Roma-Chelsea 3-0: le pagelle. Vincono i lupi nella notte delle streghe. Che serata a tinte giallorosse!

Simone Indovino – E chi se lo aspettava? Forse tanti, forse nessuno, ma poco importa. L’impresa è servita, Chelsea disintegrato per 3-0 dopo una prestazione sublime. Due marcature di El Shaarawy e una di Perotti stendono Conte, impotente di fronte al cinismo della Roma. Onore al merito sicuramente a Di Francesco, che ha preparato una partita perfetta e che è stato aiutato senz’altro dai suoi calciatori. Il pareggio dell’Atletico favorisce i capitolini, che ora sono un po’ più (spazio alla scaramanzia) vicini agli ottavi.

ROMA

Alisson 7 – Il brasiliano sta riuscendo a trasmettere enorme sicurezza al reparto. Anche quest’oggi è sempre sull’attenti quando è chiamato a respingere gli insidiosi tiri degli attaccanti del Chelsea. Abilissimo anche col pallone tra i piedi: è il primo giocatore a far partire la manovra.

Florenzi 7.5 – Partita quasi anormale del tuttofare romano, che esce dal cilindro 75 minuti che sfiorano la perfezione comportandosi in maniera eccelsa sulla fascia destra. Esce, in maniera comprensibile, più che stremato sotto la standing ovation dei suoi tifosi.

Fazio 7.5 – Vero, i piccoletti Hazard e Pedro lo mettono in difficoltà inizialmente. Ma col passare dei minuti l’argentino trova i perfetti piazzamenti e sovrasta tutti. Un plauso per la sua qualità in fase di impostazione.

J.Jesus 7.5 – Arriva l’ennesima conferma per il centrale brasiliano che anche quest’oggi si comporta in maniera egregia. Sempre ben piazzato, riesce ad allontanare i pericoli avversari in qualunque situazione. Un dribbling di troppo nei primi 45 minuti gli stava per costare caro, ma questa piccola disattenzione si può tranquillamente perdonare.

Kolarov 6.5 – I clienti di fronte a lui sono scomodi e per tale ragione non si sgancia troppe volte in avanti specie nella parte iniziale della gara. La sua qualità ed esperienza si rivela ancora una volta fondamentale ai fini del risultato finale.

De Rossi 7 – Fa saltare qualche coronaria di troppo ai tifosi, ma DDR è preziosissimo questa sera in manovra. Dirige il centrocampo alla perfezione e fornisce un preziosissimo aiuto ai compagni in difesa, dove si fa trovare sempre al posto giusto.

Strootman 7 – Prime battute in cui l’olandese si mostra in ritardo, facendosi spesso superare tra le linee. Niente paura, l’ex PSV stava semplicemente carburando. Le caviglie dei giocatori del Chelsea necessiteranno diverse medicazioni per tutti i morsi che il classe ’90 ha dato.

Nainggolan 7 – Il diesel Ninja impiega qualche giro d’orologio di troppo per entrare in gara, ma non appena si accende la luce non ce n’è per nessuno. Il secondo tempo è di una qualità straordinaria: con le sue giocate permette sempre alla squadra di ripartire e sradica tantissimi palloni dai piedi avversari.

Perotti 7.5 – Avrebbe avuto lo stesso voto del compagno di reparto qualora avrebbe depositato in rete la seconda palla gol. Non fa niente, ci facciamo bastare il termosifone da fuori area che ha fulminato Courtois.

El Shaarawy 8 – Cavalca l’onda delle rete al Bologna realizzando una doppietta di straordinaria fattura e importanza. La prima marcatura avviene addirittura dopo appena 44 secondi, la seconda al ridosso della pausa a fine primo tempo. Mette, inoltre, tanta corsa e sacrificio al servizio dei suoi compagni. Faraonico.

Dzeko 7 – Il gol sta mancando, è vero. Ma le prestazioni di Edin sono sempre e costantemente straordinarie. Un lavoro sporco pazzesco da parte del bosniaco che coniuga anche un favoloso gioco con i piedi. Fornisce a Perotti un assist al bacio che l’argentino non sfrutta.

Gerson 6.5 – Ingresso in gara positivissimo per il brasiliano che ferma tutte le offensive del Chelsea sulla fascia sinistra.

Manolas 6.5 – Rientro dall’infortunio, qualche minuto di assoluto controllo e marcatura quasi realizzata.

Pellegrini s.v. – Pochi minuti per il classe ’96.

Di Francesco 8 – Chapeau per il mister. Gara preparata in maniera eccelsa dal tecnico che annichilisce il più quotato Conte. La sua squadra ha raggiunto una maturità davvero invidiabile ma l’imperativo adesso è solo uno: non fermarsi.

Simone Indovino