La Roma illude, poi si arrende e crolla anche a Lione

(E.Bandini) Otto reti incassate in otto giorni. Tre sconfitte di fila tra Coppa Italia, campionato e Europa League che odorano di zero titoli. A Lione, ribaltata nella ripresa, la Roma si complica la vita anche in campo continentale: servirà una rimonta, più o meno delle stesse proporzioni di quella sognata nel derby con la Lazio, per continuare ad andare avanti. Missione non impossibile, ma complicata, vedendo la poca benzina rimasta nel serbatoio giallorosso. Infilzata quasi a freddo da una zampata ravvicinata di Diakhaby, la Roma esportata ha inizialmente il pregio di non scomporsi più di tanto. Il primo tempo sembra galantuomo: prima uno scivolone di Diakhaby spalanca a Mohamed Salah la porta per il colpo del pari e poi un’incornata di Federico Fazio completa in poco più di mezz’ora il momentaneo ribaltone, logica conseguenza dei dolori difensivi (ma anche sulle corsie esterne) del giovane Lione e dei precedenti spari a salve di Edin Dzeko, Radja Nainggolan e Momo Salah.

Ma qualche tormento, soprattutto quando vengono meno i rimedi naturali del ritmo sostenuto e del pressing alto, se lo concede anche la Roma. Il raffreddamento del motore giallorosso permette al piedino vellutato di Tolisso, ispirato da Lacazette, di impallinare Alisson. Titoli di coda per la bella Roma del primo tempo: quella della ripresa e lenta, prevedibile, sterile e stanca. Il Lione fiuta l’odore della preda e aumenta il numero di colpi: Alisson si supera su Lacazette e Valbuena, ma non può fare granché sul colpo di prestigio del subentrato Fekir e sul fendente, nei minuti di recupero, di Lacazette. Il Lione serve il poker e intravede i quarti. Arrivederci tra sei giorni per il primo tentativo romanista di rimonta salva stagione nel giro di 19 giorni.

Ti presento il Palermo di Diego Lopez e Baccaglini

David Moresco – Chiusa la parentesi europea, in attesa del ritorno in Europa League contro il Lione, la Roma vola a Palermo per giocare la 28esima giornata di Serie A. L’obiettivo è semplice: difendere con le unghie il secondo posto dagli agguati delle inseguitrici, Napoli in primis, e, magari, rosicchiare qualche punto sulla Juventus capolista, che venerdì ospiterà il Milan, tentando di riaprire una difficile lotta scudetto. Il Palermo, sconfitto la scorsa giornata in rimonta dal Torino, attualmente staziona con 15 punti al terzultimo posto in classifica, posizione che sa quasi di condanna per i rosanero. La squadra non gira, pecca di poca qualità ed esperienza. In questo senso, le partenze dei senatori Maresca, Vazquez e Sorrentino pesano non poco in un momento cruciale della stagione. La scossa ha tentato di darla il presidente Zamparini, dimessosi la settimana scorsa, lasciando il posto all’ex Iena Paul Baccaglini. Le dimissioni però non cancellano le sue responsabilità: Ballardini, De Zerbi, Corini e l’attuale Diego Lopez. 4 cambi in panchina sono troppi e non permettono alla rosa di trovare né stabilità né fiducia. L’unica certezza viene dal reparto offensivo, dominato da Nestorovski. L’attaccante macedone ha realizzato 10 gol in campionato ed è lui il trascinatore di questo Palermo ed il pericolo numero uno per la difesa della Roma, alla quale mancherà Manolas, squalificato per il giallo rimediato contro il Napoli.

Diego Lopez ha incrociato i giallorossi due volte in Serie A, nelle quali il tecnico uruguaiano ha ottenuto un solo punto. Altro tipo di score da calciatore: 4 vittorie, 5 pareggi e 2 sconfitte tra Campionato e Coppa Italia con la maglia del Cagliari, da sempre bestia nera della Roma. Domenica l’allenatore non potrà contare su Rispoli, infortunatosi all’adduttore, e probabilmente nemmeno su Jajalo per un risentimento muscolare. All’andata finì 4-1 per i giallorossi grazie alle reti, tra le altre, anche di El Shaarawy e Paredes. I due, criticati per il rendimento nelle ultime uscite, devono dimostrare di avere la forza di sostenere il peso della maglia giallorossa, rispondendo alle critiche a suon di prestazioni. Perdere altri punti, in questo momento della stagione, significherebbe gettare al vento tutto ciò che è stato fatto di buono fino ad ora. La strada per la cosiddetta “ossessione della vittoria” è ancora lunga e tortuosa e la risposta, alle critiche e al disfattismo, tipico del tifo giallorosso, va data, di nuovo, sul campo.

David Moresco

Serie A – i risultati. Roma ko in casa con il Napoli. Stop Juve a Udine

Sono terminate le partite della 15.00 della 27esima giornata di Serie A. Primo pareggio in campionato per la Juventus sul campo dell’Udinese. L’Inter ha travolto il Cagliari al Sant’Elia, mentre il Torino trascinato da un super Belotti ha ribaltato lo svantaggio iniziale contro il Palermo. Pari a reti bianche tra Crotone e Sassuolo, vittoria in extremis per il Genoa ad Empoli
Questi i risultati finali:

Cagliari-Inter 1-5 (34′ Perisic, 39′ Banega, 42′ Borriello, 47′ Perisic, 67′ Icardi, 87′ Gagliardini))
Crotone-Sassuolo 0-0
Empoli-Genoa 0-2 (89′ Ntcham, 90+ 3 Hiljemark)
Torino-Palermo 3-1 (30′ Rispoli, 73′, 76′, 81′ Belotti)
Udinese-Juventus 1-0 (37′ Zapata, 60′ Bonucci)

Roma-Napoli 1-2