Roma, il pagellone di fine anno. Dzeko e Nainggolan spiccano su tutti. Bene Fazio ed Emerson, delude Bruno Peres

Simone Indovino – Archiviata la stagione della Roma è il momento di fare i bilanci e giudicare le annate dei calciatori. Spiccano diversi profili, tra cui quelli di Dzeko e Nainggolan. Il primo è stato una macchina da gol, il belga ha avuto una costanza di rendimento eccezionale. In fase difensiva la scoperta è rappresentata da Fazio: il gigante argentino ha saputo prendere le redini della retroguardia dopo appena poche settimane dal suo arrivo. Deludono gli acquisti estivi più conclamati, ovvero Bruno Peres e VermaelenSorpresa Emerson: solo l’infortunio nell’ultima giornata ha interrotto una crescita spaventosa del brasiliano.

PORTIERI

Szczesny 7 – Stagione di altissimo livello per il polacco che, grazie ai suoi felini interventi, ha spesso tolto le castagne dal fuoco alla Roma regalando diversi punti. Anche fortunato: i pochi svarioni compiuti nell’arco dell’anno sono tutti vanificati da irregolarità degli avversari. Il futuro è ancora un enigma, le sue prestazioni non sono di certo passate inosservate a numerosi club.

Alisson 6.5 – Sempre presente quando è stato chiamato in causa. Il portiere di coppa ha saputo reggere con eleganza la pressione di partite non semplici, mostrando sicurezza e personalità. A meno di ribaltoni di mercato, sarà lui il futuro della porta giallorossa.

Lobont s.v. – Mai coinvolto nella stagione giallorossa, ma è fondamentale per lo spogliatoio giallorosso.

DIFENSORI

Rudiger 6.5 – Il campionato del tedesco è iniziato solamente dopo il recupero totale dall’infortunio, ovvero a ottobre. Fondamentale la sua duttilità nel pacchetto arretrato: il classe ’93 è stato schierato in diverse posizioni dall’allenatore comportandosi con diligenza.

J.Jesus 6.5 – Giunto in giallorosso durante il ritiro di Pinzolo, la prima parte di stagione non è stata positiva per il brasiliano. Spesso fischiato e criticato, ha avuto il grande merito, da dicembre in poi, di saper reagire dimostrando tutta la sua qualità in fase difensiva.

Fazio 7 – Arrivato in punta di piedi, si è conquistato gara dopo gara il ruolo di “comandante” nel pacchetto centrale della Roma. Ha avuto il grande merito di mettere a disposizione della squadra la sua grande esperienza anche internazionale, dimostrandosi attento e concentrato in quasi tutti i match da lui disputati. Peccato solamente per la settimana horror accusata nelle partite contro Lazio e Lione, in cui qualche suo errore, in coabitazione con i compagni, ha compromesso gran parte della stagione capitolina.

Manolas 6.5 – Il greco rimane sempre un punto cardine della difesa romanista. Quando le sue motivazioni sono alte, si dimostra uno dei difensori più completi in Europa. Al contrario, e queste situazioni sono capitate un po’ troppo frequentemente soprattutto nel finale di stagione, nel momento in cui cala la tensione emotiva sfoggia prestazioni distratte e non adatte al suo standard di gioco.

Emerson 7.5 – Insieme a Dzeko è sicuramente la nota positiva della stagione romanista. Gran parte del merito va a Spalletti che ha saputo credere in lui nonostante un difficile mese di agosto. Il brasiliano ha ripagato il tecnico con costanza nelle partite da lui giocate, condite sempre da tanta corsa e da pregevoli giocate sulla fascia sinistra. Conclude in maniera negativa a causa del brutto infortunio che lo costringe all’operazione al ginocchio.

B.Peres 4.5 – La delusione della stagione giallorossa porta il suo volto. L’acquisto più oneroso della campagna acquisti giallorossa non rende come si sperava, sfoggiando una prestazione sottotono dopo l’altra non garantendo la qualità delle giocate a cui ci aveva abituato durante la sua esperienza torinese. A lui si rimprovera l’incapacità di captare i momenti della partita, sbagliando spesso e volentieri giocate e posizionamenti ai fini del risultato.

Mario Rui 5.5 – Sfortunato. Giunto sotto precisa richiesta di Spalletti, l’infortunio al ginocchio compromette la prima metà della sua stagione. Una volta tornato in forma ha dovuto far i conti con l’esplosione di Emerson giocando, a causa del brasiliano, poche partite. Nelle gare in cui è stato chiamato in causa avrebbe potuto fare tuttavia di più.

Vermaelen 5 – Arrivato in estate come punta di diamante del pacchetto arretrato, il belga delude le aspettative nell’arco della stagione. I troppo frequenti problemi fisici e il ritardo nella preparazione lo penalizzano nelle gare in cui è chiamato in causa, dove risulta spesso fuori dal gioco e sempre in ritardo sugli avversari. Farà probabilmente ritorno a Barcellona dopo il 30 giugno.

CENTROCAMPISTI

De Rossi 7 – All’alba dei 34 anni DDR compie uno dei campionati qualitativamente migliori in carriera. La costanza di rendimento è alla base della stagione positiva, impreziosita da quattro fondamentali gol nelle ultime cinque partite, utili a garantire un piazzamento in Champions.

Paredes 6.5 – Forte dell’esperienza a Empoli, l’argentino ha a poco a poco incrementato la qualità delle sue giocate fino a conquistarsi la piena fiducia di Spalletti. L’allenatore infatti, specie nella seconda parte di stagione, ha schierato il classe ’94 in partite molto delicate venendo spesso ripagato. A meno di scossoni di mercato, la mediana della Roma potrebbe aver trovato un valido proprietario.

Strootman 6.5 – Non era facile riprendere in mano il centrocampo giallorosso dopo l’incostanza degli ultimi anni. Ma con la grinta e la caparbietà a cui l’olandese ci ha ormai abituato non è stato un problema. Annata più che positiva nonostante qualche piccolo calo fisico nel finale di campionato.

Nainggolan 7.5 – Quasi impossibile analizzare la stagione del Ninja in poche righe. Partito in sordina a causa delle fatiche post Europeo, ha pian piano aumentato il suo rendimento fino a diventare il vero punto cardine della Roma. Record di gol per il belga per quanto riguarda il bottino personale e prestazioni superlative al servizio della squadra, su tutte quelle nel derby di andata e a Milano contro l’Inter.

Grenier 6 – Sufficienza strappata grazie al comportamento adeguato nei pochi minuti consessi dall’allenatore.

Gerson 5.5 – Difficile dare una valutazione del suo campionato. Impiegato poco e niente, la sua ultima apparizione risale al lontano 17 dicembre in casa della Juventus. Il brasiliano non è mai piaciuto troppo a Spalletti e questo di certo non è stato un mistero. Il futuro è un’incognita: difficile dire adesso se la Roma continuerà a puntare su di lui o meno.

Florenzi 6.5 – Sfortunato, anzi, sfortunatissimo. Prima parte della stagione ad altissimo livello con la consueta duttilità, poi quel maledetto 27 ottobre e la rottura del crociato. Una volta pronto al rientro, ecco la ricaduta. Una mancanza che si è fatta sentire in casa Roma, come dichiarato dallo stesso presidente Pallotta. Aspettiamo Sandrino a braccia aperte e in forma per il nuovo campionato.

ATTACCANTI

Salah 7 – 19 reti e 15 assist per l’egiziano. Un ottimo bottino se si pensa alla sua lontananza per più di un mese a causa della Coppa D’Africa. Imprescindibile nello scacchiere di Spalletti; quando non è in giornata di grazia la fase offensiva romanista accusa e non poco.

El Shaarawy 6.5 – Stagione dalle due facce per il Faraone. Nei primi sei mesi è relegato spesso e volentieri in panchina a causa dell’alto rendimento dei compagni di reparto. Complice il calo di Perotti, sale in cattedra negli ultimi periodi dell’anno rivelandosi fondamentale in partite decisive per la conquista del secondo posto.

Perotti 6.5 – Discorso simile a quello di El Shaarawy ma a mesi invertiti. Autunno e inverno da protagonista, primavera in calando a causa anche di qualche acciacco fisico. Ma è suo il gol allo scadere dell’ultima giornata che vale la qualificazione diretta in Champions e un bottino da circa 50 milioni. Nota di merito per quanto riguarda i calci di rigore: un cecchino impassibile.

Dzeko 8 – Vero, non è stato decisivo in qualche partita di maggior importanza, ma al gigante bosniaco non si può imputare nulla. 39 gol in stagione e conquista del titolo di capocannoniere sia della Serie A che dell’Europa League. Sempre coinvolto da Spalletti, si è saputo rende protagonista anche nella manovra di squadra e non solo in zona gol.

Totti 6 – Difficile fare di più sia a causa dell’età che per lo scarso impiego. Si ben comporta quando è buttato nella mischia, sfornando i soliti assist a cui ci ha abituato nel corso della sua storica carriera.

Iturbe 5 – Rientrato dal prestito inglese, delude ancora una volta. Spalletti lo schiera col contagocce, costringendo la società a mandarlo nuovamente a fare esperienza al Torino nella sessione di mercato invernale. Con tutta probabilità, Monchi si metterà a lavoro per cederlo in maniera definitiva.

ALLENATORE

Spalletti 6.5 – A conti fatti rimane uno dei tecnici più prolifici della storia romanista. Con 87 punti (record nella storia giallorossa) deve arrendersi solamente allo strapotere della Juve, centrando tuttavia una fondamentale qualificazione europea. Potrebbe essere più lucido in alcune scelte e in alcune dichiarazioni, su tutte la sorpresa di schierare Gerson titolare in quella che forse è stata la partita chiave del campionato allo Juventus Stadium.

Simone Indovino