De Rossi ma che combini!

Lavinia Colasanto – Si ferma a 12 la striscia di vittorie consecutive in trasferta della Roma. I giallorossi non vanno oltre l’1-1 contro il Genoa nel ventoso pomeriggio di Marassi, perdendo terreno dalle prime della classe. Partita molto fisica e fallosa, con pochi sprazzi di bel calcio, si cerca di badare al sodo ma spesso le due squadre sbagliano l’ultimo passaggio, vanificando ogni sforzo prodotto.

Dopo un primo tempo degno di un film horror la pellicola assume i ricami di un thriller. Il match diventa divertente e gli animi si surriscaldano col pubblico che fa la sua parte. Dopo un lungo attaccare la Roma trova il vantaggio con guizzo di El Shaarawy. Il Faraone è lesto a sfruttare la sua nuova posizione, da esterno alto a sinistra, dopo l’uscita di Perotti, e realizza col destro ottenendo il massimo risultato dal perfetto cross di Florenzi. Per l’azzurro si tratta del quarto gol in campionato, il primo in trasferta, anche questo di pregevole fattura. La trama va avanti senza sorprese con la Roma in pieno controllo della partita fino al punto di massimo shock, quello che neanche il miglior regista poteva pensare di progettare. Calcio di rigore per il Genoa e rosso diretto per De Rossi dopo una manata a Lapadula a palla lontana. Interviene il VAR che aiuta Giacomelli. Il direttore di gara è irremovibile e concede il tiro dal dischetto che proprio l’ex attaccante del Milan realizza con freddezza.

Tutto da rifare per la Roma che però non ha la forza per andare di nuovo in vantaggio, fermandosi a pochi centimetri dalla gloria. Incredibili le occasioni per Strootman, 12esimo legno colpito in campionato per i giallorossi, e per Defrel allo scadere, con tutta la squadra, compresa di staff tecnico, a protestare per un rigore. Qui il VAR resta silenzioso candidandosi al titolo di miglior attore non protagonista. La stagione è ancora lunga, ma la Roma ha cominciato col piede sbagliato quel poker di partite che possono segnare il suo destino: lottare per lo scudetto o restare nella mischia per conquistare la Champions League. Il futuro è ancora tutto da scrivere a cominciare dalla partita casalinga di venerdì pomeriggio, alle 18.30 contro la SPAL. Serve ripartire immediatamente senza leccarsi le ferite perché le altre non aspettano.

Lavinia Colasanto

De Rossi espulso. La Roma frena

Serena Randazzo – “Sbagliando si impara” dice un noto proverbio. E dovrebbe valere per tutti, o quasi. Non di certo per Daniele De Rossi, che di errori ne ha fatti tanti, calcisticamente parlando, ma di lezioni ne ha imparate ancora evidentemente poche. Nella partita di ieri sera contro il Genoa, il centrocampista giallorosso ha rimediato, quasi certamente, due giornate di squalifica per uno schiaffo a Lapadula. La squadra della Capitale era in vantaggio per 1 a 0 a 20 minuti dal fischio finale ed aveva totalmente sotto controllo la partita, quando, dopo un calcio d’angolo battuto dal grifone, Giacomelli ferma il gioco e corre a bordo campo per consultare il VAR. Cartellino rosso per De Rossi e calcio di rigore, questa la sentenza. Le immagini sono chiare: il calciatore di Ostia ha rifilato una manata all’attaccante genoano, giudicata violenta dall’arbitro senza alcuna esitazione. Gesto istintivo? Folle? Stizzito? Non esiste spiegazione. L’unica certezza sta nella rete del pareggio realizzata proprio dall’ex Milan. La partita terminerà sul’1-1, con una grande occasione sprecata dagli uomini di Di Francesco, che nel post partita dichiarerà: “ci siamo pareggiati da soli”. Grande verità. La condotta antisportiva di De Rossi allibisce la piazza romana, che prontamente condanna il giocatore. Non esistono pro in questo episodio, nessuna giustifica.

 

Un leggero passo indietro però è necessario farlo. Il 31 ottobre la Roma vince per 3 a 0 sul Chelsea di Antonio Conte. Dilaga l’entusiasmo della tifoseria romanista per la città, Daniele De Rossi si presenta alle consuete interviste del post partita e dichiara: “Bisogna essere sempre orgogliosi di essere romanisti. Anche quando si perde 7-1, io lo sono sempre”. E la storia della Roma lo dimostra. Di passi falsi ce ne sono sempre stati, ma sarà lì che servirà essere orgogliosi di aver scelto questi colori. Lo scivolone è di nuovo arrivato. Brutto, inutile e ingiustificabile, ma c’è. Bisognerà ora allacciarsi gli scarpini e correre più degli altri per provare a rimediare, dato che con non è con il rancore che si conquistano punti. A questo punto chi davvero crede in questa squadra, saprà perdonarlo, perché sa che nel bene o nel male Daniele De Rossi è anche questo.

Serena Randazzo