2008, Roma-Chelsea 3-1. La partita perfetta, vinta dai gregari

Luca Fantoni – Tre partite e due sconfitte. La prima, inaspettata, in casa contro il Cluj, l’altra a Londra. Un risultato negativo all’Olimpico contro il Chelseaavrebbe complicato molto il discorso qualificazione. Quella sera però, la Roma, in piena crisi di risultati anche in campionato, si riscoprì grande. Tornò ad essere la corazzata che l’anno prima vinse Coppa Italia, Supercoppa e che in Champions venne eliminata solo da un grande Manchester. Un Davide contro Golia calcistico, una partita in cui i blues ricevettero una lezione di calcio dai capitolini. Sulla panchina sedeva Spalletti che, per l’occasione, aveva optato per un nuovo modulo. Una sorta di 4-3-1-2 con Doni in porta, Cicinho e Panucci sulle fasce e Juan e Mexes al centro. I tre di centrocampo erano De Rossi, Pizarro e Brighi. Perrotta agiva dietro Vucinic e Totti, in campo nonostante non fosse al meglio della condizione. Il Chelsea di Scolari invece, poteva contare su nomi molto importanti. In porta c’era Cech, la colonna difensiva era il capitano John Terry. Davanti i blues avevano un talento infinito con Deco, Lampard, Joe Cole, Malouda e Anelka.

LA PARTITA – Su un campo non perfetto, dopo il nubifragio caduto sulla capitale qualche ora prima, l’arbitro Medina Cantalejo dà il via alla partita. Nelle fasi iniziali il Chelsea fa possesso palla mentre la Roma prova a ripartire in contropiede. Deco e Lampard scaldano subito i guantoni di Doni, mentre dall’altra parte è Vucinic a rendersi pericoloso con un tiro alto di poco. Al 34° i giallorossi passano in vantaggio. Pizarro apre per Cicinho che crossa in mezzo per Panucci. Il terzino italiano anticipa tutti e mette alle spalle di Cech. Il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni, sul 1-0. L’approccio nella ripresa di Totti e compagni è perfetto. Dopo soli tre minuti infatti, Brighi scambia con il capitano e appoggia poi per Vucinic che di destro fulmina il portiere avversario, è 2-0. Il tris arriva al 58° con il montenegrino che ruba palla a Mikel a centrocampo, si invola verso la porta e firma la doppietta. Nel finale c’è il tempo per il gol della bandiera di Terry che non rovina, però, una serata magica che resterà impressa per molto tempo nella testa dei tifosi romanisti.

Fu la vittoria dei gregari. Brighi e Perrotta giocarono, forse, la loro partita più bella in maglia giallorossa. Nella squadra di Di Francesco però, di questo tipo di giocatori ce ne sono pochi. Sono tutti protagonisti. C’è chi ha reso di più, come Kolarov e Dzeko, e chi un po’ di meno come Perotti. Proprio il numero otto è uno che può risultare determinante contro il Chelsea. Poi si sa, le Falkland-Malvinas e la “mano de dios” di Maradona insegnano, agli inglesi, gli argentini non sono mai andati a genio. Che sia Perotti, o che siano altri, qualcuno deve prendersi la squadra sulle spalle. A Londra i lupi hanno solo assaggiato la loro preda, adesso è arrivato il momento di azzannarla.

Luca Fantoni

Roma-Bologna 1-0: le pagelle. El Sha man of the match, ma quanta fatica in attacco. Benissimo Florenzi

Simone Indovino – Arriva il terzo successo di misura di fila in casa Roma, che sconfigge il Bologna grazie ad una splendida rete di Stephan El Shaarawy, che insacca con un magnifico piatto sinistro al volo. Giallorossi un po’ avari in attacco: le difficoltà ad andare in rete per la squadra di Di Francesco si sono palesate nuovamente e su questo l’allenatore dovrà certamente lavorare. Per adesso è stato accontentato, voleva sei punti tra Crotone ed emiliani e così è stato. Da sottolineare la splendida gara a tutto tondo per Alessandro Florenzi.

ROMA

Alisson 6.5 – Seppur a gioco fermo compie un intervento felino su Masina. Sempre con le antenne alzate, osserva con precisione il gioco e si fa trovare pronto quando i compagni non salgono in maniera corretta. Quasi un difensore aggiunto.

Florenzi 7 – Gara super da parte del classe ’91, come forse non vedevamo da tempo. Difende su un avversario tostissimo come Verdi e macina chilometri su chilometri sulla fascia destra. Buonissima l’intesa con Pellegrini.

Fazio 7 – Leader. Non fa passare niente e sceglie il tempismo degli interventi in maniera eccelsa. Qualche pallone perso in fase di impostazione che gli si può tranquillamente perdonare. Quest’oggi si fa anche spesso vedere in fase offensiva.

J.Jesus 6 – Ogni tanto accusa la velocità da parte dei brevilinei attaccanti felsinei, ma nel complesso disputa una gara che conferma il buon andamento del brasiliano.

B.Peres 6 – Sufficienza strappata perché ha l’attenuante di giocare totalmente fuori ruolo. Per quanto riguarda la prestazione siamo alle solite da un anno a questa parte, discrete giocate alternate a momenti di deconcentrazione totali, come in occasione della palla sfilatagli alle spalle dopo l’imbucata di Verdi.

De Rossi 6.5 – Passo in avanti rispetto alle ultime uscite del Capitano romanista. Specialmente nei primi 70 minuti gestisce con precisione il possesso e imbuca svariati palloni per i compagni larghi, Florenzi su tutti. Accusa un po’ di stanchezza nel finale.

Strootman 5.5 – Non ci siamo ancora. Forse la condizione è troppo precaria, ma l’olandese non sta rendendo nella maniera a cui siamo abituati.

Pellegrini 6.5 – Svolge il Nainggolan della situazione, applicando ai suoi 90 minuti più fisicità che qualità con i piedi, che tuttavia emerge nel finale quando svolge il doppio ruolo in fase di raccordo. Bravissimo, le sue qualità sono indiscutibili.

Defrel 5.5 – Solita gara di sacrificio da parte del francese, a cui si richiede tuttavia una maggiore incisività in fase offensiva, come in occasione della possibilità avuta nei primi 45 minuti su assist di Dzeko dove avrebbe potuto spaccare la porta anziché appoggiarla col piatto. Esce per dopo aver preso una botta al malleolo.

El Shaarawy 7.5 – Faraone MVP di questa sera. Un gol spettacolare quello dell’italo-egiziano che oltre alla marcatura realizza una splendida gara. Affondi, ripiegamenti e tantissima qualità a tutte le proprie giocate. Un plauso per l’ex Milan che quando viene chiamato in causa risponde sempre presente.

Dzeko 6 – La palla in gol a dire il vero l’aveva mandata, peccato fosse di pochi millimetri in fuorigioco. Anche oggi non è troppo servito dai compagni, ma ha la colpa di non realizzare con un colpo di testa da posizione piuttosto comoda. Da annoverare il solito grande lavoro per la squadra.

Perotti 6 – Prezioso nel finale per far passare i secondi. Potrebbe far maggiormente quando entra dalla panchina.

H.Moreno 6 – Minuti concessigli senza sbavatura, in cui difende in maniera corretta il risultato.

Gerson s.v. – Pochi giri d’orologio per il brasiliano che si mostra convinto dopo il suo ingresso.

Di Francesco 6 – Ogni desiderio è un ordine, si potrebbe dire. Il mister viene accontentato con i sei punti richiesti, ma la sua squadra deve ancora mettere a punto ancora diverse cose. Cambia tanti interpreti ma resta la leggera difficoltà nell’andare in gol. Qualcuno, in maniera comprensibile, accusa un po’ di stanchezza fisica.

Simone Indovino

Mancini: “La Roma di Di Francesco può raggiungere traguardi importanti. Totti è felice”

(E.Bandini) – Amantino Mancini ha parlato ai nostri microfoni a margine del match tra Roma e Atalanta Primavera, concluso sul punteggio di 7 a 1 in favore dei bergamaschi. Queste le sue parole:

Come ti spieghi questo 1-7 della Primavera?
Brutta sconfitta che nessuno si aspettava, l’Atalanta ha giocato molto bene, per la Roma è stata una giornata non positiva. I ragazzi devono mettere la testa a posto con il mister per riprendersi in vista della prossima partita.

Tu che hai vissuto l’1-7 di Manchester, che consiglio dai ai ragazzi per ripartire?
Di essere sereni, mantenere la tranquillità, vedere quali sono stati gli errori e quindi di essere forti mentalmente per far sì che non succeda più.

Cosa ne pensi della Roma di Di Francesco?
Sta andando bene, nelle ultime partite è migliorata tanto. Ha fatto delle buone prestazioni, i giocatori possono crescere ancora tanto e possono raggiungere grandi traguardi per la Roma.

Tra i brasiliani chi ti ha colpito di più in questi mesi?
Alisson. Adesso sta facendo molto bene, sta avendo una crescita importante sia per lui che per la Roma. Spero che possa far sempre bene.

Gerson?
Si deve ancora adattare. In Brasile sinceramente l’ho visto poco però è un giocatore che può dare ancora tanto alla Roma.

La tua favorita per lo scudetto?
È ancora presto ma io tifo sempre Roma. Spero che possa far bene e raggiungere Juventus, Inter e Napoli. È ancora troppo presto per dire chi possa vincere, spero che la Roma possa salire ancora di più.

Un tuo pronostico per Roma-Chelsea?
Ovviamente che vinca la Roma. Ha fatto una grandissima prestazione a Stamford Bridge. Spero che possa vincere martedì per portare a casa i tre punti.

Il corso di allenatore con De Sanctis come sta andando?
Molto bene, si impara tanto. È un corso ricco che ti fa capire il calcio di oggi, che è sicuramente diverso con metodologie di lavoro nuove. Personalmente sono molto contento, vorrei allenare una squadra importante, cominciando ovviamente con calma dal basso, senza bruciare le tappe.

Hai più sentito Totti dopo il ritiro?
Francesco l’ho visto sabato scorso dopo Roma-Napoli, ci siamo salutati. L’ho visto bene, è felice. Gli auguro possa fare una buona carriera, bella come quella in campo.

Primavera, Roma-Atalanta 1-7. Poker di Barrow. Bastoni firma la manita. Reti di Nivokazi e Peli. Gol della bandiera di Keba

(Dal Tre Fontane E.Bandini) – La Roma Primavera, con la testa forse già al match di Youth League di martedì contro il Chelsea, questa mattina alle ore 12:30 torna a giocare dopo aver saltato, causa rinvio, lo scorso weekend la gara in casa del Torino. Niente da fare per la squadra di De Rossi che crolla e perdee per 7-1. Mattatore del pomeriggio Barrow, a segno per 4 volte. In rete anche BastoniNivokaziPeli. Gol della bandiera di Keba.

IL TABELLINO

Marcatori: 3′ Barrow (Atalanta), 45′ Barrow (Atalanta), 48′ Barrow (Atalanta), 69′ Barrow (Atalanta), 74′ Bastoni (Atalanta), 78′ Keba (Roma), 84′ Nivokazi (Atalanta), 85′ Peli (Atalanta).
Ammoniti: 27′ Mallamo (Atalanta), 60′ Marcucci (Roma), 80′ Kulusevski (Atalanta).
Note: 0′ di recupero nel primo tempo, 3′ di recupero nel secondo tempo.

AS ROMA (4-3-3): Greco; Kastrati, Ciavattini (C), Cargnelutti, Semeraro; Pezzella (45′ Masangu), Marcucci, Valeau; Corlu, Celar (74′ Barbarossa), Keba (82′ Cappa).
A disposizione: Pagliarini, Diallo Ba, Truşescu, Petrungaro, D’Orazio, Sdaigui, Zamarion.
Allenatore: De Rossi.
Indisponibili: Ganea, Antonucci, Riccardi, Bouah.

ATALANTA BC (4-3-3): Carnesecchi; Carminati, Alari, Bastoni, Migliorelli; Melegoni, Bolis (C), Colpani; Elia (72′ Peli), Barrow (76′ Nivokazi), Mallamo (66′ Kulusevski).
A disposizione: Vidovsek, Salvi, Heidenreich, Zortea, Pagliari, Chiossi, Rinaldi, Rizzo Pinna.
Allentore: Brambilla.

Arbitro: Ilario Guida di Salerno.
Assistente 1: Vitantonio Lillo di Brindisi.
Assistente 2: Martina Bovini di Ragusa.

LIVE

SECONDO TEMPO

90’+ 3 – Termina la partita.

85′ – GOL ATALANTA! Incubo Roma con gli ospiti che vanno in gol per la settima volta. A segno Peli.

84′ – GOL ATALANTA! Arriva anche il sesto gol dei bergamaschi con Nivokazi.

78′ – GOL ROMA! Rete della bandiera che porta la firma di Keba.

76′ – Standing ovation per Barrow che esce per far spazio a Nivokazi.

74′ – GOL ATALANTA! Bastoni firma l’incredibile manita dei nerazzurri.

72′ – Secondo cambio per Brambilla, dentro Peli per Elia.

69′ – GOL ATALANTA! Barrow da impazzire. Poker clamoroso dell’attaccante dell’Atalanta che batte Greco con un grandissimo tiro. Applausi del pubblico.

67′ – Carnesecchi c’è. Punizione dal limite di Corlu ma il portiere bergamasco è pronto alla parata. Intanto entra Kulusevski per Mallamo.

62′ – Finalmente Roma. Ci prova Celar che con un colpo magico prova a beffare il portiere atalantino, ma la palla scheggia la traversa e va fuori.

59′ – Roma in bambola, l’Atalanta è padrona del gioco e rischia di andare sul 4-0 ancora con BarrowGreco si tuffa e respinge.

48′ – GOL ATALANTA! Ancora Barrow implacabile. Tripletta dell’attaccante che sfrutta una brutta respinta centrale di Greco. Niente può fare Cargnelutti.

45′ – Riparte il match. Un cambio per la Roma, dentro Masangu per Pezzella.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina il primo tempo senza recupero.

45′ – GOL ATALANTA! Ancora Barrow in rete dopo aver sfruttato un rimpallo fortunoso comn Cargnelutti, niente da fare per Greco.

43′ – Sprazzi di Roma con Valeau che ci prova con un inserimento ma c’è il salvataggio di Migliorelli a Carnesecchi battuto.

39′ – Bel lancio di Cargnelutti per Corlu che ci prova con l’esterno destro da posizione molto defilata, blocca il portiere.

37′ – Non sboccia ancora la Roma e l’Atalanta controlla il match cont tranquillità.

22′ – La Roma è ancora imballata e salvarla ci pensa Greco. Punizione di Colpani che viene respinta dal numero uno giallorosso.

21′ – Ancora Atalanta e sempre con Barrow che prova a sfruttare un cross ma Grecoriesce a toccare quel minimo per mettere fuori tempo la punta bergamasca.

Sorpresa sugli spali, è presente anche Bruno Conti.

20′ – Ci prova Keba ma il suo tiro è debole e bloccato da Carnesecchi.

16′ – Prova a farsi vedere la Roma ma la trama offensiva è ben fermata dalla difesa dell’Atalanta che si chiude alla perfezione.

13′ – Per niente contento De Rossi dell’approccio dei suoi alla partita: “Ma cosa c***o c’avete oggi“.

10′ – E’ ancora Barrow lo spauracchio della difesa della Roma. Questa volta Greco ci mette una pezza ed evita il raddoppio.

3′ – GOL ATALANTA! Ospiti immediatamente in vantaggio con l’ottava rete di Barrow in campionato. Bel tiro ad incrociare dell’attaccante. Inizio tremendo per la Roma Primavera.

0′ – Comincia la partita.

PRE PARTITA

Ore 12.25 – C’è anche Amantino Mancini sugli spalti.

Ore 12.18 – Le due squadre sono rientrate negli spogliatoi.

Ore 12.09 – Sugli spali è presente anche Luca Pellegrini.

Ore 12.07 – Le due squadre sono in campo per il riscaldamento.

Villa Stuart, c’è Karsdorp per l’operazione al crociato. Intervento riuscito alla perfezione

Simone Burioni – Rick Karsdorp, difensore della Roma, questa mattina si è recato presso la clinica Villa Stuart per farsi operare dal Professor Mariani. Il terzino olandese dopo gli 82 minuti giocati contro il Crotone ha riportato infatti la rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. Il classe ’95 al termine della gara di mercoledì sera, subito dopo le interviste in zona mista, ha accusato un dolore al ginocchio e uscendo dallo stadio Olimpico con una borsa del ghiaccio sulla zona interessata si è recato proprio a Villa Stuart con lo staff medico giallorosso per sottoporsi ad una risonanza magnetica, la quale ha evidenziato il grave infortunio. Nella giornata di ieri infine Karsdorp alle ore 15:00, accompagnato dalla fidanzata Astrid Bell e il dottor Del Vescovo, sempre presso la clinica romana è stato visitato da Mariani per ulteriori accertamenti del caso.

LIVE

Ore 13.57 – L’intervento di Karsdorp è terminato ed è riuscito alla perfezione. Il giocatore uscirà dal Villa Stuart tra domenica e lunedì e comincerà la riabilitazione a Trigoria.

Ore 13.34 – A Villa Stuart c’era anche Fazio che ha accompagnato la moglie, incinta, per una visita e che ha incontrato anche Karsdorp.

Ore 12.10 – Alla clinica è arrivato anche Riccardo Del Vescovo.

Ore 12.03 – E’ iniziato l’intervento di Rick Karsdorp.

Ore 11.40 – Arriva presso Villa Stuart il Professor Mariani.

Ore 10:00 – L’operazione è in programma per la tarda mattinata verso le 11:30-12:00. Il Professor Mariani ancora non è arrivato in clinica.

Ore 9:15 – Karsdorp è arrivato da solo a Villa Stuart. Da sottolineare che alcuni tifosi presenti in clinica lo hanno salutato con affetto.

Simone Burioni

Diesel Nainggolan. Partenze a rilento in carriera

Simone Burioni – “Chi va piano, va sano e va lontano”. Lo sentiamo come un mantra fin dalla tenera età: vale per i comuni mortali, ma non per i calciatori professionisti, non per Radja Nainggolan. A lui non è permesso iniziare a rilento, le prestazioni gli servono subito e anche di livello, altrimenti cominciano i mormorii. Attenzione però, il Ninja ha dalla sua parte una statistica che di solito non mente: parte lentamente, ma poi decolla e prende il volo. Nel mondo dell’automobilismo si direbbe che il belga ha il motore diesel: ci mette un po’ a carburare, ma quando parte va forte e garantisce qualità e affidabilità

I NUMERI ALLA ROMA – Gli inizi di stagione sono traumatici per chiunque, figuriamoci per chi basa le sue prestazioni su forza fisica e scatti fulminanti. Nainggolan in carriera non è mai partito a razzo, anzi, c’è una costante: con una sola eccezione nell’annata 2013-14, nelle prime dieci partite di campionato il belga non ha mai segnato più di una rete. Stagione 2014-15: Rudi Garcia in panchina, nelle prime dieci giornate il centrocampista segna una sola rete (Roma-Fiorentina 2-0). L’anno successivo, 2015-16: il trend non cambia, anzi peggiora, infatti sono zero le reti del giallorosso. Il 2016-17 per il Ninja è il momento della svolta: Spalletti lo schiera trequartista e incursore alla Simone Perrotta. Conclude la stagione con 11 gol, segnando però una sola rete nelle prime dieci (Sassuolo-Roma 1-3). Arriviamo ai nostri giorni, stagione 2017-18: prestazioni di buon livello, tante occasioni, ma, di nuovo, un solo gol (Roma-Verona 3-0).

CAGLIARI E PIACENZA – I primi passi da giocatore professionista Nainggolan li ha fatti in Serie B, con la maglia del Piacenza. Quasi mai convocato nella stagione 2007-08, il belga inizia la sua maturazione l’anno successivo. Nel 2008-09 Radja è un titolarissimo dei biancorossi e realizza un solo gol (Treviso-Piacenza 3-2) nelle prime dieci partite. Stesso copione nel 200910: prima rete stagionale alla decima giornata (Ancona-Piacenza 2-1). A gennaio il passaggio al Cagliari, dove il Ninja ha costruito le basi per un futuro a grandissimi livelli. Stagione 201011: di nuovo una sola marcatura in dieci partite (Cagliari-Bologna 1-0). Stagione 201112: un gol (Palermo-Cagliari 3-2). In Sardegna l’unica eccezione in carriera, nel 201314: due gol segnati nelle prime 10 giornate (Cagliari-Atalanta 2-1 e Cagliari-Inter 1-1). 

Simone Burioni

DiFra contro DiFra

Margherita Bellecca – Altro giro e altra partita allo Stadio Olimpico. A fare visita alla Roma è il Bologna di Donadoni, sabato sera alle 20.45. I giallorossi, dopo i tre punti contro il Crotone, vogliono continuare a vincere mentre i rossoblù vengono dalle sconfitte contro Atalanta e Lazio e sono pronti a reagire.

Le tante partite ravvicinate porteranno Di Francesco ad un nuovo turnover. Chi è sicuro del posto in difesa è Alisson, portiere meno battuto della Serie A. A proteggere il brasiliano, sulla fascia destra, dovrebbe tornare Peres mentre al centro non si rivedrà Manolas, che potrebbe finire al massimo in panchina. Al suo posto sta convincendo Moreno mentre l’altra maglia da titolare se la contenderanno Fazio e Jesus. Nessun dubbio sulla sinistra: giocherà Kolarov con Emerson ancora assente ma sulla via del pieno recupero. Davanti alla difesa tornerà De Rossi, nonostante la buona prova di Gonalons contro il Crotone. Ai suoi lati Nainggolan ed uno tra Pellegrini e Strootman che si candida per partire dal primo minuto. Poche sorprese in attacco, ci saranno i punti fermi Perotti e Dzeko, che durante la partita potrebbe lasciare spazio a Schick. Florenzi, invece, dopo la prova opaca di Under nel mercoledì di campionato, è pronto a prendersi il posto vacante, ma se la dovrà vedere con El Shaarawy che non va in gol dalla partita casalinga contro l’Udinese.

Molte defezioni per Donadoni che dovrà rinunciare allo squalificato Gonzalez e agli infortunati Torosidis, Taider, Mbaye, Palacio e Keita. Il tecnico lombardo farà affidamento al tridente offensivo composto da Verdi, dall’ex di turno Destro e da Federico Di Francesco, che ha riposato contro la Lazio per essere pronto a sfidare papà Eusebio. Il centrocampo si reggerà sul fisico e il dinamismo di Donsah, coadiuvato dalle geometrie di Pulgar e Poli. Il reparto difensivo, che in Serie A non sfigura avendo preso soltanto 11 gol, vedrà protagonisti Kraft, Helander, De Maio e Masina con Mirante in porta.

Nella loro storia Roma e Bologna si sono affrontare 142 volte col bilancio in perfetta parità, 49 vittorie a testa. All’Olimpico, però, la musica cambia perché i giallorossi hanno trionfato 30 volte contro le 18 dei felsinei che non si impongono in casa capitolina dal 16 settembre 2013 quando sulla panchina della Roma c’era Zeman. Equilibrato lo scontro tra Di Francesco e Donadoni. Sono due le vittorie per il tecnico abruzzese e tre quelle dell’attuale allenatore del Bologna.

Continuità contro riscatto, padre contro figlio, Roma contro Bologna. Questi sono gli ingredienti per una partita che si prospetta interessante e che i giallorossi dovranno assolutamente portare a casa per scacciare definitivamente il mal d’Olimpico.

Margherita Bellecca

Assemblea degli azionisti della Roma. Baldissoni: “Nessuna sanzione dall’Uefa. Stadio nel 2020”. Gandini: “Riceviamo continuamente proposte di sponsorizzazione”

(Da Trigoria E.Bandini) – I Signori Azionisti sono convocati presso la Sede Sociale in Roma, Piazzale Dino Viola n. 1, per il giorno 26 ottobre 2017, alle ore 15.00, in prima convocazione ed, occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 27 ottobre 2017 stesso luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente

                                                               ORDINE DEL GIORNO

Parte straordinaria:

1) Approvazione di un aumento di capitale sociale scindibile a pagamento per un ammontare massimo di Euro 120.000.000,00 (centoventimilioni/00); deliberazioni inerenti e conseguenti.

Parte ordinaria:

1) approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2017; deliberazioni inerenti e conseguenti;

2) relazione sulla remunerazione ai sensi dell’art. 123-ter del D. Lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e successive modificazioni e integra- zioni;

3) determinazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione; nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, determinazione del compenso annuale dei componenti del Consiglio di Amministrazione; deliberazioni inerenti e conseguenti;

4) nomina dei componenti del Collegio Sindacale; determinazione del compenso dei membri del Collegio Sindacale; deliberazioni inerenti e conseguenti.

LIVE

Ore 18.40 – Gandini: “Buona serata a tutti e ovviamente forza Roma!”.

Ore 18.30 – Approvato il quarto punto dell’ordine del giorno ordinario.

Ore 18.20 – Approvato il terzo punto dell’ordine del giorno ordinario.

Ore 18.07 – Approvato il secondo ordine del giorno ordinario. Presenti 31 azionisti con diritto di voto.

Ore 18.00 – Approvato il primo ordine del giorno ordinario.

Ore 17.50 – Approvato il primo ordine del giorno straordinario

Ore 17.45 – Si parte con la votazione degli ordini del giorno.

Ore 17.40 – Baldissoni“Io non scommetto. Per quanto riguarda Berardo la squalifica è di tutto il settore e non solo di un singolo. Per rispettare le norme giuridiche non si può far entrare il pubblico di un settore in un altro. Per lo stadio infine questa è un’assemblea della Roma e non di terze parti, vedi Parnasi. Non possiamo rispondere a domande che riguardano terze parti, poi la tempistica per noi è molto affidabile. Il Ponte è una questione giornalistica e lei non conosce gli studi del traffico. Non posso parlare di tematiche della conferenza dei servizi, perché qui siamo in un’assemblea dell’AS Roma”.

Ore 17.35 – L’azionista Staderini: “Ho alcuni chiarimenti per Rocco Berardo. Mi ha sorpreso che la Roma non voglia entrare nella causa. Non capisco perché si ignori questo diritto di cambio di settore, sono stizzito e per me si dovrebbe dare un ingresso omaggio in Coppa Italia. Inoltre sulla questione dello stadio non ho avuto delle risposte esaurienti. Lo stadio sarà di un’altra società e non della Roma? Il Ponte di Traiano per la Roma è insostituibile? La Roma ha avuto delle uscite ulteriori per i danni che si faranno per la costruzione dello stadio? Per me lo stadio non si farà entro il 2020, scommettiamo? Io ci punto mille euro e lei Baldissoni un euro”.

Ore 17.25 – Palma: “Non abbiamo mai pensato a nuove alternative economiche. Spero che con questo nuovo aumento di capitale supereremo la quota dei 200 milioni. Per quanto riguarda il leasing di Trigoria, in passato la Roma ha venduto il terreno di 20 milioni ad una banca. La Roma però ha pagato un cospicuo affitto, con cui avremmo potuto pagato il terreno, abbiamo speso circa 60 milioni. Ciò è discutibile. L’unica cosa che abbiamo ottenuto è un nuovo affitto del terreno. Sarebbe auspicabile che si trovi una nuova opzione”.Baldissoni“Lei è andato fuori tema, sta parlando di altre cose. Lei prima ha avuto la possibilità di parlare, ora stiamo fuori tempo”Palma: “Voi avete impedito il nostro sogno. Cerchiamo di far lievitare veramente i nostri ricavi, che sono condizionati sempre dalla Champions League. E’ sempre una lotteria”. Gandini“Le vostre considerazioni per noi amministratori sono degli stimoli. Ma i ricavi sono ovviamente legati ai costi dei nostri giocatori e delle loro prestazioni. Gli applausi però ci fanno piacere, perché Monchi e Di Francesco sono degli eccellenti valori aggiunti alla nostra causa”.

Ore 17.20 – Azionista Angeletti“Avevo fatto altre osservazioni. Noi investiamo molti più soldi rispetto a Lazio e Juve che sono quotate in borsa, ma i risultati non arrivano. Spesso mi sembra di sentire l’assioma che il salame fa venire sete e l’acqua che disseta”Baldissoni: “Faccio fatica a seguirla”. Angeletti: “Capisco che non venga Pallotta, ma avremmo voluto la presenza di Totti e l’avremmo accolto con un applauso”Gandini“Francesco non è un amministratore, ma glielo diremo”.

Ore 17.17 – L’azionista Marini ai dirigenti: “Chiedo solo quali sono gli investimenti similari?“. Gandini: “Ho parlato di relazioni economiche similari. Poi lei ha fatto riferimento ad una tabella con dati errati“. Marini“Peccato che i nostri competitor però hanno comunque sia dei dati economici molto migliori dei nostri. Loro si appoggiano a delle banche”Baldissoni: “Io non conosco questi dati di cui lei parla. Noi ci siamo affidati a degli esperti, ma se lei ha delle opinioni diverse mi dispiace”.

Ore 17.10 – Prende la parola Baldissoni:
“Rispondo subito alle questioni del bilancio. Notiamo con curiosità che l’azionista Marini abbia utilizzato dei dati non corretti. Il socio Angeletti ci chiedeva una giustificazione del salario pagato a Monchi: ciò è dovuto ad un bonus di pagamento d’ingresso, ecco il pagamento per l’intero anno 2016-17. La Roma però non ha pagato la sua clausola. Non ci sono sanzione nei nostri confronti da parte dell’Uefa: stiamo parlando, ma abbiamo un solo parametro fuori. Non ci saranno altre sanzioni. La Roma sta in una fase preliminare con la causa tra lei e la Kappa, siamo lontani dall’esito finale. L’aumento del merchandising non è dovuto dall’addio di Totti ma dall’apertura di un nuovo negozio societario. Inoltre la proprietà di Trigoria è di un’altra società ma sarà gestita dopo la scadenza del contratto (2020, ndr) da una società sorella con la massima cura. Il calcio è un business economico, la società vuole aumentare i propri ricavi, che sono cresciuti notevolmente. Anche se quest’anno sono diminuito per via della mancata partecipazione alla Champions League dello scorso anno. Siamo ottimisti e non pessimisti per il futuro, il nostro obiettivo è sempre quello di essere in positivo. Continueremo a lavorare per l’aumento dei ricavi. Per quanto riguarda invece a quello che ha detto Staderini per il caso Rocco Berardo. Lui è un tifoso che è stato squalificato in un settore e ha chiesto il cambio di posto. Temo che questa scelta porterà a nuove sanzione e non ci siamo esposti in questa causa. Se dovessero mai arrivare altre cause noi ci difenderemo per andare a vincere. Inoltre il nostro abbonamento è estremamente più economico rispetto ai nostri rivali. Per le singole partite facciamo tante promozioni studiate ad hoc per accedere allo stadio a prezzi preferenziali. Ricordo che c’è anche il settore famiglia. Per lo stadio della Roma ricordo che è scorretto che non sono stati utilizzati 17 milioni e non saranno mai usati alcun finanziamento. Per i costi guardare ancora una volta il nostro bilancio. Per la mobilità sono stati fatti degli studi di competenza di autorità pubbliche e riteniamo che i nostri studi sono più che esaurienti. Speriamo di poter avere la prima partita nel nuovo stadio nell’agosto del 2020. I nostri studiosi ci danno questa data e credo che sia molto credibile.Credo di aver risposto a tutte le domande”. 

Ore 17.00 – Parla l’ad Gandini:
 “Molte osservazioni sono state piacevoli, vedi la scelta del mister. Abbiamo condensato le risposte alle domande sul bilancio. Nella nostra relazione ci sono tutte le risposte che cercate. Apro rispondendo alla parte relativa del main sponsor. Ovviamente non posso dare notizie, ma posso dire che da parte della società c’è la ricerca continua del tema. Riceviamo continuamente proposte per la sponsorizzazione. Abbiamo dei tavoli aperti, e lavoriamo a pieno regime su questo tema. C’è ovviamente un turnover dei dirigenti e ora speriamo di arrivare a nostri obiettivi prefissati”.

Ore 16.50 – L’Assemblea riapre. Sono 41 gli azionisti presenti in sala, in totale l’82% del capitale societario.

Ore 16.05 – I dirigenti della Roma si prendono una pausa per rispondere alle questioni esposte dagli azionisti.

Ore 16.00 – Prende la parola l’azionista Mario Staderini:
Inizio con dei complimenti alla società per la scelta dell’allenatore, i suoi frutti si stanno iniziando a vedere. Vorrei avere delle delucidazioni per la causa con il tifoso Rocco Berardo per la sua squalifica. Sempre sulla questione dei biglietti per me sono veramente troppo alti i loro prezzi, lo stadio è sempre semivuoto. Vorrei avere delle delucidazioni inoltre sullo stadio, in particolare per i dettagli economici. La Roma quanto ha speso finora? Baldissoni aveva detto recentemente che lo stadio sarebbe pronto per il 2020-21. Nel mese di dicembre scadrà la prelazione d’acquisto di Parnasi sul terreno? Qual è la situazione del terreno, perché non si capisce niente. Infine il Ponte di Traiano è indispensabile? Se lo ritiene allora quale saranno i nuovi finanziamenti per la Roma-Lido? Com’è possibile che la nostra società dopo 4 anni non ha chiesto delle info per i trasporti? Alla fine della fiera sono convinto che la Roma dovrà pagare delle cose aggiuntive per far realizzare il proprio stadio”. 

Ore 15.50 – Prende la parola l’azionista Fabio Palma:
“Finalmente arriva l’aumento del bilancio. La società americana si è adattata perfettamente ai pessimi modi di fare dell’Italia. Noi non siamo il Real e non abbiamo grandi bilanci e non arriviamo a 200 milioni di bilancio. Dovremmo trovare giocatori nel mondo come ha fatto il Napoli, che è stato costruito con pochi soldi. Vedi Hamsik , Cavani, Lavezzi che non erano giocatori “da Roma”. Noi spendiamo 30-40 milioni per giocatori che neanche stanno bene di salute. E’ difficile fare il salto di qualità se si comprano questo tipo di giocatori. Ci vorrebbe lo sponsor, che continua a mancare. Come mai? La sponsorizzazione della Nike è da una squadretta di metà classifica. le grandi squadre hanno contratti che vanno dai 27 agli 80 milioni. Non pretendo tanto, ma la Nike ci considera una squadra normale, anche se noi siamo arrivati due volte secondi e una volta terzi. Non sarà tanto, ma spero che si migliorerà. La preparazione atletica anche lascia molto a desiderare, qui a Trigoria la casualità è diventata una certezza. Forse non abbiamo questi grandi preparatori atletici, che guardano più alla forza che alla resistenza. Karsdorp ce lo siamo giocato per questa stagione. Il prossimo anno come lo troveremo? Facciamo più attenzione. Possiamo fare qualcosina di meglio. Fate vedere la buona volontà”. 

Ore 15.40 – A parlare è l’azionista Franco Angeletti:
“Per l’ennesima volta il Presidente della società non si è presentato a questa assemblea, noi non lo conosciamo. Il bilancio di questa società si chiude ancora una volta in rosso. Siamo sempre in perdita, come mai? I ricavi sono diminuiti drasticamente. Quali sono stati inoltre le motivazioni dell’ingaggio di Monchi per la stagione 2016-17? Perché manca ancora il main sponsor? Inoltre abbiamo preso anche una multa dell’Uefa pari a 4 milioni. Non capisco perché la Roma vende sempre giocatori, questa è una certezza. Questa tifoseria non lo dovrebbe meritare. La società è sempre costretta a vendere per i problemi finanziari. Infine manca il rapporto tra società e noi azionisti. Questa società ha fatto una campagna acquisti di cui due atleti non hanno mai giocato, uno ha giocato ieri ma si è già rotto. Esigiamo spiegazioni, forza magica!“. 

Ore 15.41 – Prende parola l’azionista Gianfranco Lombardi: “Baldissoni aveva parlato di modello Lione e modello Arsenal: questo non risponde alla realtà”Baldissoni“Mi riferivo al modo in cui è stato costruito lo stadio”. 

Ore 15.30 – Inizia la trattazione della parte straordinaria dell’ordine del giorno. Prende la parola l’ad Gandini:
L’aumento del capitale dovrà eseguirsi entro e non oltre il 31 dicembre del 2018. Le modalità di pagamento potranno essere emesse in più parti per raggiungere la quota totale di 120 milioni di euro. Qualora verrà confermato questo aumento di capitale esso sarà messo sotto il controllo di una analisi economica. L’ammontare complessivo del massimo azionista della società sarà di 90 milioni di euro”.

Ore 15.09 – L’Assemblea degli Azionisti dell’AS Roma ha inizio. Presenti l’ad Umberto Gandini ed il dg Mauro Baldissoni.

2000, Roma-Bologna 2-0. L’anno dello scudetto inizia nel segno di Totti

Luca Fantoni – Tutti si ricordano di Roma-Parma 3-1. Festeggiare lo scudetto in casa è stata un’emozione impareggiabile, un evento che i tifosi romanisti non dimenticheranno mai. Per conquistare il titolo però, fu importante vincere ogni partita, a partire dalla prima. Il campionato della Roma inizia, casualmente, contro un’altra formazione emiliana, Il Bologna. La squadra di Guidolin viene da un 11° posto nella stagione passata ma ha comunque un undici titolare “fastidioso” con “El JardineroCruz Luis Oliveira in attacco e Thomas Locatelli a centrocampo. Tra le fila rossoblu ci sono anche due giocatori che poi faranno un’ottima carriera nella capitale: Francisco Lima e Max Tonetto. Capello schiera i suoi con il consueto 3-4-1-2 con Antonioli in porta e Zebina, Samuel e Zago davanti a lui. Sulle fasce agiscono Cafu e Candela mentre al centro ci sono Zanetti e Assunção. Totti supporta Delvecchio e Batistuta. Il Re Leone non è al meglio ma viene comunque schierato in campo a discapito di Montella.

LA PARTITA – Le prime occasioni sono di marca giallorossa con un paio di tiri di Delvecchio e Batistuta. I padroni di casa non riescono però ad ingranare ed il Bologna reagisce. Poderoso l’intervento con cui Antonioli respinge il colpo di testa, da distanza ravvicinata, di Cruz. Il duello tra i due si ripete 8 minuti più tardi con l’argentino che, da buona posizione, calcia addosso al portiere. Gli ospiti giocano decisamente meglio ma, nel recupero del primo tempo, è la Roma a passare in vantaggio. Punizione di Cafu per la testa di Totti che si libera della marcatura di Olive e segna. Nella ripresa i capitolini, più liberi mentalmente, raddoppiano con una grande azione di Tommasi, subentrato ad Assunção, che scarica per Cafu. Sul cross del brasiliano è Castellini a mettere nella propria porta per il 2-0. Nel finale gli emiliani hanno l’occasione di rifarsi sotto ma Oliveira calcia solamente sull’esterno della rete permettendo ai ragazzi di Capello di prendersi i primi tre punti della stagione.

Col passare del tempo la Roma mise in campo un gioco anche piuttosto divertente. Quella partita però fu giocata male, sopratutto nella prima frazione. I giallorossi furono costretti a soffrire ed a chiudersi per poi capitalizzare le occasioni che si presentavano. È un po’ quello che sta succedendo ora. Le vittorie contro Atalanta, Torino e Crotone sono arrivate in questo modo e bisogna cominciare a capire che, nonostante tutto, valgono sempre tre punti come quando segni 4 gol. La squadra di Di Francesco deve prendere esempio da quella partita, dalla quale cominciò la scalata al titolo, e deve continuare su questa strada. A volte non serve essere spettacolari ma basta essere sporchi, brutti e cattivi.

Luca Fantoni

Gonalons, Kolarov e la Roma adulta

Gianluca Notari – “Prima queste partite non le avremmo vinte“. Firmato Diego Perotti, come è sua la firma sull’1 a 0 di questo Roma-Crotone. Risultato secco, forse sotto le aspettative, ma che presta il fianco a diverse considerazioni.
Il volto di questa gara è certamente Maxime Gonalons. Il francese, arrivato come riserva di De Rossi, si era fatto notare nella partita di Londra contro il Chelsea, sorprendendo tutti per la sua calma olimpica dopo la sofferta partita di Baku, ed anche oggi ha dimostrato di essere un elemento di cui mister Di Francesco può fidarsi certamente. Come lui, la Roma oggi ha dimostrato di saper gestire i momenti della stagione, premendo sull’acceleratore quando serve e frenando un po’ quando non è richiesta la velocità massima. Sia chiaro, la concentrazione non deve mai mancare, ma a far specie è la consapevolezza della dimensione e della mentalità che questa squadra sta maturando nei propri confronti. Oggi Nainggolan e compagni hanno fatto ciò che desideravano: andare subito in vantaggio per poi gestire al meglio la partita. E meglio di così proprio non si poteva: era dal 2013 che la Roma non prendeva così pochi tiri nello specchio, appena 3, con Alisson che per reiterata inoperosità rischiava quasi di rimanere senza voto nelle pagelle finali.

Potrebbe essere definita questa una Roma donwtempo: calma e rilassata nei momenti di superiorità, ritmata e vivace quando il gioco lo richiede. E per rimanere sulla metafora musicale, una particolare menzione va fatta per Aleksandar Kolarov, cassa dritta di questa squadra: è lui il faro che illumina la squadra, il compagno a cui tutti si affidano quando si libera spazio sulla sinistra. Ogni qualvolta che l’ex City ha la palla tra i piedi il tifoso romanista scalpita, si agita e sfrega le mani, pregustando la giocata che lo farà gridare di gioia. Il suo rendimento va oltre ogni più rosea aspettativa, e non per la qualità delle giocate – che sapevamo non mancare, ahi noi, per averla testata anche sulla nostra pelle – ma per l’incredibile continuità che gli riesce a dare. Durante la scorsa stagione, con Guardiola, il serbo ha giocato la maggior parte delle partite da difensore centrale, in difese a tre o a quattro. E alla soglia dei 32 anni, non è per nulla facile riprendere un ritmo che si è perso, specialmente in un campionato così dispendioso come la Serie A. Eppure, per Kolarov il tempo sembra non essere passato. Probabilmente arriverà il momento di calo fisico, perché immaginarlo così per tutta la stagione somiglierebbe più ad un romanzo di Bruce Sterling, ma l’impressione è che per il momento Kolarov sia, e si senta, insostituibile. Questo forse alla lunga potrebbe diventare un limite per Di Francesco, che però ha la scusante di non aver mai avuto un suo sostituto naturale, cosa che invece avrà quando, tra poche settimane, rientrerà Emerson Palmieri. In quel momento il tecnico abruzzese dovrà esser bravo ad alternare i due, avendo maturità nel discernere quale dei due sia il più indicato partita per partita.

Insomma, la Roma di Di Francesco non è la Roma più bella che si sia vista da questi lidi. E probabilmente non è nemmeno la più forte. E’ una squadra in crescita, ma che presenta già diversi caratteri distintivi, su tutti quello dell’essere adulta, che sa capire quando si deve accelerare e quando frenare per arrivare all’obiettivo, cioè quello di vincere.
Che poi, vincere le partite sporche è una qualità, non una pecca.

Gianluca Notari