un punto cardine della difesa romanista. Quando le sue motivazioni sono alte, si dimostra uno dei difensori più completi in Europa. Al contrario, e queste situazioni sono capitate un po’ troppo frequentemente soprattutto nel finale di stagione, nel momento in cui cala la tensione emotiva sfoggia prestazioni distratte e non adatte al suo standard di gioco.

Emerson 7.5 – Insieme a Dzeko è sicuramente la nota positiva della stagione romanista. Gran parte del merito va a Spalletti che ha saputo credere in lui nonostante un difficile mese di agosto. Il brasiliano ha ripagato il tecnico con costanza nelle partite da lui giocate, condite sempre da tanta corsa e da pregevoli giocate sulla fascia sinistra. Conclude in maniera negativa a causa del brutto infortunio che lo costringe all’operazione al ginocchio.

B.Peres 4.5 – La delusione della stagione giallorossa porta il suo volto. L’acquisto più oneroso della campagna acquisti giallorossa non rende come si sperava, sfoggiando una prestazione sottotono dopo l’altra non garantendo la qualità delle giocate a cui ci aveva abituato durante la sua esperienza torinese. A lui si rimprovera l’incapacità di captare i momenti della partita, sbagliando spesso e volentieri giocate e posizionamenti ai fini del risultato.

Mario Rui 5.5 – Sfortunato. Giunto sotto precisa richiesta di Spalletti, l’infortunio al ginocchio compromette la prima metà della sua stagione. Una volta tornato in forma ha dovuto far i conti con l’esplosione di Emerson giocando, a causa del brasiliano, poche partite. Nelle gare in cui è stato chiamato in causa avrebbe potuto fare tuttavia di più.

Vermaelen 5 – Arrivato in estate come punta di diamante del pacchetto arretrato, il belga delude le aspettative nell’arco della stagione. I troppo frequenti problemi fisici e il ritardo nella preparazione lo penalizzano nelle gare in cui è chiamato in causa, dove risulta spesso fuori dal gioco e sempre in ritardo sugli avversari. Farà probabilmente ritorno a Barcellona dopo il 30 giugno.

CENTROCAMPISTI

De Rossi 7 – All’alba dei 34 anni DDR compie uno dei campionati qualitativamente migliori in carriera. La costanza di rendimento è alla base della stagione positiva, impreziosita da quattro fondamentali gol nelle ultime cinque partite, utili a garantire un piazzamento in Champions.

Paredes 6.5 – Forte dell’esperienza a Empoli, l’argentino ha a poco a poco incrementato la qualità delle sue giocate fino a conquistarsi la piena fiducia di Spalletti. L’allenatore infatti, specie nella seconda parte di stagione, ha schierato il classe ’94 in partite molto delicate venendo spesso ripagato. A meno di scossoni di mercato, la mediana della Roma potrebbe aver trovato un valido proprietario.

Strootman 6.5 – Non era facile riprendere in mano il centrocampo giallorosso dopo l’incostanza degli ultimi anni. Ma con la grinta e la caparbietà a cui l’olandese ci ha ormai abituato non è stato un problema. Annata più che positiva nonostante qualche piccolo calo fisico nel finale di campionato.

Nainggolan 7.5 – Quasi impossibile analizzare la stagione del Ninja in poche righe. Partito in sordina a causa delle fatiche post Europeo, ha pian piano aumentato il suo rendimento fino a diventare il vero punto cardine della Roma. Record di gol per il belga per quanto riguarda il bottino personale e prestazioni superlative al servizio della squadra, su tutte quelle nel derby di andata e a Milano contro l’Inter.

Grenier 6 – Sufficienza strappata grazie al comportamento adeguato nei pochi minuti consessi dall’allenatore.

Gerson 5.5 – Difficile dare una valutazione del suo campionato. Impiegato poco e niente, la sua ultima apparizione risale al lontano 17 dicembre in casa della Juventus. Il brasiliano non è mai piaciuto troppo a Spalletti e questo di certo non è stato un mistero. Il futuro è un’incognita: difficile dire adesso se la Roma continuerà a puntare su di lui o meno.

Florenzi 6.5 – Sfortunato, anzi, sfortunatissimo. Prima parte della stagione ad altissimo livello con la consueta duttilità, poi quel maledetto 27 ottobre e la rottura del crociato. Una volta pronto al rientro, ecco la ricaduta. Una mancanza che si è fatta sentire in casa Roma, come dichiarato dallo stesso presidente Pallotta. Aspettiamo Sandrino a braccia aperte e in forma per il nuovo campionato.

ATTACCANTI

Salah 7 – 19 reti e 15 assist per l’egiziano. Un ottimo bottino se si pensa alla sua lontananza per più di un mese a causa della Coppa D’Africa. Imprescindibile nello scacchiere di Spalletti; quando non è in giornata di grazia la fase offensiva romanista accusa e non poco.

El Shaarawy 6.5 – Stagione dalle due facce per il Faraone. Nei primi sei mesi è relegato spesso e volentieri in panchina a causa dell’alto rendimento dei compagni di reparto. Complice il calo di Perotti, sale in cattedra negli ultimi periodi dell’anno rivelandosi fondamentale in partite decisive per la conquista del secondo posto.

Perotti 6.5 – Discorso simile a quello di El Shaarawy ma a mesi invertiti. Autunno e inverno da protagonista, primavera in calando a causa anche di qualche acciacco fisico. Ma è suo il gol allo scadere dell’ultima giornata che vale la qualificazione diretta in Champions e un bottino da circa 50 milioni. Nota di merito per quanto riguarda i calci di rigore: un cecchino impassibile.

Dzeko 8 – Vero, non è stato decisivo in qualche partita di maggior importanza, ma al gigante bosniaco non si può imputare nulla. 39 gol in stagione e conquista del titolo di capocannoniere sia della Serie A che dell’Europa League. Sempre coinvolto da Spalletti, si è saputo rende protagonista anche nella manovra di squadra e non solo in zona gol.

Totti 6 – Difficile fare di più sia a causa dell’età che per lo scarso impiego. Si ben comporta quando è buttato nella mischia, sfornando i soliti assist a cui ci ha abituato nel corso della sua storica carriera.

Iturbe 5 – Rientrato dal prestito inglese, delude ancora una volta. Spalletti lo schiera col contagocce, costringendo la società a mandarlo nuovamente a fare esperienza al Torino nella sessione di mercato invernale. Con tutta probabilità, Monchi si metterà a lavoro per cederlo in maniera definitiva.

ALLENATORE

Spalletti 6.5 – A conti fatti rimane uno dei tecnici più prolifici della storia romanista. Con 87 punti (record nella storia giallorossa) deve arrendersi solamente allo strapotere della Juve, centrando tuttavia una fondamentale qualificazione europea. Potrebbe essere più lucido in alcune scelte e in alcune dichiarazioni, su tutte la sorpresa di schierare Gerson titolare in quella che forse è stata la partita chiave del campionato allo Juventus Stadium.

Simone Indovino