Totti alla partita in onore di Sara. L’ex capitano: “Daremo il massimo affinchè le cose cambino” –

L.Fantoni Francesco Totti per il sociale: un film visto e rivisto per tante e tante volte. Il dirigente giallorosso non ha mai fatto mancare il proprio sostegno alle persone meno fortunate di lui, e si è sempre speso per diverse cause umanitarie e sociali. Come quella per ricordare Sara Di Pietrantonio, giovane donna uccisa dall’ex fidanzato a cui è stata dedicata oggi una partita per ricordare a tutti la delicatezza e l’importanza delle discussioni sul tema del femminicidio. La kermesse, organizzata dal Dipartimento per le Pari Opportunità, consiste in una partita di calcio a cui saranno presenti, oltre all’ex capitano giallorosso, la sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi, e Concetta Raccuia, mamma di Sara Di Pietrantonio. Queste le parole dell’ex numero 10: “Voglio ringraziare tutti i presenti e le autorità per questa giornata bellissima sperando che non ci siano più episodi di violenza sulla donne. Mi dispiace essere in queste vesti per questi episodi sgradevoli. Mi riallaccio alla mamma di Sara, alla signora Concetta: tutto quello che dice e tutto quello che ha detto è realtà, sperando che queste cose non succedano più perché sono cose assurde, surreali. Bisogna aiutare le donne come gli uomini, siamo tutti uguali, sia maschi che femmine, perciò dobbiamo cercare di andare tutti dalla stessa parte. Noi cercheremo di dare il massimo affinchè le cose possano cambiare, la vita è una e bisogna godersela fino in fondo. Sperando che da oggi si possa partire e si possano cambiare tante tante cose. Che queste persone non possano fare più queste cose incredibili che nella vita nessuno crede che una persona normale possa fare. Il mio appello è un appello forte e sentito: sicuramente riusciremo a cambiare la mentalità di queste persone”.

Luca Fantoni

Dal Genoa a Genoa, quanti ricordi per Perotti

Margherita Bellecca – Dopo il trionfo nel derby e la caduta indolore in Champions League, la Roma è pronta a sfidare il Genoa, domenica pomeriggio alle 15 a Marassi. La fatica accumulata nelle precedenti due partite, ma soprattutto, la voglia di punti del Grifone in piena lotta per non retrocedere, sono due armi che Di Francesco dovrà disinnescare. Morale in salita per i padroni di casa usciti con i tre punti dalla trasferta di Crotone alla prima di Ballardini in panchina, subentrato a Juric.

Il tecnico romanista continuerà a ruotare i giocatori in un turnover, che al momento, è stato vincente. Ancora da verificare le condizioni di Florenzi, non convocato per la partita contro l’Atletico per un’infiammazione al ginocchio non operato. Il terzino farà di tutto per esserci, altrimenti toccherà ancora a Peres comporre la difesa con Manolas, Jesus, pronto al rientro dal primo minuto, e Kolarov. A centrocampo si rivedrà De Rossi e potrebbe esserci una giornata di riposo per Nainggolan, che negli ultimi quattro giorni ha stretto i denti per poter giocare. Al posto del belga si scalda Pellegrini, voglioso di riscattare la brutta prova in Champions. Completerà il reparto Kevin Strootman. Di Francesco avrà l’imbarazzo della scelta in attacco, anche grazie alla possibile convocazione per Schick, la prima dal 28 ottobre, quando la Roma giocò contro il Bologna. Il ceco non partirà titolare e, forse, non entrerà nemmeno in campo a differenza di Dzeko, alla ricerca di quel gol che in campionato manca ormai da sei turni. A far compagnia al bosniaco si candidano El Shaarawy, dopo aver giocato pochi minuti contro l’Atletico, e Defrel, per far rifiatare Perotti. Ma attenzione alla possibile sorpresa Under mentre Gerson sembra tagliato fuori.

Pochi dubbi per Ballardini. Uno di questi riguarda l’attacco con l’ex laziale Pandev in ballottaggio col giovane Pellegri, che ha già segnato alla Roma nell’ultima giornata dello scorso campionato. A supportare una delle due punte ci sarà l’estro e il genio di Taarabt che sarà accompagnato dalla quantità di Rigoni, dalla velocità di Laxalt, dalle geometrie di Miguel Veloso e dalla grinta di Omeonga. In difesa il quartetto composto da Izzo, e gli ex Spolli, Zukanovic e Rosi. In porta Perin.

Sono 109 le partite giocate tra Roma e Genoa con i capitolini avanti per 52 a 35. Bilancio non confermato a Marassi dove il Grifone comanda 27 a 11. Sarà, invece, la terza sfida tra Di Francesco e Ballardini, un pareggio ed una vittoria per l’abruzzese.

Il ricordo più nitido è quel Roma-Genoa 3-2, con la bomba di Perotti scagliata alle spalle di Perin all’ultimo secondo. Ripartire da quella euforia che ha caratterizzato anche il post derby ma senza essere presuntuosi, come sottolineato da Eusebio Di Francesco dopo l’Atletico Madrid. Il campionato chiama e la Roma è pronta a rispondere ancora una volta presente.

Margherita Bellecca

Atletico Madrid-Roma: le pagelle. Fazio il totem, incubo Bruno Peres

Gianluca Notari – Per la qualificazione erano buoni due risultati su tre, ma purtroppo è arrivata una sconfitta. Niente panico, la qualificazione è ancora ampiamente alla portata della Roma: battendo il Qarabag i giallorossi sarebbero matematicamente qualificati, ma se l’Atletico Madrid non dovesse vincere a Londra, De Rossi e compagni approderebbero comunque agli ottavi. Quella del Wanda Metropolitano è stata una partita combattuta, per lunghi tratti in equilibrio, sbloccata solamente da una prodezza di Griezmann, tornato al gol dopo quasi due mesi di digiuno con il club. Infine, Gameiro a chiudere i giochi, che insacca da posizione defilata dopo aver saltato Alisson, su imbucata dell’implacabile Griezmann. Una prova in generale degli uomini di Di Francesco sufficiente solo a tratti, ma che fortunatamente non compromette il buon lavoro fatto fin’ora.

LE PAGELLE

Alisson 5.5 – Incolpevole in occasione dei gol, riesce sempre a gestire il pallone con i piedi, seppur con un pizzico di fiducia in eccesso che lo porta spesso a rischiare la giocata.
Bruno Peres 4 – Il peggiore in campo. Manchevole in fase di spinta, dove sbaglia sempre la scelta, disastroso in fase difensiva: è dalla sua parte infatti che giunge il cross per il primo gol dell’Atletico. Per finire in bellezza, rimedia il secondo giallo che gli farà saltare la sfida decisiva contro il Qarabag.
Manolas 5.5 – Lontano parente del Manolas visto al derby: inizia la gara facendosi soggiogare da Torres come l’ultimo dei dilettanti, e subito dopo rimedia un giallo per una scivolata a metà campo – francamente inutile – su Augusto Fernandez.
Fazio 7.5 – Sontuoso, è il vero comandante della difesa giallorossa. Ci mette qualche minuto a prendere le giuste misure, ma la sua partita è un crescendo di chiusure e lanci millimetrici, spesso arricchendo il tutto con qualche dribbling spettacolare.
Kolarov 5.5 – Spinge in tandem con Perotti, perché è lì che la Roma riesce a sfondare, ma i suoi cross sono meno precisi del solito. Cala nel finale.
Pellegrini 5 – Spaesato, il giovane giallorosso non riesce a trovare la giusta posizione in campo per tutta la partita. Giustamente sostituito.
Gonalons 6 – La sua intelligenza tattica è superiore agli altri e si vede: il francese si propone sempre in appoggio ai compagni e smista con diligenza i palloni che riceve. Carente in fase di copertura, ma nel complesso prestazione sufficiente.
Nainggolan 6.5 – L’unico tiro che poteva impensierire Oblàk è il suo, che da posizione defilatissima prova a beffare il portiere sloveno ma sfortunatamente il pallone finisce sul palo. Per il resto tanta qualità e tanta corsa in ambedue le fasi. Il solito ninja.
Gerson 4.5 – Soffre dall’inizio della partita la prestazione di Filipe Luis, uno dei migliori dei suoi, e paga lo scotto di ‘novellino‘ su questi palcoscenici. Mai incisivo, sciupa due potenziali occasioni nel primo tempo. Evanescente.
Dzeko 5 – Stavolta non è neanche riuscito a fare il solito lavoro in appoggio alla squadra. Ha lottato, improvvisato un paio di dribbling, preso a spallate gli arcigni difensori ‘rojiblancos’, ma non è certo il migliore Dzeko. Inoltre, il gol manca da oltre un mese.
Perotti 6.5 – Il più pericoloso della Roma, nel primo tempo vince costantemente i duelli contro il terzino avversario, Thomas, che poi terzino non è: Perotti lo salta sempre, ma nell’ultimo passaggio non riesce mai a trovare il giusto guizzo. Rimane comunque l’unico ad impensierire la retroguardia avversaria.
dal 62′: Strootman 5.5 – Entra al posto di Pellegrini, ma non cambia di molto le cose.
dal 70′: Defrel 5.5 – Appannato, necessita di più continuità.
dal 78′: El Shaarawy sv – Entra appena in tempo per verificare che sì, le condizioni del campo lasciano a desiderare.
Di Francesco 5.5 – Questa volta il turover non paga: Pellegrini e Gerson subiscono la fisicità degli spagnoli, ma l’atteggiamento aggressivo è comunque costante per tutta la partita. Bene nella conferma di Fazio.

Gianluca Notari