Diesel Nainggolan. Partenze a rilento in carriera

Simone Burioni – “Chi va piano, va sano e va lontano”. Lo sentiamo come un mantra fin dalla tenera età: vale per i comuni mortali, ma non per i calciatori professionisti, non per Radja Nainggolan. A lui non è permesso iniziare a rilento, le prestazioni gli servono subito e anche di livello, altrimenti cominciano i mormorii. Attenzione però, il Ninja ha dalla sua parte una statistica che di solito non mente: parte lentamente, ma poi decolla e prende il volo. Nel mondo dell’automobilismo si direbbe che il belga ha il motore diesel: ci mette un po’ a carburare, ma quando parte va forte e garantisce qualità e affidabilità

I NUMERI ALLA ROMA – Gli inizi di stagione sono traumatici per chiunque, figuriamoci per chi basa le sue prestazioni su forza fisica e scatti fulminanti. Nainggolan in carriera non è mai partito a razzo, anzi, c’è una costante: con una sola eccezione nell’annata 2013-14, nelle prime dieci partite di campionato il belga non ha mai segnato più di una rete. Stagione 2014-15: Rudi Garcia in panchina, nelle prime dieci giornate il centrocampista segna una sola rete (Roma-Fiorentina 2-0). L’anno successivo, 2015-16: il trend non cambia, anzi peggiora, infatti sono zero le reti del giallorosso. Il 2016-17 per il Ninja è il momento della svolta: Spalletti lo schiera trequartista e incursore alla Simone Perrotta. Conclude la stagione con 11 gol, segnando però una sola rete nelle prime dieci (Sassuolo-Roma 1-3). Arriviamo ai nostri giorni, stagione 2017-18: prestazioni di buon livello, tante occasioni, ma, di nuovo, un solo gol (Roma-Verona 3-0).

CAGLIARI E PIACENZA – I primi passi da giocatore professionista Nainggolan li ha fatti in Serie B, con la maglia del Piacenza. Quasi mai convocato nella stagione 2007-08, il belga inizia la sua maturazione l’anno successivo. Nel 2008-09 Radja è un titolarissimo dei biancorossi e realizza un solo gol (Treviso-Piacenza 3-2) nelle prime dieci partite. Stesso copione nel 200910: prima rete stagionale alla decima giornata (Ancona-Piacenza 2-1). A gennaio il passaggio al Cagliari, dove il Ninja ha costruito le basi per un futuro a grandissimi livelli. Stagione 201011: di nuovo una sola marcatura in dieci partite (Cagliari-Bologna 1-0). Stagione 201112: un gol (Palermo-Cagliari 3-2). In Sardegna l’unica eccezione in carriera, nel 201314: due gol segnati nelle prime 10 giornate (Cagliari-Atalanta 2-1 e Cagliari-Inter 1-1). 

Simone Burioni

DiFra contro DiFra

Margherita Bellecca – Altro giro e altra partita allo Stadio Olimpico. A fare visita alla Roma è il Bologna di Donadoni, sabato sera alle 20.45. I giallorossi, dopo i tre punti contro il Crotone, vogliono continuare a vincere mentre i rossoblù vengono dalle sconfitte contro Atalanta e Lazio e sono pronti a reagire.

Le tante partite ravvicinate porteranno Di Francesco ad un nuovo turnover. Chi è sicuro del posto in difesa è Alisson, portiere meno battuto della Serie A. A proteggere il brasiliano, sulla fascia destra, dovrebbe tornare Peres mentre al centro non si rivedrà Manolas, che potrebbe finire al massimo in panchina. Al suo posto sta convincendo Moreno mentre l’altra maglia da titolare se la contenderanno Fazio e Jesus. Nessun dubbio sulla sinistra: giocherà Kolarov con Emerson ancora assente ma sulla via del pieno recupero. Davanti alla difesa tornerà De Rossi, nonostante la buona prova di Gonalons contro il Crotone. Ai suoi lati Nainggolan ed uno tra Pellegrini e Strootman che si candida per partire dal primo minuto. Poche sorprese in attacco, ci saranno i punti fermi Perotti e Dzeko, che durante la partita potrebbe lasciare spazio a Schick. Florenzi, invece, dopo la prova opaca di Under nel mercoledì di campionato, è pronto a prendersi il posto vacante, ma se la dovrà vedere con El Shaarawy che non va in gol dalla partita casalinga contro l’Udinese.

Molte defezioni per Donadoni che dovrà rinunciare allo squalificato Gonzalez e agli infortunati Torosidis, Taider, Mbaye, Palacio e Keita. Il tecnico lombardo farà affidamento al tridente offensivo composto da Verdi, dall’ex di turno Destro e da Federico Di Francesco, che ha riposato contro la Lazio per essere pronto a sfidare papà Eusebio. Il centrocampo si reggerà sul fisico e il dinamismo di Donsah, coadiuvato dalle geometrie di Pulgar e Poli. Il reparto difensivo, che in Serie A non sfigura avendo preso soltanto 11 gol, vedrà protagonisti Kraft, Helander, De Maio e Masina con Mirante in porta.

Nella loro storia Roma e Bologna si sono affrontare 142 volte col bilancio in perfetta parità, 49 vittorie a testa. All’Olimpico, però, la musica cambia perché i giallorossi hanno trionfato 30 volte contro le 18 dei felsinei che non si impongono in casa capitolina dal 16 settembre 2013 quando sulla panchina della Roma c’era Zeman. Equilibrato lo scontro tra Di Francesco e Donadoni. Sono due le vittorie per il tecnico abruzzese e tre quelle dell’attuale allenatore del Bologna.

Continuità contro riscatto, padre contro figlio, Roma contro Bologna. Questi sono gli ingredienti per una partita che si prospetta interessante e che i giallorossi dovranno assolutamente portare a casa per scacciare definitivamente il mal d’Olimpico.

Margherita Bellecca

Assemblea degli azionisti della Roma. Baldissoni: “Nessuna sanzione dall’Uefa. Stadio nel 2020”. Gandini: “Riceviamo continuamente proposte di sponsorizzazione”

(Da Trigoria E.Bandini) – I Signori Azionisti sono convocati presso la Sede Sociale in Roma, Piazzale Dino Viola n. 1, per il giorno 26 ottobre 2017, alle ore 15.00, in prima convocazione ed, occorrendo, in seconda convocazione, per il giorno 27 ottobre 2017 stesso luogo ed ora, per discutere e deliberare sul seguente

                                                               ORDINE DEL GIORNO

Parte straordinaria:

1) Approvazione di un aumento di capitale sociale scindibile a pagamento per un ammontare massimo di Euro 120.000.000,00 (centoventimilioni/00); deliberazioni inerenti e conseguenti.

Parte ordinaria:

1) approvazione del progetto di bilancio al 30 giugno 2017; deliberazioni inerenti e conseguenti;

2) relazione sulla remunerazione ai sensi dell’art. 123-ter del D. Lgs. 58 del 24 febbraio 1998 e successive modificazioni e integra- zioni;

3) determinazione del numero dei componenti del Consiglio di Amministrazione della Società, determinazione della durata in carica del Consiglio di Amministrazione; nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione, determinazione del compenso annuale dei componenti del Consiglio di Amministrazione; deliberazioni inerenti e conseguenti;

4) nomina dei componenti del Collegio Sindacale; determinazione del compenso dei membri del Collegio Sindacale; deliberazioni inerenti e conseguenti.

LIVE

Ore 18.40 – Gandini: “Buona serata a tutti e ovviamente forza Roma!”.

Ore 18.30 – Approvato il quarto punto dell’ordine del giorno ordinario.

Ore 18.20 – Approvato il terzo punto dell’ordine del giorno ordinario.

Ore 18.07 – Approvato il secondo ordine del giorno ordinario. Presenti 31 azionisti con diritto di voto.

Ore 18.00 – Approvato il primo ordine del giorno ordinario.

Ore 17.50 – Approvato il primo ordine del giorno straordinario

Ore 17.45 – Si parte con la votazione degli ordini del giorno.

Ore 17.40 – Baldissoni“Io non scommetto. Per quanto riguarda Berardo la squalifica è di tutto il settore e non solo di un singolo. Per rispettare le norme giuridiche non si può far entrare il pubblico di un settore in un altro. Per lo stadio infine questa è un’assemblea della Roma e non di terze parti, vedi Parnasi. Non possiamo rispondere a domande che riguardano terze parti, poi la tempistica per noi è molto affidabile. Il Ponte è una questione giornalistica e lei non conosce gli studi del traffico. Non posso parlare di tematiche della conferenza dei servizi, perché qui siamo in un’assemblea dell’AS Roma”.

Ore 17.35 – L’azionista Staderini: “Ho alcuni chiarimenti per Rocco Berardo. Mi ha sorpreso che la Roma non voglia entrare nella causa. Non capisco perché si ignori questo diritto di cambio di settore, sono stizzito e per me si dovrebbe dare un ingresso omaggio in Coppa Italia. Inoltre sulla questione dello stadio non ho avuto delle risposte esaurienti. Lo stadio sarà di un’altra società e non della Roma? Il Ponte di Traiano per la Roma è insostituibile? La Roma ha avuto delle uscite ulteriori per i danni che si faranno per la costruzione dello stadio? Per me lo stadio non si farà entro il 2020, scommettiamo? Io ci punto mille euro e lei Baldissoni un euro”.

Ore 17.25 – Palma: “Non abbiamo mai pensato a nuove alternative economiche. Spero che con questo nuovo aumento di capitale supereremo la quota dei 200 milioni. Per quanto riguarda il leasing di Trigoria, in passato la Roma ha venduto il terreno di 20 milioni ad una banca. La Roma però ha pagato un cospicuo affitto, con cui avremmo potuto pagato il terreno, abbiamo speso circa 60 milioni. Ciò è discutibile. L’unica cosa che abbiamo ottenuto è un nuovo affitto del terreno. Sarebbe auspicabile che si trovi una nuova opzione”.Baldissoni“Lei è andato fuori tema, sta parlando di altre cose. Lei prima ha avuto la possibilità di parlare, ora stiamo fuori tempo”Palma: “Voi avete impedito il nostro sogno. Cerchiamo di far lievitare veramente i nostri ricavi, che sono condizionati sempre dalla Champions League. E’ sempre una lotteria”. Gandini“Le vostre considerazioni per noi amministratori sono degli stimoli. Ma i ricavi sono ovviamente legati ai costi dei nostri giocatori e delle loro prestazioni. Gli applausi però ci fanno piacere, perché Monchi e Di Francesco sono degli eccellenti valori aggiunti alla nostra causa”.

Ore 17.20 – Azionista Angeletti“Avevo fatto altre osservazioni. Noi investiamo molti più soldi rispetto a Lazio e Juve che sono quotate in borsa, ma i risultati non arrivano. Spesso mi sembra di sentire l’assioma che il salame fa venire sete e l’acqua che disseta”Baldissoni: “Faccio fatica a seguirla”. Angeletti: “Capisco che non venga Pallotta, ma avremmo voluto la presenza di Totti e l’avremmo accolto con un applauso”Gandini“Francesco non è un amministratore, ma glielo diremo”.

Ore 17.17 – L’azionista Marini ai dirigenti: “Chiedo solo quali sono gli investimenti similari?“. Gandini: “Ho parlato di relazioni economiche similari. Poi lei ha fatto riferimento ad una tabella con dati errati“. Marini“Peccato che i nostri competitor però hanno comunque sia dei dati economici molto migliori dei nostri. Loro si appoggiano a delle banche”Baldissoni: “Io non conosco questi dati di cui lei parla. Noi ci siamo affidati a degli esperti, ma se lei ha delle opinioni diverse mi dispiace”.

Ore 17.10 – Prende la parola Baldissoni:
“Rispondo subito alle questioni del bilancio. Notiamo con curiosità che l’azionista Marini abbia utilizzato dei dati non corretti. Il socio Angeletti ci chiedeva una giustificazione del salario pagato a Monchi: ciò è dovuto ad un bonus di pagamento d’ingresso, ecco il pagamento per l’intero anno 2016-17. La Roma però non ha pagato la sua clausola. Non ci sono sanzione nei nostri confronti da parte dell’Uefa: stiamo parlando, ma abbiamo un solo parametro fuori. Non ci saranno altre sanzioni. La Roma sta in una fase preliminare con la causa tra lei e la Kappa, siamo lontani dall’esito finale. L’aumento del merchandising non è dovuto dall’addio di Totti ma dall’apertura di un nuovo negozio societario. Inoltre la proprietà di Trigoria è di un’altra società ma sarà gestita dopo la scadenza del contratto (2020, ndr) da una società sorella con la massima cura. Il calcio è un business economico, la società vuole aumentare i propri ricavi, che sono cresciuti notevolmente. Anche se quest’anno sono diminuito per via della mancata partecipazione alla Champions League dello scorso anno. Siamo ottimisti e non pessimisti per il futuro, il nostro obiettivo è sempre quello di essere in positivo. Continueremo a lavorare per l’aumento dei ricavi. Per quanto riguarda invece a quello che ha detto Staderini per il caso Rocco Berardo. Lui è un tifoso che è stato squalificato in un settore e ha chiesto il cambio di posto. Temo che questa scelta porterà a nuove sanzione e non ci siamo esposti in questa causa. Se dovessero mai arrivare altre cause noi ci difenderemo per andare a vincere. Inoltre il nostro abbonamento è estremamente più economico rispetto ai nostri rivali. Per le singole partite facciamo tante promozioni studiate ad hoc per accedere allo stadio a prezzi preferenziali. Ricordo che c’è anche il settore famiglia. Per lo stadio della Roma ricordo che è scorretto che non sono stati utilizzati 17 milioni e non saranno mai usati alcun finanziamento. Per i costi guardare ancora una volta il nostro bilancio. Per la mobilità sono stati fatti degli studi di competenza di autorità pubbliche e riteniamo che i nostri studi sono più che esaurienti. Speriamo di poter avere la prima partita nel nuovo stadio nell’agosto del 2020. I nostri studiosi ci danno questa data e credo che sia molto credibile.Credo di aver risposto a tutte le domande”. 

Ore 17.00 – Parla l’ad Gandini:
 “Molte osservazioni sono state piacevoli, vedi la scelta del mister. Abbiamo condensato le risposte alle domande sul bilancio. Nella nostra relazione ci sono tutte le risposte che cercate. Apro rispondendo alla parte relativa del main sponsor. Ovviamente non posso dare notizie, ma posso dire che da parte della società c’è la ricerca continua del tema. Riceviamo continuamente proposte per la sponsorizzazione. Abbiamo dei tavoli aperti, e lavoriamo a pieno regime su questo tema. C’è ovviamente un turnover dei dirigenti e ora speriamo di arrivare a nostri obiettivi prefissati”.

Ore 16.50 – L’Assemblea riapre. Sono 41 gli azionisti presenti in sala, in totale l’82% del capitale societario.

Ore 16.05 – I dirigenti della Roma si prendono una pausa per rispondere alle questioni esposte dagli azionisti.

Ore 16.00 – Prende la parola l’azionista Mario Staderini:
Inizio con dei complimenti alla società per la scelta dell’allenatore, i suoi frutti si stanno iniziando a vedere. Vorrei avere delle delucidazioni per la causa con il tifoso Rocco Berardo per la sua squalifica. Sempre sulla questione dei biglietti per me sono veramente troppo alti i loro prezzi, lo stadio è sempre semivuoto. Vorrei avere delle delucidazioni inoltre sullo stadio, in particolare per i dettagli economici. La Roma quanto ha speso finora? Baldissoni aveva detto recentemente che lo stadio sarebbe pronto per il 2020-21. Nel mese di dicembre scadrà la prelazione d’acquisto di Parnasi sul terreno? Qual è la situazione del terreno, perché non si capisce niente. Infine il Ponte di Traiano è indispensabile? Se lo ritiene allora quale saranno i nuovi finanziamenti per la Roma-Lido? Com’è possibile che la nostra società dopo 4 anni non ha chiesto delle info per i trasporti? Alla fine della fiera sono convinto che la Roma dovrà pagare delle cose aggiuntive per far realizzare il proprio stadio”. 

Ore 15.50 – Prende la parola l’azionista Fabio Palma:
“Finalmente arriva l’aumento del bilancio. La società americana si è adattata perfettamente ai pessimi modi di fare dell’Italia. Noi non siamo il Real e non abbiamo grandi bilanci e non arriviamo a 200 milioni di bilancio. Dovremmo trovare giocatori nel mondo come ha fatto il Napoli, che è stato costruito con pochi soldi. Vedi Hamsik , Cavani, Lavezzi che non erano giocatori “da Roma”. Noi spendiamo 30-40 milioni per giocatori che neanche stanno bene di salute. E’ difficile fare il salto di qualità se si comprano questo tipo di giocatori. Ci vorrebbe lo sponsor, che continua a mancare. Come mai? La sponsorizzazione della Nike è da una squadretta di metà classifica. le grandi squadre hanno contratti che vanno dai 27 agli 80 milioni. Non pretendo tanto, ma la Nike ci considera una squadra normale, anche se noi siamo arrivati due volte secondi e una volta terzi. Non sarà tanto, ma spero che si migliorerà. La preparazione atletica anche lascia molto a desiderare, qui a Trigoria la casualità è diventata una certezza. Forse non abbiamo questi grandi preparatori atletici, che guardano più alla forza che alla resistenza. Karsdorp ce lo siamo giocato per questa stagione. Il prossimo anno come lo troveremo? Facciamo più attenzione. Possiamo fare qualcosina di meglio. Fate vedere la buona volontà”. 

Ore 15.40 – A parlare è l’azionista Franco Angeletti:
“Per l’ennesima volta il Presidente della società non si è presentato a questa assemblea, noi non lo conosciamo. Il bilancio di questa società si chiude ancora una volta in rosso. Siamo sempre in perdita, come mai? I ricavi sono diminuiti drasticamente. Quali sono stati inoltre le motivazioni dell’ingaggio di Monchi per la stagione 2016-17? Perché manca ancora il main sponsor? Inoltre abbiamo preso anche una multa dell’Uefa pari a 4 milioni. Non capisco perché la Roma vende sempre giocatori, questa è una certezza. Questa tifoseria non lo dovrebbe meritare. La società è sempre costretta a vendere per i problemi finanziari. Infine manca il rapporto tra società e noi azionisti. Questa società ha fatto una campagna acquisti di cui due atleti non hanno mai giocato, uno ha giocato ieri ma si è già rotto. Esigiamo spiegazioni, forza magica!“. 

Ore 15.41 – Prende parola l’azionista Gianfranco Lombardi: “Baldissoni aveva parlato di modello Lione e modello Arsenal: questo non risponde alla realtà”Baldissoni“Mi riferivo al modo in cui è stato costruito lo stadio”. 

Ore 15.30 – Inizia la trattazione della parte straordinaria dell’ordine del giorno. Prende la parola l’ad Gandini:
L’aumento del capitale dovrà eseguirsi entro e non oltre il 31 dicembre del 2018. Le modalità di pagamento potranno essere emesse in più parti per raggiungere la quota totale di 120 milioni di euro. Qualora verrà confermato questo aumento di capitale esso sarà messo sotto il controllo di una analisi economica. L’ammontare complessivo del massimo azionista della società sarà di 90 milioni di euro”.

Ore 15.09 – L’Assemblea degli Azionisti dell’AS Roma ha inizio. Presenti l’ad Umberto Gandini ed il dg Mauro Baldissoni.

2000, Roma-Bologna 2-0. L’anno dello scudetto inizia nel segno di Totti

Luca Fantoni – Tutti si ricordano di Roma-Parma 3-1. Festeggiare lo scudetto in casa è stata un’emozione impareggiabile, un evento che i tifosi romanisti non dimenticheranno mai. Per conquistare il titolo però, fu importante vincere ogni partita, a partire dalla prima. Il campionato della Roma inizia, casualmente, contro un’altra formazione emiliana, Il Bologna. La squadra di Guidolin viene da un 11° posto nella stagione passata ma ha comunque un undici titolare “fastidioso” con “El JardineroCruz Luis Oliveira in attacco e Thomas Locatelli a centrocampo. Tra le fila rossoblu ci sono anche due giocatori che poi faranno un’ottima carriera nella capitale: Francisco Lima e Max Tonetto. Capello schiera i suoi con il consueto 3-4-1-2 con Antonioli in porta e Zebina, Samuel e Zago davanti a lui. Sulle fasce agiscono Cafu e Candela mentre al centro ci sono Zanetti e Assunção. Totti supporta Delvecchio e Batistuta. Il Re Leone non è al meglio ma viene comunque schierato in campo a discapito di Montella.

LA PARTITA – Le prime occasioni sono di marca giallorossa con un paio di tiri di Delvecchio e Batistuta. I padroni di casa non riescono però ad ingranare ed il Bologna reagisce. Poderoso l’intervento con cui Antonioli respinge il colpo di testa, da distanza ravvicinata, di Cruz. Il duello tra i due si ripete 8 minuti più tardi con l’argentino che, da buona posizione, calcia addosso al portiere. Gli ospiti giocano decisamente meglio ma, nel recupero del primo tempo, è la Roma a passare in vantaggio. Punizione di Cafu per la testa di Totti che si libera della marcatura di Olive e segna. Nella ripresa i capitolini, più liberi mentalmente, raddoppiano con una grande azione di Tommasi, subentrato ad Assunção, che scarica per Cafu. Sul cross del brasiliano è Castellini a mettere nella propria porta per il 2-0. Nel finale gli emiliani hanno l’occasione di rifarsi sotto ma Oliveira calcia solamente sull’esterno della rete permettendo ai ragazzi di Capello di prendersi i primi tre punti della stagione.

Col passare del tempo la Roma mise in campo un gioco anche piuttosto divertente. Quella partita però fu giocata male, sopratutto nella prima frazione. I giallorossi furono costretti a soffrire ed a chiudersi per poi capitalizzare le occasioni che si presentavano. È un po’ quello che sta succedendo ora. Le vittorie contro Atalanta, Torino e Crotone sono arrivate in questo modo e bisogna cominciare a capire che, nonostante tutto, valgono sempre tre punti come quando segni 4 gol. La squadra di Di Francesco deve prendere esempio da quella partita, dalla quale cominciò la scalata al titolo, e deve continuare su questa strada. A volte non serve essere spettacolari ma basta essere sporchi, brutti e cattivi.

Luca Fantoni

Gonalons, Kolarov e la Roma adulta

Gianluca Notari – “Prima queste partite non le avremmo vinte“. Firmato Diego Perotti, come è sua la firma sull’1 a 0 di questo Roma-Crotone. Risultato secco, forse sotto le aspettative, ma che presta il fianco a diverse considerazioni.
Il volto di questa gara è certamente Maxime Gonalons. Il francese, arrivato come riserva di De Rossi, si era fatto notare nella partita di Londra contro il Chelsea, sorprendendo tutti per la sua calma olimpica dopo la sofferta partita di Baku, ed anche oggi ha dimostrato di essere un elemento di cui mister Di Francesco può fidarsi certamente. Come lui, la Roma oggi ha dimostrato di saper gestire i momenti della stagione, premendo sull’acceleratore quando serve e frenando un po’ quando non è richiesta la velocità massima. Sia chiaro, la concentrazione non deve mai mancare, ma a far specie è la consapevolezza della dimensione e della mentalità che questa squadra sta maturando nei propri confronti. Oggi Nainggolan e compagni hanno fatto ciò che desideravano: andare subito in vantaggio per poi gestire al meglio la partita. E meglio di così proprio non si poteva: era dal 2013 che la Roma non prendeva così pochi tiri nello specchio, appena 3, con Alisson che per reiterata inoperosità rischiava quasi di rimanere senza voto nelle pagelle finali.

Potrebbe essere definita questa una Roma donwtempo: calma e rilassata nei momenti di superiorità, ritmata e vivace quando il gioco lo richiede. E per rimanere sulla metafora musicale, una particolare menzione va fatta per Aleksandar Kolarov, cassa dritta di questa squadra: è lui il faro che illumina la squadra, il compagno a cui tutti si affidano quando si libera spazio sulla sinistra. Ogni qualvolta che l’ex City ha la palla tra i piedi il tifoso romanista scalpita, si agita e sfrega le mani, pregustando la giocata che lo farà gridare di gioia. Il suo rendimento va oltre ogni più rosea aspettativa, e non per la qualità delle giocate – che sapevamo non mancare, ahi noi, per averla testata anche sulla nostra pelle – ma per l’incredibile continuità che gli riesce a dare. Durante la scorsa stagione, con Guardiola, il serbo ha giocato la maggior parte delle partite da difensore centrale, in difese a tre o a quattro. E alla soglia dei 32 anni, non è per nulla facile riprendere un ritmo che si è perso, specialmente in un campionato così dispendioso come la Serie A. Eppure, per Kolarov il tempo sembra non essere passato. Probabilmente arriverà il momento di calo fisico, perché immaginarlo così per tutta la stagione somiglierebbe più ad un romanzo di Bruce Sterling, ma l’impressione è che per il momento Kolarov sia, e si senta, insostituibile. Questo forse alla lunga potrebbe diventare un limite per Di Francesco, che però ha la scusante di non aver mai avuto un suo sostituto naturale, cosa che invece avrà quando, tra poche settimane, rientrerà Emerson Palmieri. In quel momento il tecnico abruzzese dovrà esser bravo ad alternare i due, avendo maturità nel discernere quale dei due sia il più indicato partita per partita.

Insomma, la Roma di Di Francesco non è la Roma più bella che si sia vista da questi lidi. E probabilmente non è nemmeno la più forte. E’ una squadra in crescita, ma che presenta già diversi caratteri distintivi, su tutti quello dell’essere adulta, che sa capire quando si deve accelerare e quando frenare per arrivare all’obiettivo, cioè quello di vincere.
Che poi, vincere le partite sporche è una qualità, non una pecca.

Gianluca Notari

Roma-Crotone 1-0: le pagelle. Giallorossi poco cinici. Perotti e Fazio prendono per mano la squadra

Simone Indovino – Una leggera sofferenza superflua questa sera per la Romache riesce a battere il Crotone solo di misura, grazie a un calcio di rigore realizzato da Diego Perotti che torna alla rete dopo il 28 maggio. La gara si mette subito in discesa ma i ragazzi di Nicola rimangono chiusi e compatti, impedendo ai capitolini di affondare e mettere al sicuro il risultato. Col trascorrere del tempo cresce un po’ il timore per un eventuale pareggio ma il Comandante Fazio è ovunque e contribuisce a mantenere la porta inviolata.

ROMA

Alisson 6 – Attento sopratutto in due occasioni: su un tiro rasoterra non troppo insidioso e nel finale su una conclusione respinta in due tempi. Normale amministrazione per il brasiliano.

Karsdorp 6 – 81 minuti alla prima in campionato da titolare per l’olandese. Piede ancora un po’ da rodare ma l’ex Feyenoord ha fatto comunque intravedere in questo ampio minutaggio tutte le sue caratteristiche fisiche e di corsa che, con la giusta condizione fisica, possono giovare molto alla Roma.

Fazio 7 – Un recupero lampo ma fondamentale. L’argentino prende per mano la sua squadra e la conduce a una vittoria importantissima materializzandosi ovunque in fase difensiva. Tutti i palloni, che siano alti o meno, sono preda del gigante che si dimostra sempre più leader di questa retroguardia.

Moreno 6.5 – Arriva la riconferma per il messicano che si rende protagonista di altri 90 minuti di qualità. Bravissimo, insieme al compagno di reparto, a salire sempre col giusto tempismo mandando spesso gli avversari in fuorigioco.

Kolarov 6.5 – Come ci ha abituato in questo inizio, gestisce le energie nelle partite più “semplici” sulla carta. Tuttavia anche oggi va vicinissimo alla rete: una botta in avvio sfiora il palo, successivamente il legno gli nega la gioia da calcio di punizione. Si procura in maniera astuta il penalty decisivo.

Gonalons 6.5 – Fa tirare il fiato a De Rossi e lo fa in maniera pulita e ordinata. Ottima la gestione del possesso nella zona centrale del campo, vince diversi duelli fisici che fanno guadagnare in diverse circostanze la superiorità numerica per i suoi.

Gerson 5.5 – Spesso ingabbiato, non imprime troppa qualità alla sua partita nonostante la delicatezza del proprio piede sinistro. Forse ancora poco inserito negli schemi della squadra, non sfrutta al meglio l’occasione concessagli da Di Francesco.

Nainggolan 6 – Difficile ascrivere questi 94 minuti tra i migliori della parentesi del belga alla Roma, che risulta diverse volte impreciso in appoggi e controlli anche se il pressing sugli avversari è sempre preziosissimo.

Under 6 – Non è di certo la partita adatta alle sue caratteristiche, a causa della grande densità difensiva messa in atto dal Crotone che tappa gli spazzi e spezza le ali della velocità al turco. L’intesa sulla corsia di destra con Karsdorp è certamente da migliorare, ma mette comunque in atto qualche buono spunto con la rapidità delle sue gambe.

Perotti 7 – Il match winner di questa sera. Tiro freddo dagli 11 metri che si rivela decisivo in ottica partita. Buonissimi gli spunti sulla corsia sinistra che mettono in grossa difficoltà Sampirisi; prezioso in fase conclusiva quando aiuta a far scorrere gli ultimi secondi.

Dzeko 6 – Primo tempo anonimo, in cui gioca pochissimi palloni ma va vicino ugualmente al gol con un preciso colpo di testa. Cresce nella ripresa, dove spacca l’incrocio dei pali con un potente sinistro. Questa amara sfortuna…

Defrel 5 – Torna dopo il problema muscolare ma il suo ingresso è tutt’altro che positivo. Sbaglia tantissimi stop, facendosi sfilare sempre il pallone dai giocatori del Crotone. Potrebbe timbrare per la prima volta con la maglia giallorossa ma con tutto lo specchio a disposizione spara a lato.

Pellegrini 6.5 – Al contrario dell’ex compagno nel Sassuolo, entra in campo convinto, continuando il filotto positivo di prestazioni.

Florenzi s.v. – Entra nel finale per far rifiatare Karsdorp e contribuire alla difesa del risultato.

Di Francesco 6 – Tre punti in classifica ma il mister non può essere troppo soddisfatto. Le rotazioni non l’hanno convinto al meglio e i suoi ragazzi sono risultati poco cinici e incisivi. Tuttavia il successo è arrivato, ed è il primo dei due chiesto dall’allenatore in conferenza.

Simone Indovino

Serie A – Le formazioni della 10^ giornata

NTER-SAMPDORIA (martedì ore 20:45) FORMAZIONI UFFICIALI

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Skriniar, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Vecino; Candreva, Borja Valero, Perisic; Icardi.
A disp.: Padelli, Berni, Santon, Ranocchia, Dalbert, Cancelo, Karamoh, Joao Mario, Eder, Pinamonti.
All. Luciano Spalletti
Squalificati: –
Indisponibili: 
Brozovic, Vanheudsen.

Sampdoria (4-3-3): Puggioni; Bereszynski, Silvestre, Ferrari, Murru; Barreto, Torreira, Praet; Ramirez; Quagliarella, Zapata.
A disp.: Tozzo, Strinic, Sala, Ferrari, Verre, Alvarez, Linetty, Capezzi, Caprari, Kownacki.
All. Marco Giampaolo
Squalificati: –
Indisponibili: Viviano.

 

ATALANTA-HELLAS VERONA (mercoledì ore 18:30)

Atalanta (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Caldara, Masiello; Hateboer, Cristante, de Roon, Spinazzola; Gomez, Ilicic, Petagna.
A disp.: Gollini, Palomini, Bastoni, Castagne, Gosens, Mancini, Freuler, Haas, Kurtic, Orsolini, Vido, Cornelius.
All. Gian Piero Gasperini
Squalificati: –
Indisponibili: Schmidt.

Hellas Verona (4-3-3): Nicolas; Heurtaux, Caracciolo, Souprayen, Fares; Romulo, Fossati, Bessa; Verde, Pazzini, Cerci.
A disp.: Silvestri, Coppola, Felicioli, Laner, Buchel, Valoti, Zaccagni, Kean, Lee, Bearzotti
Squalificati: Zuculini B.
Indisponibili: Ferrari, Brosco, Bianchetti, Zuculini F.

 

 

BOLOGNA-LAZIO (mercoledì ore 20:45)

Bologna (4-3-3): Mirante; Krafth, Helander, De Maio, Masina; Poli, Pulgar, Donsah; Verdi, Destro, Di Francesco
A disp.: Da Costa, Ravaglia, Maietta, Krejci, Crisetig, Nagy, Falletti, Valencia, Petkovic, Okwonkwo.
All.: Roberto Donadoni
Squalificati: Gonzalez
Indisponibili: Torosidis, Taider, Mbaye, Keita, Palacio.

Lazio (3-5-1-1): Strakosha; Bastos, de Vrij, Radu; Marusic, Lucas Leiva, Parolo, Milinkovic-Savic, Lulic; Luis Alberto; Immobile.
A disp.: Vargic, Guerrieri, Luiz Felipe, Patric, Lukaku, Mauricio, Bruno Jordao, Murgia, Di Gennaro, Caicedo, Nani.
All. Simone Inzaghi
Squalificati: –
Indisponibili: Wallace, Felipe Anderson, Basta

 

CAGLIARI-BENEVENTO (mercoledì ore 20:45)

CAGLIARI (4-3-1-2): Rafael; Pisacane, Padoin, Andreolli, Capuano; Barella, Cigarini, Ionita, Padoin; Joao Pedro; Farias, Pavoletti.
A disp.: Crosta, Ceppitelli, Romagna, Miangue, van der Wiel, Dessena, Faragò, Deiola, Giannetti, Saul
All.: Diego Lopez
Squalificati: –
Indisponibili: Cossu, Cragno.

Benevento (4-4-2): Brignoli; Venuti, Antei, Djimsiti, Letizia; Memushaj, Cataldi, Viola, Ciciretti; Iemmello, Lombardi.
A disp.: Belec, Piscitelli, Gravillon, Lazaar, Di Chiara, Gyamfi, Del Pinto, Chibsah, Puscas, Coda, Parigini, Armenteros.
All. Roberto De Zerbi
Squalificati: Lucioni (sospeso)
Indisponibili: D’Alessandro, Costa

 

CHIEVO-MILAN (mercoledì ore 20:45)

Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; Cacciatore, Gamberini, Cesar, Gobbi; Castro, Radovanovic, Hetemaj; Birsa; Pucciarelli; Inglese.
A disp: Seculin, Yaroszynski, Bani, Depaoli, Dainelli, Tomovic, Rigoni, Garritano, Bastien, Gaudino, Meggiorini, Pellissier.
All: Rolando Maran
Squalificati: –
Indisponibili: –

Milan (3-4-2-1): G. Donnarumma; Musacchio, Romagnoli, Zapata; Borini, Kessié, Biglia, Rodriguez; Calhanoglu, Suso; Kalinic.
A disp.: A. Donnarumma, Storari, Gomez, Paletta, Calabria, Abate, Locatelli, Mauri, Montolivo, André Silva, Cutrone.
All. Vincenzo Montella
Squalificati: Bonucci
Indisponibili: Conti, Antonelli, Bonaventura

 

FIORENTINA-TORINO (mercoledì ore 20:45)

Fiorentina (4-3-3): Sportiello; Gaspar, Pezzella, Astori, Biraghi; Veretout, Badelj, Benassi; Chiesa, Simeone, Thereau.
A disp.: Dragowski, Cerofolini, Milenkovic, Maxi Olivera, Hugo, Laurini, Cristoforo, Dias, Sanchez, Eysseric, Lo Faso, Babacar.
All. Stefano Pioli
Squalificati: –
Indisponibili: Saponara.

Torino (4-2-3-1): Sirigu; De Silvestri, N’Koulou, Moretti, Barreca; Rincon, Baselli; Iago Falque, Ljajic, Niang, Sadiq.
A disp.: Milinkovic-Savic, Ichazo, Bonifazi, Burdisso, Molinaro, Berenguer, Valdifiori, Acquah, Gustafson, Boyé, Edera.
All. Sinisa Mihajlovic
Squalificati: –
Indisponibili: Obi, Belotti, Lyanco, Ansaldi

 

GENOA-NAPOLI (mercoledì ore 20:45)

Genoa (3-4-2-1): Perin; Izzo, Rossettini, Zukanovic; Rosi, Bertolacci, Veloso, Laxalt; Rigoni, Taarabt; Lapadula.
A disp.: Lamanna, Biraschi, Gentiletti, Migliore, Lazovic, Brlek, Omeonga, Palladino, Galabinov, Ricci, Pellegri, Pandev.
All. Ivan Juric
Squalificati: –
Indisponibili: Spolli, Cofie.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Diawara, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
A disp.: Sepe, Rafael, Chiriches, Mario Rui, Maggio, Albiol, Rog, Jorginho, Zielinski, Giaccherini, Ounas.
All.: Maurizio Sarri
Squalificati: –
Indisponibili: Milik.

 

JUVENTUS-SPAL (mercoledì ore 20:45)

Juventus (4-2-3-1): Szczesny; Lichtsteiner, Rugani, Chiellini, Alex Sandro; Pjanic, Khedira; Cuadrado, Dybala, Douglas Costa; Higuain.
A disp.: Buffon, Pinsoglio, Barzagli, Asamoah, De Sciglio, Bentancur, Marchisio, Bernardeschi, Sturaro.
Squalificati: Mandzukic
Indisponibili: Höwedes, Pjaca, Benatia, Matuidi

 

 

SPAL (3-5-2): Gomis; Salamon, Vicari, Felipe; Lazzari, Schiattarella, Viviani, Mora, Mattiello; Antenucci, Borriello.
A disp.: Marchegiani, Poluzzi, Oikonomou, Konate, Vaisanen, Costa, Cremonesi, Rizzo, Vitale, Schiavon, Paloschi, Bonazzoli.
All. Leonardo Semplici
Squalificati: –
Indisponibili: Della Giovanna, Meret, Grassi, Floccari.

 

ROMA-CROTONE (mercoledì ore 20:45)

Roma (4-3-3): Alisson; Karsdorp, Jesus, Moreno, Kolarov; Pellegrini, Gonalons, Nainggolan; Perotti, Defrel, El Shaarawy.
A disp.: Skorupski, Lobont, Castan, Fazio, Peres, Florenzi, De Rossi, Gerson, Ünder, Strootman, Schick, Antonucci, Dzeko.
All. Eusebio Di Francesco
Squalificati: –
Indisponibili: Emerson Palmieri, Luca Pellegrini, Manolas.

Crotone (4-4-2): Cordaz; Sampirisi, Ceccherini, Ajeti, Pavlovic; Izco, Mandragora, BarberisStoian; Nalini, Budimir.
A disp.: Festa, Viscovo, Faraoni, Simic, Cabrera, Martella, Crociata, Romero, Rohden, Trotta, Simy,T onev.
All. Davide Nicola
Squalificati: –
Indisponibili: Tumminello, Kragl.

 

SASSUOLO-UDINESE (mercoledì ore 20:45)

Sassuolo (4-3-3): Consigli; Lirola, Cannavaro, Acerbi, Peluso; Missiroli, Magnanelli, Sensi; Berardi, Falcinelli, Politano.
A disp.: Pegolo, Marson, Rogerio, Gazzola, Biondini, Mazzitelli, Duncan, Scamacca, Ragusa, Matri.
All.: Cristian Bucchi
Squalificati: – Cassata
Indisponibili: Dell’Orco, Letschert, Goldaniga, Adjapong.

Udinese (4-4-2): Bizzarri; Stryger-Larsen, Danilo, Nuytinck, Samir; Fofana, Behrami, Jankto; de Paul, Maxi Lopez, Perica.
A disp.: Scuffet, Widmer, Adnan, Pezzella, Angella, Hallfredsson, Balic, Ingelsson, Barak, Matos, Lasagna, Bajic.
All. Luigi Delneri
Squalificati:
Indisponibili:

2016, Roma-Crotone 4-0. L’ultima di Totti da titolare in Serie A. Estetica applicata al calcio

Luca Fantoni – Poesia. Totti, quel 21 settembre 2016, ha scritto gli ultimi, bellissimi, versi di una divina commedia durata 25 anni. Allo Stadio Olimpico si affrontano Roma e Crotone e il numero dieci gioca quella che sarà la sua ultima partita da titolare in Serie A. Un canto del cigno memorabile. Giocate, geometrie e assist spettacolari regalano tre punti fondamentali ai giallorossi che non avevano iniziato al meglio la stagione, con l’eliminazione ai preliminari di Champions League e i 5 punti persi in campionato contro Cagliari e Fiorentina. Ancora una volta il capitano si prende la squadra sulle spalle in un momento non semplice. In panchina siede Spalletti. La formazione è molto simile a quella di quest’anno. A sinistra agisce Bruno Peres e non Kolarov, in mezzo al campo c’è Paredes accanto a Strootman e davanti la fascia destra è affidata a Salah. Totti gioca dietro a Dzeko, in una delle poche volte in cui sono stati utilizzati insieme. Il Crotone ha ancora in squadra Ferrari e Capezzi e davanti si affida a quello che sarà il trascinatore degli “squali” verso la salvezza: Diego Falcinelli.

LA PARTITA – Il canovaccio tattico del match è chiaro fin da subito. La Roma attacca e il Crotone si difende con tutti gli effettivi. La prima azione capita sui piedi di Dzeko che, defilato sulla sinistra, prende il palo esterno. È solo il preludio al gol che arriva dopo 26 minuti con El Shaarawy, che raccoglie un cross di Florenzi e batte Cordaz. Sul finale di tempo Salah raddoppia dopo un bello scambio con Paredes. Nella ripresa inizia il Totti show. Al 48° infatti, il capitano riceve palla poco prima del centrocampo e di prima, senza guardare dov’è il compagno, sperando che Dzeko riesca ad intuire il suo genio calcistico, mette al bosniaco una palla stupenda davanti al portiere avversario. L’attaccante, per non svilire un tale gesto tecnico, supera l’estremo difensore con un pallonetto perfetto. Nove minuti dopo la luce si accende ancora. Il numero 10, girandosi, gioca una palla splendida sulla corsa di Salah. L’egiziano serve poi Dzeko che non sbaglia. 4-0 e tanti applausi per i capitolini. Nel finale i calabresi vanno vicino al gol della bandiera con un rigore parato da Szczesny e un palo di Salzano. Pareggieranno il conto con la sfortuna salvandosi miracolosamente all’ultima giornata.

La situazione in casa giallorossa è piuttosto diversa rispetto alla scorsa stagione. In Champions il discorso qualificazione è apertissimo e l’inizio di campionato è stato più che buono. Il rischio che Di Francesco deve arginare è quello di sottovalutare l’avversario. Non potrà più contare su un talento come quello di Francesco Totti ma deve affidarsi a quelli che ora sono i due gioielli di Roma: Dzeko e Kolarov. Un’ amicizia, la loro, nata in quel Manchester, proprio come quella di cinque ragazzi, gli Oasis, che, nel 2002, cantavano il successo “Little by Little”. Così la Roma deve costruire le sue vittorie, Little by Little, poco alla volta.

Luca Fantoni

Continuare a vincere per cancellare il Napoli

Lavinia Colasanto – Archiviata la partita contro il Torino è ora di tornare in campo e di pensare al match contro il Crotone che si giocherà mercoledì sera allo Stadio Olimpico. Uno dei più classici testa-coda con la squadra di Nicola che occupa la terzultima posizione in classifica con 6 punti. Alle sue spalle soltanto il Verona e il Benevento che è ancora fermo al palo dopo 9 giornate.

Turno infrasettimanale chiama turnover e Di Francesco potrebbe rispondere più che volentieri. Il calendario della Roma è ricco di impegni e il tecnico dovrà dosare bene le energie dei suoi, anche in vista della partita di ritorno contro il Chelsea il 31 ottobre. Davanti ad Alisson scalpita Karsdorp. Il terzino olandese è pienamente recuperato e spera di fare il suo esordio addirittura dal primo minuto. Qualora dovesse partire dalla panchina è facilmente ipotizzabile un suo utilizzo a partita in corso. Al centro della difesa Fazio farà di tutto per recuperare altrimenti la coppia sarà formata ancora da Jesus e Moreno con Kolarov a spingere sulla sinistra. Rotazione anche a centrocampo. Gonalons, dopo l’ottima prova di Londra, è pronto a fare le veci di De Rossi con Nainggolan e uno tra Pellegrini e Strootman al suo fianco. Non è da sottovalutare però la posizione di Gerson. Rientri importanti in attacco. Dopo aver fatto panchina contro il Torino, Schick e Defrel si candidano per giocare qualche minuto contro il Crotone. Di Francesco potrebbe accontentarli anche se a partire dall’inizio saranno Dzeko, Perotti e probabilmente Under, entrato bene durante il pomeriggio piemontese.

Il Crotone è pronto a schierarsi col 4-5-1. A centrocampo sono da valutare le condizioni di Rohden, uscito acciaccato dalla partita contro la Sampdoria. Lo svedese dovrebbe stringere i denti e fare reparto con Mandragora, Izco, Stoian e Nalini, a supporto dell’unica punta Budimir. A proteggere Cordaz ci saranno Sampirisi, Ceccherini, Ajeti e Pavlovic che, insieme al folto centrocampo, costituiranno la barriera che i padroni di casa dovranno scalfire.

Sono soltanto due i precedenti tra Roma e Crotone entrambi vinti dai giallorossi, 4-0 all’Olimpico e 2-0 all’Ezio Scida, laddove cominciò la striscia di vittorie consecutive in trasferta. 5 le sfide tra Di Francesco e Nicola che si scontreranno per la quarta volta in Serie A, 2 vittorie a testa ed un pareggio è lo score totale.

Importante per la Roma non sottovalutare l’impegno. Lo sgambetto è sempre dietro l’angolo e starà a Di Francesco mantenere alta la concentrazione dei suoi ragazzi affinché la squadra spicchi il volto verso vette più alte.

Lavinia Colasanto

Alisson ingrana. La Roma ora è sua

Serena Randazzo – Fino a qui tutto bene. Per Alisson questa sembra davvero essere la stagione più importante della sua carriera. 8 presenze su 8 in campionato e 3 su 3 in Champions League: è lui, insieme a Kolarov e Dzeko, il giocatore più utilizzato da Di Francesco. Tanto era lo scetticismo iniziale nei suoi confronti, viste anche le prestazioni dello scorso anno in Coppa Italia non sempre impeccabili. Il brasiliano ha però risposto sul campo, dimostrando di essere pronto e all’altezza di questa squadra. Sapeva che non poteva perdere questo treno, altrimenti rischiava di pentirsene per sempre. Il numero uno ha fin da subito capito di dover ripagare la fiducia che gli è stata data, a partire dal direttore sportivo Monchi che in estate aveva dichiarato di puntare sull’ex Internacional per questa stagione. Detto fatto, Alisson ha indossato il cappello da capotreno ed è partito verso una meta purtroppo troppo poco nota ai giallorossi: la vittoria del campionato.

Il tragitto è lungo e faticoso, poiché si dovrà viaggiare anche su altri due binari paralleli: la coppa Italia e la Champions League, anche se la prima sarà affidata a Skorupski. Fino ad ora però il bilancio è più che positivo. Nella competizione europea gli uomini di Pallotta si trovano al secondo posto dopo il girone d’andata con 5 punti, dietro solo al Chelsea di Conte e sopra ai colchoneros del cholo Simeone e al Qarabag, già soddisfatto della sua prima apparizione internazionale. Anche in Serie A la Roma sta percorrendo un ottimo cammino, soprattutto in trasferta, vincendo 4 partite su 4 (Atalanta, Benevento, Milan e Torino), mentre all’Olimpico sono 2 le vittorie (Verona e Udinese) e due le sconfitte, contro Napoli ed Inter. Insieme a queste ultime la società capitolina condivide anche il primato di miglior difesa, con soli 5 gol incassati, ma con una partita da recuperare contro la Samp. La destinazione quindi è ancora poco percettibile, ma è fondamentale per il capotreno far rispettare gli orari di arrivo in tutte le stazioni, perché si sa, nessuno è paziente nei confronti di un treno in ritardo.

Serena Randazzo