Al via la Serie A, tra vecchi e nuovi allenatori

Alice Dionisi – Inizia una nuova stagione di Serie A. Dopo un’estate movimentata, si sono definite le nuove panchine per le venti squadre che si sfideranno in campionato: sette cambi per i club partecipanti, di cui quattro nelle squadre che si sono classificate nelle prime sei posizioni lo scorso anno. Tra le big, soltanto Napoli e Atalanta hanno confermato la precedente guida tecnica, mentre Juventus, Inter, Roma e Milan hanno deciso di affidarsi a nuovi protagonisti. Cambi anche in casa Genoa, Sampdoria e Verona.

ATALANTA

Dopo un ottimo campionato e la storica qualificazione alla Champions League, i bergamaschi confermano Gian Piero Gasperini. Nella scorsa stagione, terzo posto alle spalle di Juventus e Napoli.

BOLOGNA

Sarà ancora Sinisa Mihajlovic a guidare il Bologna la prossima stagione. Confermato dopo aver ottenuto il decimo posto in campionato lo scorso anno, con 44 punti, salvando la squadra da una situazione che sembrava già compromessa.

BRESCIA

Neopromosso in Serie A, il Brescia ha deciso di continuare ad affidarsi ad Eugenio Corini, che ha guidato la squadra al primo posto della Serie Cadetta la scorsa stagione.

CAGLIARI

Il presidente Tommaso Giulini conferma Rolando Maran sulla panchina del club sardo dopo aver ottenuto il quindicesimo posto lo scorso anno.

FIORENTINA

Viola a rischio retrocessione nella scorsa stagione dopo l’addio di Stefano Pioli, ma la nuova società di Rocco Commisso ha deciso di continuare a dare fiducia a Vincenzo Montella.

GENOA

Dopo il brivido dello scorso campionato, in cui il Genoa si è classificato diciassettesimo, a pari punti con l’Empoli retrocesso, il presidente Preziosi ha deciso di puntare proprio sull’ex-Empoli Aurelio Andreazzoli per la prossima stagione.

INTER

Torna in Italia Antonio Conte. Dopo le esperienze sulle panchine di Juventus, Chelsea e Nazionale Italiana, il tecnico prenderà il posto di Luciano Spalletti sulla panchina nerazzurra.

JUVENTUS

Dopo aver vinto lo scorso campionato grazie alla guida di Massimiliano Allegri, i bianconeri scelgono l’ex Napoli Maurizio Sarri per questa stagione. Il tecnico toscano arriva dopo una stagione in Premier League sulla panchina del Chelsea, con il quale ha conquistato l’Europa League prima dell’addio.

LAZIO

Nonostante le voci di mercato che lo davano in partenza verso panchine di maggior spessore, il tecnico biancoceleste dopo la vittoria della Coppa Italia ha deciso di continuare la sua avventura con la Lazio.

LECCE

Neopromosso, secondo in Serie B, il Lecce conferma Fabio Liverani, che avrà il compito di guidare i suoi nel massimo campionato italiano dopo un’assenza che dura dal 2012.

MILAN

Dopo l’addio di Rino Gattuso, i rossoneri si affidano a Marco Giampaolo, ex-Sampdoria, il quale però non potrà disputare con la sua nuova squadra l’Europa League, nonostante il piazzamento del Milan nella passata stagione (quinto), a causa del fair play finanziario.

NAPOLI

Continua l’esperienza sulla panchina del Napoli per Carlo Ancelotti, secondo nella stagione 2018-19 alle spalle della Juventus con 79 punti.

PARMA

Confermato Roberto D’Aversa dopo il quattordicesimo posto in campionato la scorsa stagione. Un campionato altalenante quello del Parma lo scorso anno, iniziato bene ma che ha perso d’intensità nel girone di ritorno.

ROMA

Sarà Paulo Fonseca a guidare la Roma la prossima stagione. Dopo l’esonero di Eusebio Di Francesco a marzo e la breve esperienza del traghettatore Ranieri, sarà l’allenatore ex Shakhtar Donetsk il nuovo volto dei giallorossi.

SAMPDORIA

Ferrero pesca in casa Roma per la panchina della Sampdoria, scegliendo Eusebio Di Francesco per guidare i blucerchiati nella nuova stagione. Il tecnico abruzzese prenderà il posto di Giampaolo, che aveva condotto la Samp al nono posto lo scorso anno.

SASSUOLO

In attesa della chiamata di una big, Roberto De Zerbi continua la sua avventura col Sassuolo, undicesimo in campionato lo scorso anno.

SPAL

La Spal conferma Leonardo Semplici, nella speranza di replicare la più che positiva stagione trascorsa.

TORINO

Confermato Walter Mazzarri sulla panchina granata. Il tecnico vuole continuare il percorso iniziato dal club piemontese e trascinare la squadra in Europa League.

UDINESE

L’Udinese conferma Igor Tudor. Nonostante una stagione a rischio retrocessione lo scorso anno, il tecnico proverà a giocarsi le sue carte in campionato e conquistare la salvezza in anticipo.

VERONA

Quinto in Serie B, promosso nella massima serie a seguito dei play-off, l’Hellas Verona sceglie l’ex allenatore del Genoa Ivan Juric e non conferma Aglietti.

Alice Dionisi

Ancora tu: Dzeko rimane e rinnova

(Jacopo Venturi) – Era il gennaio 2018 quando Dzeko era a un passo dal Chelsea di Antonio Conte. L’operazione sembrava fatta, ma tra qualche resistenza del giocatore e quelle della moglie, alla fine il tutto è naufragato. E dire che la Roma abbia beneficiato di quella permanenza è dire poco: il bosniaco da quel momento in poi ha letteralmente trascinato la Roma fino alla semifinale di Champions con gol e prestazioni straordinarie. Un anno e mezzo dopo sembrava davvero finita tra il Cigno di Sarajevo e la Roma: a bussare alla porta del numero 9 giallorosso sempre Conte, che stavolta siede però sulla panchina dell’Inter. Il giocatore sembrava essersi convinto, ma poi nella serata di ieri, è arrivato il comunicato della Roma: Dzeko rinnova fino al 2022. Rimane. Un’altra volta. I motivi della sua permanenza sono tanti: dal feeling scattato con Fonseca, che lo ha subito fatto sentire al centro anche di questo nuovo corso della Roma, al legame speciale che lega lui e la sua famiglia alla città. Se i motivi sono tanti ora l’obiettivo è uno, cercare di riportare la Roma dove non è riuscito lo scorso anno, incidendo come ha sempre fatto in queste quattro stagioni da campione.

(Jacopo Venturi)

Amichevole, Roma batte Arezzo 3-1: sintesi & pagelle

(K. Karimi – A. Papi) – La Roma chiude la sua estate di preparazione alla nuova stagione con una vittoria in trasferta: 3-1 sul campo dell’Arezzo, compagine di Serie C che ha già disputato diverse gare ufficiali nelle scorse settimane.

Una vittoria che conferma le impressioni già note sulla squadra di Fonseca: la Roma fa girare bene il pallone, ha ottime trame offensive ma appare leggera e poco reattiva in fase di copertura. Nel 4-2-3-1 giallorosso c’è spazio solo per due volti nuovi: Pau Lopez e Diawara in campo dall’inizio.

Primo tempo giocato alla pari: Roma a tutto campo e Arezzo insidioso in ripartenza, con i giallorossi molto vicini al gol in particolare per un palo colpito da Under e due reti annullate per off-side a Dzeko e Perotti. Nella ripresa la sfida, anche grazie ai molteplici cambi, si ravviva: al 48′ Zaniolo si procura il rigore netto che Perotti trasforma con la solita freddezza. Passano tre minuti e l’arbitro pisano Meraviglia concede un penalty anche all’Arezzo per dubbio intervento irregolare di Mancini. Trasforma l’ex interista Belloni.

Sull’1-1 sale in cattedra Dzeko: il bosniaco festeggia il rinnovo con un diagonale sinistro vincente, dopo aver però sprecato due chance facili solo davanti al portiere. Nel finale gli ospiti gestiscono e chiudono l’incontro: Schick ruba un bel pallone, Antonucci spreca ma Kluivert a porta vuota segna il 3-1 finale. Ora testa al campionato e all’esordio di domenica 25 agosto contro il Genoa.

Le pagelle della Roma:

Pau Lopez 6.5 – La migliore delle sue qualità è il posizionamento: è sempre nel vivo dell’azione e lo dimostra con diverse uscite perfette. Battuto solo dal rigore di Belloni.

Florenzi 6 – In una partita caratterizzata dalla spinta sulle fasce si trova perfettamente a suo agio. Qualche buona giocata nel tandem con Under sulla destra e un gol divorato sullo 0-0.

Fazio 6 – Sicuro e sereno nel primo tempo, visto che il tandem con Jesus sembra fortificarlo. Più nervoso e disattento nella ripresa, tanto da inveire spesso contro l’arbitro.

Juan Jesus 6 – Nulla da segnalare, qualche buon recupero a campo aperto e diversi palloni giocati con facilità. E’ atteso da prove più probanti.

Kolarov 6.5 – A 33 anni vederlo affondare sulla sinistra è sempre un piacere per gli occhi. L’asse con Dzeko funziona sempre a meraviglia. Arma letale.

Cristante 7 – Gara regolare e senza guizzi esagerati, ma va premiato perché si sta prendendo ormai in mano il centrocampo giallorosso. La trasformazione in metronomo roccioso e leader silenzioso è completata.

Diawara 6 – Ha mezzi incredibili, nel palleggio e nella visione di gioco. L’unica cosa che gli si può imputare e il coraggio di rischiare a volte una giocata più significativa del semplice appoggio laterale.

Under 6.5 – Uno dei pochi nella rosa attuale a poter accendere la luce con giocate personali. Fonseca gli dà fiducia, lui ricambia con un’altra prova positiva e nel centro del gioco.

Zaniolo 6.5 – Libero di svariare sul fronte offensivo come meglio crede, diventa un fattore del match. Gli viene annullato un goal per giusto fuorigioco, si procura il rigore del momentaneo 0-1 e pressa con il solito agonismo, svolgendo benissimo la fase di non possesso. Il rinnovo gli ha dato ulteriore serenità.

Perotti 6.5 – Conferma il suo buon lavoro da trequartista a tutto tondo, partendo da sinistra e dirigendosi come richiesto dal mister verso il centro. Impeccabile, come sempre, dagli 11 metri.

Dzeko 6 – Festeggia il rinnovo con un bel diagonale di sinistro, ma pecca di cattiveria e rabbia quando divora 2-3 occasioni nitide sparando sempre addosso al portiere. E’ il miglior acquisto per la prossima stagione, ma dovrà essere meno parsimonioso sotto porta.

I subentrati:

dal 46′ Mancini 5.5 – Il fallo da rigore è dubbio, ma dimostra subito di essere ancora un po’ indietro a livello difensivo rispetto a Fazio e Jesus. Il titolare la Roma lo deve trovare sul mercato.

dal 70′ Spinazzola 6 – Quando accelera è un bel vedere, anche per i guizzi tecnici non di poco conto. A sinistra è decisamente più a suo agio.

dal 70′ Pellegrini 6 – Ormai mediano consolidato, fa girare molti palloni e prova anche un paio di conclusioni senza esito.

dal 75′ Kluivert 6 – Discreti dialoghi con Spinazzola, si trova al posto giusto nel momento giusto per il gol del 3-1.

dal 81′ Santon s.v. – Fa rifiatare Florenzi.

dal 81′ Defrel s.v. – Niente da segnalare come esterno destro.

dal 81′ Antonucci s.v. – Si segnala solo per divorarsi il terzo gol, scaturendo però la rete di Kluivert.

dal 81′ Schick 6 – Reattivo nel rubare il pallone per l’azione dell’ultima rete giallorosa.

ALL. Fonseca – Termina il precampionato con un altro successo ben augurante e con i soliti dubbi legati alla fase difensiva. La velocità del palleggio, fattore imprescindibile della sua idea di calcio, cresce bene nella ripresa, ma ancora mostra lacune. Dietro urge trovare un leader per sopperire ai rischi tattici che la squadra è costretta a prendersi per proporre un gioco ultra offensivo. Da queste ultime due settimane di mercato si capirà il reale obiettivo a cui poter puntare.

Clamoroso: Dzeko rinnova con la Roma! Contratto fino al 2022

(Keivan Karimi) – Incredibile ma vero; dopo tanti rumors di mercato, le infinite chiacchiere sul suo prossimo passaggio all’Inter, Edin Dzeko ha scelto di restare alla Roma.

Oggi infatti il bosniaco ha firmato il suo nuovo contratto con il club giallorosso, rinnovando fino a giugno 2022. Una sorpresa assoluta in un momento piuttosto folle della sessione estiva, quando tutti pensavano che il suo trasferimento all’Inter fosse cosa praticamente certa. Dzeko si lega alla Roma e raccoglie così l’invito di tutti i tifosi romanisti e di mister Fonseca, che lo ha sempre voluto trattenere.

 

Roma, Nzonzi leva le tende e vola a Istanbul. Altri 4-5 addii per ‘cancellare’ Monchi

(Keivan Karimi) Gianluca Petrachi si deve travestire in una sorta di supereroe in queste ultime due settimane di calciomercato estivo per il bene della Roma.

Le sue missioni sono diverse e tutte decisamente importanti:

  • Provare a trattenere Edin Dzeko o reperire un attaccante di spessore al suo posto;
  • Trovare un difensore centrale rapido ed esperto per completare il reparto;
  • Scovare un possibile rinforzo low-cost per la fascia destra difensiva;
  • Snellire la rosa con la cessione di alcuni esuberi ingombranti.

In particolare l’ultimo obiettivo appare particolarmente arduo, bisognoso di numerose energie da perdere a livello di dialoghi e trattative. Intanto oggi Petrachi ha già ufficializzato un primo tassello: la cessione di Steven Nzonzi al Galatasaray; operazione in prestito biennale con diritto di riscatto per i turchi fissato a 16 milioni di euro. Non un grande affare economicamente per la Roma, ma solo il risparmio dei 3,2 milioni netti di ingaggio annuo del francese sembra una splendida vittoria.

In pratica il d.s. attuale dovrà liberare la Roma dai ‘pesi Monchi’, ovvero dai calciatori acquistati senza criterio dal suo predecessore e considerati ormai solo dei fardelli. Dopo aver venduto Marcano al Porto per 3 milioni e rispedito il polemico Karsdorp al Feyenoord in prestito, i giallorossi sono attesi ora da altre 4-5 operazioni forzate in uscita.

Il prossimo calciatore da cedere sarà Maxime Gonalons, mediano francese mai amato nella capitale e ormai considerato solo un esubero: il Bordeaux potrebbe rilanciarlo pagando circa 2,5 milioni per il suo cartellino, un’operazione neanche così difficile dunque da definire.

Intricata la questione Gregoire Defrel: l’attaccante ha detto no a diverse squadre per sposare il progetto Cagliari. Eppure i sardi e la Roma non trovano l’accordo definitivo. I giallorossi chiedono un prestito da 3 milioni con riscatto obbligatorio a 12, mentre la società di Giulini preferisce risparmiare qualcosa e chiudere con il solo diritto di riscatto.

Difficile, difficilissimo sarà piazzare Robin Olsen; il portiere svedese ed il suo agente sono ancora scottati per l’affare saltato con il Montpellier, causa alcune commissioni extra chieste dagli intermediari occupatisi della trattativa. Al momento non si registrano nuovi assalti al numero 1 della Roma, che resta comunque fuori rosa.

Senza dimenticare Ante Coric, vero e proprio oggetto del mistero. Pochissimi minuti in campo per lui lo scorso anno, non è riuscito a convincere neanche Paulo Fonseca. Andrà via, possibilmente a titolo definitivo, e non è escluso persino un ritorno alla Dinamo Zagabria entro fine mese.

E poi c’è lui, Patrik Schick, l’orrore totale di Monchi: 42 milioni pagabili in quattro anni con una formula assurda alla Sampdoria, un acquisto complicato, costoso e completamente fallimentare. La Roma sembra stufa degli atteggiamenti tenui e senza mordente del ceco, tanto da sperare in un’offerta anche di prestito oneroso dalla Germania. Schick attende, Petrachi anche: se dovesse concludere queste 4-5 operazioni in uscita meriterebbe la palma di d.s. dei miracoli.

Amichevole: una bella Roma impatta 2-2 con il Real Madrid

(Keivan Karimi) – Non è ancora aria di campionato, ma il debutto all’Olimpico della nuova Roma di Paulo Fonseca sembra confortante. Nell’amichevole interna contro il Real Madrid, valida per la Mabel Green Cup, i giallorossi hanno impattato per 2-2, rimontando due volte gli spagnoli, per poi vincere la sfida ai calci di rigore.

Un primo tempo scintillante, in cui una Roma con il solo Pau Lopez come volto nuovo gioca bene e crea diverse occasioni, colpendo anche una traversa con Under. Il Real è il solito: non splendido ma cinico e letale, non a caso Marcelo punisce i giallorossi alla prima distrazione. La Roma però continua a giocare e trova il primo pareggio con Perotti, su assist al bacio di Zaniolo. Real di nuovo avanti su palla ferma: Casemiro di testa trova l’angolino, anche se il brasiliano era partito in netta posizione di off-side. Passa un minuto e Dzeko trova l’immediato 2-2 con una grande girata in porta.

Nella ripresa girandola di cambi e spettacolo meno scintillante, con Roma e Real allungate e meno propense a cercare il gol-vittoria. Servono i calci di rigore per assegnare il trofeo amichevole: decisivo l’errore di Marcelo, mentre i giallorossi per una volta risultano implacabili dagli 11 metri.

 

Roma-Athletic Bilbao 2-2, le pagelle. Errore di Diawara sul gol, la punizione di Kolarov è da cineteca

Luca Fantoni – Dopo l’amichevole vinta in rimonta contro il Lille, la Romapareggia 2-2 contro l’Athletic Bilbao e lo fa giocando metà del secondo tempo in superiorità numerica. I giallorossi nel primo tempo hanno faticato tantissimo e sono andati sotto a causa di un gol di Muniain, ben servito da Williams che era stato bravo ad approfittare di un errore in impostazione di Diawara. Nella ripresa Kolarov ha pareggiato con una bellissima punizione. Dopo l’espulsione di Yuri per un brutto fallo su Defrel, i baschi si sono riportati avanti grazie al rigore di Raul Garcia, causato da un fallo di mano di Mancini. Nel finale viene fischiato un penalty anche per la Roma, realizzato da Pellegrini, che però non c’era perché è Zaniolo a toccare il pallone di mano e non il difensore spagnolo.

ROMA

Mirante: 6 – Oggi gioca al posto di Pau Lopez ma, al contrario dello spagnolo contro il Lille, deve fare pochissimi interventi. Sul gol non ha nessuna colpa trovandosi in mezzo a due giocatori dell’Athletic.

Florenzi: 6.5 – Prestazione sicuramente migliore di quella di quattro giorni fa. Spinge sulla fascia destra e si intende alla perfezione con Pellegrini che un paio di volte pesca alla perfezione i suoi inserimenti.

Mancini: 5.5 – Nessun errore in particolare per l’ex Atalanta. Mezzo voto in meno per il rigore causato.

Juan Jesus: 6 – Come il compagno di reparto non è molto impegnato ma ha il merito di compiere una bellissima chiusura su Williams lanciato a rete.

Spinazzola: 6.5 – Prestazione senza infamia e senza lode. Spinge meno del collega sull’altra fascia ma quando lo fa si rende pericoloso. Da una sua percussione nasce l’unico tiro del primo tempo.

Diawara: 4.5 – Sbaglia una prima volta e viene graziato. Alla seconda Williams si invola verso Mirante e la appoggia a Muniain che realizza. Non è il primo errore di questo tipo nelle amichevoli in cui lo abbiamo visto in campo. Questo aspetto è sicuramente da migliorare.

Pellegrini: 7 – Preciso nei passaggi ed è l’unico centrocampista che prova la giocata. Bellissimi i due lanci che trovano gli inserimenti di Florenzi nel primo tempo. Nel finale segna il rigore (che non c’era) del 2-2.

Under: 5.5 – Lontano parente dell’Under visto in tutto il precampionato. Non incide mai e non riesce a creare situazioni pericolose. L’atteggiamento della squadra nella prima frazione sicuramente non lo aiuta.

Antonucci: 5.5 – Il giovane ragazzo del vivaio giallorosso non riesce ad entrare nel vivo del gioco toccando pochissimi palloni. Ha sul piede l’unica occasione del primo tempo ma calcia male.

Perotti: 5.5 – L’argentino rischia parecchio in fase difensiva quando tiene troppo il pallone tra i piedi e in fase offensiva prova qualche dribbling senza troppa fortuna.

Defrel: 5.5 – Il francese davanti riceve pochissimi palloni giocabili ma quelli che ha non riesce a trasformarli in occasioni pericolose. Protagonista del bruttissimo intervento di Yuri che poteva causargli un brutto infortunio.

Pau Lopez (dal 46′): S.V. – Lo spagnolo è ancora meno impegnato di Mirante.

Fazio (dal 46′): 6.5 – Segnali di ripresa per l’argentino che è sempre attento nelle chiusure e si avventura anche in avanti con un paio di dribbling da brividi ma riusciti.

Kolarov (dal 46′): 7.5 – L’ex Manchester City dimostra ancora una volta quanto sia educato il suo piede sinistro. La punizione con cui pareggia il risultato è una perla rara.

Cristante (dal 46′): 6 – Difficilmente tenta la giocata in verticale ma almeno non sbaglia.

Zaniolo (dal 46′): 6.5 – Sicuramente più in palla rispetto alla partita di Lille. Sulla destra tiene impegnati tutti i difensori spagnoli.

Kluivert (dal 68′): 5.5 – Sulla sinistra non si vede mai. La situazione del manto erboso per lui non è proprio il massimo ma questo non può essere un alibi.

Dzeko (dal 68′): 5.5 – Al contrario di Lille non riesce a spaccare la partita. Il bosniaco viene poco a prendersi la palla e resta spesso in area di rigore ma i palloni non arrivano e per lui è difficile riuscire a rendersi pericoloso.

Luca Fantoni

Mercato Roma bloccato: si paga la ‘tassa’ Monchi

(Keivan Karimi) – Pau Lopez, Mancini, Spinazzola, Veretout e Diawara. Possono bastare questi colpi estivi per dare un voto positivo al nuovo direttore sportivo romanista Gianluca Petrachi? Forse sì, più probabilmente no, perché la rosa della Roma al momento, al netto delle partenze di calciatori ‘centrali’ come Manolas, De Rossi e El Shaarawy, ha bisogno di qualcosa in più.

Il calciomercato giallorosso però ad oggi è bloccato, l’ultimo colpo in entrata Jordan Veretout, acquistato dalla Fiorentina, risale ormai a 18 giorni fa e l’inizio del campionato di Serie A si avvicina sempre più. Il motivo di questo stop? Una ‘tassa’ pesantissima che la Roma e Petrachi sembrano dover pagare senza riuscire a scrollarsela di dosso, ovvero il mercato dell’ex d.s. Monchi.

L’attuale dirigente del Siviglia nei suoi due anni di lavoro nella capitale ha fatto cose buone (poche) e movimenti pessimi (tanti), così da rendere difficile il lavoro del suo successore, che per esigenze di bilancio dovrebbe riuscire prima a cedere alcuni esuberi della rosa, proprio portati da Monchi, e poi rinforzare la Roma con quei 2-3 colpi che mancano per considerarsi al completo.

Una lista di calciatori che popolano ancora Trigoria e che bloccano il mercato in entrata dei giallorossi, visto che si tratta di elementi difficili da cedere per il rischio di minusvalenze e per gli ingaggi alti concessi dalla Roma all’epoca della gestione ispano-americana. Ecco di chi si tratta:

  • Robin Olsen, portiere svedese classe ’90, acquistato per 8,5 milioni più bonus e reduce da una stagione da dimenticare, arduo da cedere a titolo definitivo;
  • Rick Karsdorp, terzino olandese del ’95 mai esploso a Roma per via dei tanti infortuni. Costato ben 14,5 milioni, ora ne vale almeno la metà;
  • Maxime Gonalons, mediano francese costato solo 5 milioni. Il suo Siviglia dopo il prestito dell’anno scorso avrebbe potuto riscattarlo, ma Monchi se n’è lavato le mani…
  • Steven Nzonzi, uno degli acquisti più cari e contestati: 26,6 milioni più bonus, 3,2 milioni netti di ingaggio per questo centrocampista finora mai ambientatosi all’interno del club e del calcio italiano. Può partire soltanto in prestito;
  • Ante Coric, oggetto misterioso e bocciato già da tre allenatori (Di Francesco, Ranieri, Fonseca). Il motivo per cui sia stato acquistato per 6 milioni è ancora ignoto;
  • Javier Pastore, il vero ‘errore’ di Monchi, che invece di puntare su centrocampista di qualità giovani e frchi (vedi Ziyech o Barella) ha voluto spendere 25 milioni per questo fantasista ormai in calo atletico e motivazionale. Anche lui, ad oggi, impossibile da cedere;
  • Gregoire Defrel, uno sbaglia da condividere con Di Francesco, che lo ha voluto fortemente senza saperlo sfruttare. Forse il più facile da vendere per una cifra intorno ai 15 milioni, ma ad oggi il suo passaggio al Cagliari è bloccato;
  • Patrik Schick, flop totale. Operazione da 42 milioni complessivi, chiusa due anni fa con la Sampdoria tramite modalità intricatissime che rendono il ceco praticamente incedibile se non per un prestito gratuito. Un rebus di calciomercato che bloccherà la Roma almeno fino al 2020.

In sintesi un patrimonio da 150 milioni di euro investiti nelle ultime due estati che si è sgonfiato, quasi dimezzato, per colpe dei calciatori stessi e di chi ha puntato ciecamente su di loro. Senza dimenticare che gente come Olsen, Pastore, Nzonzi e Schick sono stati presi per sostituire campioni del calibro di Alisson, Nainggolan, Strootman e Salah.

Alderweireld più Mancini: la Roma prova a costruire la coppia del futuro

(Jacopo Venturi) – La Roma rivoluziona la sua difesa. Dopo un anno nel quale il reparto arretrato è stato quello più in difficoltà, sia sotto la gestione Di Francesco che sotto la gestione Ranieri, i giallorossi hanno detto addio al proprio miglior difensore, Kostas Manolas, e stanno cercando di rimpiazzare anche Fazio. È già arrivato da un paio di settimane Gianluca Mancini, ma la Roma appunto vuole dare all’ex Atalanta un compagno di reparto dal profilo internazionale. Il nome sul quale stanno puntando a Trigoria è quello di Toby Alderweireld. La scelta di provare a puntare sul belga avrebbe più di un motivo di interesse. Innanzitutto la Roma ha identificato nel giocatore del Tottenham un profilo di grande esperienza internazionale. Alderweireld non solo ha due anni in meno di Fazio, ma sembra avere anche caratteristiche più congeniali al gioco di Fonseca: è un difensore con un buon passo e questo potrebbe fare la differenza in una squadra dalla grande propensione offensiva, quale potrebbe essere la Roma del tecnico portoghese. Dunque, a prescindere dal nome, le caratteristiche del prossimo difensore giallorosso sembrano chiare. Adesso sarà il mercato a rivelare chi sarà.

(Jacopo Venturi)

Lille-Roma 2-3, le pagelle. Dzeko in versione assist man. Weah meglio di Kluivert nella sfida tra figli d’arte

Luca Fantoni – Una Roma a due facce. Male nel primo tempo e bene nella ripresa. Efficace in attacco e traballante dietro. Quello contro il Lille è stato un test molto indicativo per Fonseca per capire dove la squadra deve migliorare per cercare di apprendere i suoi dettami tattici il più velocemente possibile. Allo stadio Pierre-Mauroy termina 3-2 per i capitolini con i francesi che sono passati in vantaggio nel primo tempo grazie a Timothy Weah. Nella ripresa prima Zaniolo e Under hanno ribaltato il risultato poi, dopo il gol del pareggio di Luiz Araujo, nei minuti di recupero Cristante ha deciso il match con un bel tiro da fuori.

ROMA

Pau Lopez: 6.5 – Finalmente il portiere spagnolo viene impegnato e lui risponde piuttosto bene. L’ex Betis si fa trovare pronto sulle conclusioni di Remy mentre sui gol può ben poco. Se la cava anche nelle uscite.

Florenzi: 5.5 – Spinge pochissimo per quelli che sono i suoi standard e quando lo fa e arriva al cross è quasi sempre impreciso. In fase difensiva soffre parecchio l’esplosività di Bamba. A metà prima tempo rischia di regalare il raddoppio ai francesi ma l’egoismo di Remy lo grazia.

Fazio: 5 – Nuova stagione ma vecchio Fazio. L’argentino si fa passare il pallone sotto le gambe in occasione del primo gol e va in grossa difficoltà quando Weah lo punta. Posizionato male anche sulla rete di Araujo.

Juan Jesus: 6 – Va meglio del suo compagno di reparto ma non brilla per qualche chiusura particolare.

Kolarov: 6.5 – Nel primo tempo si adatta al ritmo basso dei compagni di squadra ma nella ripresa cresce tantissimo ed è una spina nel fianco per il Lille. Da un suo affondo nasce il gol del raddoppio di Zaniolo.

Diawara: 6 – Il voto è una media tra il 5 del primo tempo quando sbaglia un passaggio sanguinoso che per poco non permette a Ikonè di segnare il 2-0, e il 7 del secondo quando da un suo passaggio in verticale nasce il gol di Under.

Cristante: 6.5 – Quando deve impostare è leggermente impreciso. Accusa la fisicità dei francesi ma nel finale segna il gol che regala la vittoria alla Roma.

Under: 7 – Il turco nel primo tempo è l’unico che prova a saltare l’uomo. Nella ripresa ha il merito di segnare il gol del pareggio. Continua ad essere uno dei migliori in questo precampionato.

Zaniolo: 6.5 – Non entra particolarmente nel vivo del gioco ma sul suo piede capitano tutte le occasioni migliori dei giallorossi. Segna il gol del momentaneo 2-1 facendosi trovare ben appostato in area.

Kluivert: 5.5 – L’olandese prova a creare qualcosa ma si trova molto spesso in una posizione molto arretrata. Davanti è inconcludente, ha una buona occasione ma non la sfrutta cercando il tacco.

Dzeko: 7.5 – Oggi il bosniaco è in versione assist man. Nella prima frazione viene servito poco ma comunque quando ha il pallone tra i piedi riesce a mettere ordine. Nei secondi 45′ mette a referto l’assist per Under, propizia il gol di Zaniolo con il passaggio per la corsa di Kolarov e infine serve l’assist per il 3-2 di Cristante. Dimostra ancora una volta la sua grande professionalità, oltre che il suo talento.

Pellegrini (dal 70′): S.V. Il tempo di qualche bel lancio e di iniziare a riprendere il ritmo partita.

Antonucci (dal 70′): S.V. Si fa notare solo per una palla persa sulla trequarti.

Perotti (dal 70′): S.V. Tocca pochissimi palloni.

Spinazzola (dal 72′): S.V. Nei pochi minuti a disposizione Spinazzola dimostra di poter giocare tranquillamente anche a destra.

Luca Fantoni