Roma-Lione 2-1: le pagelle. Impresa sfiorata, pesano le tante occasioni mancate

Simone Indovino – Impresa sfiorata con un dito. La Roma esce vincente ma delusa da questo ritorno di Europa League, perdendo i quarti di finale a discapito del Lione. Pronti via Rudiger colpisce una clamorosa traversa; pochi minuti dopo gli ospiti vanno in vantaggio facendo diminuire le speranze giallorosse. Strootman prima e un autogol causato da una giocata di El Shaarawy poi ribaltano la situazione creando una falsa speranza ai tifosi capitolini. Nel complesso sono troppe le occasioni mancate dagli uomini di Spalletti che, complice la poca precisione sottoporta e la giornata di grazia di Lopes, non sono riusciti a capovolgere una situazione che appena una settimana fa appariva totalmente compromessa.

ROMA

Alisson 7 – La sicurezza che trasmette il brasiliano cresce gara dopo gara, anche oggi compie diversi interventi che garantiscono ai suoi la possibilità di lottare fino all’ultimo minuto del match, come la provvidenziale uscita a terra su Cornet.

Rudiger 6 – Cornet è veloce e tecnico, creando al tedesco non pochi problemi. Il classe ’93 compie tuttavia una partita diligente tentando qualche sortita offensiva sopratutto negli ultimi giri di orologio. Colpisce una clamorosa traversa dopo appena 5 minuti di gara.

Manolas 5.5 – Dalle sue zone gravita Valbuena e la dinamicità del francese dà molto fastidio al calciatore greco. Si fa scappare alle spalle Diakhaby in occasione del vantaggio ospite.

Fazio 6.5 – Nonostante qualche brivido causato da appoggi imprecisi, ritorna il leader difensivo ammirato fino a qualche settimana fa. Il talentuoso Lacazette non ha mai l’occasione di offendere con pericolosità grazie al lavoro dell’argentino, che conclude la partita come attaccante aggiunto.

Mario Rui 6.5 – Schierato a sorpresa da titolare, approfitta dell’infortunio di Emerson. Il portoghese si comporta in maniera sufficiente, garantendo tanta corsa sulla fascia sinistra. Pericolosi anche diversi cross recapitati al centro dell’area di rigore: peccato che i traversoni colgano troppo raramente la testa di Dzeko.

De Rossi 6 – Primo tempo di altissima intensità, ripresa un po’ in calo in cui il centrocampista rischia di far partire la manovra avversaria con alcune imprecisioni. Conferisce un grosso aiuto come schermo davanti la difesa; suo il preciso assist per il primo gol di Strootman.

Strootman 6.5 – Partita stoica dell’olandese che mette davvero tutto quello che ha dentro, concludendo la partita stremato. Da rapace d’area di rigore realizza il momentaneo pareggio dando linfa vitale ai giallorossi. Ha un’altra grande chance nel primo tempo ma solo un miracoloso Lopes gli nega la gioia della doppietta.

Bruno Peres 5 – Forse è il giocatore più coinvolto dai compagni e la sua corsa mette in apprensione la difesa francese ma, nel momento in cui dovrebbe incidere, il brasiliano spegne la lampadina perdendo tutta la sua lucidità.

Nainggolan 6.5 – Tanto cuore e carattere del Ninja che nonostante la propria non eccellente brillantezza fisica conferisce intensità alla Roma. Poco incisivo in zona offensiva, una sua conclusione nel primo tempo risulta debole e innocua.

Salah 5.5 – Sono davvero troppe le occasioni sciupate dall’egiziano che alla fine pesano sull’intera qualificazione. Sotto porta manca sempre lo spunto decisivo.

Dzeko 6 – Gran lavoro per la squadra per l’attaccante bosniaco che è poco servito dai compagni all’interno dell’area di rigore. Potrebbe mettere più cattiveria quando arriva a concludere verso la porta: una buona opportunità nella prima frazione di gioco è sprecata calciando con l’interno e non di collo, in questo modo la parata per Lopes è risultata semplice.

El Shaarawy 6.5 – Entra in campo indemoniato, provocando immediatamente con un bello spunto il vantaggio capitolino. Pochi minuti dopo è sui suoi piedi l’occasione più ghiotta del vantaggio ma il destro termina a fil di palo. Prova a ripetersi a pochi sgoccioli dalla fine ma un difensore del Lione intercetta la sua precisa conclusione.

Perotti 5.5 – Circa 15 minuti per l’argentino che non riesce a incidere come Spalletti sperava, arrivando al cross solamente in un’occasione.

Totti s.v. – Qualche buon pallone scodellato in avanti e poco più, il tempo per il Capitano era davvero troppo poco.

Spalletti 6 – Eliminazione che brucia. La sua Roma entra in campo con il piglio giusto facendo immediatamente capire agli avversari le proprie intenzioni. Il vantaggio del Lione è una doccia fredda ma i suoi ragazzi non si perdono d’animo, ribaltando la situazione e andando vicinissimi a uno storico passaggio del turno. Adesso servirà ripartire immediatamente e concentrarsi su campionato e Coppa Italia.

Simone Indovino