Davide Santon nella Capitale. Il terzino è il settimo acquisto del mercato della Roma. Presenti Monchi e De Sanctis

Luca Fantoni – Davide Santon è pronto ad iniziare la sua avventura alla Roma. Il terzino classe 1991 è atterrato alle 23.03 a Fiumicino con il volo Alitalia AZ87, in pesante ritardo visto che il suo arrivo era previsto per le 21.55, proveniente da Ibiza, dove si trovava in vacanza con la famiglia ed alcuni amici. Santon arriva in giallorosso nell’ambito dell’operazione Nainggolan, con l’Inter che incasserà9,5 milioni di euro per il suo cartellino. Domattina alle 8 il settimo acquisto di Monchi, che era presente al suo arrivo insieme a De Sanctis, si sottoporrà alle visite mediche insieme a Nicolò Zaniolo, poi andrà a Trigoria per la firma su un contratto quadriennale.

Luca Fantoni

Calciomercato Roma, il punto sugli obiettivi: Kluivert in dirittura d’arrivo, Ziyech quasi

Gianluca Notari – Con quello di Bryan Cristante, sono già tre gli acquisti messi a segno dalla Roma. Dopo Marcano e Coric, il centrocampista ex Atalanta arriva a rinforzare un reparto già pieno di risorse. Troppe, forse: in quel reparto, infatti, non si escludono partenze, vista la concorrenza spietata che ci sarebbe se le cose rimanessero così e viste, soprattutto, le tante voci di mercato attorno ai giocatori giallorossi. Su tutti, i maggiori indiziati sarebbero Nainggolan e Strootman: dopo tante stagioni a Trigoria, se arrivasse la giusta offerta almeno uno dei due potrebbe salutare la Capitale. Oltre alle cessioni, però, sono diversi gli acquisti che Monchi sta provando a definire.

Come detto, per la Roma quello di Cristante è il terzo colpo in entrata dell’estate: per assicurarsi il centrocampista, la Roma verserà nelle casse dell’Atalanta ben 30 milioni di euro – prestito biennale da 5 milioni e obbligo di riscatto fissato a 25. Ma Monchi non è certo intenzionato a fermarsi: sembrano infatti vicini sia Justin Kluivert che Hakim Zyech, entrambi giocatori dell’Ajax. Per il primo – in scadenza di contratto nella prossima stagione – le cose sembrano praticamente fatte: nelle ultime ore l’account Twitter del club giallorosso ha postato un’immagine di Marcano, Coric e Cristante con alle spalle una quarta sagoma con una maschera da lupo indosso e con l’indice della mano alzato.

Questa posa, che come notato da molti followers sembra proprio quella di Kluivert nella sua classica esultanza, ha già scatenato l’entusiasmo di molti tifosi, ansiosi di vedere ufficializzato quello che rappresenterebbe un sicuro colpo in prospettiva futura.

Per Zyech, invece, le cose sono tutt’altro che definite, anche se negli ultimi giorni le parti si sono notevolmente avvicinate. La Roma, come spesso accade in questi casi, ha formulato un’offerta ufficiale all’Ajax forte del ‘‘ del giocatore. Classe 1993, nazionale marocchino, contratto in scadenza nel 2021, Ziyech sembra un profilo perfetto per la Roma di Eusebio Di Francesco: autore di 9 reti e ben 17 assist nell’ultima stagione, l’ex Twente è in grado di ricoprire sia il ruolo di mezzala sia quello di esterno destro nel tridente d’attacco, andando a coprire finalmente la casella rimasta vuota dopo l’addio di Salah la quale vede, al momento, il giovanissimo Cengiz Under come unico interprete di ruolo. La cifra offerta dai giallorossi sarebbe vicina ai 30 milioni di euro, ma probabilmente servirà uno sforzo maggiore per convincere i Lancieri a liberarsi del talento nordafricano.

Ziyech non è però l’unico profilo su cui si sono posate le attenzioni di Monchi. Sullo sfondo è infatti sempre presente il profilo di Domenico Berardi: che Di Francesco straveda per lui non è mai stato un mistero e le pretese del Sassuolo, dopo le ultime deludenti stagioni, si sono abbassate di molto rispetto ai 50 milioni richiesti fino a un paio di anni fa. La priorità rimane il marocchino, ma attenzione ai possibili sviluppi.

Un altro reparto da puntellare è invece quello della difesa: se al centro le cose sembrano esser state sistemate con l’arrivo di Ivan Marcano, sulla sinistra c’è bisogno di un sostituto che permetta a Kolarov di rifiatare. Per questo, come riportato alcuni giorni fa dal quotidiano Tuttosport, la Roma avrebbe messo gli occhi su Antonio Barreca. Sul terzino sinistro, classe 1995, avrebbero già chiesto informazioni la Fiorentina e il Monaco, ma i buoni rapporti tra il club giallorosso e il Torino potrebbero facilitare l’operazione qualora la Roma decidesse di affondare il colpo.

Gianluca Notari

 

Mercato Roma. Gli agenti di Berardi incontrano Monchi a Trigoria. Nel meeting è stato ribadito il forte interesse di mister Di Francesco

Luca Fantoni – E’ Domenico Berardi il nome caldo nelle ultime ore del calciomercato romanista. Nella mattinata di oggi è andato in scena un incontro esplorativo tra Monchi e l’agente del calciatore, Simone Seghedoni, accompagnato da Giuseppe Galli, un suo collaboratore. I due, arrivati a Trigoria intorno alle 12.30, hanno lasciato il centro sportivo della Roma alle 14. L’attaccante del Sassuoloè il primo nome sulla lista di Eusebio Di Francesco.

Luca Fantoni

Calciomercato Roma, il punto sulle cessioni: Nainggolan sul piede di partenza, Manolas resta

Gianluca Notari – Già tre i colpi messi a segno dalla Roma: dopo Marcano e Coric, un paio di giorni fa il club giallorosso ha ufficializzato attraverso i propri canali l’acquisto di Bryan Cristante. Per assicurarselo, il club capitolino sborserà 5 milioni di euro per il prestito biennale più 25 per l’obbligo di riscatto, per un totale di 30 milioni di euro. La Roma in questa sessione di mercato godrà di una posizione differente rispetto a quella degli scorsi anni: se nelle stagioni precedenti era costretta a cedere per esigenze di bilancio, i nuovi sponsor ed il cammino trionfante in Europa permetteranno a Pallotta e i suoi di cedere alle proprie condizioni. Insomma, eventuali operazioni in uscita saranno frutto di una scelta della società, ma è inevitabile che un paio di cessioni ci saranno. A tal proposito, gli indiziati principali a lasciare la Roma sono diversi: Florenzi, Nainggolan, Alisson, e Manolas.

FLORENZI – Nonostante l’affetto che lega le parti in causa, Florenzi e la Roma non riescono a trovare un accordo sul rinnovo di contratto. Da Trigoria trapela tranquillità, sottolineata anche dalla conclamata voglia di trattenere il laterale di Vitinia. Eppure, il contratto in scadenza il prossimo anno è ancora lì: per questo, alcuni club si sono già interessati alla situazione, su di tutti la Juventus, che già negli scorsi anni aveva chiesto informazioni sul classe ’91. La valutazione si aggira attorno ai 30 milioni, anche se il contratto in scadenza rappresenterebbe un ottimo voucher sconto.

NAINGGOLAN – È forse il caso a cui sono maggiormente interessati i tifosi giallorossi, ma è anche il più vicino ad una cessione. Il Guangzhou Evergrande di Fabio Cannavaro è fortemente interessato ed il belga ci starebbe pensando su. Anche qui, la cifra per una possibile partenza sarebbe vicina ai 30 milioni di euro, forse anche qualcosa in più. Il Guangzhou non è però l’unico club ad aver messo gli occhi sul centrocampista: non è un mistero che all’Inter il belga goda di ottima stima e, soprattutto, Luciano Spalletti farebbe di tutto per poterlo allenare nuovamente, memore della stagione di Nainggolan sotto la sua gestione.

ALISSON – Il brasiliano è il classico esempio di quando un giocatore diventa più forte del club in cui gioca. È una situazione ambigua, spesso inedita, dove tutte le parti in causa cercano di trarre il massimo profitto. Dopo la stagione di cui si è reso protagonista, la valutazione di Alisson è la più alta di tutta la rosa della Roma: al momento è uno dei migliori portieri al mondo, e la cifra di un’eventuale cessione dovrà essere congrua. Il problema è che i club che si sono fiondati su di lui non hanno di questi problemi: Real Madrid in primis, ma anche Chelsea e soprattutto Liverpool. A Trigoria sembrano essere arrivate offerte che oscillano tra i 50 e i 60 milioni di euro: per queste cifre i dirigenti giallorossi non aprono neanche la casella email, ma la sensazione è che nelle prossime settimane l’asticella possa alzarsi ancora.

MANOLAS – Un anno fa era stato praticamente ceduto allo Zenit, poi il ripensamento, la permanenza ed quest’anno una stagione da urlo, proprio come quello lanciato dopo il gol al Barcellona. Kostas Manolas, tra i giocatori elencati fino al momento, è l’unico che ha una clausola rescissoria sul contratto che lo lega alla Roma. La cifra è di 36 milioni di euro, ma lo scoglio più grande per eventuali pretendenti è quello di convincere il greco a partire. Sempre più dentro al progetto e con un campionato così alle spalle, il classe ’91 sembra voler giurare amore eterno ai colori giallorossi. Per lui si era parlato di Arsenal, pronta, a quanto sembra, a pagare i milioni della clausola. Ma come detto, Manolas si sente dentro al progetto come non mai ed è pronto a ricominciare un’altra stagione con la maglia della Roma addosso.

Gianluca Notari

Bryan Cristante è sbarcato a Roma: “Ho voglia di giocare la Champions con questa maglia”. Operazione da 30 milioni

Luca Fantoni – E’ il giorno di Bryan Cristante. L’affare con l’Atalanta è definito per un prestito oneroso a 5 milioni di euro con riscatto obbligatorio nella prossima stagione fissato a 15 milioni di euro. Sono poi previsti 10 milioni di bonus, di cui circa 7 facili e scontati e il resto più difficili. Il centrocampista azzurro è arrivato alle 18.53 a Fiumicino da solo, con il volo AZ 2097proveniente da Milano Linate. Ad prelevarlo era presente Morgan De Sanctis. Domani alle 9 sosterrà le visite mediche nella clinica di Villa Stuart. Ecco le sue prime parole:

Contento di essere qui?
Sono pronto per questa esperienza. E’ un obiettivo che sono riuscito a raggiungere.

Pronto per la Champions?
Sono pronto e ho voglia di giocare la Champions con la Roma.

Hai già parlato con Di Francesco?
Non ancora, adesso parlerò  con Di Francesco.

Luca Fantoni

Calciomercato Roma, ufficiale l’arrivo di Marcano. Svincolato, contratto fino al 2021

Gianluca Notari – Il calciomercato non è ancora ufficialmente iniziato, ma i movimenti tra i club sono già entrati nel vivo. La Roma, sempre molto attiva con il suo direttore sportivo Monchi, ha infatti già ufficializzato Ivan Marcano:Il Club rende noto di aver raggiunto con il difensore un accordo per le prossime tre stagioni sportive con rinnovo automatico, condizionato al verificarsi di determinate situazioni sportive, per un’ulteriore stagione“, si legge sul sito del club capitolino.

Marcano è cresciuto nel Racing Santander, per poi giocare in patria con Getafe e Villarreal. Poi le esperienze all’estero con Olympiakos, con il quale vince due campionati e una Supercoppa di Grecia, poi Rubin Kazan, con il quale ha vinto anche la Supercoppa di Russia, fino all’approdo, nel 2014, al Porto. Qui il centrale classe ’87 diventa presto uno dei leader dei Dragões, arrivando a vincere anche il camponato lusitano nella stagione 2017/2018. L’esperienza in Portogallo si chiude quindi con la bellezza di 157 presenze, di cui 28 in Champions League, mettendo a segno ben 14 reti. “Sono molto felice di essere qui perché la Roma è un grande Società che sta lavorando molto bene, seguendo un progetto sportivo ben definito. Credo inoltre che la filosofia di gioco della squadra si sposi bene con le mie caratteristiche” ha dichiarato Marcano, il quale – salvo sorprese – comporrà insieme a Manolas, Fazio e Juan Jesus un pacchetto di centrali difensivi di assoluta affidabilità. Per lo spagnolo, che arriva da svincolato, un contratto da circa 2 milioni a stagione.

Con l’ingaggio di Marcano arriva un calciatore che arricchirà la rosa della Roma con le sue qualità, le sue doti atletiche e la sua esperienza internazionale. Gli auguro le migliori fortune“. Queste le parole di Monchi rilasciate al sito del club, che mette dunque a segno il secondo colpo di questa sessione di mercato dopo quello di Ante Corìc, centrocampista classe 1997 prelevato dalla Dinamo Zagabria.

Gianluca Notari

Calciomercato, il punto sulla Roma: Talisca e Ziyech obiettivi concreti, Under può partire

Gianluca Notari – Sarà un’estate diversa rispetto a quelle scorse, questo è sicuro. Le nuove partnership con gli sponsor e l’exploit in Champions League porteranno entro il 30 giugno più di 100 milioni nelle casse della Roma, che potrà per la prima volta fare mercato scegliendo di vendere – e non essendo obbligata, come nelle scorse sessioni di mercato. Questo, però, non significa che i giallorossi manterranno tutto il parco giocatori: su di loro verranno fatte delle valutazioni e alcuni verranno ceduti ugualmente. Si è però entrati in un circolo virtuoso, con la Roma in crescita sia sul campo – come dimostrato dalla semifinale di Champions raggiunta – che fuori.

ACQUISTI – Rimanendo sul calciomercato, alcuni nomi in orbita giallorossa sono già stati fatti. Il primo di questi è Anderson Talisca, centrocampista brasiliano che con ogni probabilità a fine stagione verrà riscattato dal Besiktas. Su di lui si è parlato negli ultimi giorni di Liverpool, Manchester United ma anche di Roma. Il mistero si è fatto più fitto qualche giorno fa, quando dalla Turchia sono arrivate indiscrezioni contrastanti: al quotidiano Millyet, Talisca ha dichiarato che preferirebbe, per la prossima stagione, trasferirsi in Premier League. Ma proprio in quelle ore, il portale Fanatik riportava una frase attribuita proprio al centrocampista, il quale avrebbe confidato ad alcuni compagni di squadra di aver accettato la corte di Monchi. Insomma, un vero e proprio mistero che non si risolverà prima di qualche giorno, quando la questione contrattuale del brasiliano – su cui, come detto, il Besiktas potrà esercitare un diritto di acquisto – non verrà finalmente definita.

Altri due nomi che sarebbero finiti sulle scrivanie di Trigoria sarebbero quelli Justin Kluivert e Hakim Ziyech: entrambi giocatori dell’Ajax, i due ricoprono rispettivamente i ruoli di esterno offensivo e trequartista, anche se il marocchino si adatta facilmente anche alle posizioni di ala e interno di centrocampo. Profili diversi, ma entrambi molto interessanti. Per parlare con l’Ajax, la Roma ha messo il mandato in mano a Mino Raiola: il club capitolino vorrebbe offrire 40 milioni complessivi, visto anche il contratto in scadenza di Kluivert, ma la sensazione è che ce ne vorranno almeno una decina in più per chiudere in fretta il duplice colpo.

CESSIONI –  Come detto, la relativa stabilità economica raggiunta dalla Roma non esclude colpi in uscita. Tra i nomi più caldi ci sono quelli di Radja Nainggolan, Cengiz Under e Alessandro Florenzi. L’ex Cagliari è da tempo nel mirino di diversi club europei, ma la squadra disposta a spendere di più sembra essere l’Inter. La stagione del Ninja non è stata positiva come quella precedente con Spalletti, e nell’economia della trattativa un peso specifico potrebbe averlo proprio il tecnico toscano, smanioso di poter allenare nuovamente il belga. Sempre sull’asse Roma-Inter, si è fatto il nome di Alessandro Florenzi. Il vice-capitano giallorosso non ha ancora rinnovato il suo contratto e l’ipotesi di un trasferimento a Milano non sembra così impossibile, anche se la volontà principale è certamente quella di rimanere nella Capitale. Infine, c’è il capitolo dedicato a Cengiz Under: negli ultimi mesi il turco ha giustificato l’investimento estivo fatto da Monchi, attirando su di sé le attenzioni di alcuni top club europei come Atletico Madrid, Arsenal e Chelsea. La valutazione, vista la giovane età dell’attaccante, è di almeno 40 milioni: a queste cifre, Monchi e il suo staff potrebbero seriamente prendere in considerazione la possibilità di privarsene.

Gianluca Notari

De Rossi riavvolge il nastro di questa stagione: “Roma-Liverpool la fine di un sogno”

Gianluca Notari – Un anno sportivo da ricordare in ogni caso, anche se il finale è stato diverso da quello in cui i tifosi, ad un certo punto, hanno davvero sperato. A riavvolgere il nastro di questa stagione è stato il capitano della Roma, Daniele De Rossi, ai microfoni di Roma Tv. Quella del numero sedici al canale ufficiale del club di Trigoria è un’intervista sincera, fatta di parole e frasi che lasciano alle orecchie di chi ascolta un senso di malinconia, figlio dell’ennesima stagione che poteva essere ma che invece, come ormai da troppi anni accade, non è stata. Ma questa, rispetto a quelle scorse, è stata un’annata uguale nella forma ma diversa nel contenuto. A confermarlo è proprio De Rossi: “Siamo contenti della nostra stagione, ma continuo a non dormirci la notte, perché potevamo fare qualcosa di più. Fa male. Posso avere paura che non mi ricapiti più“. Eh sì, perché se ti chiamo AS Roma una stagione in cui raggiungi una semifinale di Champions League non te la scordi tanto facilmente.

L’anno era però partito molto tempo prima: “Lo scorso 28 maggio, il giorno dopo l’addio al calcio di Totti. E’ iniziata una nuova vita, per Francesco ma anche per i romanisti. Non vederlo più in campo con la fascia è scioccante per i tifosi ma anche per noi. La prima stagione senza di lui in campo è stata complicata. Sono contento che sia andata molto bene come risultati e atmosfera, perché non era facile togliere un simbolo così grande a tanta gente e riuscire a ricreare questo entusiasmo senza lui in campo a deliziarci“.

L’intervista del centrocampista di Ostia prosegue, soffermandosi sulla partita chiave della stagione, Roma-Barcellona: “I tifosi alla partita con il Barça non erano venuti per fare le foto a Messi ma erano consapevoli che potessimo farcela, loro più di noi. E’ stato un crescendo di intenti tra noi e loro, deve essere un amore così. La forza di questa squadra è il gruppo, i giocatori che magari non sono stati protagonisti, ma che guardandoli in faccia capiamo quanto hanno voluto questo passaggio del turno, questo sogno. Sapevamo che ci voleva un miracolo“. Tanta amarezza, invece, per il mancato passaggio del turno contro il Liverpool, che avrebbe significato arrivare alla finale di Kiev: “La fine di un sogno. Ci siamo andati vicino, facendo una grande partita. Se avessimo fatto il 3-2 sul rigore con espulsione per loro… Chi lo sa come sarebbe finita“.

La Roma, e De Rossi lo sa, dovrà adesso ripartire da questo punto: “Andiamo avanti su quello che abbiamo creato. Spero che sia un futuro immediato, perché non mi resta tanto. Ma può essere la base per i prossimi 10 anni“. Il capitano non si pone limiti e, nel racconto dell’anno che è stato, si sofferma anche su Juve-Roma, uno dei turning-point della stagione giallorossa: “Hanno una potenza societaria ed economica che li rende quasi imbattibili, almeno per ora. Puntiamo a farlo. Potevamo tranquillamente pareggiarla quella partita, ma loro hanno questa concentrazione e attenzione da cui noi dobbiamo imparare. Forse è solo quella che ci manca. L’obiettivo è continuare a giocare come quest’anno, la prossima stagione ci conosceremo meglio e perderemo meno punti per strada. Vogliamo dargli fastidio fino alla fine del campionato, magari togliendogli lo scudetto dal petto“.
Come detto, anche questa stagione è stata l’ennesimo grande ‘poteva essere‘. I giallorossi terminano con zero titoli, qualche rimpianto e alcune certezze. Una su tutte: quest’anno deve essere un punto di partenza per la Roma che sarà. Da qui, non si torna più indietro: firmato, Daniele De Rossi.

Gianluca Notari

2015, Roma-Juventus 2-1. Cronaca di una storia d’amore, è arrivato Edin Dzeko

Luca Fantoni – In tutte le storie d’amore la fase iniziale è la più bella. O meglio, in quasi tutte. Quella tra Edin Dzeko e i tifosi della Roma è iniziata quel 6 agosto di tre anni fa, all’aeroporto di Fiumicino, dove centinaia di supporters giallorossi aspettavano l’arrivo di quel centravanti che tanto gentile e tanto onesto pare, ma che diventa un leone quando si mette gli scarpini e scende sul rettangolo verde dell’Olimpico. Ed è proprio lì, nel suo stadio, che il gigante bosniaco ha dato il primo bacio alla lupa, davanti al nemico di sempre. Quella Juventus che molte volte ha esultato sotto al settore ospiti ma che, da quando è atterrato quell’aereo da Manchester, si scioglie come neve sotto al sole di Roma. Era un tardo pomeriggio di fine estate, sulla panchina dei capitolini sedeva ancora Rudi Garcia, De Rossi era adattato nel ruolo di difensore centrale, Szczesny e Pjanic erano ancora dalla parte giusta del guado e davanti, ad accompagnare Edin, c’era Momo Salah, ancora all’inizio del suo periodo d’oro.

BOSNIA SHOW – Alla fine la Juve vinse il campionato, ma quell’inizio di stagione fu probabilmente il peggiore da sette anni a questa parte. Si rende subito pericoloso Iago Falque con un tiro da fuori che finisce alto. Al 24’ inizia il Bosnia show. Pjanic ci prova con una conclusione a giro ma il suo destro si spegne sul palo. Subito dopo Dzekoimpegna Buffon in una parata bassa. Al 61’, il centrocampista che un anno più tardi passerà proprio ai bianconeri, ha un’occasione su punizione, dalla sua mattonella. Se si deve scegliere una delle tante qualità calcistiche che aveva Pjanic, la balistica da fermo è sicuramente quella più bella e quella più letale. Pallone che supera la barriera e Buffon che rimane fermo, è 1-0. Ma è 18 minuti dopo che si suggella l’amore. Iago Falque crossa in mezzo con una traiettoria alta, sulla quale Dzeko si avventa, sovrastando Chiellini come se il difensore fosse un giovane alle prime armi, e di testa da uno schiaffo alla palla che finisce in rete. Qui l’inizio di tutto, quel bellissimo tutto che neanche la sofferenza nel finale, con il gol di Dybala, riuscì a interrompere.

TRE ANNI – Dalla Juve alla Juve. Dalla seconda di campionato, alla penultima. Quante emozioni sono arrivate in queste tre anni. C’è stato il periodo in cui Dzeko e la Roma hanno dovuto capire se effettivamente erano fatti l’uno per l’altra. Dopo un momento di crisi l’hanno capito, e Edin ha cominciato a stupire. I tre gol al Villareal, le 29 reti in campionato, il sinistro al volo contro il Chelsea, la rimonta contro il Barcellona. Le aspettative dei tifosi sono state ripagate. A tre anni di distanza la Roma fa affidamento ancora sul suo numero nove, come ha fatto per tre stagioni e come farà fino a quando Edin non deciderà di andare altrove, o di chiudere la carriera. Serviranno anche e sopratutto le sue qualità nel match di domenica, fondamentale per agguantare la matematica qualificazione in Champions e per continuare a non far esultare la Juventus allo Stadio Olimpico. Avranno tempo per farlo, settimana prossima, in casa loro e non nella tana dei lupi.

Luca Fantoni

Salah, Manè e Firmino fanno paura. Serve una rimonta di contropiede

Luca Fantoni – Hanno dimostrato quanto sono forti. Una settimana dopo, l’immagine degli anglosassoni che entravano da tutte le parti è ancora viva nella mente di tutti. Quando vennero all’Olimpico, nel 2001, davanti avevano Fowler e il futuro Pallone d’oro Michael Owen. Non due qualunque insomma. Ma li volete paragonare con Salah, Manè e Firmino? Solo nominarli incute timore. Lasciarli liberi di correre in campo aperto, all’andata, è stato un suicidio sportivo. Cinque i gol subiti, ma sarebbero potuti essere molti di più. La chiave tattica sarà riuscire a contrastarli, in qualche modo. Quasi sicuramente Di Francesco tornerà alla difesa a 4 e questo eviterà senza dubbio i duelli 1 contro 1 che tanto sono stati sofferti nel primo round. Molto importante sarà anche l’aspetto psicologico e la carica che l’Olimpico potrà dare alla Roma. Si è visto già contro il Barcellona e, probabilmente, contro il Liverpool l’atmosfera sarà, si spera solo sugli spalti, ancora più calda.

RIMONTE – Paradossalmente, nonostante il Barcellona sia la squadra più forte al mondo da qualche anno a questa parte, la rimonta con il Liverpool è potenzialmente più complicata. Lo stile dei blaugrana si adattava meglio alle caratteristiche della Roma. La squadra di Di Francesco basa il suo gioco sul pressing alto e sul recupero palla, tenendo la difesa quasi a centrocampo. Va invece in difficoltà quando è costretta a giocare il pallone. Messi, al contrario di Salah, tende a venire a prendersi dietro la palla e Suarez non ha la stessa velocità degli attaccanti dei Reds, di conseguenza per i giallorossi era più facile tenere la linea alta senza subire troppo. Contro la squadra di Klopp, mantenere la difesa a metà campo è un rischio troppo grande, come si è già visto. Al contrario di quel che si possa pensare, dovrà essere una rimonta di contropiede. Bisognerà cercare di far giocare il pallone al Liverpool e di essere spietati quando si riparte, con gli inserimenti dei centrocampisti che saranno fondamentali. Ci sarà bisogno di molta, moltissima corsa ed intensità perché altrimenti, se non giochi quei ritmi, non subire gol è un’utopia.

FATTORE CUORE – Una settimana fa dicevamo sperare, non credere. Vale lo stesso discorso adesso. La rimonta con il Barcellona è arrivata anche perché nessuno se l’aspettava, nessuno avrebbe mai creduto possibile recuperare 3 gol alla squadra più forte in Europa. La mancanza di pressione ha sicuramente recitato un ruolo importante nella leggerezza con la quale la Roma ha affrontato i quarti di finale. In tutta l’equazione che è stata descritta però, manca la variabile casuale, il fattore cuore. Quello che i giallorossi hanno dimostrato di avere contro il Barcellona e che tutti i tifosi hanno dentro. Lo stadio può dare una grande mano. Manè, qualche giorno fa, ha dichiarato che Anfield regala la miglior atmosfera del mondo. Forse, ma ancora non ha visto l’Olimpico pieno. 

Luca Fantoni