Napoli-Roma 2-4: le pagelle. Ci si rialza da grande squadra. Dzeko, il San Paolo odora di casa. Alisson ancora supereroe

Simone Indovino – E chi se lo sarebbe mai aspettato? Vittoria convincente per 4-2 della Roma sul difficilissimo campo del Napoli e fantasmi (forse) scacciati. Dopo la rete a freddo di Insigne, i giallorossi sono bravissimi a rimanere concentrati e trovare il fortunoso pari con Under dopo appena 60 secondi. Da quel momento i ragazzi di Di Francesco accrescono la loro qualità riuscendo a trovare il raddoppio con Dzeko, assistito da Florenzi. Il bosniaco, coccolato dallo stadio che già l’anno scorso l’aveva visto protagonista, si ripete con un sinistro a giro. Ci pensa poi Perotti a siglare la definitiva quarta rete sfruttando un cadeau dell’ex compagno Mario Rui; inutile il gol di Mertens nel finale. Si torna nella Capitale con tre punti che possono avere un peso specifico enorme in ottica terzo posto.

ROMA

Alisson 7.5 – Supereroe. Come altro si potrebbe definire? Riscalda i guanti facendosi scivolare un banale pallone in avvio, poi mette in mostra tutte le sue qualità feline negando al Napoli diverse marcature con interventi prodigiosi. Intraprende una sfida nella sfida con Insigne e la vince ampiamente.

Florenzi 6.5 – Avvio shock, in cui lascia troppo indisturbato Mario Rui che riesce a crossare per il gol di Insigne. Secondo dopo secondo riesce a prendere le misure sia al suo ex compagno sia a Insigne, che da metà primo tempo è quasi sempre stoppato dal tuttofare romano. Salva con un guizzo sulla linea una punizione a due in area di Mertens.

Manolas 7 – Leader della retroguardia giallorossa, è attento e concentrato per tutti i 93 minuti. Preziosissimo in determinate situazioni su cui si immola a corpo morto per ribattere le conclusioni avversarie.

Fazio 6 – Tralasciando la scarsissima precisione con il pallone tra i piedi, partita sufficiente quella disputata dal Comandante che forse sarebbe potuto uscire in pressione al centro dell’area di rigore su Insigne.

Kolarov 6.5 – Bel balzo in avanti rispetto le ultime uscite. Vero, il sinistro non è ancora tornato quello di inizio stagione ma la prestanza atletica e la concentrazione riprendono a viaggiare ad alta velocità.

De Rossi 6.5 – È preso spesso in velocità tra le linee dai piccoletti avversari, ma riesce a sopperire quanto può a queste situazioni con i suoi grandi posizionamenti. La condizione fisica è certamente cresciuta rispetto le scorse gare e questo giova immediatamente sulle geometrie capitoline.

Strootman 7 – Tantissima qualità quella impressa questa sera dall’olandese. Svolge entrambe le fasi con impressionante prestanza, proponendosi spesso e volentieri in avanti e stoppando in moltissime situazioni le avanzate partenopee. La Roma ha decisamente bisogno del miglior Strootman.

Nainggolan 6.5 – Ancora lontano dalla porta, svolge comunque un grandissimo lavoro oscuro che coniuga fase di rottura e fase di ripartenza. Perfetto il corridoio che disegna per Under: il suo preciso pallone fa involare il turco verso la porta avversaria.

Perotti 7 – Mario Rui gli confezione un regalo che l’argentino, pur non essendo un bomber d’area di rigore, non può far altro che sfruttare. Primi 20 minuti della partita a rilento, poi accresce la qualità delle sue giocate fino a siglare la definitiva quarta rete che tranquillizza gli animi dei tifosi.

Under 6.5 – Se si intromette anche la fortuna nel momento positivo del turco non si può che esultare. Il gol del momentaneo uno a uno è un bacio della Dea Bendata ma il movimento del giovane calciatore a sfruttare l’assist in profondità di Nainggolan è eccezionale. Difficile mettere in atto i suoi consueti strappi in questa gara, ma è bravo anche a far salire la squadra e dare il suo apporto in retroguardia.

Dzeko 8 – Se ogni trasferta della Roma si giocasse al San Paolo, forse Edin non sarebbe proprio scontento. Replica la doppietta dello scorso anno con due marcature degne del suo nome nonostante un avvio da brividi con una miriade di passaggi errati. Dopo il primo gol cresce la fiducia del bosniaco che si ripete nella ripresa con un sinistro che si infila nell’angolino basso alle spalle di Reina.

Gerson 6 – Uno buonissimo scampolo di partita per il brasiliano, che gestisce con ordine i palloni che gravitano a centrocampo.

Pellegrini s.v. – Per fortuna domani, riguardando il suo folle passaggio arretrato verso Alisson, i tifosi romanisti non potranno che farsi una risata.

El Shaarawy s.v. – Qualche minuto nel terreno di gioco per rilevare l’acciaccato De Rossi.

Di Francesco 8 – Un risultato che da un punto di vista (molto remoto) può anche far rabbia, perché non fa altro che sottolineare la grande qualità della Roma e i risultati migliori che questa rosa avrebbe potuto ottenere. Preparazione della gara ineccepibile da parte del mister, che ringrazia il suo bomber, in grado di caricarsi la squadra sulle spalle.

Simone Indovino

Bella Napoli, ma è il Torino la prova di maturità

Gianluca Notari – Parliamoci chiaro: alle 20.44 ci saremmo presi anche un pareggio. “Ma magari“, pensavano alcuni. Fortunatamente, tra questi non c’erano De Rossi e compagni, che hanno creduto fin dall’inizio in questa splendida vittoria. Napoli-Roma 2-4, non erano molti quelli pronti a scommetterci. Anzi.
Certo certo, senza il gol di Dybala probabilmente sarebbe stata un’altra partita. Però oh, il calcio è anche questo, prendere o lasciare. E noi, oggi, ce lo prendiamo volentieri.

LETTURA – La cosa che salta all’occhio dell’atteggiamento della Roma di ieri sera è certamente la lettura dei momenti: guidati dall’illuminata serata di mister Di Francesco, i giallorossi hanno saputo alternare fasi di pressing alto a momenti di baricentro basso, pronti ad aspettare il Napoli per poi ripartire. Ed è proprio con le ripartenze che i capitolini hanno colpito e affondato la prima della classe. Prima il rocambolesco gol di Under, viziato da una deviazione decisiva di Mario Rui. Poi la capocciata di Dzeko, con cross al bacio di Florenzi. Di nuovo Dzeko, dribbling secco e sinistro a giro. Infine Perotti, che ringrazia Rui per il goffo tentativo di rinvio del portoghese che spalanca la porta al monito.

TORINO – Proprio Perotti cerca di freddare i facili entusiasmi: «Prima di tutto non dobbiamo rilassarci troppo con questa vittoria, non abbiamo fatto nulla. E’ successo già altre volte che abbiamo fatto un buon risultato e poi perdiamo punti. Dobbiamo essere consapevoli che non abbiamo fatto nulla e finire la stagione al meglio». Eh si, perché tante volte la Roma ci ha dimostrato che la continuità è spesso manchevole, nelle prestazioni prima e nei risultati poi. Venerdì ci sarà il Torino, che dopo un ottimo periodo successivo all’esonero di Mihajlovic e all’ingaggio di Mazzarri sta vivendo un momento di flessione. Una gara ampiamente alla portata dei giallorossi, specialmente di quelli visti ieri sera, nonostante le assenze a cui dovranno far fronte. Due per la precisione: Fazio e Dzeko, entrambi diffidati ed entrambi ammoniti, salteranno il match contro i granata.

SCELTE – Contro il Toro ci si aspetta dunque qualche volto nuovo rispetto a quelli scesi in campo al San Paolo, visto soprattutto l’impegno di Champions League con lo Shakhtar Donetsk della settimana prossima, con la Roma chiamata a ribaltare il 2-1 subito in Ucraina. Spazio a Jesus in coppia con Manolas, e possibile esordio dal primo minuto per Jonathan Silva, tornato ormai da una settimana ad allenarsi con il resto del gruppo, con Kolarov a rifiatare in panchina. Possibile turno di riposo anche per Nainggolan, con Pellegrini al suo posto al fianco di De Rossi. Confermato Strootman, che sta trovando una certa continuità nelle ultime prestazioni, così come Under, punto di riferimento ormai nell’attacco di Di Francesco. I dubbi più grandi sono legati agli altri due ruoli del tridente giallorosso: Perotti, nonostante il gol del momentaneo 4-1, non è sembrato poi così in forma; pronto El Shaarawy al suo posto, che scalpita per un posto da titolare dopo diverse panchine e la tribuna di Kharkiv. A fare le veci di Dzeko, invece, dovrebbe esserci Schick: l’ennesima chance che il ceco dovrà essere bravo a sfruttare. L’ambiente Roma si aspetta moltissimo dall’acquisto più costoso della sua storia, e sarebbe ora che il talentuoso classe ’96 cominci a dare risposte concrete, anche in vista della prossima stagione. Così come la Roma, affinché quella di Napoli non rimanga una vittoria bella ma inutile.

Gianluca Notari