Roma, attacco al terzo posto. Torino profondo rosso

Alice Dionisi – La Roma vince 3-1 contro il Torino e si porta al terzo posto in classifica insieme alla Juventus, mentre i granata restano ultimi, insieme al Crotone, con appena sei punti conquistati in dodici giornate. Al 14’ del primo tempo gli uomini di Giampaolo rimangono in inferiorità numerica a seguito dell’espulsione per doppia ammonizione di Singo. Contestata la gestione arbitrale da parte di Abisso: giusta la prima sanzione, fantasiosa quella che porta al cartellino rosso.

La Roma si porta in vantaggio al 27’ grazie ad una rete di Mkhitaryan, nata da un contatto tra Mancini (già ammonito) e Belotti. L’armeno non sbaglia dalla distanza e sigla il gol del vantaggio. Al 41’ Abisso concede il rigore ai giallorossi per fallo di Bremer ai danni di Dzeko: Veretout non sbaglia dal dischetto e al 43’ raddoppia. Nella ripresa Fonseca decide di sostituire i due ammoniti, Bruno Peres e Mancini, al loro posto entrano Karsdorp e Kumbulla, poi dentro Borja Mayoral al posto di Edin Dzeko, poco incisivo. Nonostante un calo d’attenzione nel secondo tempo, al 68’ Pellegrini trova la rete del 3-0 (su assist dello spagnolo ex-Madrid) e chiude definitivamente il match. Inutile il gol di Belotti al 73’: i granata escono sconfitti dallo stadio Olimpico ed è sempre più crisi in casa Torino, che rimane all’ultimo posto della classifica.

Il direttore sportivo del Torino, Davide Vignati, ha preso parola dopo la sconfitta contro la Roma: “Siamo stati penalizzati, è un dato oggettivo. Un’espulsione al tredicesimo minuto lascia senza parole. È un errore, mi dispiace che nonostante ci sia un regolamento si debba rivedere. Siamo penalizzati clamorosamente. Non è la prima volta. Senza contare il gol sul fallo di Belotti…”. Adesso Abisso rischia lo stop o la “retrocessione” in Serie B, ma non per il prossimo turno. Le designazioni arbitrali per la tredicesima giornata erano già state stabilite e qualora Rizzoli ritenesse giusto bocciare la direzione della gara da parte di Abisso, potrebbe optare per qualche designazione “punitiva” in Serie B, come accaduto a Giacomelli dopo l’errata gestione arbitrale di Milan-Roma.

Alice Dionisi

Europa League, Fonseca ai sedicesimi ritrova il Braga

Alice Dionisi – Un tuffo nel passato per Paulo Fonseca, che ai sedicesimi di finale di Europa League ritrova i portoghesi dello Sporting Braga. Il tecnico giallorosso pesca la squadra che ha allenato nella stagione 2015/2016, prima di attirare l’attenzione dello Shakhtar Donetsk e trasferirsi in Ucraina. Il Braga al momento è quarto in campionato e si è qualificato in seconda fascia nella competizione europea dopo essere arrivato a pari punti (13) con il Leicester, ma con gli scontri diretti a sfavore.Sarà difficile. So di che cosa parlo: sono una squadra giovane ma giocano bene. È un club ambizioso e in crescita, non dobbiamo commettere l’errore di pensare che sarà una qualificazione semplice. Per me sarà una partita speciale” ha dichiarato l’allenatore giallorosso.

Sarà il primo incontro ufficiale tra i due club quello in programma per i sedicesimi, con l’andata in Portogallo il 18 febbraio (18.55) e il ritorno la settimana successiva, il 25, allo Stadio Olimpico alle ore 21. Sulla panchina del Braga, Fonseca riuscì ad arrivare ai quarti di Europa League e a vincere la Coppa di Portogallo, in finale contro il Porto, ai calci di rigore. Nel 2011 la formazione portoghese disputò la finale di Europa League a Dublino, dove però venne eliminata dai connazionali del Porto. Occhio alla difesa della squadra allenata da Carlos Carvalhal, che rappresenta il punto debole della rosa: ha concesso 7 reti al Leicester nella fase a gironi.

Il CEO della Roma Guido Fienga si aspetta che i giallorossi possano riscattarsi dopo l’eliminazione per mano del Siviglia lo scorso anno:Il Braga è un avversario da rispettare, è arrivato al secondo turno come noi e quindi va rispettato esattamente come tutti gli altri. Questa è una competizione a cui teniamo particolarmente, specie dopo l’uscita col Siviglia che ci ha lasciato con l’amaro in bocca. È una competizione dove vogliamo assolutamente far bene”. 

Gli altri accoppiamenti a Nyon hanno decretato che il Milan affronterà lo Stella Rossa, mentre il Napoli se la vedrà con gli spagnoli del Granada. Big match tra Benfica e Arsenal, mentre il Tottenham affronterà gli austriaci del Wolfsberger. Di seguito i restanti sorteggi: Dinamo Kiev-Brugge, Real Sociedad-Manchester United, Anversa-Rangers, Slavia Praga-Leicester, Salisburgo-Villareal, Krasnodar-Dinamo Zagabria, Young Boys-Bayer Leverkusen, Molde-Hoffenheim, Maccabi Tel Aviv-Shakhtar Donetsk, Lille-Ajax e Olympiacos-PSV.

Alice Dionisi

La Roma di Fonseca è una macchina da gol: segna tanto e segnano tutti

Pagine Romaniste (F. Belli) – La Roma di Fonseca è una macchina perfetta per fare tanti gol, e li fa fare a tanti giocatori. Una rarità considerando le medie degli altri club del campionato. Per Dzeko e compagni cinque gol segnati in un solo tempo, ed è la terza gara in stagione con più di quattro gol segnati. Solo il Bayern Monaco e il Tottenham hanno lo stesso score in Europa. Una vera e propria industria del gol: 131 realizzati in 66 partite ufficiali. Sino a ora i giallorossi hanno avuto una produzione offensiva maggiore alle squadre allenate tempi fa da Zdenek Zeman e da Luciano Spalletti. In questo inizio di stagione, il club capitolino ha realizzato 37 gol in 17 partite (ben 7 in più rispetto alla scorsa stagione), con una media (2,17) che l’ha portato a passare agilmente il girone di Europa League (anche se non proibitivo) e a stare a sole tre lunghezze dal secondo posto. Merito del bel gioco corale espresso dalla Roma. Mkhitaryan ma non solo, perché l’industria del gol della Roma è composta da ben altri dodici giocatori. Difensori centrali (Kumbulla e Ibanez), esterni (Spinazzola, Bruno Peres, Calafiori), centrocampisti (Pedro, Mkhitaryan, Carles Perez e Milanese) e attaccanti (Dzeko e Borja Mayoral). Morale: la Roma di Fonseca segna tanto e fa segnare tutti. 

Francesco Belli

Champions League, sorteggio duro per Lazio e Atalanta

Alice Dionisi – Dalla Svizzera non arrivano buone notizie per Gasperini e Inzaghi. La Juventus, testa di serie, nei sorteggi per gli ottavi di finale di Champions League pesca il Porto (andata il 17 febbraio 2021 in Portogallo, ritorno il 9 marzo). La Lazio trova i campioni in carica del Bayern Monaco di Lewandowski, l’Atalanta il Real Madrid del tecnico Zidane. Andata in casa per i bergamaschi, che affronteranno gli spagnoli il 24 febbraio e il 16 marzo, mentre la Lazio affronterà la formazione tedesca prima allo Stadio Olimpico, il 23 febbraio, con il ritorno in trasferta il 17 marzo. Il Liverpool, vincitore del titolo nella stagione 2018/2019, affronterà il Lipsia, mentre il Manchester City di Guardiola se la vedrà con gli altri tedeschi del Borussia Moenchengladbach. Atletico Madrid-Chelsea, Barcellona-PSG e Siviglia-Borussia Dortmund gli altri accoppiamenti che chiudono il quadro degli ottavi.

Nel 1974 l’unico precedente tra Lazio e Bayern Monaco, in occasione di un’amichevole allo stadio Olimpico che terminò 1-1. Lewandowski non abbassa la guardia: “Sarà una partita molto complicata, è una squadra davvero forte e hanno giocatori super in rosa. Vogliamo passare il turno, ma rispettiamo questa squadra”. Il CEO del club bavarese, Karl-Heinze Rummenigge, non prende alla leggera il sorteggio e avverte i suoi: “La Lazio viene sottovalutata, hanno vinto col Borussia Dortmund che negli ultimi anni è sempre arrivata seconda in Germania”. Nel 1992 i biancocelesti avrebbero dovuto affrontare i tedeschi in un’ulteriore amichevole di prestigio, capace di far registrare il tutto esaurito, ma che venne poi annullata da un divieto della FIFA. Il Bayern Monaco avrebbe schierato Maradona, “in prestito” dal Siviglia per una sola partita, che avrebbe affrontato la Lazio dell’inglese Paul Gascoigne in una sfida tutta tra stelle. Il Napoli, però, lamentò il mancato pagamento della prima rata che il Siviglia avrebbe dovuto versare per Maradona e la FIFA negò il permesso all’argentino di disputare la partita, che venne di conseguenza annullata.

Alice Dionisi

 

Manita al Bologna in un tempo: c’è anche la Roma per il quarto posto

(Federico Sereni) – Dominio assoluto e corsa al quarto posto che si fa avvincente. La Roma passeggia sul Bologna domolendo gli avversari da ogni punto di vista, a distanza di tre giorni dalla sconfitta in Europa contro il CSKA Sofia. I giallorossi giocano bene, travolgendo la squadra di Mihajlović 5-1 e archiviando la pratica già nel primo tempo e riuscendo anche a gestire le forze per il secondo. Sblocca l’incontro una autorete di Poli, poi le reti di Dzeko, Pellegrini, Veretout e Mkhitaryan. Per il bosniaco si tratta di un gol emblematico: si tratta infatti il gol numero 111 con la maglia della Roma, che gli consente di raggiungere nella classifica dei marcatori di sempre Amedeo Amadei. Per Veretout e Mkhitaryan si tratta di due conferme importanti.

La Roma continua a segnare con un ritmo di oltre 2 reti a partita (24 in 11 giornate), in piena media con il rendiconto dell‘allenatore, che ha chiuso le prime 60 partite giallorosse meglio di Zemna, Spalletti e di tutti i colleghi del Dopoguerra. Uno degli elementi che colpiscono della seconda Roma di Fonseca è la verticalità: sbarcato in Italia come il profeta del dominio territoriale, l’allenatore si è adeguato alle caratteristiche del nostro calcio rinunciando all’adorato 4-2-3-2 e, soprattutto, al controllo ragionato del gioco.

Travolto il Bologna, è Roma-show

Alice Dionisi – Alla Roma basta un tempo per imporsi sul Bologna al Dall’Ara. Dopo quindici minuti, i giallorossi si trovano già sul 3-0, ma prima della fine dei 45 minuti il tabellone segna l’1-5 e la ripresa è una formalità. Fonseca deve rinunciare a Pedro, squalificato, avanzando Pellegrini insieme a Mkhitaryan alle spalle di Dzeko e il numero 7 giallorosso non fa rimpiangere lo spagnolo. Al 5’ l’autogol di Poli sblocca la partita a favore della formazione ospite, con il giovane portiere Ravaglia -schierato al posto dell’infortunato Skorupski- che nel suo esordio in Serie A vive l’incubo di una Roma spietata. Al 10’ raddoppia Dzeko, che trova il gol numero 111 in maglia giallorossa, salendo sul podio a pari merito con Amedeo Amadei. Il bosniaco spreca altre occasioni per trovare la doppietta personale, ma ci pensano i compagni di squadra a stregare i rossoblù. Al 15’ Pellegrini non sbaglia davanti al portiere e porta il risultato sul 3-0. Appena 3 minuti dopo la Roma trova di nuovo la porta, ma l’arbitro Calvarese annulla il gol a Spinazzola. Al 24’ l’autogol di Cristante che potrebbe riaprire la gara, ma il Bologna non è mai in partita e l’errore del calciatore giallorosso passa inosservato nello spettacolo che va in scena al Dall’Ara. Al 35’ Veretout sfrutta l’assist di Mkhitaryan e firma il 4-1, 9 minuti dopo è lo stesso armeno a trovare la rete personale su assist di un ottimo Rick Karsdorp. Alla fine del primo tempo la Roma è avanti 5-1 e nella ripresa sfiora il gol con Borja Mayoral, subentrato al posto di Edin Dzeko. Era dal 1931, contro il Livorno, che i giallorossi non segnavano almeno cinque gol nel primo tempo. Asfaltato il Bologna, Mihajlovic furioso al termine della gara: “Primo tempo disastroso, da scapoli ammogliati. Da domani fino a Natale andremo in ritiro per schiarirci un po’ le idee”.

Alice Dionisi

Bologna-Roma, le PAGELLE: quinto potere. Mkhitaryan “Re Mida”, Pellegrini classe totale. Dzeko segna e spreca

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Bologna e Roma, dopo la sfida di oggi pomeriggio allo stadio Dall’Ara:

-BOLOGNA-

Ravaglia 4.5; De Silvestri 4.5, Danilo 5, Tomiyasu 5.5, Mbaye 4 (Paz 6); Svanberg 4.5 (Dominguez 5.5), Poli 5 (Medel 6); Vignato 5.5 (Pagliuca s.v.), Soriano 5 (Baldursson 5), Barrow 5.5; Palacio 4.5. All: Mihajlovic 4.5

-ROMA-

Pau Lopez 6 – La sua partita inizia con una prodezza, dopo pochi minuti in uscita su Palacio. Poi si limita all’ordinaria amministrazione, anche se c’è sempre l’impressione che sia meno sereno del dovuto.

Kumbulla 6,5 – Fino all’infortunio aveva messo in mostra una prestazione solida e concentrata, senza soffrire le accelerazioni di Barrow. Bravo in marcatura, anche spostandosi sull’esterno. Speriamo non sia nulla di grave. (67′ Smalling 6 – Altri minuti importanti da mettere sulle gambe. Da segnalare una bella scivolata in chiusura vecchio stile).

Cristante 5 – L’autogol è goffo e al limite dell’assurdo. Ma a prescindere dall’episodio, fa impressione come vada nel pallone in fase di impostazione, anche contro un Bologna ferito mortalmente. Almeno il 50% dei palloni finisce sui piedi degli avversari.

Ibañez 7 – Sfidare Palacio non è mai troppo facile, vista l’esperienza e la classe dell’argentino. Ma Roger sembra tornato quello di inizio stagione, concentrato e mai fuori posizione. Peccato per qualche errorino in fase di uscita.

Karsdorp 7 – Libero, sciolto e senza ansie. L’olandese per un pomeriggio sembra essere il bel cavallo ammirato ai tempi del Feyenoord, prima dei molteplici stop muscolari. Regala l’assist a Mkhitaryan per il quinto gol e manda in porta Mayoral nel finale. Se riesce a non infortunarsi di nuovo potrà togliersi delle soddisfazioni. (90′ Calafiori s.v. – Qualche spicciolo di gara sulla sinistra).

Veretout 7,5 – L’infortunio di Napoli è un lontano ricordo. Bastano i suoi primi 45′, con tanto di gol in inserimento, per sottolineare quanto sia importante per la manovra romanista. Anche prima di uscire sembra avere più benzina degli altri. (82′ C. Perez s.v. – Si piazza sulla trequarti per far girare il pallone).

Villar 7 – La sua grandezza sta nella semplicità. Giocate rapide e mai sbagliate a testa alta, quasi un lavoro oscuro che diventa prezioso in fase di possesso. Anche più massiccio fisicamente, così da poter tener testa a qualsiasi contrasto. (90′ Diawara s.v. – Dentro solo nel recupero).

Spinazzola 8 – Gli anglofoni lo definirebbero unstoppable. Quando parte sulla sinistra arriva fino in fondo, regalando occasioni d’oro alla Roma. L’accelerazione numero uno porta subito all’autorete di Poli. Amaro in bocca per il bel gol con scavetto annullato dal VAR. Consacrazione.

Pellegrini 8 – Chi si rivede! Spostato da Fonseca sulla trequarti, il 7 giallorosso riesce a cucire il gioco, mandare in porta i compagni e calciare in porta. Fa tutto quello che ci si aspetta da un calciatore con le sue qualità. Un gol e un assist, entrambi di ottima fattura, a coronamento di una gara praticamente perfetta. Forse a questo livello lo si era visto solamente con la Fiorentina lo scorso anno.

Mikhitaryan 8,5 – Ogni cosa che fa è illuminata. Che sia un tocco smarcante, un assist preciso o una conclusione vincente. Ma le situazioni più apprezzabili arrivano in fase di non possesso, quando si trasforma in terzino per aiutare la squadra. Se sta bene, come oggi, è uno dei calciatori migliori del campionato. Campione.

Dzeko 7 – Difficile rimproverargli i due gol clamorosamente mangiati dopo l’ennesima prova da capitano, leader offensivo. Delizioso il movimento per la rete del raddoppio, così come le giocate da numero 10 per gli inserimenti dei compagni. Se avesse avuto l’accuratezza di qualche anno fa avrebbe portato il suo score ad almeno tre reti. (82′ Borja Mayoral 6 – Una decina di minuti e due occasionissime da gol. Prima è bravo ma sfortunato, calciando sul palo dopo aver aggirato il portiere. Poi è troppo leggero nel tentare il cucchiaio. I movimenti offensivi sono sempre corretti).

All. Fonseca/Nuno Campos 7 – Partita dominata dall’inizio alla fine. Nel primo tempo ogni volta che la Roma decideva di accelerare con tre passaggi andava in porta. Mihajlovic non è riuscito a creare nessuna contromisura e solo la voglia di risparmiare energie nella ripresa hanno lasciato il risultato di 1-5 inalterato. Ora la cosa importante sarà dare continuità prima della sosta natalizia con Torino, Atalanta e Cagliari.

Roma-Sassuolo 0-0, le pagelle

Alice Dionisi – Risultato a reti bianche nello scontro diretto tra Roma e Sassuolo nelle zone di alta classifica. I giallorossi restano in 10 al 40’ del primo tempo a seguito dell’espulsione di Pedro (doppia ammonizione per lo spagnolo, primo cartellino da rivedere), i neroverdi non riescono ad approfittare della superiorità numerica. Discutibile la direzione arbitrale da parte di Maresca, ammonito Mirante per aver chiesto delucidazioni al guardalinee, mancata espulsione di Obiang per un intervento killer ai danni di Pellegrini. Il VAR non interviene sul tocco di mani in area di Ayhan su cross di Spinazzola. Espulso anche il tecnico Fonseca, annullati due gol di Mkhitaryan e Haraslin.

MIRANTE 6.5

Dopo un buon intervento su Djuricic che salva il risultato nel primo tempo, nella ripresa è poco impegnato.

IBANEZ 5

Spalanca la porta a Djuricic e costringe Mirante a salvare il risultato. In ritardo anche su Raspadori, soffre Berardi e rischia il rigore.

CRISTANTE 6

Adattato come centrale difensivo, risponde presente nel momento del bisogno. Riesce a guidare bene la difesa giallorossa e ad impostare con intelligenza dal basso.

KUMBULLA 5.5

Di rientro dopo la sosta obbligata dal Covid-19, disputa una buona partita ma macchia la sua prestazione col disimpegno che porta all’espulsione di Pedro.

KARSDORP 6.5

Qualche difficoltà all’inizio su Rogerio, ma riesce a contenere il Sassuolo e rimanere in partita per 90’. Non produce molto in fase offensiva, ma è attento in difesa.

PELLEGRINI 5.5

Dopo un paio di errori nel primo tempo, si riscatta nella ripresa, prima dell’uscita obbligata per l’intervento killer di Obiang. Avrebbe potuto fare di più sul gol annullato a Mkhitaryan.

VILLAR 6.5

Lo spagnolo si guadagna il posto da titolare e nonostante la giovane età si assume le sue responsabilità quando la squadra resta in dieci. Ottimo il cross no-look per Borja Mayoral sul finale.

SPINAZZOLA 7

Migliore in campo per la Roma, crea occasioni sotto il diluvio incessante dell’Olimpico che però i compagni di squadra non riescono a sfruttare. Costringe Berardi al raddoppio sulla sua fascia.

PEDRO 4.5

Peggiore in campo. Ingenuo il primo fallo commesso, obbligato il secondo, che gli è costata l’espulsione. Nei 40’ in cui rimane in campo non riesce ad essere incisivo.

MKHITARYAN 6

L’armeno ha abituato la Roma a prestazioni migliori. Trova il gol del vantaggio, poi annullato da Maresca, ma oltre la rete sono pochi gli spunti.

DZEKO 6

Si sacrifica per la squadra in inferiorità numerica, ma il bosniaco è impreciso sotto porta e non riesce a sfruttare le occasioni a disposizione. Il VAR lo punisce per il fallo da cui nasce la rete (annullata) di Mkhitaryan.

FONSECA 5.5

Si fa cacciare da Maresca a fine primo tempo per proteste, lasciando la squadra da sola nella ripresa.

 

Alice Dionisi

La rinascita di Karsdorp, corsa e aggressività: la fascia destra è sua

(Federico Sereni) – Titolare nelle ultime 6 sfide in campionato, 90′ in campo nelle ultime 4 partite: Rick Karsdorp ha conquistato la titolarità sulla fascia destra della Roma. Quest’estate era pronto per essere ceduto all’Atalanta di Gasperini, poi è rimasto nella Capitale per giocarsi il posto con Davide Santon e Bruno Peres. Oggi l’olandese ha portato a casa una grande prestazione nella sfida contro il Sassuolo allo Stadio Olimpico, confermando la fiducia di mister Fonseca.

Senza i problemi fisici che lo hanno accompagnato spesso in carriera, il terzino olandese potrebbe rivelarsi un eccellente nuovo acquisto per la Roma, che ha trovato con Spinazzola la certezza sulla fascia sinistra, mentre cerca ancora un punto di riferimento a destra. Potrebbe finalmente averlo trovato.

Roma-Sassuolo, le PAGELLE: Pedro, peccato mortale.

Chelsea’s Spanish midfielder Pedro is seen on the pitch ahead of the English Premier League football match between Liverpool and Chelsea at Anfield in Liverpool, north west England on July 22, 2020. (Photo by PHIL NOBLE / POOL / AFP) / RESTRICTED TO EDITORIAL USE. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos or ‘live’ services. Online in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No video emulation. Social media in-match use limited to 120 images. An additional 40 images may be used in extra time. No use in betting publications, games or single club/league/player publications. / (Photo by PHIL NOBLE/POOL/AFP via Getty Images)

(R.Rodio) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Sassuolo, al termine della sfida giocata oggi allo stadio Olimpico:

-ROMA-

Mirante 5,5 – Non appare mai troppo sicuro, né tra i pali né in uscita. Il VAR lo grazia, perché sul gol di Haraslin prima sbaglia il rinvio e poi si fa trovare impreparato.

Ibañez 5 – La sua straordinaria forza atletica a volta non basta a colmare le lacune tecniche. Quando tenta l’uscita palla al piede sbaglia costantemente. Il Sassuolo non ne approfitta ed è un bene.

Cristante 6 – Argina come può gli inserimenti di Djuricic e Raspadori, cavandosela tutto sommato. Dopo un primo tempo arduo, anche per le condizioni del campo, prende sicurezza nella ripresa.

Kumbulla 5,5 – Recuperare dall’inattività per colpa del Covid non è semplice. L’albanese ci mette un po’ a carburare ed è in parte colpevole dell’espulsione di Pedro, causa passaggio sanguinoso a centrocampo. Meglio nel secondo tempo, ma esce per energie esaurite. (88′ Juan Jesus s.v. – Qualche minuto per dare esperienza).

Karsdorp 6 – Come tutta la Roma per mezz’ora fatica ad accompagnare la fase offensiva, sbagliando anche un paio di comode ripartenze. Si ravviva quando prende le misure a Boga. Nonostante un problemino muscolare tifa fuori nel finale una grinta inaspettata.

Pellegrini 6 – Un primo tempo insufficiente, in particolare per l’occasionissima (poi annullata dal VAR) gettata alle ortiche solo davanti al portiere. Cresce e prende confidenza con la Roma rimasta in dieci, tra giocate da leader e maggiore sicurezza. Esce dopo l’ennesimo calcione subito. (83′ Diawara 5,5 – Entra per dare respiro e geometrie, ma non si vede mai).

Villar 6,5 – Fa le cose semplici e sbaglia pochissimo. Nonostante l’avvio aggressivo del Sassuolo dimostra sempre lucidità, sia nel difendere il pallone sia nel giocarlo rapidamente. Più utile anche in fase difensiva. Il suo percorso di crescita passa anche da gare così.

Spinazzola 7 – Il vero asso nella manica della manovra romanista. Costringe Berardi al ripiegare su di lui e annichilisce la leggera marcatura di Ayhan. Due sue giocate meritavano miglior sorte. Sempre pericoloso.

Pedro 4 – Momento nero. Lo si intravede dalle conclusioni sballate nella prima mezz’ora, anche da posizioni invitanti. Clamorosa l’ingenuità che lo porta al secondo giallo, un fallo tattico evitabile che costringe i compagni a correre il doppio per 50′. Deve riposare, si riprenderà.

Mkhitaryan 6,5 – L’unico che riesce a dosare qualità e quantità. Nessun difensore del Sassuolo è in grado di contenerlo quando parte palla al piede. Sfiora due volte il colpo grosso, peccato per il fallo di Dzeko su Locatelli che a fine primo tempo annulla il perfetto piazzato di sinistro dell’armeno.

Dzeko 6 – Lontanissimo dal centravanti totale spesso ammirato nella capitale, sempre causa post-Covid. Fallisce un paio di occasioni enormi, ma sa prendersi la squadra sulle spalle nel momento più difficile, regalando le solite sponde preziose. Quando ritroverà brillantezza sarà un’altra Roma. (85′ Borja Mayoral s.v. – Troppi pochi minuti per mettersi in mostra).

All. Fonseca 6 – La Roma strappa un punto nonostante l’inferiorità numerica per oltre un tempo. C’è però da rimarcare un primo tempo sotto tono anche in 11 contro 11, troppo passivo e in attesa di un Sassuolo tutt’altro che straordinario. La ripresa è di buon livello ma non porta ai 3 punti forse anche meritati. La constatazione è che appena si alza il livello degli avversari la Roma fa una fatica tremenda a vincere le partite, vuoi per un motivo vuoi per un altro. Spesso i numeri non mentono.

-SASSUOLO-

Pegolo 6; Ayhan 5, Marlon 5.5, Ferrari 6.5, Rogerio 6 (Kyriakopoulos s.v.); Locatelli 6.5, Obiang 5 (Bourabia 6); Berardi 5.5, Lopez 5 (Raspadori 5.5), Boga 4.5 (Haraslin 6.5); Djuricic 6 (Traoré 6). All: De Zerbi 6.