Latina-Roma 0-9: le pagelle. Sei gol nel primo tempo, tre nella ripresa. Buone indicazioni per DiFra: Luca Pellegrini e Schick su tutti

Simone Indovino – Termina con una prevedibile goleada la prima apparizione stagionale della Roma, che vince 9-0 sul campo del Latina. Di Francesco ha schierato in campo a rotazione tutta la rosa, captando diverse buone indicazioni. Nel primo tempo Luca Pellegrini è stato un vero treno sulla fascia, andando anche in gol. Tripletta di Schick, che si è mostrato motivato così come visto nei precedenti giorni di ritiro. Nella ripresa il mister rivolta totalmente la squadra testando sopratutto i nuovi calciatori come Bianda, Coric, Cristante e Kluivert. 

ROMA PRIMO TEMPO

Mirante s.v. – Ovviamente inoperoso, si limita a smistare con eleganza qualche pallone.

Karsdorp 6.5 – Era la prima uscita dopo tantissimi mesi, e la prima impressione è stata più che positiva. Tante le avanzate verso l’area avversaria e una buona attenzione difensiva.

Manolas 6 – Non può avere problemi con gli innocui attaccanti avversari, per cui si impegna a fare il minimo indispensabile.

Marcano 7 – Si presenta al pubblico giallorosso con uno splendido gol in acrobazia, a testimonianza del suo giusto feeling con la rete. Buona guardia difensiva in coppia con Manolas.

Lu. Pellegrini 7 – Discorso simile a quello di Karsdorp, considerata la lunga lontananza dai campi di gioco. Un passo straordinario quello messo in atto dal giovane che si mostra con una marcia in più rispetto tutti. Si procura il calcio di rigore con una discesa e sigla la rete personale dopo un pregevole scambio con Schick.

Lo. Pellegrini 6.5 – Ricopre la sua consueta posizione e lo fa al meglio, proponendosi spesso tra le linee. Delizioso il pallonetto con cui sigla la marcatura.

De Rossi 6 – Si limita a gestire con eleganza e tranquillità i palloni che gravitano nel centrocampo.

Pastore 6.5 – Dispensa classe in mezzo al campo, con una visione periferica del gioco pazzesca. Non conclude, pensando più a rifinire per i compagni, ma lo fa in maniera eccelsa.

Under 6.5 – Non riesce a festeggiare con una rete il suo ventunesimo compleanno, ma svaria tantissimo nel fronte offensivo provando spesso ad accentrarsi per calciare nel suo consueto modo.

Schick 7.5 – È uno di quelli che si è messo più in mostra in questi primi 6 giorni di ritiro, e lo testimonia anche in questa prima uscita della Roma. Tre gol a referto, tra cui un calcio di rigore tirato con personalità. Buoni i primi segnali da parte del ceco, sicuramente voglioso di rivincita.

Perotti 6 – Tanto movimento e tante accelerazioni, che seminano il panico tra gli avversari. Va vicino al gol ma non riesce ad iscriversi al tabellino.

ROMA SECONDO TEMPO 

Fuzato s.v. – Così come Mirante nella prima frazione, anche il giovane brasiliano non è mai chiamato in causa. A 5 minuti dal termine c’è spazio anche per Greco.

Florenzi 6.5 – Mostra subito un buon passo sulla corsia di destra, arrivando spesso sul fondo e proponendosi in appoggio per i compagni.

Juan Jesus 6 – Fa a sportellate col centravanti del Latina uscendo praticamente sempre vincitore.

Bianda 6 – Si fa passare avanti un avversario e Di Francesco lo catechizza immediatamente, appoggiato dal traduttore. Il francesino ha talento ma anche una lunghissima strada davanti a sé.

Santon 6.5 – Buonissime le discese sulla sinistra messe in mostra dall’ex Inter, a testimonianza di un’ottima condizione fisica maturata in questi primi giorni di ritiro a Trigoria.

Strootman 6.5 – Nel ruolo di leader di centrocampo, prende le redini delle squadra parlando tantissimo con i nuovi compagni in determinati momenti.

Coric 6.5 – Si intravede il talento della scuola croata, oltre alla buona personalità da lui mostrata. La speranza è che assimili i ritmi della Serie A nel minor tempo possibile proprio per far brillare le sue qualità.

Cristante 6 – Agisce inizialmente da mezzala, ma tenta costantemente l’inserimento. Non è troppo incisivo nelle giocate, ma anche i compagni non gli regalano palloni elegantissimi.

Kluivert 6 – Alterna entrambe le fasce, e specialmente dalla destra sforna belle sgroppate e piacevolissimi cross.

Dzeko 7 – Inizia da dove aveva smesso, ovvero dal gol. Non si spreca troppo, per usare un eufemismo, ma non appena fiuta la porta prova immediatamente a timbrare il cartellino riuscendoci per due volte.

El Shaarawy 6 – Svaria molto nel fronte offensivo, ma non si rende mai realmente pericoloso.

Riccardi 6.5 – Non appena fa il suo ingresso in campo mostra immediatamente le sue spiccate doti, fisiche e atletiche.

Simone Indovino

Latina-Roma, promossi e rimandati: bene Schick e Pellegrini, da rivedere Cristante

 

(K.Karimi & A.Papi) – Buona la prima per la Roma che esordisce a livello amichevole battendo 9-0 il Latina allo stadio Francioni; un test match interessante per valutare la condizione della squadra di Di Francesco e lo stato fisico-atletico dei calciatori impegnati. Ecco chi, tra i romanisti scesi in campo, ha convinto di più e chi di meno proprio prendendo in considerazione le condizioni di metà luglio:

PROMOSSI (PRIMO TEMPO)

Ivan Marcano: al di là della rovesciata spettacolare che conferma la sua attitudine sotto porta, lo spagnolo si fa subito sentire in difesa. Concentrato, duro, massiccio e con quella dose di esperienza che farà molto comodo alla Roma. Molto simile a Fazio, sia nella struttura che nella qualità palla al piede.

Lorenzo Pellegrini: riparte dalle buone impressioni del girone di ritorno dello scorso campionato. Tempi di inserimento, lavoro sporco in pressione, e buon senso del gol. Interessanti gli scambi di posizione con Pastore e Under durante il primo tempo.

Patrik Schick: impossibile non segnalare la tripletta del ceco, che sa di dover diventare un calciatore importante per la Roma dopo un primo anno disgraziato. L’ex Sampdoria segna da opportunista e trasforma con freddezza anche un rigore. Accenni di grande attaccante.

PROMOSSI (SECONDO TEMPO)

Kevin Strootman: torna d’attualità la sua possibile conversione a regista difensivo; oggi in quel ruolo nevralgico ha dimostrato lucidità e senso della posizione. Un’idea che può diventare un’opzione significativa, sempre che il buon Kevin mantenga uno stato atletico accettabile.

Justin Kluivert: tra i giovani volti nuovi provati oggi da Di Francesco quello che brilla di più è sicuramente l’olandesino, che sta imparando a giocare con i compagni e svariare su tutto il fronte. Un paio di guizzi esaltanti, un cross al bacio per Dzeko e tanta voglia. Ma la strada è ancora lunga.

Edin Dzeko: vogliosissimo di fare gol e di tenersi stretta la nomea di bomber giallorosso, il bosniaco gioca alla morte, combatte contro un Latina tutto arroccato in difesa e alla fine si inventa due reti bellissime. La forma c’è, la voglia anche, sarà un trascinatore.

RIMANDATI 

Rick Karsdorp: tanta buona volontà ma una condizione che va ritrovata. Si vede che rispetto a molti compagni, anche meno dotati tecnicamente, è in ritardo. Quando il ritmo si alzerà dovrà farsi trovare pronto, ma ci vuole tempo e pazienza per farlo tornare quello di 2 anni fa.

Diego Perotti: forse l’unico fisicamente ancora sovrappeso, recita la solita parte dell’esterno di qualità e inventiva ma senza dimenticare il classico difetto. Troppe azioni a testa bassa e scarso feeling con i compagni. Fare il solista non aiuta.

William Bianda: fisicamente fa impressione, ma tutta l’energia che ha in corpo dovrebbe saperla placare. Tanti falli tattici anche evitabili contro avversari non così pericolosi; un difetto, quello della troppa foga, che curerà con l’esperienza.

Bryan Cristante: tra i nuovi acquisti dell’estate forse è quello su cui Di Francesco dovrà lavorare di più. Il passaggio da fantasista totale con l’Atalanta a mezzala classica con la Roma non è così semplice. Oggi troppo nascosto e timido sia nei contrasti che nei triangoli offensivi.

MENZIONE SPECIALE

Un bravo anche a Luca Pellegrini, terzino sinistro autore di una prova positiva ed un bel gol in inserimento. La Roma non lo sottovaluti, perché il talento c’è, la qualità anche e lo spirito di sacrificio in allenamento comincia a dare i suoi frutti. Scommettiamo su di lui.

Latina-Roma 0-9: bene Schick e Dzeko nella prima amichevole dei giallorossi – VIDEO

(Keivan Karimi) – Una vittoria roboante come ci si aspettava nella prima uscita amichevole della Roma 2018-2019; la squadra di Di Francesco ha battuto 9-0 il Latina allo stadio ‘Francioni’, un match deciso già nel primo tempo con la formazione giallorossa scatenata e avanti di sei reti. Poca la resistenza dei padroni di casa, che militeranno nel prossimo campionato di Serie D. Tra i mattatori Patrik Schick e Edin Dzeko, autori rispettivamente di una tripletta e doppietta.

Il Tabellino:

LATINA: Bortolameotti (71′ Del Giudice); Tipaldi (30′ Tinti), Dionisi (46′ S. De Martino), Manes, Quagliata (59′ Guidotti); Alario (46′ Barberini), Cittadino, Casimirri (58′ Begliutti, 86′ Mazzella); Tiscione; Iadaresta (46′ Masini; 75′ Iadaresta), Masini (30′ Guidotti; 46′ Fontana). All: Parlato.

ROMA (I TEMPO): Mirante; Karsdorp, Manolas, Marcano, Lu.Pellegrini; Lo.Pellegrini, De Rossi, Pastore; Under, Schick, Perotti.

ROMA (II TEMPO): Fuzato (86′ Greco), Florenzi, Bianda, Jesus, Santon; Cristante, Strootman, Coric (75’Riccardi); Kluivert, Dzeko, El Shaarawy. All. Di Francesco.

Marcatori: (6′, 25′, 37′ Schick, 11′ Marcano, 22′ Lu.Pellegrini, 28′ Lo.Pellegrini, 64′ aut. Dionisi, 75′, 79′ Dzeko)

ESCLUSIVA: smentito lo scambio Suso-Strootman. La Roma ritiene l’olandese incedibile

(K. Karimi-A. Papi) – Nella giornata odierna si è iniziato a vociferare riguardo ad un clamoroso scambio tra Milan e Roma; secondo il portale rossonero PianetaMilan.it sembra che rossoneri e giallorossi si siano messi a lavoro per una operazione ardua ma prolifica: la Roma avrebbe acquisito le prestazioni di Jesus Suso, esterno che piace al d.s. Monchi, in cambio del cartellino di Kevin Strootman, pallino dei rossoneri e del mister Rino Gattuso.

Secondo invece le informazioni in possesso della redazione di Gazzettaseriea.itla posizione della Roma su Strootman è assolutamente chiara: l’olandese non si muoverà dalla capitale in questa sessione di mercato, sia perché il centrocampista è considerato un elemento chiave in campo e nello spogliatoio, sia perché Strootman stesso non intende muoversi da Roma. Diversi operatori di mercato hanno confermato dunque la quasi impossibile riuscita verosimile di questo scambio con Suso, giocatore che ai giallorossi piace ma che potrebbe diventare un obiettivo concreto solo in caso di cessione di Alisson, vale a dire nell’eventualità che la società di Trigoria possa ottenere 70-80 milioni di ricavi sul mercato da reinvestire entro la fine della sessione.

la redazione

Sabatini: “La Roma non è una squadra, è uno stato dell’anima. Alisson? Può partire”

(Keivan Karimi) – Splendida intervista del Corriere dello Sport, a cura di Giancarlo Dotto, al dirigente Walter Sabatini, attuale d.s. della Sampdoria dopo aver ricoperto tale ruolo anche presso Palermo, Roma e Inter:

“La Roma non è una squadra. È uno stato dell’anima. Amore e livore. È il polmone che ho perso. Per non dire il resto. Un caravanserraglio di emozioni”. Poi prosegue: Baldissoni uomo perbene ma anaffettivo. Pastore? È un genio del calcio. A Roma vi farà divertire. Alisson? Secondo me partirà, per 70 milioni andrà al Chelsea. Allegri in giallorosso? L’altro giorno l’ho minacciato… ‘Siccome mi accusano di essere un direttore bravino ma che non ha mai vinto niente, adesso tiro fuori dal cassetto il contratto che hai firmato con la Roma’…”.

Sabatini ne ha un po’ per tutti, a partire da Totti e De Rossi: “Francesco è un campione incommensurabile. Daniele per la Roma si farebbe tagliare un braccio”. Strootman: “E’ il mio eroe, gioca a calcio tutta la settimana non solo la domenica“. Tiratina di orecchie per Gerson, che definisce “indolente“.

Ma la frecciata più velenosa la riserva a Pallotta: “Un uomo insicuro. Di lui si ricordano solo le smentite”. Il ds è un fiume in piena e svela un retroscena su Iturbe e sul motivo del suo flop: “Ha avuto un problema che abbiamo tenuto nascosto. Lui partì fortissimo con la Roma. Poi si è probabilmente rotto il crociato posteriore e noi non l’abbiamo operato. Abbiamo scelto la terapia conservativa. Da allora non è stato più lui”. Sabatini chiude all’ipotesi di un ritorno in giallorosso: “Mai. Sarebbe irrealizzabile e anche sbagliato“.

Florenzi ha deciso: sì al rinnovo con la Roma. I dettagli

(Keivan Karimi) – Telenovela finalmente terminata: Alessandro Florenzi ha deciso il suo futuro. Il terzino della Roma pare aver dato il suo parere positivo alla proposta di rinnovo con la società capitolina, allontanando così tutte le voci riguardanti il suo futuro lontano da Trigoria.

L’offerta del d.s. Monchi, alzata fino a 3 milioni netti più bonus da qui a giugno 2023, pare abbia raccolto l’ok di Florenzi e del suo agente Alessandro Lucci: la firma sul rinnovo potrebbe arrivare a breve, prima della partenza della squadra giallorossa per la tournée negli Stati Uniti. Niente da fare per Inter, Atletico Madrid e Chelsea che si erano mosse nella speranza in cui il rapporto tra Roma e Florenzi si interrompesse definitivamente.

 

Bienvenido Flaco, l’Italia ti riaccoglie da grande. Adesso tocca a te

Simone Indovino – Premessa: la cessione di Radja Nainggolan non sarà certo semplice da metabolizzare. Il belga ha dato tanto, anzi tantissimo, in campo e ai tifosi. Gol importanti, tackle, dichiarazioni forti e chi più ne ha più ne metta. La realtà adesso è una, che il Ninja non fa più parte della Roma e, che si voglia o meno, bisogna accantonarlo definitivamente. Chi potrebbe aiutare i supporter capitolini in questo è sicuramente Javier Pastore, l’ultimo gioiello acquistato da Monchi, proprio per sopperire in rosa all’assenza di Nainggolan e per ridare un po’ di linfa vitale alla gente, palesemente affranta in questi ultimi giorni.

STORIA – Aveva da poco spento 20 candeline quando mise piede per la prima volta in Italia, portato a Palermo da Walter Sabatini, uno che le dinamiche di mercato giallorosse le conosce piuttosto bene. Anzi, è proprio l’ex direttore sportivo che negli anni della sua gestione che avrebbe fatto carte false per riaverlo tra i suoi giocatori. Ma questo è un discorso che attualmente esula dalla panoramica del giocatore. Dicevamo, a Palermo. Col sole siciliano e una panella qua e là il suo talento sboccia, a tal punto da essere notato dal Psg. I francesi, che di certo non sono noti per il loro braccino corto, sborsano 42 milioni e lo portano all’ombra della Tour Eiffel nel 2011. L’acquisto da parte degli sceicchi di campioni su campioni nel corso degli anni sicuramente non lo aiuta, e si ritrova spesso relegato in panchina, frenando leggermente quella crescita prevista e annunciata dai tempi rosanero. Ma il suo bottino personale recita comunque circa 270 partite col Psg, di cui 37 in Champions League, realizzando 45 gol e 62 assist. Mica spicci, eh.

SCENARI – Adesso, una nuova pagina della sua carriera è pronta per essere scritta. Per la prima volta dopo diversi anni al patron francese Al Khelaifi è stato imposto di vendere qualche elemento della rosa per rientrare nel Fair Play Finanziario. E potrebbe mai un vecchio lupo come Monchi starsene in disparte a guardare? Assolutamente no. Il d.s. ha regalato a Di Francesco quel giocatore che coniuga alla perfezione la tecnica con l’esperienza, considerati gli ormai 29 anni sulla carta d’identità. Al mister, adesso, l’“arduo” compito di metterlo in campo. Proviamo ad ipotizzare: Pastore potrebbe essere schierato da mezz’ala nel modulo difrancechiano 4-3-3, così come da trequartista in 4-2-3-1 o in un 4-3-1-2. I numerosi esterni presenti in squadra potrebbero anche aprire le porte a uno sfrontatissimo 4-2-4. Tutto in divenire, le prime indicazioni si potranno avere da luglio in poi, quando i calciatori, tranne quelli impegnati al Mondiale russo, si ritroveranno a Trigoria per un nuovo inizio. Un inizio in cui farà parte anche Javier Pastore, tornato in Italia per dimostrare a tutti che El Flaco è diventato definitivamente grande.

INARRESTABILE – Coric, Marcano, Cristante, Kluivert, Mirante, Santon, Zaniolo, a cui presto si aggiungerà Pastore (doveroso aspettare i comunicati ufficiali, per ovvi motivi). Ne La casa di carta, una nota serie televisiva spagnola spopolata negli ultimi mesi, il cosiddetto Professore assolda dei ladri professionisti per tentare la rapina del secolo, accogliendoli con un “Bienvenidos” sulla lavagna. Ecco, forse Monchi lo potremmo immaginare proprio così. In un’aula di Trigoria in versione accademica, una lavagna con scritto proprio Bienvenidos e una prima regola infrangibile. “Ragazzi, vi ho raccolto oggi qua perché abbiamo un obiettivo. Dobbiamo lottare e fare grande la Roma”.

Roma, all’attacco. Con Kluivert il reparto è completo, ma attenzione al mercato

Simone Indovino – Ogni squadra che si rispetti ha bisogno di due calciatori forti per ruolo, e questo Monchi lo sa bene. Il lavoro del direttore sportivo in queste prime e intense settimane di mercato è orientato al rinforzo della squadra in ogni zona del campo. Justin Kluivert è diventato giallorosso già una decina di giorni fa, ma il comunicato ufficiale è arrivato solamente nella giornata di venerdì. Col suo acquisto si completa il reparto offensivo, composto da giocatori giovani e di qualità, affiancati da qualcuno più esperto.

ALI A DESTRA – Cengiz Under ha già confessato più volte di voler rimanere alla Roma, per proseguire il suo processo di crescita iniziato appena 365 giorni fa. Un inizio stentato e poi l’esplosione, che l’ha consacrato esterno titolare nel 4-3-3 di Di Francesco. Il turco, la stagione scorsa, era l’unica vera ala destra per caratteristiche tecniche, e spesso ha dovuto fare gli straordinari. Ragion per cui è logico pensare che sia proprio Kluivert il designato per farlo rifiatare. Vero, l’olandese mostra le sue più grandi qualità nella corsia opposta, ma ha dimostrato di saper giocare elegantemente anche sulla destra.

ALI A SINISTRA – Saranno nuovamente El Shaarawy e Perotti a contendersi un posto sulla fascia. Entrambi hanno mostrato difficoltà a giocare dall’altro lato, per questo motivo tra loro si è instaurata una sana competizione che non può che far bene alla RomaDi Francesco avrà un grosso impegno nello scegliere il giocatore più in forma in un determinato momento, ma tanto meglio per la sua squadra considerato l’ampio numero di partite da giocare. Doverosa puntualizzazione: mancano ancora quasi due mesi alla conclusione del mercato, e le vie di quest’ultimo sono infinite. Sia Perotti sia ElSha hanno diversi estimatori ma, a oggi, Monchi non vuole privarsi di loro.

CENTRAVANTI – Passato lo spauracchio invernale riguardo la cessione di Dzeko, il bosniaco dopo quel momento di stress personale ha continuato a essere una colonna portante della Roma, di certo non ha intenzione di smettere. Sarà lui a fare da chioccia aPatrik Schick, che quest’anno, a differenza della scorsa stagione, avrà la possibilità di allenarsi sin da subito coi compagni ed entrare al meglio nei meccanismi di gioco di Eusebio Di Francesco. La società ha puntato tanto sul ceco e adesso tocca a lui ripagare la fiducia in campo. Nelle occasioni in cui si alternerà col compagno dovrà essere bravo e cinico nel dimostrare tutte le sue qualità, viste troppo a sprazzi nell’ultima annata.

JOLLY – A coronare la fantasia e la qualità di un reparto offensivo già ben pieno di queste caratteristiche, ci penserà Javier Pastore. L’argentino è il disegnato per rimpiazzare in rosa il partente Nainggolan, e le sue capacità gli permettono di ricoprire diversi ruoli in mezzo al campo. Sarà curioso capire come Di Francesco voglia utilizzare l’ex Palermo, se da mezzala nel suo classico 4-3-3 oppure da trequartista in un ipotetico 4-3-1-2, che a quel punto cambierebbe gli scenari. Situazione in divenire, solo il tempo e il lavoro dell’allenatore potrà farci capire qualcosa in più.

Simone Indovino

Roma, attenta: CR7 quando vede giallorosso si scatena

(Keivan Karimi) – Ora la Juventus sarà ancora più temibile, a tratti imbattibile. Cristiano Ronaldo ha detto sì ai bianconeri e la Serie A italiana si arricchirà con la presenza di un campione assoluto, celebrato in tutto il mondo. Molti dirigenti, allenatori e calciatori nostrani hanno dato parere positivo, proprio per il prestigio che uno come Ronaldo potrà portare ad un campionato recentemente considerato in crisi.

La Roma però dovrà stare molto attenta alla presenza di CR7 in Italia, visto che nei pochi ma significativi incroci tra i giallorossi e il fenomeno portoghese spesso quest’ultimo ha lasciato il segno. Basti pensare alla Champions League 2006-2007, quando Ronaldo schiantò la Roma nel clamoroso 7-1 subito ad Old Trafford ad opera del Manchester United, con doppietta del numero sette. Un anno dopo un’altra furiosa doppietta, stavolta all’Olimpico, permise a Ronaldo ed allo United di superare ancora la Roma.

Giallorossi e CR7 si sono ritrovati gli uni di fronte all’altro nel 2015-2016, ottavi di Champions: la Roma spaventa il Real Madrid, ma sia all’andata che al ritorno a risolvere il match a favore dei futuri campioni d’Europa ci pensa sempre Ronaldo, implacabile ed evidentemente scatenato quando vede i colori giallorossi.

 

Calciomercato Juventus, ufficiale l’acquisto di Ronaldo: colpo da 112 milioni

Gianluca Notari – Quello di Cristiano Ronaldo era un sogno a cui in pochi avevano creduto. Eppure, da ieri, il sogno è diventato realtà: CR7 è un ufficialmente un nuovo giocatore della Juventus. Artefice di tutta l’operazione è stato il potentissimo agente FIFA Jorge Mendes: dopo l’acquisto di Cancelo e ora quello di Ronaldo, il manager portoghese si è aperto un importante canale di contatto con uno dei più grandi club al mondo, sinergia che potrebbe fare la fortuna di tutte le parti coinvolte in causa. Lo sa bene Andrea Agnelli, presidente del club bianconero: appena fiutato l’affare, il patron si è messo in volo per la Grecia e raggiungendo Costa Navarino, l’isola in cui Mendes e CR7 stavano passando le vacanze. Accordo fatto, brindisi di rito e il portoghese che potrebbe sbarcare in Italia già domani per le visite mediche a la firma sul contratto.

La cifra complessiva sborsata dai bianconeri per l’acquisto di Ronaldo è di 112 milioni di euro, così divisi: 100 al Real Madrid, pagabili in due tranche, più 12 milioni di oneri accessori accessori previsti dalla FIFA. L’asso portoghese ha firmato un contratto fino al 2022, con uno stipendio che, anche se non c’è ancora nessuna cifra ufficiale, dovrebbe ammontare a 31 milioni di euro a stagione. Una vera e propria rivoluzione quindi in casa Juventus, che con l’acquisto di Ronaldo dà una dimostrazione di forza incredibile per puntare dritta alla conquista della Champions League, diventata ormai un’ossessione nei dintorni della Continassa. Fino allo scorso anno la Juve ci è arrivata vicina, perdendo però entrambe le finali conquistate da Allegri.
Adesso la musica è cambiata: Cristiano Ronaldo è un nuovo giocatore della Juventus, e con lui non c’è obiettivo che non possa essere raggiunto.

Gianluca Notari