Roma-Napoli 1-2: le pagelle. Capitolini annebbiati, tardiva la reazione. Difesa in confusione

Simone Indovino – Si conclude con una brutta sconfitta interna la settimana da film horror della Roma. Il Napoli espugna lo stadio Olimpico grazie alla doppietta di Mertens, che approfitta di un momento non proprio brillante della difesa giallorossa. Le due reti del belga sono entrambe scaturite da errori di un impreciso Fazio, forse a corto di lucidità fisica e mentale. In zona offensiva fanno poco Perotti (in crescita nella ripresa) ed El Shaarawy, di conseguenza anche Dzeko è poco assistito. Spalletti prova a ribaltare la gara inserendo Salah e Bruno Peres non ottenendo tuttavia i risultati sperati. Strootman riaccende le speranze con un preciso sinistro ma la reazione è tardiva; i partenopei ritornano a mordere le caviglie dei capitolini in classifica, issandosi a -2.

ROMA

Szczesny 6 – Non è certamente il colpevole dei gol subiti, ma forse in entrambe le situazioni avrebbe potuto far meglio. Specialmente nella prima rete di Mertens, il polacco potrebbe tenere una posizione più avanzata. Decisivo nel finale su Rog per evitare un passivo più pesante e permettere ai suoi di restare in partita.

Rudiger 5.5 – Qualche buon cross vero l’area e poco più. Insigne è una vera e propria spina nel fianco e il tedesco soffre costantemente la velocità del calciatore napoletano.

Fazio 4.5 – Che succede, Federico? Non riscatta la brutta prestazione del derby offrendone una altrettanto negativa. Ha evidenti colpe in entrambi in gol avversari: nella prima marcatura sbaglia posizionamento, nella seconda regala palla a Callejon dando il via all’azione decisiva.

Manolas 5.5 – È il meno peggio dei centrali difensivi ma non conferisce ancora quella sicurezza a cui ci ha abituato. Forse non al top fisicamente, soffre le avanzate in velocità degli attaccanti del Napoli. Ammonito, salterà Palermo.

Juan Jesus 5.5 – Non corre particolari rischi nonostante abbia di fronte il pericoloso Callejon ma fa troppo poco in fase di spinta.

De Rossi 5 – Gara non memorabile da parte del centrocampista che risulta troppo impreciso in fase di smistamento palloni. Alcune defezioni danno spesso il via ai contropiedi partenopei.

Strootman 6.5 – L’unico che sembra mettere dentro la gara tutto se stesso è l’olandese, che risulta l’ultimo ad arrendersi. Spreca una buona occasione nel primo tempo, realizza la rete giallorossa purtroppo inutile ai fini del risultato.

El Shaarawy 5 – Ha tanta voglia e si vede sin dai primi secondi di gara ma viene subito sovrastato dai difensori avversari e la qualità delle sue giocate cala finché Spalletti non lo sostituisce.

Perotti 6 – Primo tempo anonimo sulla fascia non preferita, ripresa in crescendo con qualche buona accelerazione delle sue. Regala un preciso assist per il gol di Strootman e va vicinissimo al pareggio: solo Reina gli nega la gioia della rete.

Nainggolan 5 – Gara sottotono quella del belga che non riesce mai a incidere come sa fare. Calcia più volte verso la porta avversaria non riuscendo mai a imprimere la giusta forza alla conclusione. Forse, e in maniera comprensibile, urge un po’ di riposo.

Dzeko 5.5 – Servito poco e male dai compagni nei primi 45 minuti, ha qualche chance in più nella seconda frazione di gioco che tuttavia non riesce a sfruttare, forse a causa di una condizione fisica attualmente non brillantissima.

Salah 6 – Il suo ingresso in campo conferisce vivacità alla manovra offensiva giallorossa, ma 45 minuti non gli bastano per sistemare la causa. Sfortunato in occasione del palo colto, potrebbe essere più lucido in alcune situazioni determinanti.

Bruno Peres 5.5 – La sua capacità di corsa infastidisce non poco il Napoli che con il suo ingresso si abbassa notevolmente. Pecca, come ormai di consuetudine, in fase di conclusione.

Paredes s.v. – Poco più di 5 minuti per il classe ’94.

Spalletti 5 – La Roma è in difficoltà e questo è innegabile. Il tecnico sostiene che la benzina non sia ancora finita ma le difficoltà fisiche dei capitolini sono oggi sembrate evidenti. Rivoluziona il modulo risultato vincente degli ultimi mesi non venendo ripagato dalla coraggiosa scelta.

Simone Indovino

Ti presento il Napoli di Maurizio Sarri

David Moresco – A pochi giorni di distanza dalla sfida di Coppa Italia contro la Lazio, la Roma ritorna allo Stadio Olimpico, questa volta per sfidare il Napoli in campionato. I partenopei non stanno attraversando un periodo positivo. Le sconfitte contro Atalanta in campionato e contro la Juventus in Coppa Italia, precedute da quella in Champions League contro il Real Madrid, a seguito della quale De Laurentiis si è lasciato andare ad uno sfogo contro il tecnico Sarri, pesano non poco sulle spalle dei giocatori. In tre partite infatti, si sono visti sgretolare tra le mani tutt’e tre gli obiettivi di inizio stagione. In campionato, dalla sfida a Juventus e Roma per il primo posto, i partenopei si sono ritrovati a – 12 dalla vetta e – 5 dai giallorossi, costretti a difendere la terza posizione dagli assalti di Lazio e Atalanta, rispettivamente distanti 3 e 4 punti. Il momento della stagione è cruciale.

Sarri, dopo la sconfitta contro i bergamaschi, ha convocato tutta la rosa a Castel Volturno per un faccia a faccia chiarificatorio. Sabato all’Olimpico metterà in campo tutti i senatori nel solito 4-3-3: Reina in porta alle spalle di Hysaj, Albiol, Koulibaly e Ghoulam. A centrocampo il capitano Hamsik accanto a Zielinski e Diawara. Qualche dubbio nel reparto offensivo: per Insigne, Callejon e Mertens la stanchezza comincia a farsi sentire, difatti nelle ultime uscite hanno trovato non poche difficoltà. Per questo il tecnico potrebbe optare per un cambio a sorpresa. Il ballottaggio è tra Milik e Pavoletti, che scalpitano per scendere in campo dal primo minuto. L’ultima vittoria del Napoli in campionato contro la Roma risale al novembre del 2014, da lì in poi il palcoscenico è tutto per i giallorossi, che in 4 partite hanno ottenuto il pieno bottino in tre occasioni. Numeri simili si ripetono nelle sfide tra Sarri e la Roma: il tecnico campano, in sei occasioni, tre sulla panchina dell’Empoli e tre su quella del Napoli, non ha mai battuto i giallorossi. La gara d’andata è terminata 3-1 per la Roma, grazie alla doppietta di Dzeko e la rete di Salah. Dai due, oltre che da Nainggolan, Spalletti si aspetta un cambio di rotta dopo il flop nella sfida di Coppa Italia. Vincendo sabato i giallorossi finirebbero a +8 dai partenopei e metterebbero una seria ipoteca sul secondo posto.

David Moresco

Momento delicato per la Roma

Lavinia Colasanto – Digerito il boccone amaro per la sconfitta contro la Lazio nella semifinale d’andata di Coppa Italia, la Roma torna a pensare al campionato. All’Olimpico, sabato alle ore 15, arriva il Napoli per un partita che può incidere molto sul futuro delle due squadre. I giallorossi si trovano a più 5 sulla compagine di Sarri e questa sfida può suonare come un match point per quanto riguarda la lotta al secondo posto. Molto equilibrio nella storia tra Roma e Napoli che, per aggiungere ulteriore pepe al duello, avranno una grande voglia di rivalsa dopo le cadute in coppa.

Spalletti dovrà pensare alla condizione fisica dei giocatori che, in alcuni tratti della partita contro la Lazio, hanno sofferto sotto l’aspetto della brillantezza e della lucidità. Due giocatori su tutti possono far comodo al tecnico, De Rossi, rimasto in panchina in Coppa Italia, e Perotti, entrato nella ripresa. A farne le spese potrebbero essere Paredes e Salah mentre sono confermati gli intoccabili Nainggolan e Dzeko. Cambierà poco la difesa che rivedrà Szczesny tra i pali, dopo la buona prova di Alisson contro la Lazio, con Manolas, Fazio e Rudiger a proteggerlo anche se Juan Jesus proverà a giocarsi le sue carte. Pochi dubbi sugli esterni con Emerson Palmieri e Bruno Peres che proveranno ad impensierire la retroguardia del Napoli.

Dall’altra parte Sarri cambierà qualche uomo rispetto alla squadra che ha perso contro la Juventus. In difesa si rivedranno Hysaj e Ghoulam sulle corsie, a centrocampo ci sarà la conferma di Diawara, vero leader del reparto, e la promozione di Zielinski che giocherà al posto di Rog. Fermo ai box Allan per un infortunio muscolare. Un solo ballottaggio in attacco tra Insigne e Milik che vuole trovare continuità ma soprattutto quel gol che in campionato gli manca dal 17 settembre, prima di vivere l’incubo della rottura del crociato. A completare il reparto gli instancabili Callejon e Mertens.

Al San Paolo finì 3 a 1 per la Roma, in una partita condotta perfettamente dalla squadra di Spalletti, quella perfezione smarrita contro la Lazio e che i giallorossi vogliono ritrovare al più presto. Per continuare a sognare, e staccare del tutto il Napoli, non ci sono mezze misure, non c’è pareggio che tenga perché l’obiettivo deve essere uno solo: vincere.

Lavinia Colasanto

Inter-Roma 1-3: le pagelle. Nainggolan indescrivibile, centrocampo solido. Bentornato Diego!

Simone Indovino – Vittoria convincente della Roma sull’ostico campo di San Siro. Inter sconfitta con il punteggio di 3-1 dopo una partita di altissima qualità dal punto di vista dell’intensità e della voglia. Altra prestazione aliena di Nainggolan che suggella la gara con una doppietta di qualità immensa: le due bordate di destro del belga portano in vantaggio i ragazzi di Spalletti di 2 marcature. Una disattenzione difensiva provoca la rete di Icardi ma poco dopo Perotti, entrato benissimo in partita, mette la parola fine trasformando un calcio di rigore. Bene la difesa, Strootman è ovunque.

ROMA

Szczesny 7 – Attenzione rivolta al massimo per il polacco che risponde presente in qualsiasi occasione venga chiamato in causa. I cross nerazzurri sono tutti preda delle sue manone; a pochi istanti dalla fine si immola per evitare il 2-3.

Rudiger 6.5 – Dopo l’ingenuità commessa giovedì in Europa League torna alta la concentrazione del tedesco che è abile a contrastare le avanzate avversarie. L’unica disattenzione porta al gol nerazzurro di Icardi con l’argentino che sguscia alle spalle del classe ’93.

Fazio 7 – In partite del genere, in cui prevale la fisicità, il suo carattere e il suo temperamento diventano fondamentali. Combatte per tutta la gara con Icardi avendo quasi sempre la meglio: sono pochi i pericoli che l’argentino fa correre al proprio portiere.

Manolas 7 – Nonostante i piccoli acciacchi della settimana il greco si dimostra, in coabitazione con Fazio, la colonna portante della difesa giallorossa. Tutti i suoi interventi sono precisi e concreti; sopratutto nel primo tempo si riversa diverse volte in fase offensiva creando svariate situazioni pericolose.

Juan Jesus 7 – Un esatto girone fa il brasiliano dimostrava la propria qualità contrastando Candreva all’Olimpico. Si ripete anche oggi con lo stesso avversario, respingendo le avanzate dell’ex Lazio che è spesso costretto alla conclusione affrettata.

Bruno Peres 6.5 – Con l’assenza di Emerson si carica sulle spalle le responsabilità di offendere. L’ex Torino non si fa pregare avventurandosi più volte in incursioni personali, peccando tuttavia nell’ultimo passaggio. Sporca in maniera decisiva una conclusione di Perisic probabilmente destinata in porta.

De Rossi 7 – Conferisce personalità al centrocampo della Roma gestendo con attenzione i palloni che gravitano nella sua zona e combattendo per fare filtro davanti la difesa. Dopo essere stato ammonito scende leggermente l’intensità di DDR, probabilmente per paura di lasciare i compagni in 10.

Strootman 7 – Cuore e polmoni per l’olandese che è il perfetto raccordo tra la difesa e l’attacco. Altra partita di grandissima intensità per il centrocampista che ha ormai recuperato la forma migliora che ci aveva fatto ammirare prima delle tre operazioni al ginocchio.

Nainggolan 8.5 – Quasi complicato descrivere la partita superlativa che il Ninja ha sfornato questa sera a Milano. Alla solita grinta aggiunge una doppietta che spiana la strada alla Roma per la vittoria finale, indirizzando la gara nei binari giusti. Le due conclusioni sono due assolute perle, su cui Handanovic non ha scampo. Imprescindibile.

Salah 6.5 – L’egiziano sembra non risentire della Coppa D’Africa da poco disputata poiché la sua forma fisica è eccezionale. Rispetto al modulo in cui puntava con forza i terzini avversari, con questo sistema di gioco si ritrova a scambiare nello stretto con i compagni. Manca di precisione nelle fasi finali dell’azione, in cui potrebbe pescare con più puntualità Dzeko.

Dzeko 7 – Si ferma la striscia di reti consecutive, ma la gara del bosniaco è comunque da applausi. Si muove per tutto il fronte offensivo non dando punti di riferimento alla difesa nerazzurra. Ha il merito di anticipare Medel che è costretto a commettere fallo da rigore: il penalty si rivela decisivo nell’ottica del risultato finale.

Perotti 7 – Entra in maniera prepotente e grintosa al posto di Salah. Poco dopo si rende pericoloso con una serpentina tra le maglie nerazzurre che si conclude con un cross per Dzeko. Trasforma il rigore del 3-1 con classe ed eleganza battendo uno dei portieri più forti del campionato.

Paredes 6 – Poco meno di 10 minuti per l’argentino che sostituisce De Rossi. Spalletti lo butta dentro per avere una maggiore qualità nella gestione del pallone.

Vermaelen s.v. – 6 giri di orologio per aiutare a mantenere il doppio vantaggio.

Spalletti 7.5 – Tantissimo merito di questa vittoria va ascritto al tecnico toscano, che riesce a trasmettere ai suoi quella carica necessaria per mantenere alta la concentrazione tutti e 95 i minuti. Jesus sulla sinistra garantisce copertura, consentendo a Bruno Peres di scendere con maggiore intensità. L’assetto difensivo è ormai chiaro: i tre centrali conferiscono una stabilità non indifferente.

Simone Indovino

Lazio-Roma 2-0: le pagelle. Giallorossi confusi, le mosse tattiche di Inzaghi imbrogliano Spalletti

Simone Indovino – È della Lazio il primo round delle semifinali di Coppa Italia. La Roma crolla col punteggio di 2-0 al termine di una partita che non ha mai visto protagonisti gli uomini di Spalletti. Poche idee e tanta confusione per l’11 giallorosso che soffre il grande pressing messo in atto dai biancocelesti. Un gol per tempo firmati da Milinkovic Savic nella prima frazione di gioco e da Immobile nei secondi 45 minuti; entrambi hanno sfruttato alcune marcature non perfette da parte della difesa giallorossa. Appuntamento al mese prossimo con la gara di ritorno in cui la Roma sarà chiamata a un’impresa per tentare di agguantare la finale.

ROMA

Alisson 6.5 – Se vogliamo trovare una nota positiva nell’amara serata è proprio la conferma del brasiliano, che si mostra sicuro e attento nelle occasioni in cui è chiamato in causa, sia tra i pali che nel gioco con i piedi.

Rudiger 5.5 – Tanto nervosismo e poca lucidità per il tedesco che è forse troppo infastidito dagli ululati laziali. Produce tanti cross che raggiungono l’area avversaria ma senza mai pescare Dzeko con precisione; si perde Immobile in occasione del raddoppio avversario.

Fazio 5 – Serata da incubo per l’argentino che soffre tantissimo la velocità di Immobile e Felipe Anderson. Quest’ultimo lo brucia nell’uno contro uno in occasione del primo svantaggio giallorosso. Impreciso anche in diversi appoggi che danno il via a pericolose azioni avversarie.

Manolas 5.5 – Nel primo tempo pensa più ad offendere che a difendere, incuneandosi diverse volte tra le maglie della Lazio. Nella ripresa è fatale l’errore su un rimbalzo che da il via allo scatto di Keita che sovrasta il greco mettendo al centro per la seconda rete di Immobile.

Bruno Peres 5.5 – Vicino alla sufficienza grazie all’ordinata prestazione difensiva, nonostante si trovi davanti un giocatore dal grande passo come Lukaku. Anche oggi potrebbe mostrare più precisione nell’ultimo passaggio; cala in maniera vistosa nel finale.

Emerson 6 – Primi 45 minuti di gioco sottotono, cresce alla lunga mettendo in mostra la sua condizione fisica, avventurandosi sempre in avanti. Tuttavia i suoi cross non colgono mai con precisione i compagni posizionati in area di rigore.

Paredes 5.5 – Ha in mano le chiavi del centrocampo ma non brilla, limitandosi ad appoggi semplici e spesso macchinosi. In tal modo la manovra della Roma è troppo rallentata.

Strootman 5.5 – Tanta corsa che l’olandese che risulta troppo impreciso nei passaggi. Le sue palle vengono spesso intercettate e i giallorossi sono costretti a ripiegare velocemente per non esporsi troppo.

Nainggolan 5.5 – Prestazione non positiva del Ninja che soffre il grande pressing avversario. Inzaghi mette a punto una gabbia per impedirgli di mettere in mostra le sue qualità riuscendo nel suo intento.

Salah 5 – I compagni gli servono spesso la palla sui piedi ma l’egiziano viene costantemente constrastato dai difensori della Lazio, risultando di conseguenza avulso ai fini della manovra offensiva. Suo l’unico tiro pericoloso nel secondo tempo.

Dzeko 5.5 – Il bosniaco potrebbe sfruttare meglio qualche occasione, specialmente nel gioco aereo. Non viene servito in maniera adeguata dai compagni e di conseguenza è costretto spesso ad allargarsi per ricevere palla. Con questo tipo di movimento si allontana dalla porta non riuscendo mai a concludere con pericolosità.

Perotti 5.5 – Prova a dare un po’ di vivacità alla manovra romanista. Compie qualche buon affondo ma non si rende mai troppo pericoloso in zona gol.

El Shaarawy 5.5 – 20 minuti per il Faraone che non riesce ad incidere come Spalletti spera. Ha una buona occasione su cui di certo poteva fare meglio; la sua scelta di coordinarsi per una mezza rovesciata risulta fumosa.

Totti s.v. – Entra in campo a giochi ormai compiuti.

Spalletti 5 – Leggero passo indietro per la sua Roma che non mostra la concretezza a cui ci aveva ultimamente abituato. Inzaghi prepara la gara al meglio e il tecnico toscano non riesce a trovare le giuste contromisure durante i 90 minuti. Adesso i suoi saranno chiamati a un’impresa per tentare di ribaltare il risultato.

Simone Indovino

Montino: “Famo ‘sto stadio a Fiumicino. Siamo a disposizione”

David Moresco – Il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ha rilasciato un’intervista esclusiva. Ecco le sue parole:

Se dovesse essere bloccato l’iter per lo Stadio della Roma, voi sareste disposti a farlo a Fiumicino?

Si, noi siamo a disposizione. Spero che la situazione si sblocchi, tuttavia quando parliamo di Fiumicino stiamo parlando di un tratto della città di Roma, che 25 anni fa si è distaccato dal Comune di Roma. Noi abbiamo un Piano Regolatore che prevede tutta una serie di insediamenti ed aree di sviluppo. Tra queste aree c’è un’area molto vasta, destinata ad essere edificata nel quadrante ovest di circa 300 ettari, di proprietà di molti privati dove è possibile sviluppare cubature ed infrastrutture di quella natura.

Quali sarebbero i tempi di realizzazione e la modalità dell’iter?
I tempi sono più rapidi rispetto ad una procedura che coinvolge un territorio che ha bisogno di varianti sostanziali del piano regolatore. L’iter è sicuramente più rapido. La procedura è quella della Conferenza dei Servizi, un procedimento che coinvolge la Regione, dove ci sono le Sovrintendenze, l’Autorità del Bacino del Tevere, il Consorzio di Bonifica e così via.

L’amministrazione capitolina dovrebbe per qualche motivo sedere in Conferenza dei Servizi?
No, non hanno competenze. Per qualche centinaio di metri la competenza cambia di segno ed è soltanto nostra. Ci sono tutte le prerogative per fare un intervento, anche in termini di costo, meno oneroso rispetto a quello che viene fatto. L’onere dei terreni intorno a Roma sono inferiori rispetto a quelli di Roma.

Le torri possono creare un problema?
In questa fase di “mercato immobiliare” edificare una torre di trenta o venticinque piani qualche problema commerciale può crearlo. Forse un ripensamento sotto l’aspetto edificatorio va fatto da parte di tutti.

Il terreno fa parte dei 100 sondati dalla società Cushman & Wakefield?

Si. Credo anche che abbia ricevuto una certa sottolineatura favorevole. La Roma conosce perfettamente quello di cui stiamo parlando. La loro società incaricata di fare le perizie delle aree ha valutato anche questo terreno.

Concludiamo con un appello alla AS Roma?
Si, famo ‘sto stadio a Fiumicino.

David Moresco