La Roma non perde mai all’Olimpico

Lavinia Colasanto – E’ una Roma indomabile in casa che coglie la sua 12 esima vittoria in altrettante apparizioni all’Olimpico. Questa volta a cadere è il Torino che viene sconfitto per 4 a 1 vendicando così anche la partita d’andata quando i giallorossi persero in terra granata. La squadra di Spalletti si riappropria del secondo posto, che il Napoli aveva acciuffato nel pomeriggio domenicale battendo il Chievo, e si rimette all’inseguimento della Juventus, distante sempre 7 punti.

Il mattatore della serata è ancora una volta Edin Dzeko che apre le danze del gol raggiungendo Higuain in vetta alla classifica marcatori a quota 19. Sono 29 i sigilli totali in stagione del Cigno di Sarajevo che chiude una settimana calcistica fantastica, iniziata con la rete al Crotone e proseguita con la tripletta europea contro il Villarreal. Il bosniaco stravince il tanto atteso duello della serata con Belotti che si perde tra le maglie difensive della Roma.

Altra nota positiva della serata è Salah che torna al gol dopo i tre rifilati al Bologna il 6 di novembre. Il rientro dell’egiziano è estremamente positivo con i suoi strappi che si dimostrano letali per la difesa del Torino così come successo alle retroguardie di Crotone e Villarreal. Con lui in campo la Roma ha oltre 2 gol segnati di media a partita mentre il funambolo col numero 11, grazie al tiro al volo di sinistro, raggiunge quota 9 in Serie A.

Quasi in doppia cifra anche Radja Nainggolan che, con la perla scagliata alle spalle di Hart, su passaggio di Totti, arriva a 7 reti in campionato battendo il suo record personale. Il Ninja è l’uomo ovunque della Roma e ritrae tutti i tratti caratteristici di Florenzi, corsa, grinta, carisma e qualità. Il terzino, operato venerdì al legamento crociato da Mariani, è stato omaggiato dai compagni di squadra, prima, con una visita a Villa Stuart, e dopo, col suo numero, il 24, sulla maglia da gioco.

L’unica pecca di una serata perfetta è la rete di Maxi Lopez. Terza partita, delle 10 disputate nel 2017, in cui la Roma subisce gol, ancora una volta con Vermaelen in campo e Manolas fuori, uscito per non rischiare un’ammonizione che non gli avrebbe consentito di giocare contro l’Inter domenica prossima.

Tanti elementi che fanno sorridere Spalletti, dai titolari, che hanno asfaltato il Villarreal, ai sostituti come Jesus e Paredes, autore di un gol da cineteca, che ben si sono comportati contro il Torino. La Roma vola ma a tenere banco è sempre il rinnovo del tecnico di Certaldo che in conferenza stampa è stato categorico: “Se non rinnova Totti vado via anche se vinco il triplete”.

Lavinia Colasanto

Roma-Torino 4-1: le pagelle. Giallorossi convincenti, Dzeko non si ferma più. Salah torna al gol dopo 3 mesi

Simone Indovino –  È una Roma ancora in versione schiacciasassi quella che sconfigge il Torino col convincente punteggio di 4-1. L’aver dato continuità al successo contro il Villarreal è un ulteriore sintomo della maturità acquisita dalla squadra di Spalletti. Il tecnico opta per il duo d’attacco Dzeko-Salah e entrambi i calciatori ripagano la scelta del mister portando in vantaggio i giallorossi di due marcature dopo appena 20 minuti. La squadra di Mihajlovic prova timidamente a reagire fino a quando un bolide da fuori area di Paredes mette la definitiva parola fine alla gara, nonostante il gol di Maxi Lopez per i granata. Ci pensa poco dopo Nainggolan a ristabilire le distanze con un preciso destro. Tre punti pesanti per i capitolini che operano il contro sorpasso al Napoli, vincitore oggi sul campo del Chievo.

ROMA

Szczesny 6 – Sufficienza politica per il portiere giallorosso che è impegnato solamente da qualche tiro innocuo da parte della squadra avversaria.

Manolas 7 – Gara concreta e sostanziosa quella del greco che oscura, in collaborazione con i colleghi di difesa, uno degli attaccanti più pericolosi del campionato. Spalletti lo sostituisce con Vermaelen a causa della diffida sulle sue spalle: fondamentale la sua presenza contro l’Inter la settimana prossima.

Fazio 6.5 – Quasi ripetitivo dire che le palle aeree sono tutte preda della sua testa, ma il comandante argentino non se ne lascia davvero scappare una. Esce quasi sempre vincente dalle sportellate con Belotti ma si fa ingenuamente scappare Maxi Lopez alle spalle in occasione della rete granata.

J.Jesus 6.5 – Concede un turno di riposo a Rudiger non facendo rimpiangere l’assenza del tedesco. Prezioso in numerose situazioni dove dimostra la maturità e l’attenzione acquisita negli ultimi mesi sotto la guida di Spalletti.

Bruno Peres 7 – Forse la miglior gara del brasiliano da quando si trova nella Capitale. Macina chilometri sulla fascia destra e trova un’intesa con Salah che cresce partita dopo partita. Fondamentale allo scadere del primo tempo quando chiude una pericolosa azione avversaria con una perfetta diagonale.

Emerson 6.5 – Come il suo connazionale, corre come un forsennato sulla corsia sinistra risultando però leggermente impreciso con i piedi. Forma fisica straripante, qualsiasi suo affondo porta la superiorità numerica.

Paredes 6.5 – Il meno positivo dei primi 45 minuti, cresce nella seconda frazione di gioco dando ordine e respiro al centrocampo giallorosso e recuperando diversi palloni. Suggella il tutto con una perla da fuori area che vale il 3-0.

Strootman 6.5 – Brillantissimo ancora una volta dal punto di vista fisico: questo è testimoniato dal fiato che l’olandese garantisce al centrocampo della Roma.

Nainggolan 7 – Polmoni di ferro per il Ninja che come di consueto conferisce tutta la sua generosità al servizio dei suoi. Mette in ghiaccio la partita realizzando il settimo gol in campionato accogliendo il preciso assist di Totti.

Salah 7 – L’egiziano non iscriveva il suo nome al tabellino dalla lontana tripletta col Bologna. L’appuntamento col gol non si fa attendere: una botta di sinistro fulmina Hart sul primo palo. Vicinissimo poco dopo alla doppietta, negata solo da un clamoroso legno alla destra del portiere inglese.

Dzeko 7 – Non azzardiamo troppo se diciamo che il bosniaco sta attraversando uno dei periodi più brillanti della carriera. 11 gol nella ultime 8 gare per lui e testa della classifica cannonieri ripresa. Ha il merito di sbloccare la gara con una forte conclusione improvvisa che non lascia scampo ad Hart.

Vermaelen 6 – Rileva Manolas e disputa gli ultimi 20 minuti in maniera precisa.

Totti 6 – Tocca pochi palloni ma uno di questi è un regalo a Nainggolan che, da posizione favorevole, scarica in gol.

Perotti s.v. – Pochi minuti per l’ala argentina.

Spalletti 7.5 – La sua Roma era chiamata alla conferma dopo il Villarreal e le aspettative non sono state disattese. Opera un leggero turnover anche in ottica Inter: Manolas e Strootman vengono rilevati a causa del pericolo squalifica. Rispedito alle spalle il Napoli, sono ancora numerosi gli impegni duri che vedranno impegnati i capitolini su tutti i fronti. Al mister il compito di gestire al meglio le forze senza lasciare punti alle spalle.

Simone Indovino

La Roma chiude la pratica submarino amarillo. Emerson Palmieri e Dzeko rendono il ritorno una formalità.

Edin Dzeko si scopre re di Spagna, dove, per Spagna, si intende la notte di Villarreal. E’ là che l’attaccante bosniaco della Roma ha battuto altri tre colpi della sua stagione da favola: nel 4 a 0 giallorosso contro i «sottomarini» gialli nell’andata dei sedicesimi di finale di Europa League c’è la nobile firma del numero nove romanista. Dzeko ha realizzato gli ultimi tre sigilli di quella che è apparsa come una sfida senza storia dopo il vantaggio iniziale di Emerson. E, Dzeko, adesso può brindare a cifre da capogiro: sono 28 i centri, fra campionato e coppe, di un centravanti che, dopo il buio della passata stagione, in molti, moltissimi avrebbero voluto lontano dalla Capitale.

«Ho disputato una delle migliori partite della mia carriera. Mi porto a casa il pallone per darlo a mia figlia Una…», sottolinea Dzeko. La sua carriera più prolifica i fatto di gol realizzati è datata 2008/09 quando, con la maglia del Wolsburg, il bosniaco mise in bacheca 29 reti a fine anno: per eguagliare il proprio primato, ora, manca soltanto un acuto, con ancora quattro mesi davanti. «Siamo una squadra forte, dobbiamo convincerci sempre più dei nostri mezzi. Abbiamo – continua Dzeko – vinto con un punteggio larghissimo contro una delle formazioni big della Spagna, e non è poco…».

Francesco Trinca

Villarreal-Roma 0-4: le pagelle. Dzeko cecchino, Emerson instancabile. Super gara in terra spagnola

Simone Indovino – Partita a dir poco spettacolare quella della Roma che annienta il Villarreal nell’andata dei sedicesimi di Europa League. Risultato secco di 0-4, maturato dopo 90 minuti ad altissima intensità da parte degli uomini di Spalletti; grande merito al tecnico toscano per aver preparato una gara insidiosissima. Ci ha pensato Emerson con una perla a portare in avanti i giallorossi nel primo tempo. Dopo una leggera sofferenza accusata nei primi 10 minuti della ripresa, i capitolini hanno messo in ghiaccio la gara sfruttando le ripartenze grazie anche all’ingresso in campo di Salah. Dzeko sul velluto: altra tripletta europea per il bosniaco che forse ipoteca (la scaramanzia non è mai troppa) il passaggio al turno successivo.

ROMA

Alisson 6.5 – Grande attenzione da parte del brasiliano che si mostra sicuro in tutte le occasioni in cui è chiamato in causa. Fondamentale un suo riflesso sul primo palo quando la Roma era ancora in vantaggio di una sola rete.

Rudiger 6.5 – Rocciosa gara per il classe ’93 che copre al meglio la sua zona di campo manovrando anche in maniera ottimale il pallone durante qualche sortita offensiva.

Manolas 6.5 – Una leggera indecisione su un’incursione di Bakambu, per il resto match attento in cui fornisce un prezioso aiuto per tenere la porta inviolata. Si riversa in avanti in alcune occasioni e Spalletti gradisce.

Fazio 7 – Il centravanti spagnolo non era un calciatore facile da affrontare ma l’argentino, coadiuvato dalle ottime prestazioni dei compagni di reparto, non lo soffre minimamente. Solita schiacciante superiorità sulle palle alte; si permette anche qualche lusso col pallone tra i piedi.

Bruno Peres 7 – Spalletti conosce la pericolosità del Villarreal in fase offensiva e gli affida compiti più difensivi che l’ex Torino rispetta al meglio, non rischiando nulla sulla fascia destra. Preziosa l’imbucata per Salah che porta al secondo gol romanista.

Emerson 7.5 – Giù il cappello per il giovane brasiliano che sfoggia una delle prestazioni migliori da quando si trova in Italia, condendola con una rete da manuale del calcio realizzata col suo piede non preferito. Solite sgaloppate sulla sinistra che mettono in constante apprensione la difesa gialla.

De Rossi 6.5 – Primo tempo ad altissimo livello, ripresa leggermente in calando ma la gara di DDR rimane in ogni caso di altissimo livello. Eccezion fatta per qualche minuto nella secondo tempo, smista alla perfezione tutti i palloni che gravitano nella sua zona.

Strootman 7 – Corre, difende, attacca, recupera palloni. La forma fisica sta tornando quella di un tempo e si vede: non lascia scampo agli avversari in mezzo al campo.

Nainggolan 7 – Tantissima sostanza anche per il belga che non si riversa come ci ha ultimamente abituato fare in fase offensiva ma si limita a basare la sua partita sulla corsa e l’intensità, fattori su cui forse non è secondo a nessuno in tutta Europa.

El Shaarawy 7 – Scelto a sorpresa nell’11 titolare, il Faraone ripaga la fiducia di Spalletti comportandosi in maniera ottimale riuscendo a coniugare al meglio le due fasi. Prezioso l’aiuto in retroguardia, molto vivace in zona offensiva.

Dzeko 9 – Quasi complicato descrivere la gara del bosniaco che realizza un’altra tripletta in questa competizione mostrando cinismo a tutto tondo. Meravigliosa la prima rete personale: con una finta di corpo si libera del difensore avversario per poi scaricare in porta col sinistro. Giù il cappello.

Salah 7.5 – Prevedibile staffetta con El Shaarawy: l’egiziano subentra al compagno in maniera perfetta regalando un prezioso assist e Dzeko. Mette in continua apprensione la difesa spagnola con le sue sgroppate sulla destra.

Juan Jesus 7 – Chiamato a sostituire l’acciaccato Rudiger, non fa rimpiangere il tedesco. Regala il pallone che Dzeko trasforma in gol; si rende protagonista di una splendida chiusura e ridosso della fine.

Paredes s.v. – Pochi istanti per il regista argentino.

Spalletti 7.5 – Partita magistrale quella della Roma. Gran merito è del tecnico toscano che l’ha preparata al meglio annichilendo il collega Escribà. Menzione speciale per Emerson: il mister ha puntato forte su di lui e gara dopo gara il brasiliano sta ripagando tutta la sua fiducia.

Simone Indovino

Pescara, Zeman ha detto sì: oggi ritorna in panchina

Il tecnico boemo ha accettato la proposta del club abruzzese, che lo ha cercato per sostituire l’esonerato Massimo Oddo alla guida della squadra attualmente ultima in classifica

ROMA – Millesettecento giorni dopo, Zeman torna al Pescara. Dopo 24 ore di riflessioni, il boemo ha rotto le riserve: sarà lui a raccogliere l’eredità di Oddo, esonerato senza riuscire a vincere nemmeno una partita sul campo (Solo lo 0-3 a tavolino con il Sassuolo). Un ritorno sospirato, ventilato per anni: aveva lasciato con la promozione in serie A del 2012, quella guidata dal trio delle meraviglie Verratti-Immobile-Insigne. Ritorno cinque anni dopo per tentare un’impresa disperata: la salvezza impossibile, con tredici punti meno dell’Empoli quartultimo. Sarà nuovamente sulla panchina dell’Adriatico già domenica alle 15, contro il Genoa.

In realtà l’arrivo di Zeman pare più una scelta in chiave futura: da lui il presidente Sebastiani aveva scelto di ripartire in serie B, il prossimo anno. Per provare a ricostruire il miracolo che aveva fatto sognare gli abruzzesi cinque stagioni fa.Ma nelle ultime ore qualcosa è cambiato. In fondo con Zeman, nonostante la separazione figlia della chiamata della Roma, era rimasto un legame saldissimo. I due sono stati a pranzo mercoledì, incontro terminato con un certo scetticismo da parte del numero uno del Delfino: “Per ora però lo escluderei, è da considerare solo

in ottica futura, oggi la squadra non è adatta a lui”, aveva detto Sebastiani. Più possibilista era stato Zeman: “Tutto può succedere…”. Alla fine ha accettato: guiderà nel pomeriggio l’allenamento, mentre in serata – qualora tutto andasse secondo i piani – verrà ufficializzato il suo ritorno in Abruzzo: “Speriamo vada tutto bene. Se così sarà, parlerò con la società”, ha dichiarato l’ex romanista.

Ti presento il Villarreal di Escribà

David Moresco – Giovedì prossimo la Roma tornerà di scena in Europa League ed affronterà il Villarreal per l’andata dei sedicesimi di finale. I sottomarini gialli vengono da un periodo estremamente negativo in campionato. Usciti anche dalla Coppa Nazionale per mano della Real Sociedad, stazionano al sesto posto nella Liga. Nel 2017 è arrivata una sola vittoria, in casa contro il Granada terzultimo in classifica. I pochi gol dell’attacco, 29, vengono compensati dalla straordinaria difesa, la migliore del campionato con soli 15 gol subiti. Barcellona e Real Madrid, per capirci, ne hanno subiti tre in più. Solidità difensiva e ripartenze veloci è questo il marchio di fabbrica dell’allenatore Escribà. Il Vilarreal in questa stagione è diventato una sorta di colonia italiana: da Sansone a Soriano, passando per l’ex Milan Bonera. Giocatori che conoscono molto bene la Serie A e per questo potranno mettere in difficoltà la Roma. Il fortino arretrato del Villarreal dovrà difendersi dalle frecce scagliate dagli attaccanti giallorossi. La sensazione è che sarà una partita molto tattica ed equlibrata, dove saranno fondamentali le abilità dei due allenatori per sbloccare il match. Escribà, da vice allenatore del Valencia, ha già affrontato la Roma nel 2006 in Champions League. In quel caso il doppio confronto con Spalletti lo vinse il tecnico spagnolo. Questa volta però l’allenatore italiano farà di tutto per portare a casa un risultato positivo. Una vittoria, ma anche un pareggio, darebbe la possibilità alla Roma di giocarsi l’accesso agli ottavi di finale tra le mura di un Olimpico inespugnabile. La partita contro il Villarreal è l’inizio di un esame di maturità per la squadra di Spalletti, che in meno di un mese si giocherà il futuro in tutte e tre le competizioni. Raggiungere gli ottavi, riprendere la Juventus e battere la Lazio, sono queste le tre prove da superare. Obiettivo: 100 e lode, vincerle tutte e dimostrare di aver raggiunto finalmente la piena maturazione.

David Moresco

Serie A, i risultati della 24^. Bene Roma e Juve

La Juventus ha superato 2-0 il Cagliari con una doppietta di Gonzalo Higuain. I bianconeri mantengono sette punti di vantaggio sulla Roma e nove sul Napoli che rispettivamente hanno vinto 2-0 contro il Crotone e il Genoa. Nainggolan si conferma capitano e uomo decisivo nei successi giallorossi, con Dzeko capocannoniere del campionato a quota 17 gol, mentre sono andati a segno Zielinski e Giaccherini per i partenopei. L’Inter a San Siro ha battuto l’Empoli 2-0, nonostante la doppia assenza per squalifica di Icardi e Perisic. Continua il cammino positivo per l’Atalanta che, in trasferta, ha sconfitto 3-1 il Palermo e rilancia il sogno qualificazione all’Europa League. Vittorie casalinghe per Torino e Sampdoria. A sorpresa il Chievo Verona ha conquistato i tre punti sul campo del Sassuolo (tripletta di Inglese).

Botta e risposta tra Roma e Juventus

Yuri Oggiano – Tutto facile per la Roma che come la Juventus, pochi giorni fa, batte il Crotone per 2-0. Una prova da grande squadra che permette ai giallorossi di tornare al secondo posto, scavalcando il Napoli, restando a 7 punti dai bianconeri. E’ la sesta vittoria in trasferta per la Roma ma soprattutto l’11 esima gara in cui la difesa rimane imbattuta, record in Serie A e seconda piazza in Europa dietro al Chelsea.

A decidere la partita è Nainggolan dopo una settimana turbolenta iniziata con la “sciacallata” di due “bischeri” che lo filmano mentre dice di “odiare la Juventus”. La risposta migliore è sul campo e il belga, come capita spesso, non fallisce, caricandosi la Roma sulle spalle dopo il rigore tirato fuori da Edin Dzeko. Una maledizione per il bosniaco che sbaglia il settimo penalty dei 16 calciati nella sua carriera. Durante questa stagione l’errore dal dischetto arrivò anche ad Udine in una partita, che il solito Nainggolan, aveva già fatto pendere dalla parte della Roma. Quel giorno l’attaccante non incise sul match pagando lo scotto emotivo di un errore che poteva costare carissimo. Contro il Crotone, però, la reazione è arrivata nel secondo tempo quando Dzeko è stato molto presente colpendo un incrocio dei pali prima di timbrare il cartellino per la 18 esima volta in questo campionato, su assist di Salah. Spalletti può soltanto sorridere visto che la coppia dei sogni continua a fare bene nonostante il cambio di modulo.

Sono invece tre i difensori centrali di una Roma che ha dimenticato presto le reti subìte dalla Sampdoria tornando impenetrabile. Non deve ingannare l’avversario perché i giallorossi, ad inizio stagione, concedevano palle gol a tutte le squadre subendo molte reti. E allora ha ragione Rudiger quando dice che la partita di Genova è stata soltanto “un’eccezione” visto che la Roma, nel 2017, in campionato, ha raccolto la palla nel sacco soltanto a Marassi a fronte di sei partite giocate.

Per i giallorossi ora arriva il bello, sette match in 21 giorni contro Villarreal, Torino, Inter, Lazio e Napoli dove si deciderà il futuro della Roma e chissà, forse anche quello di Spalletti.

Yuri Oggiano

Crotone-Roma: Nainggolan risponde alle critiche sul campo

David Moresco – ‘Cercasi storie dal gran finale’, da Sanremo a Trigoria, è questo il pensiero fisso nella testa dei giallorossi. Lo avevamo detto, il tour de force di febbraio sarebbe stato complicato, ma il peggio deve ancora arrivare ed il finale è ancora tutto da scrivere. Ad oggi la Roma si è dimostrata all’altezza della situazione, archiviando le pratiche con la Fiorentina, la settimana scorsa, e col Crotone ieri. Allo Scida La squadra di Spalletti si è dimostrata ancora una volta, forte e solida, trovando il bandolo della matassa di un Crotone ben messo in campo dal tecnico Nicola. Grazie alle solite certezze Nainggolan e Dzeko. Sono loro la spina dorsale di questa Roma. I giallorossi hanno avuto la possibilità di sbloccare subito il match, senza aspettare un’ora com’è accaduto mercoledì sera alla Juventus. Ma Dzeko, dopo meno di un mese, ha nuovamente fatto cilecca su rigore e chi in quel momento non ha pensato che potesse ricadere nella malinconia vista lo scorso anno. A quel punto è salito in cattedra il belga, che con la fascia da capitano al braccio ha guidato la squadra verso la vittoria con un gol da antologia. Alle critiche Nainggolan risponde come sempre sul campo, a suon di prestazioni. Al suo fianco c’era Strootman. L’olandese continua a crescere e sta tornando rapidamente quella lavatrice che i tifosi romanisti avevano apprezzato prima dello stop per infortunio.

Effettuato il contro sorpasso al Napoli, la testa va alle prossime sfide in arrivo. Partite difficili e fondamentali, da dentro o fuori. La doppia sfida col Villarreal in Europa League, le partite di campionato contro Torino e Inter, fino alla semifinale di Coppa italia contro la Lazio. Bisognerà dosare le energie per arrivare pronti ad ogni match. Il compito spetta a Spalletti. Ieri hanno riposato De Rossi e Perotti, entrati solo nel finale a partita ormai chiusa. Non sono ammesse distrazioni. E’ questo il mantra del tecnico di Certaldo e lo ripete ai giocatori senza sosta. Sette gare fondamentali in ventuno giorni, al libro che racconta la stagione manca il finale e spetta alla Roma il compito di trovare una conclusione che rimarrebbe impressa nella storia.

David Moresco

Crotone-Roma 0-2: le pagelle. San Radja dal Belgio, Fazio e Strootman giganteggiano

Simone Indovino – Una Roma non bella ma concreta strappa 3 punti fondamentali sul campo del Crotone grazie al successo per 2-0. Gara ostica come ci si aspettava a causa della grande solidità difensiva messa in atto dai calabresi; nel primo tempo Dzeko potrebbe invertire questo trend ma il suo tiro dagli 11 metri finisce a lato. Ci pensa il solito Nainggolan a indirizzare la gara sui binari giusti al termine dei 45 minuti iniziali. A dieci giri d’orologio dalla conclusione è lo stesso bosniaco a farsi perdonare depositando in rete un preciso assist del rientrante Salah. In cattedra Fazio e Strootman, autori di due grandi prestazioni.

ROMA

Szczesny 6 – Si fa trovare pronto nel primo tempo quando Tonev conclude verso la sua porta due volte. Non corre altri grossi pericoli, eccezion fatta per la situazione in cui si butta la palla nella propria rete ma per sua fortuna era stato fischiato il fuorigioco agli avversari.

Rudiger 6.5 – Leggermente impreciso con i piedi, puntuale e attento nella fase di copertura.

Manolas 6.5 – Si sta a poco a poco abituando alla nuova posizione larga nella difesa a tre. Si comporta bene tamponando le avanzate del Crotone, fondamentale il passo in avanti che mette in fuorigioco Falcinelli in occasione della rete annullata.

Fazio 7 – Altra gara super per il gigante argentino che conferma la sua straordinaria forma. Vicinissimo anche alla seconda rete personale consecutiva: la sua incornata da calcio d’angolo si spegne prima sul palo e poi tra le braccia di Cordaz.

Emerson 6.5 – Nel primo tempo non offende come è solito fare limitandosi a svolgere una buona fase difensiva. Nella ripresa si lascia andare di più riversandosi spesso e volentieri nella metà campo avversaria. Ha una buona occasione per timbrare ma è troppo lento nel coordinarsi per la conclusione.

Bruno Peres 6 – Concilia al meglio la fase difensiva con quella offensiva. Fondamentale in alcune situazioni di contropiede del Crotone, su cui è attento a sventare.

Paredes 6 – Nei primi 45 minuti tocca un’infinità di palloni ma in maniera poco veloce e incisiva, rallentando la manovra capitolina. Migliora nella ripresa, quando le sue giocate hanno più qualità, specialmente l’imbucata per Salah che porta alla seconda rete della Roma.

Strootman 7 – Partita a tutto campo dell’olandese che copre ogni zona del campo. Sin dai primi istanti si nota la giornata positiva del classe ’90 che infila diverse scodellate in area avversaria. Tanta legna in mezzo al campo, le avanzate avversarie sono spesso constrastate dalla sua fisicità.

Nainggolan 7.5 – Fa quasi paura l’imprescindibilità del calciatore belga negli 11 della Roma. Ancora una volta è lui a sistemare una situazione che stava diventando complicata dopo l’errore di Dzeko grazie a un secco destro che brucia Cordaz. Sempre nel vivo della manovra giallorossa e pronto a battersi con la solita grinta che lo contraddistingue.

Salah 6 – Primo tempo fumoso e avulso dalla manovra di Spalletti, ripresa in crescendo per l’egiziano. Si rende decisivo quando appoggia col destro un preciso pallone che Dzeko deve solamente depositare in porta.

Dzeko 6 – Sembrava di essere tornati indietro di qualche settimana, quando l’errore dal dischetto condizionò tutta la partita del bosniaco. Nei primi 60 minuti gli si può forse rimproverare l’incapacità di reazione ma per fortuna l’ex City si fa trovare nel posto giusto al momento giusto realizzando la rete che sancisce la fine della partita.

De Rossi 5.5 – Rileva Salah non entrando in campo con la giusta concentrazione: qualche pallone perso di troppo consente agli avversari di partire in contropiede.

Mario Rui s.v. – Pochi istanti per il portoghese che si rende pericoloso con una discesa sulla sinistra.

Perotti s.v. – Riassaggia il terreno di gioco dopo il problema fisico delle scorse settimane.

Spalletti 6.5 – Una Roma poco bella ma concreta quella di quest’oggi. Il tecnico, sopratutto nel primo tempo, rimproverava ai suoi una lenta gestione del pallone. La rete di Nainggolan sblocca mentalmente i calciatori che nella ripresa si mostrano più pimpanti e vogliosi di chiudere la gara.

Simone Indovino