Perotti si ferma ancora: il Monito non è più affidabile

(Jacopo Venturi) – Diego Perotti si ferma ancora. Questa volta l’infortunio del Monito non sembra grave: non sarà disponibile contro la Sampdoria, ma già contro l’Udinese potrebbe essere nuovamente arruolabile. Non è però l’entità (per l’appunto modesta) del problema fisico che preoccupa. È ormai la quantità di volte che l’argentino deve andare in infermeria a far riflettere. Perotti è arrivato insieme ad El Shaarawy nel gennaio del 2016 e si era reso subito protagonista e decisivo. Il Genoa lo aveva rigenerato e alla Roma ha vissuto il momento più alto della sua carriera. Inutile girarci intorno, il numero 8 se in forma è un giocatore che può fare comodo a molti, giallorossi compresi ovviamente. Il problema è che in forma negli ultimi mesi Perotti ci è stato di rado e la questione è: può la Roma continuare a contare su di lui? Può continuare a considerarlo una pedina, anche di ricambio? Il rischio nel caso in cui i giallorossi puntassero ancora su di lui è che nei momenti più concitati della stagione la squadra si ritrovi corta in uno dei ruoli che ha maggiormente bisogni di costante ricambio, ovvero quello di esterno offensivo. Non sarebbe sorprendente dunque una separazione nella prossima estate, nonostante il valore tecnico del giocatore non sia in dubbio.

(Jacopo Venturi)

Ranieri: “Under? Sta lavorando bene ma non ha i 90 minuti nelle gambe”

Simone Burioni – Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza alla vigilia della gara contro la Sampdoria. Queste le sue parole:

Quali sono le condizioni degli infortunati Santon, Perotti, El Shaarawy, Pastore e Florenzi?
Santon avrà l’esame strumentale oggi e ho paura che sia qualcosa di importante, anche perché è un ragazzo indistruttibile, gioca con tutto e non si ferma mai. Per essersi fermato deve esserci qualcosa di importante. Per Diego Perotti nulla di grave ma non è disponibile per domani, spero e credo di riaverlo per la prossima partita. El Shaarawy è recuperato, per cui starà con me. Pastore ancora no, sta cercando la migliore condizione fisica, per cui sta lavorando. Florenzi rientrerà con me nella prossima settimana.

Che fattori positivi ci sono dopo la Fiorentina?
Capisco possa sembrare non sufficiente un punto, ma per come era la situazione un punto con una prestazione così importante, a migliorare nel secondo tempo, fa capire ai ragazzi che stanno bene e fisicamente ci sono. Purtroppo è la testa che tante volte ti fa o sentire stanco o non positivo. Aver rimontato per due volte significa che stanno facendo un grande lavoro mentale e di questo ne sono molto contento.

Schick è un ex della Sampdoria, esplose lì a Marassi. Queste motivazioni extra che sicuramente avrà sono un elemento che l’allenatore va a considerare?
Certamente, queste sono considerazioni importanti che ogni allenatore prende in esame, per cui anche io prenderò in esame anche io questo fattore.

De Rossi è pronto per giocare 90 minuti?
Bisogna vedere tra tutti i giocatori che ho a disposizione quali ho recuperato. Sicuramente non hanno i 90 minuti a disposizione. Daniele voleva esserci anche l’altro ieri, non molla mai e sicuramente può darci una mano in questo finale di campionato.

Under dal primo minuto?
Under sta lavorando molto bene, sicuramente non ha i 90 minuti. Valuterò stasera e domani mattina gli undici titolari.

Hanno fatto discutere le dichiarazioni di Zaniolo, poi rettificate da lui stesso. Si sente di dire che Zaniolo sarà un punto fermo nel futuro?
Per quanto riguarda le dichiarazioni di Nicolò a fine partita, è normale che il ragazzo, aveva finito l’intervista, gli hanno fatto un’altra domanda e lui ha detto “Sì vedrò”. Lui ha detto più e più volte che ama restare a Roma. Il ragazzo ha un contratto massimo, fino al 2023. Capisco che tutte queste cose facciano notizia, ma la società non ha intenzione di venderlo e lui non ha intenzione di andar via. Facciamolo arrivare a luglio, in modo che magari possa fare un altro anno di contratto, perché adesso non è possibile. La legge la legge non lo permette. Restiamo tranquilli, il ragazzo vuole restare qua e la Roma lo vuole trattenere qua. Spero che questo sia il punto di questa vicenda.

Giocherà Mirante?
Mirante ha fatto bene, penso di confermarlo. Altrimenti facendo così scontento uno o scontento l’altro. Io invece sono molto restio a cambiare, perché la psicologia di un portiere è particolare. Ho voluto dare un po’ di riposo a Robin, ma ha tutta la mia considerazione.

Under e Kluviert possono essere decisivi nel finale di stagione? Ha parlato con la società per valorizzare qualche giocatore che in futuro può essere importante per la Roma?
Non ho capito se il mugugno era per lui o per me che l’ho cambiato, stava facendo una bella prestazione. Lo dico chiaramente ho fatto un errore, perché dovevo togliere Diego. Dovevo togliere Diego perché non aveva i 90 minuti e l’ho portato io a fare quell’ultimo sforzo e spero non si sia fatto più male del previsto. Di Kluivert sono molto contento, è un ragazzo di 18,19 anni e non è facile uscire dalla casa madre, dove sei coccolato, e venire a giocare in una piazza grande come Roma. Se andiamo ad analizzare la sua prova sì, ha sbagliato dei palloni, sì, avrà fatto, come tutti, degli errori, ma se andiamo a vedere è stato l’uomo che ci ha permesso di fare due gol, ha fatto due assist. Credo che sia una cosa importante per un ragazzo giovane come lui. Ha una vivacità impressionante, ha un’accelerazione devastante. Lui e Under, ma come tutti gli altri, mi saranno molto utili da qui alla fine del campionato.

La squadra crede nel quarto posto o prevale la paura di continuare a sbagliare?
Io credo che la partita con la Fiorentina abbia dato una buona iniezione di fiducia e consapevolezza alla squadra. È logico che voglio vedere la conferma adesso a Genova contro la Sampdoria. Sarà una partita importante proprio per dire che cosa è stata la partita con la Fiorentina.

Come sta Dzeko? Continua a vivere un momento non positivo sopratutto per i gol…
Sono sincero, l’ho visto muoversi bene, con volontà e determinazione. Non ha fatto gol e sappiamo tutti che per un goleador è importantissimo e quest’anno non ne sta facendo tanti, ma nella vita di ogni goleador c’è un anno nì. Si sta muovendo, gioca per la squadra, può darsi che a volte sia un pochino egoista, perché gli attaccanti devono esserlo. Per cui va tutto bene ed ecco che dai la palla al tuo compagno e quando le cose vanno male vuoi sbloccarti. Mi auguro che possa star bene, perché vi dico che è, come si dice a Roma, “pisto”, pisto di botte e mi dovete credere. Mi auguro che possa star bene e che ci possa dare una grossa mano.

L’imperativo contro la Fiorentina era stare corti. Qual è l’imperativo contro la Sampdoria?
Stimo molto Giampaolo, tutte le sue squadre giocano un ottimo calcio e pressano molto. Noi dovremo essere molto attenti, molto lucidi a far girare e a verticalizzare velocemente la palla. Come teniamo troppo palla facciamo il gioco della Sampdoria.

Come sta Pellegrini? Può partire dal primo minuto?
Sta bene, naturalmente non ha i 90 minuti e valuterò se farlo partire dall’inizio oppure a partita in corso. Quando è entrato è cambiata la partita, perché un ragazzo molto intelligente, sa giocare in quel ruolo difficilissimo che è il trequartista, ha facilità di corsa e di smarcarsi notevole. È un altro pezzo importante della Roma.

Chi sarà il compagno di Manolas? Chi è il suo compagno ideale tra Marcano, Jesus e Fazio?
Sono tutti e tre buonissimi giocatori. Fazio ha fatto un secondo tempo sontuoso, ho rivisto il Fazio dei bei tempi: determinato, cattivo, ha vinto tutti i duelli. Jesus ogni volta in cui l’ho chiamato in questo piccolo periodo in cui sono qua ha risposto sempre molto bene. Ivan è un ragazzo mlto intelligente, forse più bravo nel giocare la palla. Quindi possono giocare tutti e tre con Manolas. Ho detto tutto e non ho detto nulla, come al solito (ride, ndr).

Simone Burioni

La Giovine Roma, Ranieri riparte dai ’99. Kluivert e Zaniolo per risorgere

Simone Burioni – Un punto per ripartire. Come nella Giovine Italia di Giuseppe Mazzini, momento fondamentale per il Risorgimento italiano, Claudio Ranierivuole riportare la Roma a brillare e per farlo ricomincia – mantenendo la richiesta di supporto alla Curva Sud – dal punto conquistato con la Fiorentina di Stefano Pioli (2-2) dove Nicolò Zaniolo e Justin Kluivert hanno trascinato i giallorossi nella doppia rimonta completata dal gol di Diego Perotti. Il tecnico romanista si è detto soddisfatto dei due classe ’99 al termine del match: “Bene i due ragazzini, ho fiducia in Kluivert, è acerbo ma ha velocità e fa buoni cross. Avevo bisogno di coprire e attaccare Biraghi e lo ha fatto molto bene”. E se prima l’olandese veniva richiamato sulla tattica, adesso si riscopre attento anche alla fase di non possesso. 

Inoltre anche le statistiche pendono dalla parte di Justin. Con lui in campo dal primo minuto la Roma ha conquistato 6 delle 13 vittorie finora realizzate in Serie A (rispettivamente con Sampdoria, Genoa, Parma, Torino, Bologna nel match di ritorno ed Empoli). Altri due punti ottenuti (con Cagliari e Fiorentina) nelle 5 partite rimanenti dove Kluivert è partito titolare. Ammontano invece a tre le sconfitte, registrate con Bologna (nel match di andata), Udinese e SPAL. La media punti in campionato con il giovane orange in campo dall’inizio è di 1,8 punti a partita, quasi due vittorie ogni tre match, superiore alla media punti totale realizzata dalla squadra giallorossa che ammonta a 1,6 punti a partita.

Tutto questo sembra esser stato notato da Claudio Ranieri che ha schierato titolare Kluivert in tre delle quattro partite di campionato disputate fino ad oggi con la Roma: l’attaccante infatti non è partito dall’inizio solo nel match con il Napoli. La percentuale di utilizzo dal primo minuto dell’esterno olandese dal tecnico giallorosso è del 75%, mentre con Eusebio Di Francesco l’ex Ajax era partito dal fischio iniziale solamente 8 volte su 26 gare di Serie A, per una percentuale pari a circa il 30%. Intanto chi è sicuro del posto è Nicolò Zaniolo che si gode il quarto sigillo in campionato e ha chiarito la situazione rinnovo attraverso un post su Instagram: A pochi minuti dal fischio finale mi sono espresso in una maniera che è stata male interpretata. Sono un giocatore della Roma, un professionista e mi esprimo in campo. Poi ci sono altri professionisti, come il mio agente e la dirigenza, che si occupano dei contratti e che sapranno gestire al meglio la situazione”. 

Simone Burioni