Serie A – I risultati della 31^ giornata. Vincono Juve, Roma e Napoli. Crollo Inter a Crotone

A segno i capocannonieri del torneo, Belotti e Dzeko, che salgono a 24 gol. Incalza Higuain protagonista con Dybala della vittoria della Juventus. Per lui una doppietta che lo porta a quota 21 reti. Resta a secco Icardi. Doppiette di Insigne e Falcinelli. Primo gol del nordcoreano Han.

Il quadro della 31/ma giornata

Empoli-Pescara 1-1
Atalanta-Sassuolo 1-1
Juventus-Chievo 2-0
Sampdoria-Fiorentina 2-2
Bologna-Roma 0-3
Milan-Palermo 4-0
Udinese-Genoa 3-0
Cagliari-Torino 2-3
Crotone-Inter 2-1
Lazio-Napoli 0-3

La classifica 

  • Juventus 77
  • Roma 71
  • Napoli 67
  • Lazio 60
  • Atalanta 59
  • Milan 57
  • Inter 55
  • Fiorentina 52
  • Sampdoria 45
  • Torino 44
  • Udinese 40
  • Chievo 38
  • Cagliari 35
  • Bologna 34
  • Sassuolo 32
  • Genoa 29
  • Empoli 23
  • Crotone 20
  • Palermo 15
  • Pescara 14

Assemblea degli azionisti della Roma – Baldissoni: “La Champions aumenterebbe quasi di quattro volte le nostre finanze”

(Da Trigoria E.Bandini) – I Signori Azionisti sono convocati presso la Sede Sociale in Roma, Piazzale Dino Viola n. 1, per il giorno 10 aprile 2017, alle ore 15.00, in prima convocazione ed, occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 11 aprile 2017, alle ore 21.00, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

1) provvedimenti ai sensi dell’art. 2446 cod. civ.; delibere inerenti e conseguenti.

Il Consiglio di Amministrazione intende proporre all’Assemblea Ordinaria degli Azionisti, chiamata a deliberare in ordine ai provvedimenti di cui all’art. 2446 cod. civ., di assumere la seguente deliberazione:

L’Assemblea Ordinaria degli Azionisti di A.S. Roma S.p.A.:

    • – preso atto della situazione patrimoniale della Società alla data del 31 dicembre 2016 che chiude con una perdita di Euro 48,710,728.95, tale da far ricadere la stessa nella fattispecie prevista dall’art. 2446 del Codice Civile;
    • – preso atto della Relazione ex art. 2446 del Codice Civile e art. 74 del Regolamento Consob n. 11971/99 predisposta dagli Amministratori e depositata;
    • – tenuto conto delle osservazioni svolte dagli Amministratori nella suddetta Relazione;
    • – tenuto conto delle osservazioni del Collegio Sindacale rese ai sensi dell’art. 2446 Codice Civile;

delibera

    • – di rinviare all’Assemblea di approvazione del bilancio di esercizio al 30 giugno 2017 l’eventuale adozione, ricorrendone i presupposti, dei provvedimenti previsti dall’art. 2446 comma 2 del Codice Civile.”.

Si precisa che laddove le condizioni di risanamento non si realizzassero il Consiglio di Amministrazione si attiverà, senza indugio, al fine di convocare l’Assemblea degli Azionisti in seduta straordinaria per assumere prontamente i provvedimenti ex art. 2446 cod. civ. che allo stato, per tutte le valutazioni di opportunità illustrate nella presente Relazione, si è ritenuto di poter posticipare.

LIVE

Ore 17.52 – L’Assemblea viene chiusa.

Ore 17.50 – Votano 28 partecipanti su 28 con il 99,94% favorevoli, contrari solo 10 azioni pari allo 0,0000003%. L’ordine del giorno viene approvato.

Ore 17.45 – Staderini replica: “La catastrofe di Pallotta era per la Roma e non in generale, potete controllare il tweet della Roma con le sue parole. La mia domanda finale è questa: l’accordo per lo stadio non è risolto, giusto? Non capisco infine perché non avete chiesto i tempi per trovare questo accordo. Per fare la Roma-Ostiense e potenziare la Roma Lido ci vogliono 5 anni. Non ci sono ancora le previsioni per i ricavi della Roma dallo stadio“. Gandini risponde: “L’accordo per lo stadio è in corso. Non facciamo gli indovini, ma siamo ottimisti di giocare nel nostro stadio nella stagione 2020-21“.

Ore 17.39 – Fabio Palma replica: “Spero proprio che lo stadio della Roma sia veramente tutto della Roma. Poi intorno allo stadio io avrei costruito una città dello sport. Dal punto di vista finanziario il capitale è ancora del tutto insufficiente per le ambizioni della Roma e avrei voluto uno straccetto di un bilancio finanziario. Se tutto fosse più chiaro e trasparente tutti saremmo più contenti e sereni. Anche i tifosi sarebbero tranquilli quando intervengono nelle pessime radio romane. Ora siamo secondi e cerchiamo di vivere più serenamente tutta questa situazione. Questo piazzamento è fondamentale per il futuro bilancio“.

Ore 17.35 – Walter Campanile replica: “Capisco tutto, ma nell’unico documento che abbiamo si legge chiaramente che la Roma è estranea al progetto stadio Tor di Valle. Come si fa a tutelare gli azionisti con degli investimenti estranei a Trigoria? Bisogna essere chiari. Lei dice una cosa che i suoi documenti non affermano, anzi. La proprietà è una cosa e la Roma è un’altra. Non capisco poi se nell’allegato C i punti vadano bene alla Roma. Poi quando saranno trovati questi accordi si farà un evento per noi azionisti?“. Risponde Baldissoni: “L’azienda di Tor di Valle è la stessa di quella della Roma. Poi si valuterà la mossa più utile economicamente parlando per la società. Infine quando avremo trovato tutti gli accordi saremo lieti di invitarvi tutti quanti per farvi vedere il progetto definitivo“.

Ore 17.04 – Baldissoni risponde agli azionisti: “Andiamo in ordine sparso cercando di rispondere a tutti. Credo che sia più utile fare un discorso generico. Facendo una brave cronistoria delle finanze della società in quest’anno siamo arrivati ad un bilancio di ricavi di 220 milioni con soli 14 milioni di perdite. Nei due anni precedenti al nostro arrivo, la società aveva chiuso in perdita di 33 e 31 milioni. Per quanto riguarda il Fair Play Finanziario l’ultimo bilancio era addirittura positivo. Questi sono degli indici chiari di una crescita finanziaria. Il bilancio poi è tornato ad essere positivo. Il patrimonio è arrivato a oltre 130 milioni. Importanti sono state le molte plusvalenze attuate in questi anni. La scelta è stata quella di provvedere ad un risanamento finanziario ma anche a come farlo. Si potevano ridurre i costi di gestione che avrebbe però determinato la competitività della squadra. E’ stato fatto questo percorso che ha mantenuto alta la competitività e i ricavi a lungo raggio saranno sicuramente migliori. Questo sottolinea un contrasto rispetto a quello che avete detto voi azionisti. Dire di ridurre i costi e chiedere di aumentare i ricavi è quindi una contraddizione. Più si spende e più si raggiungono i risultati. Il calcio è un’industria economica. I giocatori migliori che ti fanno raggiungere dei risultati e costano ovviamente di più. La scelta è stata quella quindi di mantenere o aumentare la competitività. Ieri è stato raggiunto un record storico di media punti: sarà la stagione della Roma con più punti fatti. Era un percorso stretto, ma questa è una scelta che ha portato a non vendere nessuno quest’estate. Anche se ci sono state delle perdite nell’ultima semestrale. Abbiamo fatto questo perché si riteneva necessario raggiungere la Champions League, visto che solo dall’anno prossimo ci si qualificherà ai gironi grazie al piazzamento tra i primi 4 posti. Il capitale non è sceso a 59 milioni, ma anzi è salito a 59 dai 19 di base. Gli 86 milioni versati non andranno restituiti. Ripeto che chi investe nella Roma ha fatto queste scelte per mantenere sempre alta la competitività. Noi vogliamo ridurre dei costi, ci proveremo. Ma il nostro obiettivo principale è quello di aumentare la competitività. Qualificarsi alla Champions League aumenterebbe quasi di quattro volte le nostre finanze attuali. La ricerca dello sponsor è in corso. Stiamo cercando un partner ai nostri livelli, non abbiamo preso uno sponsor poverissimo perché sarebbe stato inutile. Brevemente parlo del mercato. Unicredit non è il finanziatore principale, non ha niente a che vedere con il tasso di interesse. I nostri finanziatori sono esteri. Parliamo anche dello stadio cercando di chiarire tutto. Non esiste una società di Pallotta, anche la Roma allora sarebbe di Pallotta. Poche settimane fa siamo andati a giocare a Lione e abbiamo fatto i complimenti per lo stadio. Nessuno ha pensato che lo stadio possa essere del presidente del Lione. Ma la loro struttura societaria è uguale alla nostra e a quella dell’Arsenal. C’è una holding che gestisce le finanze dello stadio. E’ una necessità tecnica per consentire di realizzare una struttura così grande, con un finanziamento corposo. Ho citato il Lione e l’ma potrei far esempi anche di industrie elettriche che hanno un società di supporto che aiuta la costruzione. Non prendo quindi altri soldi da nessuno e non sono in conflitto economico quando mi occupo di stadio. Spero di aver tranquillizzato l’azionista Staderini. Il tema dello stadio prevederà che tra Roma e la società ci sia un accordo sui ricavi, che rimarranno alla società fino al risanamento dei debiti. Questa società non è di Pallotta, l’accordo quindi non c’è. Non siamo ancora entrati nella fase della costruzione e quindi non ci sono gli elementi per trovare questo accordo. Non è vero che la conferenza dei servizi si è chiusa con la bocciatura definitiva del progetto. Ha soltanto fornito un parere sul vecchio progetto. Il progetto è stato rivisitato. Sono in corso nuovi passaggi sia tecnici che amministrativi. In questi passaggi la Regione ha avviato la chiusura del vecchio progetto. La stessa Regione ci ha dato tempo fino a giugno per le controdeduzioni sul vecchio progetto o con la sostituzione con il nuovo progetto. Noi pensiamo che si andrà alla sostituzione del progetto con uno nuovo. Non capisco perché non vi piaccia il sito della Regione e di Tor di Valle, chiarisce tutto in maniera dettagliata. La Roma ed Eurnova hanno scelto Tor di Valle insieme al Comune e la zona è assolutamente idonea. Non ci sarà nessuna catastrofe, lo stadio si costruirà. Pallotta ha parlato di catastrofe perché si riferiva anche alla possibile appetibilità di investitori esteri nella città di Roma e in Italia, perché se questa procedura falliva mostrava grandi lacune nelle istituzione italiane. I fatti hanno dimostrato che le istituzioni pubbliche e il sistema in Italia funzionano e le autorità stanno lavorando cercando di non danneggiare chi vuole investire nel nostro paese. In merito a Zanzi poi è stato eletto a.d. molti mesi prima dell’accordo con il Comune, lui non fa parte di questo accordo visto che è stato nominato nel novembre 2013 e che l’accordo è stato firmato nel 2014. Inoltre, Trigoria non cambierà destinazione d’uso perché lo stadio riguarderà solo la prima squadra. Spero di aver chiarito tutti i passaggi“.

Ore 17.04 – Vengono firmate le presenze, gli azionisti che potranno votare rimangono 28.

Ore 17.02 – L’Assemblea si riapre.

Ore 16.28 – La seduta è sospesa per permettere alla dirigenza di rispondere agli azionisti.

Ore 16.25 – L’azionista Mario Staderini: “Pallotta il 22 febbraio via Twitter aveva detto di aspettarsi un esito positivo sullo stadio, altrimenti sarebbe stata una catastrofe per la Roma. Il soggetto proponente non sarà la Roma, lo sappiamo. Il progetto stadio ha visto la Roma mettere il brand e anticipare le prime spese. Il nome stadio della Roma è una bella proposta mediatica. Il progetto è stato bocciato, la Roma chiederà il risarcimento del danno alla società che ha scelto la location di Tor di Valle e anche ai proponenti che hanno preparato un progetto che è stato bocciato? Quali saranno le conseguenze della bocciatura e cosa intendeva Pallotta quando ha detto che sarebbe stata una catastrofe per la Roma la bocciatura del progetto stadio? È vero che l’accordo di maggio 2014 per lo stadio è stato firmato da Zanzi prima ancora che diventasse CEO? È vero che quell’accordo ora non vale più, dopo la bocciatura dell’accordo? Se ci dovesse essere un nuovo progetto ci sarà anche un nuovo accordo con Eurnova? Per fare le opere pubbliche previste nell’accordo con la Raggi ci vogliono almeno 4 anni e, visto che le opere pubbliche devono essere realizzate contestualmente allo stadio, come si fa a dire che l’impianto sarà aperto in due anni? Chiedo alla Roma di prendere in esame progetti alternativi. La Roma sia attenta a distinguere i ruoli tra gli interessi della Roma e la società che vorrebbe costruire lo stadio. Direttore Baldissoni ha accordi economici con la società proponente?“.

Ore 16.18 – L’azionista Fabio Palma: “Soltanto 59 milioni di fatturato è una cosa inaccettabile. Si doveva almeno arriva a 100. Dobbiamo mettere una toppa al bilancio. Mi permetto di ricordare a Baldissoni che qualche volta dovremmo guardare in casa nostra e usare un po’ di disciplina nel trattare i nostri giocatori. Qua tutti fanno i capricci e nessuno prende provvedimenti. Solo da noi i giocatori e gli allenatori si permettono di parlare. E’ inutile pagare e strapagare alcuni stipendi. Finiamola poi con Totti e De Rossi, il cui contratto pesa. Lavoriamo sui giovani con un nuovo allenatore. Visto che quello che abbiamo per tutto l’anno ha detto che non vuole rimanere se non si vince niente. Abbiamo avuto tantissimo dirigenti, ma nessuno ha trovato un poverissimo o minimo sponsor. Spendiamo soldi che non abbiamo, commettiamo sempre gli stessi errori. Abbiamo allenatori che non hanno il coraggio di mandare in campo i ragazzi della Primavera. I grandi allenatori lo fanno, da noi i giocatori devono essere maturi. Noi regaliamo i giocatori del vivaio e li riprendiamo a costi esagerati. La Roma in teoria doveva giocare con almeno 8 giocatori italiani, ma ne abbiamo utilizzati solo 5. Forse potevamo arrivare a questo punto non cotti e morti. Noi commentiamo sempre le stesse cose. Ma poi perché paghiamo lo spread di 6,25? Mi sembra esagerato. E’ quasi da strozzinaggio. Se paghiamo il denaro non va bene. Ma il problema vero è che ve ne fregate. Perché non pensate che noi possiamo essere delle fonti di finanziamento. Ci incontrate soltanto per legge, non c’è rapporto. Noi siamo disposti a tutto ma a voi ve ne fregate. Sullo stadio poi c’è tanto da parlare, ma la cosa è più semplice. Unicredit con noi applica dei tassi quasi da usura. Tanto ve ne fregate, gli azionisti di minoranza non sono mai stati una risorsa. Sullo stadio: non c’è bisogno di fare operazioni complicate. La società potrebbe vendere con un leasing lo stadio alla Roma. Così guadagnano tutti. E le nostre azioni potrebbero salire e non rimanere a quel maledetto 0,4 euro per azione“.

Ore 16.05 – L’azionista Walter Campanile: “Quello che chiederò sarà abbastanza giusto: la questione stadio. E’ dal 2014 che è stato deciso di aumentare il capitale. Ma noi dal 2015 abbiamo avanzato documentazione chiedendo delle delucidazioni. Il rapporto tra la Roma e la società sarà sancito sa un documento che noi non abbiamo ancora visto“. Interviene Baldissoni: “Non c’è perché non esiste lo stadio“. Continua Campanile: “Noi non abbiamo capito se alcuni aspetti alla società vanno bene. Chiedo quindi all’AS Roma di avere più impegno. Questo stadio è stato presentato a tutti tranne che agli azionisti della Roma. Si dovrebbe fare un evento in cui ci si spiega bene la situazione. Sarebbe opportuno dirci in quale modo si intendano stabilizzare i ricavi della Roma tramite il progetto stadio“.

Ore 16.00 – L’azionista Franco Angeletti: “Mi permetto di ringraziare il direttore Gandini per farci entrare nel parcheggio, ha mantenuto la parola. Ora dobbiamo parlare dell’ordine del giorno, che è molto doloroso. Questa società ha mantenuto la continuità aziendale, ma non c’è stato il salto di qualità. Dobbiamo sempre vendere i nostri prezzi pregiati per prendere qualcuno. Ormai si punta soltanto alle plusvalenze e così non si vincono i trofei. Ora ci sono anche da pagare 40 milioni per i riscatti di alcuni giocatori. Tra cui poi c’è Perotti che verrà pagato nel 2018. Incidono molto poi anche i prestiti di Doumbia e Iturbe. Non capisco perché Iago Falque è stato venduto a soli 5 milioni quando noi l’abbiamo pagato 10. Qua escono soltanto soldi, mentre alla Juve entrano. L’allenatore e il d.s. chi saranno? Poi non ho capito bene perché abbiamo dovuto dare 1 milione di euro alla Fiorentina. L’attualità non mi sembra entusiasmante e il futuro è pieno di incognite. Io mi aspetto dei numeri importanti in futuro. Per noi incalliti tifosi i patimenti hanno i secoli contati“.

Ore 15.48 – Sempre Gandini sullo Stadio della Roma: “Gli impegni finanziari per il nuovo stadio della Roma sono a carico interamente della società costituita appositamente per la costruzione e la gestione dello stadio, società controllata dalla Neep Roma Holding. La riduzione delle cubature non ha impatto alcuno sull’intero iter dello stadio della Roma“.

Ore 15.38 – Presenti 28 persone che hanno diritto al voto, pari all’82,04% del capitale della società.

Ore 15.35 – Gandini spiega la diminuzione dei ricavi: “La partecipazione all’Europa League, meno redditizia rispetto alla Champions, lo stipendio dei tesserati tra cui pesano gli incentivi alla risoluzione dei contratti o alla cessione a titolo temporaneo e le minori plusvalenze rispetto all’anno precedente“.

Ore 15.16 – Inizia l’Assemblea. Presenti anche la consigliere Navarra, Claudia Cattanei (collegio sindacale), Luca Amato (notaio) e il consigliere Cambareri.

Ore 15.00 – All’Assemblea sono presenti il direttore generale Mauro Baldissoni e l’amministratore delegato Umberto Gandini.

Bologna-Roma 0-3: le pagelle. Fazio ritorna a essere comandante, bene Salah. 24 reti per Dzeko

Simone Indovino – Prova convincente della Roma che espugna il Dall’Ara con un rotondo 3-0. I ragazzi di Spalletti dopo un leggero affanno iniziale passano in vantaggio grazie a una bella girata di Fazio sugli sviluppo di un angolo. Un’azione da manuale firmata Strootman-Dzeko-Salah porta al raddoppio dell’egiziano. Da quel momento inizia una gestione piuttosto tranquilla dei capitolini che hanno anche la capacità di siglare la terza rete proprio con Dzeko, puntuale ad accogliere un assist del neo entrato Perotti. La Juventus rimane così in scia: sono sempre i punti che separano i giallorossi dalla vetta.

ROMA

Szczesny 6 – Mai realmente operoso, corre l’unico pericolo in occasione del palo di Di Francesco in cui non è sembrato particolarmente reattivo. Per il resto, il solito buon lavoro con i piedi che permetta alla sua squadra di ripartire.

Rudiger 6.5 – Solida gara del tedesco che nella posizione di terzino destro compie in maniera adeguata i suoi compiti. Ancora qualche pecca di troppo in fase di cross: nessuno dei suoi lanci coglie in maniera precisa l’attacco giallorosso.

Manolas 5.5 – È il più distratto della retroguardia romanista. Specialmente nei primi 20 minuti si lascia scappare diverse volte alle spalle Destro. Impreciso anche su Di Francesco quando si sdraia in maniera troppo frettolosa permettendo al giovane attaccante di calciare. Rilevato a pochi minuti dalla fine per un problemino fisico.

Fazio 7 – Dopo un leggero periodo di annebbiamento dovuto anche a qualche acciacco, oggi l’argentino ha fatto rivedere il livello che l’aveva contraddistinto negli scorsi mesi. Nessuna sbavatura difensiva e il grande merito di sbloccare la gara su calcio da fermo.

Juan Jesus 6.5 – Bissa la buona prestazione del derby. È solido in fase di contenimento e adempie in maniera egregia ai suoi compiti.

De Rossi 6.5 – Nonostante i pochi allenamenti alle spalle la gara del centrocampista romano è ordinata e precisa. Gestisce con precisione la fase di regia.

Strootman 6 – Piccolo miglioramento rispetto martedì per l’olandese ma la condizione fisica è sembrata ancora una volta in leggero ritardo rispetto ad alcuni avversari. In maniera comprensibile accusa l’enorme quantità di partite disputate in stagione. Fa partire l’azione che porta al secondo gol di Salah.

Nainggolan 6 – Discorso simile a quello dell’olandese. Sempre tanta corsa e sacrificio per il belga che risulta tuttavia poco preciso in situazioni in cui avrebbe dovuto incidere in maniera maggiore.

El Shaarawy 6 – Poco convinto in fase offensiva, sopratutto negli uno contro uno. Compensa la sua prestazione dando una preziosa mano in fase di ripiegamento a Juan Jesus.

Salah 7.5 – Gol di pregevolissima fattura per l’egiziano, che supera Mirante con un dolce pallonetto. Sempre molto coinvolto nella manovra romanista, risponde presente sfoderando un pomeriggio di qualità.

Dzeko 6.5 – Non di certo uno dei suoi match più memorabili, il bosniaco mette comunque in saccoccia un gol e un assist. Buono lo scavetto che libera Salah; al momento giusto nel posto giusto per timbrare il ventiquattresimo gol stagionale.

Perotti 6 – Nulla da fare, il gol su azione tarda ad arrivare. Prova tre volte la conclusione a giro ma i tiri si spengono sempre a lato. Generoso e altruista quando regala un pallone che Dzeko deve solo appoggiare in porta.

Vermaelen s.v. – Rileva Manolas disputando circa 10 minuti.

Totti s.v. – Giusto il tempo di meritarsi gli applausi di tutto lo stadio.

Spalletti 6.5 – Reagire dopo l’eliminazione in coppa non era semplice ma i ragazzi hanno risposto presente. Successo tondo che lascia vive ancora delle fievoli speranze in ottica scudetto. Sarà adesso fondamentale mantenere alta la concentrazione per le ultime 7 partite.

Simone Indovino

Coppa Italia Primavera, Virtus Entella-Roma 1-1. Al rigore di Marchizza risponde all’ultimo respiro Semprini

(Cronaca E.Bandini) – La Roma Primavera impatta nel finale contro la Virtus Entella nella gara d’andata della finale di Coppa Italia. Al rigore nel primo tempo di Riccardo Marchizza, ha risposto nel finale il colpo di testa di Mauro Semprini. Il match di ritorno è in programma venerdì 21 allo stadio Olimpico di Roma.

IL TABELLINO

VIRTUS ENTELLA (4-3-1-2): Siaulys; Casagrande (85′ Semprini), Ferrante, Joao Alfonso; Carullo, Alluci, Di Paola, Cleur; Zaniolo (67′ Castagna); Puntoriere (82′ Ganea), Mota.
A disposizione: Gaccioli, Battaglia Busacca, Ciceri, Urso, Ba, Giunta, Traversari, De Marco, Mattera.
Allenatore: Castorina.

AS ROMA (4-3-3): Crisanto; De Santis, Ciavattini, Marchizza, Pellegrini; Spinozzi (87′ Meadows), Grossi, Anocic; Tumminello, Soleri, Keba (73′ Frattesi).
A disposizione: Romagnoli, Greco, Nani, Valeau, Kastrati, Marcucci, Antonucci, Franchi, Cappa.
Allenatore: De Rossi.

Arbitro: D’Apice di Arezzo.
Assistenti:
 Fusco e Rossi.
IV uomo: Tursi.

Marcatori: 45′ Marchizza (Roma), 95′ Semprini (Virtus Entella).

Ammoniti: 41′ Keba (Roma), 71′ Ciavattini (Roma), 84′ Grossi (Roma).
Espulsi:-.

LIVE

SECONDO TEMPO

96′ – Dopo 5 minuti di recupero finisce la gara d’andata della finale di Coppa Italia Primavera. A Marchizza risponde Semprini.

95′ – GOL della Virtus Entella. Semprini con un colpo di testa deviato da Marchizza riesce a trovare all’ultimo respiro il gol del pareggio.

93′ – Terzo ed ultimo cambio per la Roma: esce per un problema alla caviglia Frattesi,entra Valeau.

93′ – Grande occasione per la Virtus Entella. Cleur crossa in area di rigore, Semprini di testa sfiora di poco il secondo palo.

90′ – Saranno cinque i minuti di recupero. 

87′ – Cambio per la Roma: esce Spinozzi, entra Meadows.

85′ – Terzo ed ultimo cambio per la Virtus Entella: esce Casagrande, entra Semprini.

84′ – Altro cartellino giallo tra le file della Roma. Ammonito Grossi per un fallo a centrocampo su Mota.

82′ – Cambio per la Virtus Entella: esce Puntoriere, entra Ganea.

79′ – Di Paola lancia in velocità Mota. L’attaccante ligure entra in area di rigore e con il sinistro spara contro Crisanto, che riesce a disinnescare in due tempi il tiro.

73′ – Primo cambio anche per la Roma: esce Keba, entra Frattesi.

71′ – Secondo cartellino giallo per la Roma. Ammonito Ciavattini per un fallo sulla trequarti su Mota.

69′ – Altra chance per i padroni di casa. Bella iniziativa personale palla al piede da parte di Di Paola, che dai 20 metri calcia verso lo specchio della porta. Il tiro però termina di poco alto sopra la traversa.

67′ – Primo cambio per la Virtus Entella: esce Zaniolo, entra Castagna.

66′ – Clamorosa occasione per la Virtus EntellaPuntoriere scappa sulla fascia sinistra e riesca a crossare. La palla arriva al limite dell’area di rigore sui piedi di Cleur, che conclude con il destro. Il tiro molto potente è centrale, Crisanto riesce con qualche difficoltà a mandare la sfera in angolo.

59′ – Prima occasione del secondo tempo per la Roma. Anocic, che probabilmente voleva crossare, è andato vicino al gol del 2-0 con un lob. Siaulys però non si fa sorprendere e manda la sfera in calcio d’angolo.

56′ – Carullo, dopo un calcio d’angolo, riesce a calciare a rete di prima intenzione. Il mancino ad incrociare del numero 3 biancoceleste è bloccato in due tempi dall’estremo difensore giallorosso Crisanto.

53′ – Dopo un’azione insistita della Virtus EntellaDi Paola dal limite dell’area di rigore riesce a concludere verso lo specchio della porta di Crisanto. Il portiere giallorosso para agevolmente il tiro rasoterra.

50′ – La Virtus Entella vuole il gol del pareggio e dall’inizio del secondo tempo è rimasta con insistenza nella metà campo della Roma.

46′ – Ricomincia la partita allo stadio Comunale di Chiavari. E’ la Virtus Entella a giocare il primo pallone della ripresa.

PRIMO TEMPO

46′ – Finisce il primo tempo a Chiavari. La Roma è avanti 1-0 grazie ad un calcio di rigore nel finale realizzato da Marchizza.

45′ – GOOOOOOOOOOOOOOOOOOLLLLLLLLLL! Riccardo Marchizza realizza il calcio di rigore. Il difensore giallorosso dagli undici metri non sbaglia e spiazza Siaulys.

45′ – RIGORE PER LA ROMA! Joao Alfonso atterra Tumminello in area di rigore. L’arbitro D’Apice non ha dubbi e decreta il calcio di rigore per i giallorossi.

41′ – Primo cartellino giallo del match: ammonito Keba per un brutto intervento a centrocampo su Di Paola.

38′ – La Virtus Entella spreca una clamorosa opportunità per andare in vantaggio. Lancio lungo per Mota che supera in grande stile Crisanto, ma Ciavattini chiude in calcio d’angolo con un intervento miracoloso.

36′ – Pellegrini dai 30 metri ci prova. Il mancino a mezz’altezza ad incrociare del numero 3 giallorosso è bloccato dall’estremo difensore biancoceleste Siaulys.

34′ – Altra occasione per i giallorossi. Carullo regala il pallone a centrocampo a Tumminello, che con un sinistro deviato prova a trovare il gol del possibile 1-0. Ma ancora una volta Siaulys è molto attento e non si fa sorprendere.

32′ – Tocco in verticale di Anocic per lo scatto dalla sinistra di Keba. Siaulys però legge in anticipo il pericolo ed è bravo a scegliere il tempo dell’uscita con la quale anticipa l’attaccante giallorosso.

24′ – Anocic cerca di sorprendere su punizione Siaulys: la conclusione del giallorosso però si spegne sul fondo.

18′ – Conclusione velleitaria dai 35 metri di Cleur: anche in quest’occasione la sfera di gioco finisce sugli spalti.

15′ – Zaniolo entra con forza nell’area di rigore della Roma, ma con il sinistro spara alle stelle

14′ – Ci prova da lontanissimo Tumminello: il tiro finisce ampiamente fuori dallo specchio della porta.

7′ – Pericolosa la Virtus Entella grazie ad un bel tiro a giro di destro dal limite dell’area di rigore di Puntoriere. La palla esce di poco sopra la traversa.

5′ – Prima chance anche per la Virtus Entella. Bella azione personale di Puntoriere, che entra nell’area di rigore giallorossa e prova a crossare al centro per un compagno di squadra, ma De Santis di testa chiude in calcio d’angolo.

2′ – La prima occasione del match è della Roma. Edoardo Soleri con un tiro debole al volo di sinistro inquadra lo specchio della porta ma Siaulys para agevolmente.

1′ – Inizia la finale d’andata di Coppa Italia allo stadio Comunale di Chiavari. Sono i giallorossi a giocare il primo pallone.

Rush finale per la Roma

Lavinia Colasanto – 8 partite, tante ne mancano alla fine della stagione della Roma, e sono quelle di campionato dove i giallorossi tenteranno l’ultima impresa dopo i fallimenti contro Lione e Lazio, recuperare la Juventus e vincere lo scudetto. La strada per questo lungo e complicato cammino parte da Bologna, domenica alle ore 15.

Spalletti ha provato a rimotivare la sua squadra all’indomani del match contro i biancocelesti, l’indicazione è quella di sempre, non perdere la concentrazione e dare tutto fino alla fine. Per farlo la Roma potrà contare su tutti i suoi effettivi tranne l’infortunato Florenzi. In porta torna Szczesny e con ogni probabilità la difesa a tre che sarà composta da Manolas, Rudiger e il rientrante Fazio che per scelta tecnica ha visto il derby dalla panchina. In mezzo al campo possibilità di recupero per De Rossi, ancora non al top della condizione. A fare coppia con l’azzurro l’instancabile Strootman mentre sulle fasce spingerà il duo brasiliano, Bruno Peres ed Emerson Palmieri. In attacco, invece, Spalletti potrà avere l’imbarazzo della scelta perché El Shaarawy, il migliore in campo contro la Lazio, si candida con forza ad un posto da titolare. Chi potrebbe pagare con la panchina è Salah, impossibile rinunciare a Nainggolan e Dzeko. Potrebbe tornare in ballo anche Perotti qualora il tecnico toscano decidesse di cambiare modulo. Niente da fare per Totti.

Anche il Bologna si presenta al completo con la sola assenza di Helander, non ancora al meglio. Donadoni non farà calcoli e si affiderà alla sua miglior formazione che prevede gli ex Torosidis, Viviani e Destro in campo dal primo minuto. Con loro anche il migliore dell’annata rossoblu, Dzemaili che con 8 reti è il bomber della squadra. Particolare attenzione anche a Verdi e a Di Francesco che potrebbe subentrare durante la partita.

Per la Roma non c’è più spazio per sbagliare, il destino di Spalletti è legato a questi ultimi due mesi di campionato, dentro o fuori, firma del contratto o addio. E’ il momento del rush finale.

Lavinia Colasanto

Roma-Lazio 3-2: le pagelle. Difesa non pervenuta, successo inutile. Cala il sipario sulla Coppa Italia

Simone Indovino – Niente da fare, il sogno remuntada svanisce. La Roma è costretta ad abbandonare la Coppa Italia dopo il 3-2 interno con la Lazio, che godeva già dei favori del pronostico grazie alla partita d’andata. Poco carattere mostrato dai ragazzi di Spalletti che non riescono mai a incidere in maniera decisiva sin dai primi minuti: Dzeko spreca una palla gol d’oro dopo appena 4 giri d’orologio. La poco costanza giallorossa permette agli avversari di passare in vantaggio con Milinkovic. El Shaarawy rimette in parità la gara ma la difesa capitolina non è in serata di grazia e regala una prateria a Immobile che trasforma. Ininfluente la doppietta di Salah, anche l’obiettivo della competizione nazionale è svanito.

ROMA

Alisson 6 – Compie un miracolo su Immobile, non può nulla sul conseguente tap-in di Milinkovic. Anche sul secondo gol subito risulta incolpevole ma solo succube della serata da horror dei suoi compagni di reparto.

Rudiger 5.5 – Nel primo tempo ha il compito di attaccare ma la scarsa qualità del suo piede influisce in maniera negativa sulla manovra giallorossa. Rientra al centro della retroguardia nei secondi 45 minuti ma è trascinato dalla pochezza della difesa capitolina di questa sera.

Manolas 4.5 – Notte da incubo per il greco che non ne azzecca una. Pasticcia su Immobile in occasione della prima rete incassata e perde alle spalle lo stesso attaccante che realizza indisturbato l’1-2. In generale, subisce la velocità degli attaccanti biancocelesti.

Juan Jesus 6.5 – Gioca solo 45 minuti ma è il più positivo del pacchetto arretrato. Fin quando il brasiliano è in campo Felipe Anderson e compagni riscontrano difficoltà nell’affondare. Viene sostituito per far posto a Bruno Peres.

Emerson 5.5 – Ha perso un po’ di smalto fisico rispetto i mesi scorsi e si sapeva dallo scarso utilizzo nell’ultimo periodo. Qualche sgroppata delle sue e poco più; imprecisi tutti i cross indirizzati verso l’area.

Paredes 4.5 – Piccolo passo indietro per l’argentino che si dimostra forse ancora troppo fragile mentalmente. Mai nel vivo del gioco, rallenta spesso la manovra venendo spesso richiamato da Spalletti. Cerca diverse volte la gloria personale ma le sue conclusione terminano tutte abbondantemente a lato.

Strootman 5 – Brutta gara dell’olandese che è sempre sovrastato fisicamente dagli avversari. In ritardo in numerose circostanze, è anche impreciso con i piedi. Ha alcune buone occasioni in cui potrebbe fare sicuramente di più considerata la sua qualità.

Nainggolan 5 – Assente ingiustificato, è la vittima prediletta del folto modulo difensivo messo in piedi da Inzaghi. Spazia molto intorno al campo per tentare di toccar palla ma la sua gara risulta ampiamente sottotono. Ha anche lui diverse ghiotte possibilità per segnare che vengono tutte sprecate.

El Shaarawy 6 – Protagonista di due delle tre reti giallorosse. Realizza prima il pari; successivamente consente a Salah di timbrare il cartellino. Potrebbe tuttavia far di più, in alcune situazioni risulta troppo poco “tignoso”.

Salah 6 – Due reti, utili solamente per suggellare una vittoria che serve a poco, e nient’altro. Sono troppi i crossi e i passaggi sbagliati dall’egiziano che spesso permettono alla Lazio di ripartire in contropiede.

Dzeko 5 – Serata amara per il bosniaco che dopo pochi minuti si divora l’occasione che avrebbe potuto cambiare le sorti della Coppa Italia. L’ex City si abbatte psicologicamente risultando impreciso in tutte le circostanza in cui è chiamato in causa, sia sottoporta che sotto il profilo del gioco.

Bruno Peres 5 – Conferisce un po’ di vivacità all’attacco romanista non risultando mai decisivo. E’ colpevole in coabitazione con Manolas della seconda rete subita; il brasiliano sale in ritardo non mettendo Immobile in fuorigioco.

Perotti 5.5 – Poco più di 20 minuti per l’argentino che prova qualche affondo sulla fascia sinistra non rivelandosi mai troppo pericoloso.

Totti s.v. – Potrebbe essere stato l’ultimo squarcio di gara per il Capitano in Coppa Italia. Un peccato che debba salutare la competizione con questa amarezza.

Spalletti 5.5 – La sua Roma non rispetta le attese. La grinta non è quella che sarebbe realmente servita e di conseguenza i calciatori sono distratti in diversi momenti della gara. Il tecnico saluta così il secondo obiettivo stagionale dopo l’Europa League: è un chiaro indizio per il futuro?

Simone Indovino

Rimosse le barriere anche in Curva Sud

David Moresco – Sono passati 569 giorni da quel famoso 12 settembre 2015, giorno in cui iniziò la costruzione delle barriere nelle due Curve dello Stadio Olimpico. Oggi pomeriggio, dopo la rimozione in Nord della scorsa settimana, sono terminati i lavori anche nella Sud. Torneranno a prendere il proprio posto nel settore più caldo dello stadio i gruppi organizzati della Roma, in un match fondamentale: il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, in programma martedì 4 aprile. “Ogni tifoso porti una bandiera e tanta voce, martedì non conta il risultato ma tifare ad oltranza” scrive il Gruppo Roma attraverso un comunicato. La protesta per ora può dirsi conclusa, si torna quindi alla normalità, fatta di coreografie, bandierine e cori. Dopo più di un anno e mezzo di aspre misure di sicurezza e uno stadio quasi militarizzato, l’assenza delle barriere e il derby in notturna sono una grande occasione per il movimento ultras romano. Questa linea distensiva però, può essere un’arma a doppio taglio per tifosi. E’ il momento di dimostrare maturità, perché le barriere, costate alle società 700 mila euro, sono sì state smontate, ma non totalmente demolite: si trovano sotto lo stadio, nei magazzini delle due rispettive curve, pronte ad essere installate in caso di nuova necessità. All’esterno della curva i settori rimangono separati, gli steward previsti saranno circa cinquanta e saranno potenziate le telecamere interne ed esterne. Sostituiti anche i cosiddetti “Betafence” alle spalle delle due Curve: quelli nuovi saranno mobili e utilizzabili come vie di fuga. Non solo misure di sicurezza, perché dal Campidoglio arriva una nuova idea, accolta dai fedelissimi della Roma con entusiasmo: quella di realizzare una standing area nelle due curve, dove si potranno seguire le partite senza dover stare seduti al proprio posto, ma in piedi, così come piace agli ultrà giallorossi. Quello in arrivo è un derby di quelli veri, dove lo spettacolo è assicurato. Dopo un anno e mezzo per i supporter della Curva romanista si tratta di un ritorno al passato, ma lo sarà ancor di più per Spalletti. I suoi ultimi ricordi della Sud stracolma risalgono al lontano 2009, quando all’Olimpico non c’erano barriere e gli ultrà erano il 12esimo uomo in campo, in grado di dare la svolta in un momento di difficoltà. Con l’uscita dall’Europa League ed un primo posto quasi irraggiungibile, l’ultimo trofeo ormai rimasto appetibile è la Coppa Italia e vincerlo battendo i rivali di sempre, recuperando il 2-0 della gara d’andata, manderebbe i tifosi in estasi. “Resto solo se vinco un trofeo” ripete costantemente Spalletti. Chissà se martedì, loro, i ragazzi della Sud, potranno fargli cambiare idea.

David Moresco

Roma-Lazio, dentro o fuori

Yuri Oggiano – Fondamentale, la più importante della stagione, così Szczesny, Spalletti e Dzeko hanno definito Roma-Lazio, semifinale di ritorno di Coppa Italia. Si partirà dal 2-0 per la squadra di Inzaghi con i giallorossi chiamati ad un’impresa, quella non riuscita contro il Lione in Europa League ma completata, nel passato, contro Torino e Genoa, in Coppa Italia.

Spalletti, ossessionato dal pensiero di vincere un trofeo per rimanere in sella alla Roma, rispetto alla partita contro l’Empoli ritroverà Strootman a centrocampo mentre De Rossi rimarrà in bilico fino all’ultimo. Paredes, che il tecnico ha elogiato nel post partita, è pronto a rilevare ancora una volta il numero 16. Il resto della formazione è presto fatto con Alisson a difendere la porta, Manolas, Rudiger e Fazio a comporre il terzetto difensivo, anche se l’argentino ha patito le fatiche di questi mesi nella partita di sabato sera. Sugli esterni, a completare il centrocampo, il duo brasiliano Bruno Peres ed Emerson Palmieri che, per le condizioni fisiche non perfette, ha lasciato spazio a Mario Rui contro l’Empoli. In attacco tutto poggia sulle possenti spalle di Dzeko che vuole rimpolpare ancor di più il suo bottino di gol. L’ultimo posto se lo giocheranno Salah e Perotti con l’egiziano favorito.

Dall’altra parte del campo la Lazio ritrova Radu, Lulic e Patric che hanno scontato il turno di squalifica nel match di un mese fa. Inzaghi si affiderà al suo 11 tipo con le colonne portanti De Vrij in difesa, Biglia e Milinkovic-Savic a centrocampo e Immobile in attacco.

All’Olimpico saranno presenti circa 50 mila spettatori ma soprattutto la Roma, dopo 19 mesi di assenza, potrà riabbracciare la Curva Sud dopo la rimozione delle barriere. Il destino di Spalletti e quello della Roma vanno a braccetto, partita da dentro o fuori, nessuna via di mezzo per un futuro più intricato di un rebus ma che presto potrebbe avere la sua soluzione.

Yuri Oggiano

Roma-Empoli 2-0: le pagelle. Dzeko dritto nella storia, difesa non troppo precisa. Bene Paredes in regia

Simone Indovino – Massimo risultato con il minimo sforzo per la Roma che sconfigge l’Empoli per 2-0 allo Stadio Olimpico. Vittoria firmata da una doppietta di Edin Dzeko, che raggiunge quota 33 gol stagionali entrando di diritto nella storia dei capitolini. Gara non semplice almeno inizialmente con i toscani riversati diverse volte in avanti ma la prima rete del bosniaco ha spianato la strada agli uomini di Spalletti. Altro match positivo da parte di Paredes che sta dimostrando di essere nella strada giusta per il raggiungimento della completa maturità. Adesso i giallorossi vedranno da spettatori interessati la partita di domani sera tra Napoli e Juventus.

ROMA

Szczesny 6.5 – Poco chiamato in causa nel primo tempo, salva il risultato a inizio ripresa con un riflesso felino con cui smanaccia una pericolosissima conclusione di Marilungo.

Manolas 6 – Troppa sofferenza nei primi 25 minuti nei confronti di Thiam. L’attaccante azzurro si muove moltissimo e il greco soffre questo fattore. Col passare dei minuti la qualità della sua partita cresce; termina acciaccato a causa di un problema al polpaccio.

Fazio 6 – Match senza infamia e senza lode per il gigante argentino che compie in maniera diligente il suo lavoro.

Rudiger 6 – E’ un po’ il jolly difensivo di Spalletti. Nel corso dell’intera partita ricopre diversi ruoli, da centrale di sinistra nella difesa a 3 a terzino destro nel quartetto arretrato composto dopo l’ingresso di Jesus. Potrebbe essere leggermente più lucido in determinate situazioni.

Paredes 6.5 – Conferma il buon periodo di forma con un’altra buona partita dal punto di vista della qualità. Il destro è davvero elegantissimo e, oltre ad andare vicino alla rete con una bordata da fuori area, gestisce con calma olimpica il possesso palla facendo ripartire la manovra.

Nainggolan 6.5 – Rispolverato nel ruolo di mediano, Radja dimostra che in qualsiasi parte del campo venga messo rende al meglio. Ottimo il suo lavoro di contenimento e di aiuto alla fase difensiva, spesso pericoloso anche in avanti.

Mario Rui 6 – Una buona partita quella disputata dal portoghese che ha dimostrato la qualità del suo piede mancino con diversi cross che tuttavia Dzeko non è mai riuscito a capitalizzare.

Bruno Peres 6 – Molto coinvolto dai compagni, non disdegna le sue solite sgroppate sulla fascia destra. Leggero passo avanti rispetto alle ultime uscite sul piano delle qualità delle giocate nei determinati momenti del match.

Perotti 5.5 – Da un calciatore tecnico come lui ci aspetta sempre di più. Spreca delle buone chance in cui potrebbe finalmente timbrare su azione, a testimonianza di come l’ex Genoa veda troppo poco la porta.

Salah 6.5 – Strano ma vero le migliori cose della sua serata sono fatte con la testa. Regala l’assist per il secondo gol di Dzeko e poco dopo coglie la traversa. Potrebbe essere più incisivo in fase di uno contro uno.

Dzeko 7.5 – 33 gol stagionali e posto di diritto nella storia della Roma. La doppietta realizzata questa sera è solo un altro segno della sua stagione a dir poco esaltante. Adesso dovrà essere bravo a trascinare i suoi nella delicata sfida con la Lazio.

Grenier 6 – Rileva Perotti e gestisce con precisione i palloni che gravitano nella sua zona.

Totti 6 – Tanta voglia di scendere in campo per il Capitano che imbuca diverse volte per Salah con la sua giocata migliore: l’assist di prima.

Juan Jesus s.v. – Pochi minuti per il brasiliano.

Spalletti 6.5 – Era importante riprendere la marcia con una vittoria per avvicinarsi al meglio al derby di Coppa. I suoi non deludono le attese anche se i primi minuti di gara troppo sottotono faranno riflettere e non poco l’allenatore.

Simone Indovino

Rimosse le barriere in Curva Nord dopo 566 giorni

David Moresco – Sono passati 566 giorni da quel famoso 12 settembre 2015, giorno in cui iniziò la costruzione delle barriere nelle due Curve dello Stadio Olimpico. Ieri pomeriggio sono terminati i lavori nella Nord e da domenica inizieranno quelli nella Sud. Per la prima volta quindi, dopo 18 mesi di agonia, i gruppi organizzati della Roma torneranno a prendere il proprio posto nel settore più caldo dello stadio, in un match fondamentale: il ritorno della semifinale di Coppa Italia contro la Lazio, in programma martedì 4 aprile. La battaglia per ora può dirsi conclusa, si torna quindi alla normalità. Dopo anni di aspre misure di sicurezza e uno stadio quasi militarizzato, la curva libera e il derby in notturna sono una grande occasione per per il movimento ultras romano. Questa linea distensiva però, può essere una potenziale trappola. E’ il momento di dimostrare maturità, anche perché le barriere, costate alle due società 700 mila euro, sono sì state smontate, ma non totalmente demolite: si trovano sotto lo stadio, nei magazzini delle due rispettive curve, pronte ad essere installate di nuovo in caso di necessità. La decisione della rimozione è stata presa dalla Questura dopo il sopralluogo a cui hanno partecipato Prefettura, Coni e Vigili del Fuoco. All’esterno della curva i settori rimarrano separati, gli steward previsti saranno circa cinquanta e saranno potenziate anche le telecamere. Sostituiti anche i “Betafence” alle spalle delle due Curve: quelli nuovi saranno mobili e utilizzabili come vie di fuga. Non solo misure di sicurezza, perché dal Campidoglio arriva una nuova idea, accolta dai fedelissimi della Roma con entusiasmo: quella di realizzare una standing area nelle due curve, dove si potranno seguire le partite senza dover stare seduti al proprio posto, ma in piedi, così come piace agli ultras. Dopo un anno e mezzo per i supporter della Curva romanista si tratta di un ritorno al passato, ma lo sarà ancor di più per Luciano Spalletti. I suoi ultimi ricordi della Sud risalgono al lontano 2009, quando all’Olimpico non c’erano barriere e i tifosi erano il 12esimo uomo in campo, in grado di dare la svolta in un momento di difficoltà. Con l’uscita dall’EL ed un secondo posto quasi certo, resta in bilico la Coppa Italia: c’è da recuperare il 2-0 della gara d’andata e servirà la loro spinta per realizzare una magica rimonta.

David Moresco