Roma Femminile, sconfitta con la Fiorentina nell’ultima stagionale. Appuntamento al prossimo anno

Simone Burioni Si conclude la prima stagione ufficiale della Roma Femminile: una realtà partita in sordina, ma che con il tempo è riuscita ad attirare gran parte dei tifosi capitolini, i quali durante la stagione hanno dimostrato sempre più il loro sostegno alla formazione giallorossa.
Il loro campionato si è purtroppo concluso con una sconfitta sul campo della Fiorentina, seconda in classifica e qualificatasi alla fase preliminare della prossima Champions League. A decidere la partita il gol di Vignali, arrivato nei minuti di recupero della gara dopo le reti, entrambe su calcio di rigore, di Mauro per le toscane e di Pugnali per le ospiti.

Così Betty Bavagnoli, allenatrice delle giallorosse, ai microfoni di Roma Tv a fine gara:
Sono molto orgogliosa della squadra. Le mie ragazze hanno dimostrato quello che possono dare e soprattutto hanno ascoltato le nostre indicazioni dopo la sconfitta di mercoledì. Meritano il progetto della Roma. Nonostante tutto siamo entrate in campo un po’ contratte per l’emozione, ricordiamo però che l’avversario era di grandissimo livello. Piano piano abbiamo dimostrato una capacità di reazione che non è mai mancata durante tutta la stagione; abbiamo presentato un spettacolo bello e divertente. La Fiorentina non avrebbe avuto bisogno del rigore per vincere, questo ha lasciato un po’ di amarezza generale. Con la mentalità della società e gli investimenti che si potranno fare in futuro potremo toglierci grandi soddisfazioni. Dovremo avere l’accortezza di continuare a costruire come abbiamo fatto in questa stagione”.

Più caustica invece Federica Di Criscio, difensore della formazione capitolina:
La Fiorentina non avrebbe avuto bisogno di alcun tipo di regalo e invece la partita è stata decisa da episodi. Usciamo comunque a testa alta, abbiamo dimostrato che anche una squadra giovane può fare strada in questo campionato perché abbiamo dimostrato il nostro valore durante tutta la stagione. Pensando alla partita di mercoledì e a quello che invece siamo riuscite a fare oggi possiamo dire che l’errore è stato nostro nell’atteggiamento, nell’approccio alla partita troppo reverenziale. Ma tutto questo ci farà crescere. Per molte di noi era la prima semifinale mentre per loro è un’abitudine giocare a questi livelli. Credo che con la determinazione messa oggi e con l’impegno dimostrato durante l’anno possiamo toglierci soddisfazioni anche nel prossimo anno“.

Appuntamento al prossimo anno dunque, quando per la Roma sarà più difficile interpretare il ruolo dell’outsider, dovendo mantenere le premesse di questa stagione.

Simone Burioni

Primavera, Roma-Torino 5-0: i giallorossi dominano e vincono grazie a Pezzella, Celar, D’Orazio e alla doppietta di Besuijen

Luca Fantoni – Vittoria fondamentale e convincente per la Roma Primavera che batte i pari età del Torino per 5-0. Risultato molto netto per una sfida tra due squadre che si stanno giocando l’accesso ai playoff. I giallorossi hanno chiuso la pratica già nel primo tempo grazie alla doppietta di Besuijen e al gol di Pezzella. Nella ripresa ci hanno pensato Celar e D’Orazio a fissare il risultato sul definitivo 5-0. Con questa vittoria i ragazzi di De Rossi superano proprio i granata e si portano al terzo posto, a due punti dall’Inter.

TABELLINO

AS ROMA (4-3-3) : Fuzato; Parodi (dal 87′ Nigro), Trasciani, Cargnelutti, Semeraro; Riccardi, Pezzella, Greco (dal 82′ Simonetti); D’Orazio (dal 87′ Cancellieri), Celar (dal 75′ Estrella), Besuijen (dal 75′ Cangiano).
A disposizione: Cardinali, Santese, Buttaro, Nigro, Silipo, Bucri, Darboe, Cancellieri, Berti.
Allenatore: Alberto De Rossi.

FC Torino (4-3-3): Gemello, Gilli, Ambrogio, Ferigra, Onisa; Marcos Lopez (dal 46′ Ghazoini), Petrungaro (dal 82′ Garetto), De Angelis (dal 73′ Isacco); Rauti, Kone Ben (dal 55′ Murati), Belkheir (dal 55′ Moreo).
A disposizione: Trombini, Portanova, Potop, Enrici, Kone, Fasolino, Del Bianco.
Allenatore: Federico Coppitelli.

Arbitro: Sig. Gianpiero Miele di Nola.
Assistente 1: Sig. Lorenzo Poma di Trapani.
Assistente 2: Sig. Giuseppe Trischitta di Messina.

Marcatori: 9′ e 44′ Besuijen (ROM), 38′ Pezzella (ROM), 54′ Celar (ROM), 70′ D’Orazio (ROM).
Ammoniti: 19′ Kone (TOR), 33′ Belkheir (TOR), 52′ Ghazoini (TOR), 66′ Pezzella (ROM).
Recupero: 0′ pt, 0′ st.

LIVE

SECONDO TEMPO

90′ – Finisce senza recupero. La Roma batte il Torino 5-0.

89′ – Grande parata di Fuzato che vola ed evita un autogol di Nigro.

86′ – Ultime sostituzioni per la Roma. Escono D’Orazio e Parodi, entrano Nigro e Cancellieri, quest’ultimo all’esordio in Primavera.

82′ – Cambi per la Roma e per il Torino. Fuori Greco e dentro Simonetti nei giallorossi, Garetto per Petrungaro nei granata,

75′ – Doppio cambio per la Roma. Entrano Estrella e Cangiano ed escono Besuijen e Celar.

70′ – SONO 5! D’Orazio, servito direttamente da Fuzato, si invola verso la porta, salta un avversario e di destro batte Gemello.

66′ – Ammonito Pezzella nella Roma.

64′ – Cross di Murati per Rauti che sovrasta Parodi ma il suo colpo di testa finisce alto.

60′ – Il Torino prova una timida reazione con una girata del neo entrato Murati che però finisce tra le braccia di Fuzato.

55′ – Doppio cambio per il Torino che fa entrare Murati e Moreo per Kone e Belkheir.

54′ – LA ROMA CALA IL POKER! Besuijen inventa per Celar che incrocia di sinistro e firma il suo 25esimo gol in campionato.

52′ – Ammonito Ghazoini per una trattenuta su Greco.

49′ – Tiro centrale di Belkheir che non impensierisce Fuzato.

48′ – Terzo gol di Besuijen annullato per fuorigioco.

46′ – Inizia la ripresa con un cambio per il Torino: esce Lopez ed entra Ghazoini.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina il primo tempo con la Roma in vantaggio per 3-0 sul Torino.

44′ – LA ROMA FA TRE! Sulla ripartenza D’Orazio serve Besuijen che di sinistra batte Gemello e firma la sua doppietta personale.

44′ – Sugli sviluppi di un angolo Onisa colpisce di testa ma Fuzato blocca.

38′ – RADDOPPIO DELLA ROMA! Pezzella si sposta il pallone sul destro e da fuori area lascia partire un destro a giro imprendibile per Gemello. Bellissimo gol peri centrocampista giallorosso.

35′ – Celar ha una buona opportunità con una punizione dal limite ma la sua conclusione si stampa sulla barriera.

33′ – Brutto fallo di Belkheir che calcia la caviglia di Trasciani e viene ammonito.

27′ – Il Torino si rende pericoloso su calcio d’angolo, la palla rimane vicino alla linea di porta ma Greco spazza.

24′ – Azione corale splendida della Roma con Parodi che scarica a rimorchio per Celarche, disturbato da un difensore. calcia fuori a porta quasi sguarnita.

21′ – Rispetto all’inizio i ritmi si sono abbassati anche se la Roma continua ad avere il pallino del gioco.

19′ – Ammonito Kone nel Torino.

14′ – Bella percussione sulla destra di D’Orazio ma il cross dell’esterno romanista è troppo forte e non permette a nessun compagno di arrivarci.

9′ – GOL DELLA ROMA! Celar fa una bella spanda per l’accorrente Besuijen che di destro piazza il pallone vicino all’incrocio dei pali e porta in vantaggio la Roma.

7′ – Sempre pericolosa da fuori la Roma, stavolta con Riccardi che impegna Gemello alla parata bassa.

2′ – Parte subito forte la Roma con Pezzella con un tiro da fuori che finisce largo non di molto.

1′ – Inizia la partita.

Luca Fantoni

Roma, rompicapo Zaniolo. E anche Ünder può partire

Simone Burioni – La stagione sta per finire e come ogni anno si fanno più insistenti le voci di mercato. Da diversi giorni, in casa Roma è il nome di Nicolò Zaniolo a tenere banco. Arrivato nell’affare Nainggolan con l’Inter, il classe ’99 non ci ha messo poi tanto per scavalcare le gerarchie della squadra dell’allora tecnico Eusebio Di Francesco. Dall’esordio con la maglia giallorossa al Santiago Bernaubéu contro il Real Madrid, su di lui si sono accesi i fari dei migliori club d’Europa e non è certo un segreto che il suo nome sia finito sul taccuino di numerosi direttori sportivi. Tra questi, a quanto pare, c’è quello del Bayern Monaco: nella giornata di ieri, il quotidiano tedesco Bild ha messo in prima pagina la foto del giovane centrocampista, riportando di un’offerta da 50 milioni di euro che i bavaresi sarebbero in procinto di spedire agli uffici di Trigoria per anticipare la concorrenza di Juventus e Manchester City. Lo stesso presidente del Bayern, Uli Hoeness, soltanto un paio di settimane fa aveva dichiarato: “Ringiovaniremo nostra squadra. Sarà la più grande campagna di investimenti che il Bayern abbia mai avuto”. Insomma, un annuncio importante, che certamente ha fatto preoccupare i dirigenti della Roma. Anche se, in realtà, dalle parti di Trigoria l’ottimismo sembra regnare sovrano: Massara, che tra oggi e domani dovrebbe incontrare Pallotta a Boston per il solito meeting di fine anno, porterà la questione all’attenzione del presidente, anche se le prime sensazioni riportano di una dirigenza compatta nel respingere le attenzioni dei vari club su Zaniolo almeno per un altro anno. In effetti, anche qualche giorno fa Francesco Totti aveva parlato del futuro del centrocampista, dichiarando che il giocatore “ha un  contratto lungo. Noi cercheremo di farlo rispettare“. Difficilmente si arriverà ad un braccio di ferro, mentre è più probabile che a fine stagione il contratto venga ritoccato: per l’ex Inter si è parlato di un ulteriore prolungamento con uno stipendio che andrà a sfiorare il milione e mezzo.

ÜNDER – Se la situazione legata a Nicolò Zaniolo rimane ancora piuttosto ingarbugliata, sembra via via definirsi quella relativa al futuro di Cengiz Ünder: quella del turco non è stata certo la stagione della consacrazione che ci si aspettava, sia per il rendimento generale della squadra sia per i numerosi problemi fisici che lo hanno tenuto fuori dal campo per diverso tempo. In ogni caso, la sua sembra essere una delle cessioni più probabili: acquistato due stagioni fa per circa 15 milioni, l’attaccante classe ’97 pesa oggi sui conti della Roma per circa 9 milioni di euro. Vendendolo ad una cifra non inferiore ai 45-50 milioni, i capitolini realizzerebbero una plusvalenza quasi necessaria se si considerano le minusvalenze che potrebbero concretizzarsi cedendo giocatori come Pastore e Nzonzi. Per Ünder si è parlato di Arsenal anche se al momento non sono pervenute offerte. Se mai arrivassero proposte convincenti, la sua partenza sarebbe pressoché scontata.

Simone Burioni

Conferenza stampa per la “La notte dei Re”, protagonisti Totti e Figo. Il dirigente: “Dalla tribuna tutto più facile”

Luca Fantoni – Alle 12.30, al Parco dei Principi Gran Hotel, è andata in scena la conferenza stampa adibita per presentare l’evento “La Notte dei Re”. I protagonisti della mattinata sono stati Francesco Totti e Luis Figo. All’evento presenzia anche Mauro Baldissoni, vice presidente della Roma, oltre a numerosi ex calciatori giallorossi.

Ore 12.45 – Inizia la conferenza:

Malagò su Totti a tennis: “A padel è forte ma a tennis è una pippa”.

Totti: “Lui (Malagò) il 2 giugno vorrebbe giocare, è questa la cosa brutta (ride)”.

Qual è il tuo rapporto con l’ospedale Bambin Gesù?
Totti: ” Il rapporto parte da quando ero giovane. Questi bambini sono meno fortunati di noi è avendo la possibilità di dargli un sorriso lo faccio. Ti fa stare bene”.

Il CT?
Totti: “Ho già un’idea ma non lo voglio dire. È un allenatore che ha vinto”.

In Cina hai vinto il titolo come miglior giocatore del torneo…
Totti: “Pensa gli altri come stanno”.

Chi scegliete?
Totti: “Lui va un po’ meglio, tra Real e Barcellona (ride, ndr). Cassano lo abbiamo scelto entrambi ma tanto lui giocherà con me. Il mio nome di grido è Candela. Sta qua davanti a me e glielo devo dire. Uno che fa la differenza nel calcio a 6 è Pirlo”.

Avete già fatto le squadre?
Figo: “Ci dobbiamo riunire per non chiamare gli stessi giocatori”.
Totti: ” Adesso è difficile trovare giocatori in forma (ride)”.

Hai avuto voglia di tornare a giocare?
Totti: “Dalla tribuna tutto è più facile. Ora capisco quando mi criticavano perché non facevo una cosa. Sono sensazioni belle anche queste però”.

Mostrano un video su Francesco Totti, poi interviene l’ex numero 10: “25 anni con un’unica maglia sono tanti. Evito di guardare le immagini del ritiro (ride)”.

Potevate anche giocare insieme…
Totti: “Diciamo di si. Il Real Madrid è l’unica squadra in cui sarei andato se fossi andato via da Roma”.

Figo sostiene di averti rubato il pallone d’oro…
Figo: “Ho avuto la fortuna del momento perché non è unicamente il talento. Sono condizioni che non si possono controllare. Poteva vincere facilmente Francesco”.

Che sfide ricordi contro Francesco?
Figo: ” Per me è facile ricordare i gol che facevo perché sono pochi, per lui è più difficile. Lo considero come un amico ed è sempre un piacere tornare qua e avere questa bella gente. Si tratta di beneficenza, un motivo spettacolare. Ringrazio l’organizzazione”.

Chi ha vinto più sfide tra voi?
Figo
: Più volte io.
Totti: Con Real Roma era più facile.

Luca Fantoni

Figo: “Mourinho in giallorosso? La Roma è una grande squadra, ma non so nulla. Zaniolo è un grandissimo giocatore”

Luca Fantoni – Luis Figo, ex centrocampista di Inter e Real Madrid, ha parlato a margine della conferenza di presentazione de “La Notte dei Re“. Queste le sue parole:

Contento ed emozionato di tornare a giocare in Italia?
Sempre, sarà una bella esperienza. Tornare è sempre bello.

Cosa ne pensi di questo momento dell’Inter?
Adesso lavoro nell’Uefa, sono imparziale.

Si parla di Mourinho alla Roma…
Alla Roma? La Roma è una grande squadra, ma non so nulla, dovete chiedere a lui. La Roma è una squadra grande e lo è sempre stata. Dipende dagli obiettivi e dalla voglia che ha Mourinho di allenare o meno la Roma.

Per lui sarebbe una sfida allettante?
E’ una piazza difficile, dicono sempre che Roma è una piazza difficile! Ma credo anche che ci siano più soddisfazioni quando si vince.

Cosa ne pensi di Zaniolo? 
E’ un grandissimo, credo che abbia qualità. Deve seguire il suo cammino per fare una grande carriera.

Vedresti Zaniolo al Real Madrid?
Non so, posso parlare solo da fuori perché al momento non seguo la società e il mercato. Quando si tratta di un giocatore bravo, ovviamente le grandi squadre lo vogliono acquistare.

A Mourinho consiglieresti un ritorno all’Inter o un approdo alla Roma?
Come ex giocatore dell’Inter, ovviamente all’Inter, però non lo so. Sono sempre decisioni personali, dipende dalle opportunità.

Pensi che l’Inter arriverà tra le prime 4?
Penso e spero di sì.

Luca Fantoni

Candela: “In Champions andrà la Roma. È ancora lì per arrivare tra le prime quattro e salvare la stagione”

Luca Fantoni – Vincent Candela, campione d’Italia con la Roma, ha parlato a margine della conferenza di presentazione de “La Notte dei Re“. Queste le sue parole:

Hai scelto con quale squadra giocare? Sei molto conteso…
Sì sì, ho scelto. Francesco è un mio amico da tanto tempo e non ho avuto dubbi. Lui tutta la vita, senza dubbio.

E’ un passaggio funzionale per la creazione del marchio Legends, ex giocatori che continuano a lavorare per il calcio?
Ognuno deve fare il suo, l’hanno inventato e ci siamo adattati a questo perché il calcio è la nostra passione e in questo contesto troviamo anche una maniera diversa di viverlo. Si gioca 6vs6, con le sponde, è molto piacere e ci mettiamo tutta la passione e il cuore possibile. E’ molto piacevole, anche se scendiamo in campo con un po’ più di pance, ma con più testa. Ci divertiamo molto.

La tua Roma è risalita nel segno di De Rossi: come lo vedi?
E’ importante finire la stagione e arrivare in Champions prima di parlare di futuro, quello è l’obiettivo di De Rossi e della squadra. Non mi piace parlare del passato ma anche del futuro. Rimangono sette partite fondamentali. Lui è un ragazzo intelligente e sa che non è ora il momento di parlarne. Poi ci sarà gente al suo fianco che gli consiglierà la soluzione migliore. Penso solo a quello che può dare ora alla Roma.

Francesco può essere l’uomo giusto…
Lui va bene con tutti e in ogni situazione, ma devo dire che è un peccato non sfruttarlo a pieno. Ora si sta trovando meglio nel suo ruolo che deve essere però ben definito, ma non so fra di loro come sono rimasti. Lui è un patrimonio del calcio, come vede lui i giocatori ci sono poche persone al mondo che riescono a farlo. Deve essere pronto per cogliere l’opportunità.

Sul futuro di Zaniolo invece?
Sono quindici partite che gioca con continuità, ora deve proseguire su questa strada ma soprattutto deve essere contento di essere con la Roma e ringraziare Di Francesco e Ranieri.

Chi va in Champions?
La Roma, perché come dico da inizio anno ha la rosa e la base migliore. Poi sì, ha sbagliato moltissimo quest’anno, ma come tutte le altre in quella posizione di classifica. Siamo ancora lì per arrivare tra le prime quattro e salvare la stagione.

Luca Fantoni

La Giovine Roma, Ranieri riparte dai ’99. Kluivert e Zaniolo per risorgere

Simone Burioni – Un punto per ripartire. Come nella Giovine Italia di Giuseppe Mazzini, momento fondamentale per il Risorgimento italiano, Claudio Ranierivuole riportare la Roma a brillare e per farlo ricomincia – mantenendo la richiesta di supporto alla Curva Sud – dal punto conquistato con la Fiorentina di Stefano Pioli (2-2) dove Nicolò Zaniolo e Justin Kluivert hanno trascinato i giallorossi nella doppia rimonta completata dal gol di Diego Perotti. Il tecnico romanista si è detto soddisfatto dei due classe ’99 al termine del match: “Bene i due ragazzini, ho fiducia in Kluivert, è acerbo ma ha velocità e fa buoni cross. Avevo bisogno di coprire e attaccare Biraghi e lo ha fatto molto bene”. E se prima l’olandese veniva richiamato sulla tattica, adesso si riscopre attento anche alla fase di non possesso. 

Inoltre anche le statistiche pendono dalla parte di Justin. Con lui in campo dal primo minuto la Roma ha conquistato 6 delle 13 vittorie finora realizzate in Serie A (rispettivamente con Sampdoria, Genoa, Parma, Torino, Bologna nel match di ritorno ed Empoli). Altri due punti ottenuti (con Cagliari e Fiorentina) nelle 5 partite rimanenti dove Kluivert è partito titolare. Ammontano invece a tre le sconfitte, registrate con Bologna (nel match di andata), Udinese e SPAL. La media punti in campionato con il giovane orange in campo dall’inizio è di 1,8 punti a partita, quasi due vittorie ogni tre match, superiore alla media punti totale realizzata dalla squadra giallorossa che ammonta a 1,6 punti a partita.

Tutto questo sembra esser stato notato da Claudio Ranieri che ha schierato titolare Kluivert in tre delle quattro partite di campionato disputate fino ad oggi con la Roma: l’attaccante infatti non è partito dall’inizio solo nel match con il Napoli. La percentuale di utilizzo dal primo minuto dell’esterno olandese dal tecnico giallorosso è del 75%, mentre con Eusebio Di Francesco l’ex Ajax era partito dal fischio iniziale solamente 8 volte su 26 gare di Serie A, per una percentuale pari a circa il 30%. Intanto chi è sicuro del posto è Nicolò Zaniolo che si gode il quarto sigillo in campionato e ha chiarito la situazione rinnovo attraverso un post su Instagram: A pochi minuti dal fischio finale mi sono espresso in una maniera che è stata male interpretata. Sono un giocatore della Roma, un professionista e mi esprimo in campo. Poi ci sono altri professionisti, come il mio agente e la dirigenza, che si occupano dei contratti e che sapranno gestire al meglio la situazione”. 

Simone Burioni

Botta e risposta all’Olimpico. Roma-Fiorentina 2-2

Alice Dionisi – Dopo la sonora sconfitta contro il Napoli (e quella inaspettata contro la Spal), la Roma non riesce ad andare oltre il pareggio con la Fiorentina. Ranieri è costretto a fare a meno di Manolas, squalificato, schierando così Juan Jesus al fianco di Fazio in difesa, davanti a Mirante, preferito tra i pali allo svedese Olsen. Sulle fasce Kolarov e Santon, centrocampo a Nzonzi, Zaniolo e Cristante, con Kluivert e Perotti a supporto di Dzeko. Pioli schiera il “Cholito” Simeone in attacco, in coppia con Muriel (rimane in panchina Chiesa). Alle spalle di Gerson il centrocampo formato da Dabo, Veretout e Benassi. In difesa, davanti ai pali protetti da Lafont, Biraghi, Hugo, Pezzella e Milenkovic. È un botta e risposta ravvicinato quello tra Roma e Fiorentina, che si affrontano dopo la debacle giallorossa in Coppa Italia. Le squadre segnano un gol per tempo ciascuno, con i viola che entrambe le volte passano in vantaggio e la Roma che riesce a recuperare. Al 12’ Pezzella trova il gol del momentaneo 0-1, sfruttando il calcio d’angolo di Biraghi e anticipando Kolarov. Due minuti dopo risponde Nicolò Zaniolo, pareggiando di testa su un cross di Kluivert, con la palla che finisce prima sul palo e che poi supera la linea della porta prima che Dzeko possa rispedirla in rete. Nella ripresa è l’ex Gerson (in prestito secco ai viola) a siglare la rete del vantaggio della Fiorentina fuori dall’area (51’). L’ex giallorosso trova la sua terza rete in Serie A e porta in vantaggio i suoi. Al 57’ risponde Diego Perotti con una rete strepitosa che spiazza Lafont. Amareggiato per il risultato che smuove poco la classifica, Claudio Ranieri è comunque soddisfatto della risposta dei suoi: “In questo momento non ce ne va bene una, ma devo dire che la squadra mi è piaciuta per orgoglio, per reazione. I tifosi devono essere contenti”. Il tecnico però deve continuare a fare i conti con gli infortuni: “Incredibile, ne recupero due e ne perdo altri due, ma dobbiamo essere più forti di quello che sta accadendo”.

Alice Dionisi

Zaniolo e Pellegrini le fondamenta per costruire la nuova Roma

Luca Fantoni – Chi pensava che la sosta per le Nazionali potesse aiutare la Roma a ritrovarsi è rimasto deluso. La squadra giallorossa cade contro il Napoli e lo fa senza lottare, senza un’anima. Eppure la Champions League resta sempre lì, a soli quattro punti, perché in questa strana stagione, si fa a gara per non entrarci. Le prospettive, comunque, non sono delle più rosee. La sconfitta contro i partenopei ha fatto scivolare i capitolini al settimo posto, dietro anche ad Atalanta e Lazio, ed ora la rincorsa alla quarta posizione si fa più complicata. Se non dovesse arrivare la qualificazione nella massima competizione europea assisteremmo ad un’altra rivoluzione. Molti giocatori partiranno e ne arriveranno altri con ingaggi più bassi (diminuire il monte ingaggi sarebbe una priorità). Il futuro direttore sportivo della Roma, chiunque sia, dovrà quindi superare un difficile banco di prova. Sabatini era un mago in questo: scovare giocatori molto forti, contenendo i costi (Marquinhos e Alissoni due casi più eclatanti). Certo è che anche con una rivoluzione non si potranno cambiare tutti i giocatori della rosa; si dovrà costruire intorno a coloro che questa stagione hanno dimostrato di poterci stare alla grande in una squadra come la Roma: Nicolò Zaniolo e Lorenzo Pellegrini.

ZANIOLO – Fino al 19 settembre 2018, giorno del suo esordio contro il Real Madrid, non era nessuno o quantomeno era un giovane di cui si parlava bene, alla pari di altri acquisti estivi come Bianda e Coric. Passati 6 mesi, Nicolò Zaniolo è diventato uno dei centrocampisti più forti di tutta la Serie A e uno dei punti cardine della prossima Nazionale. 20 partite, 3 gol e 2 assist solo in campionato, più le due reti nella sfida d’andata contro il Porto. È un giocatore che nasce centrocampista centrale ma che si è adattato a giocare più avanti. Per la Roma è stato fondamentale tanto in fase di creazione di gioco quanto in quella di rottura. Non è un caso che abbia il maggior numero di contrasti vinti (1,5 a partita) rispetto a tutti gli altri esterni in rosa: Under 0,3, Schick 0,6, Kluivert 0,8, Perotti 0,8 ed El Shaarawy 1.1. Qualità ma anche quantità, quindi, per uno dei pochi che questa stagione ha mostrato di avere il cambio di passo. Il rinnovo di contratto deve essere una priorità. La Roma del futuro non può prescindere da un giocatore come lui, deve diventare il faro che guida la nave verso il porto.

PELLEGRINI – Probabilmente il pensiero di gran parte dei tifosi della Roma che questo sarebbe stato l’anno della sua consacrazione lo ha condizionato. L’inizio di stagione di Pellegrini non è stato certo da ricordare ma tutto è cambiato dopo il gol di tacco al derby. È diventato, per distacco, il giocatore della Roma che crea più azioni pericolosecon una media di passaggi chiave a partita di 2,9, più del doppio di ogni suo altro compagno di squadra. Nel nuovo ruolo di trequartista sta trovando la sua dimensione e se qualche problema fisico di troppo non l’avesse fermato per alcune giornate, molto probabilmente staremmo parlando di una stagione individuale non più buonissima, ma straordinaria. Rispetto a Zaniolo lui ha più esperienza e può provare a prendere il posto di Daniele De Rossi come futuro leader della Roma. La clausola fissata a circa 30 milioni presente nel suo contratto mette paura ai tifosi ma, almeno per il momento, tutte le dichiarazioni che il centrocampista ha rilasciato sembrano portare verso un rinnovo e un proseguimento della strada giallorossa. Se sarà rivoluzione la Roma deve ripartire da loro due, possono diventare le fondamenta di una squadra più forte, più giovane ma soprattutto, e qui il forse è d’obbligo, anche vincente.

Luca Fantoni

Tor di Valle, Roma estranea ai fatti. Baldissoni: “Fare lo stadio è un nostro diritto”

Gianluca Notari – Sembra non finire mai l’epopea legata allo Stadio della Roma. Il 20 marzo scorso, il Comune di Roma è stato travolto da un altro scossone: il reato è quello di corruzione e tra gli indagati risulta anche Marcello De Vito, uomo di spicco del Movimento 5 Stelle e soprattutto presidente del consiglio comunale cittadino. Secondo l’accusa, De Vito sarebbe colpevole di aver intascato tangenti da Luca Parnasi, arrestato a inizio indagini nello scorso giugno e proprietario di Eurnova, azienda a sua volta proprietaria dei terreni di Tor di Valle su cui dovrà sorgere il nuovo Stadio della Roma. Ciò che più colpisce, nei giorni seguenti alla disposizione dell’arresto per De Vito, è stata una comunicazione quantomeno distorta che ha fatto risaltare in modo inesatto il progetto sul nuovo stadio. Titoli di giornale, lanci d’agenzia, servizi al telegiornale: ovunque era riportata la dicitura “Stadio della Roma“, senza che però il progetto fosse minimamente invischiato nelle carte della Procura. Infatti, nonostante De Vito e Parnasi siano persone invischiate nel progetto dello stadio, l’iter non è stato in alcun modo toccato dalla vicenda, come confermato a giugno da Paolo Ielo, pubblico ministero a capo delle indagini: «Non ci sono atti amministrativi relativi allo stadio per cui si ravvisano alterazioni. La Roma non c’entra nulla».

Fatto sta che la il club di Pallotta, estraneo a tutti i fatti relativi alle indagini, si troverà nuovamente a dover difendere un diritto già acquisito due volte, tante quante sono state le delibere di pubblica utilità fornite dal Comune di Roma, prima con la giunta Marino e poi con quella targata Raggi. I dirigenti giallorossi intanto continuano a lavorare per trovare una nuova impresa a cui affidare la costruzione dell’impianto: le ultime voci parlano soprattutto della Salini Impregilo, colosso dell’ediliza romana, ma non sono da escludere anche altre ipotesi come alcune aziende del nord Italia.

Per la Roma, a commento della vicenda, ha parlato Mauro Baldissoni, curatore ormai a 360° del progetto di Tor di Valle: «Per noi non è un’aspettativa ma un diritto veder realizzato lo Stadio nei tempi più rapidi possibili visto che la conferenza di servizi l’ha approvato oramai da 15 mesi. Da un punto di vista giuridico non c’è alcun motivo per un rallentamento del processo». Purtroppo, con i tempi della burocrazia italiana, qualche rallentamento probabilmente ci sarà. La Roma, tuttavia, è ancora seriamente intenzionata a costruire la sua nuova casa e le parole di Baldissoni, alle orecchie dei tifosi, suonano come una promessa solenne.

Gianluca Notari