Stadio della Roma, conferenza PD. Pelonzi: “Il parere del municipio sarà negativo. La delibera è inaccettabile”

(E.Bandini) – Questa mattina, alle ore 10.30, si è tenuta in via del Tritone 142, presso la Sala delle Conferenze del gruppo Partito Democratico capitolino, una conferenza sulla realizzazione del nuovo Stadio della Roma. Presenti nella sala Giulio Pelonzi, Michela Di Biase, Ilaria Piccolo. Assente Roberto Giachetti.

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11.30 – La conferenza stampa è terminata.

11.20 – Prende la parola Ilaria Piccolo: “Credevamo al progetto, ma con tante opere pubbliche. Senza opere come si può concedere la pubblica utilità? Siamo arrivati al punto che un’opera pubblica come il Ponte dei Congressi viene messa al servizio di un’opera privata“.

11.00 – E’ arrivata nella sala anche Michela Di Biase. Queste le sue parole:

Non è stata calendarizzata la delibera. Non tutti i municipi dello stadio sono stati chiamati a esprimere il parere. Alla mia osservazione di farci capire dal punto di vista procedurale la risposta è stata che Montuori ha detto che non necessario. Siamo d’accordo sul progetto ma il nostro progetto era per la città, ad oggi vengono meno le condizioni necessarie per un vero stadio della Roma. Aspettiamo oggi di sentire l’assessore, abbiamo sento chiacchiere ma poca ciccia. I tempi non sono sufficienti“.

10.50 – Inizio conferenza stampa. Prende la parola Pelonzi:
Se si governa bisogna prendersi le responsabilità. Se la scrivi con i piedi la delibera e poi viene bloccata, fai uno scaricabarile. Noi pensiamo che il parere del municipio sarà negativo, perché non c’è stato un percorso di coinvolgimento. La delibera è inaccettabile per vari punti: abbiamo pensato allo stadio come una opportunità per migliorare la vita dei cittadini quotidiana, le opere pubbliche della delibera Caudo, presentavano il ponte dei Congressi e Traiano, per evitare che il miglioramento a nord crei un buco a sud. La mancanza del ponte al sud non è solo un pericolo per la viabilità ma anche per la sicurezza. Lo stadio ad oggi avrà un solo punto di accesso. Senza Ponte di Traiano avrebbe una sola via di entrata e di uscita. Il taglio del 50% delle cubature è una bufala, esiste solo sul business park. Non sono state sommate le cubature presenti negli altri comparti. Dovrebbero essere più precisi, dicendo che hanno tagliato le cubature del business park”.

10.45 – Nella sala è presente Giulio Pelonzi, consigliere capitolino del PD. Queste le sue parole ai cronisti presenti prima della conferenza stampa:

Un impianto per il quale siete d’accordo a certe condizioni…
Si, fuor di dubbio che il PD voglia lo stadio. La delibera Caudo è stata la delibera che ha incardinato in modo serio lo stadio. Poi è accaduto che ci sono stati 8 mesi di confusione istituzionale, pareri contrastanti inviati alla conferenza dei servizi e un assessore che ha dato le dimissioni. Otto mesi persi per la Roma e per la città. Oggi un’accelerazione fortissima, incomprensibile. Ieri ci è arrivata la delibera della Giunta sulla pubblica utilità, che è stata portata già stamattina e si dovrà esprimere il parere su questa delibera. La delibera è arrivata al municipio anche ieri, e anche il Municipio deve farla passare prima di arrivare in aula nelle sue commissioni ed è evidente che non fanno in tempo per questa mattina. Una delibera che vorrebbero portare in aula la prossima settimana ma sul quale pendono ancora il vincolo idrogeologico, il vincono della sovrintendenza e questa amministrazione vorrebbe che ci si assumesse la responsabilità di dare la pubblica utilità pure in presenza di questi vincoli. Questo è inaccettabile, chiedere questa responsabilità che può essere penale. Questi vincoli devono essere rimossi tramite lavori che non vediamo in questa delibera. Questa è solo una dichiarazione di intenzioni, perciò non comprendiamo ancor di più questa accelerazione alla luce del fatto che almeno è stata accettata l’idea portata avanti dal PD di separare il momento della dichiarazione di pubblica utilità al momento della variante urbanistica. Quest’ultima partirà da settembre, e solo quando dal Comune alla conferenza si potranno esprimere dei pareri. Allora una delibera con due vincoli pendenti, una delibera che non innesca fasi decisionali, allora qual è il motivo di questa accelerazione dopo mesi di stallo? Il taglio d cubature del business park è del 50%, peccato che negli altri comparti commerciali non lo è. Se vediamo l’intera cubatura non esiste il taglio. Poi aggiungo, le opere previste immaginavano uno sviluppo della zona adiacente per quanto riguarda la viabilità e uno sviluppo commerciale. Questo sparisce, non c’è. Si dà per scontato il fatto che lo stato metterà il ponte dei congressi in tempi da record, me lo auguro ma sono 15 anni che è previsto. Questa cubatura, senza il collegamento all’autostrada, all’aeroporto, sarà appetibile o sarà un rischio? Io non credo che il proponente sia triste se gli hanno abbassato un po’ di rischio di impresa. A fronte del fatto che hanno abbassato in modo drastico le opere pubbliche a carico del proponente, 115 milioni di euro in meno. Le opere pubbliche vengono date in mano al proponente in modo manutentivo e non infrastrutturale. Le opere manutentive non conferiscono un interesse pubblico, il treno aggiustato oggi, quando si romperà domani da chi viene pagato? Dal Comune? Questi sono solo alcuni motivi che ci spingono a dire che si siamo favorevoli ma se ci sono queste condizioni non possiamo dire sì, che c’è un interesse pubblico. Se non c’è un salto di qualità noi non liberiamo questo pubblico interesse.