De Rossi espulso. La Roma frena

Serena Randazzo – “Sbagliando si impara” dice un noto proverbio. E dovrebbe valere per tutti, o quasi. Non di certo per Daniele De Rossi, che di errori ne ha fatti tanti, calcisticamente parlando, ma di lezioni ne ha imparate ancora evidentemente poche. Nella partita di ieri sera contro il Genoa, il centrocampista giallorosso ha rimediato, quasi certamente, due giornate di squalifica per uno schiaffo a Lapadula. La squadra della Capitale era in vantaggio per 1 a 0 a 20 minuti dal fischio finale ed aveva totalmente sotto controllo la partita, quando, dopo un calcio d’angolo battuto dal grifone, Giacomelli ferma il gioco e corre a bordo campo per consultare il VAR. Cartellino rosso per De Rossi e calcio di rigore, questa la sentenza. Le immagini sono chiare: il calciatore di Ostia ha rifilato una manata all’attaccante genoano, giudicata violenta dall’arbitro senza alcuna esitazione. Gesto istintivo? Folle? Stizzito? Non esiste spiegazione. L’unica certezza sta nella rete del pareggio realizzata proprio dall’ex Milan. La partita terminerà sul’1-1, con una grande occasione sprecata dagli uomini di Di Francesco, che nel post partita dichiarerà: “ci siamo pareggiati da soli”. Grande verità. La condotta antisportiva di De Rossi allibisce la piazza romana, che prontamente condanna il giocatore. Non esistono pro in questo episodio, nessuna giustifica.

 

Un leggero passo indietro però è necessario farlo. Il 31 ottobre la Roma vince per 3 a 0 sul Chelsea di Antonio Conte. Dilaga l’entusiasmo della tifoseria romanista per la città, Daniele De Rossi si presenta alle consuete interviste del post partita e dichiara: “Bisogna essere sempre orgogliosi di essere romanisti. Anche quando si perde 7-1, io lo sono sempre”. E la storia della Roma lo dimostra. Di passi falsi ce ne sono sempre stati, ma sarà lì che servirà essere orgogliosi di aver scelto questi colori. Lo scivolone è di nuovo arrivato. Brutto, inutile e ingiustificabile, ma c’è. Bisognerà ora allacciarsi gli scarpini e correre più degli altri per provare a rimediare, dato che con non è con il rancore che si conquistano punti. A questo punto chi davvero crede in questa squadra, saprà perdonarlo, perché sa che nel bene o nel male Daniele De Rossi è anche questo.

Serena Randazzo