Roma Femminile, sconfitta con la Fiorentina nell’ultima stagionale. Appuntamento al prossimo anno

Simone Burioni Si conclude la prima stagione ufficiale della Roma Femminile: una realtà partita in sordina, ma che con il tempo è riuscita ad attirare gran parte dei tifosi capitolini, i quali durante la stagione hanno dimostrato sempre più il loro sostegno alla formazione giallorossa.
Il loro campionato si è purtroppo concluso con una sconfitta sul campo della Fiorentina, seconda in classifica e qualificatasi alla fase preliminare della prossima Champions League. A decidere la partita il gol di Vignali, arrivato nei minuti di recupero della gara dopo le reti, entrambe su calcio di rigore, di Mauro per le toscane e di Pugnali per le ospiti.

Così Betty Bavagnoli, allenatrice delle giallorosse, ai microfoni di Roma Tv a fine gara:
Sono molto orgogliosa della squadra. Le mie ragazze hanno dimostrato quello che possono dare e soprattutto hanno ascoltato le nostre indicazioni dopo la sconfitta di mercoledì. Meritano il progetto della Roma. Nonostante tutto siamo entrate in campo un po’ contratte per l’emozione, ricordiamo però che l’avversario era di grandissimo livello. Piano piano abbiamo dimostrato una capacità di reazione che non è mai mancata durante tutta la stagione; abbiamo presentato un spettacolo bello e divertente. La Fiorentina non avrebbe avuto bisogno del rigore per vincere, questo ha lasciato un po’ di amarezza generale. Con la mentalità della società e gli investimenti che si potranno fare in futuro potremo toglierci grandi soddisfazioni. Dovremo avere l’accortezza di continuare a costruire come abbiamo fatto in questa stagione”.

Più caustica invece Federica Di Criscio, difensore della formazione capitolina:
La Fiorentina non avrebbe avuto bisogno di alcun tipo di regalo e invece la partita è stata decisa da episodi. Usciamo comunque a testa alta, abbiamo dimostrato che anche una squadra giovane può fare strada in questo campionato perché abbiamo dimostrato il nostro valore durante tutta la stagione. Pensando alla partita di mercoledì e a quello che invece siamo riuscite a fare oggi possiamo dire che l’errore è stato nostro nell’atteggiamento, nell’approccio alla partita troppo reverenziale. Ma tutto questo ci farà crescere. Per molte di noi era la prima semifinale mentre per loro è un’abitudine giocare a questi livelli. Credo che con la determinazione messa oggi e con l’impegno dimostrato durante l’anno possiamo toglierci soddisfazioni anche nel prossimo anno“.

Appuntamento al prossimo anno dunque, quando per la Roma sarà più difficile interpretare il ruolo dell’outsider, dovendo mantenere le premesse di questa stagione.

Simone Burioni

Primavera, Roma-Torino 5-0: i giallorossi dominano e vincono grazie a Pezzella, Celar, D’Orazio e alla doppietta di Besuijen

Luca Fantoni – Vittoria fondamentale e convincente per la Roma Primavera che batte i pari età del Torino per 5-0. Risultato molto netto per una sfida tra due squadre che si stanno giocando l’accesso ai playoff. I giallorossi hanno chiuso la pratica già nel primo tempo grazie alla doppietta di Besuijen e al gol di Pezzella. Nella ripresa ci hanno pensato Celar e D’Orazio a fissare il risultato sul definitivo 5-0. Con questa vittoria i ragazzi di De Rossi superano proprio i granata e si portano al terzo posto, a due punti dall’Inter.

TABELLINO

AS ROMA (4-3-3) : Fuzato; Parodi (dal 87′ Nigro), Trasciani, Cargnelutti, Semeraro; Riccardi, Pezzella, Greco (dal 82′ Simonetti); D’Orazio (dal 87′ Cancellieri), Celar (dal 75′ Estrella), Besuijen (dal 75′ Cangiano).
A disposizione: Cardinali, Santese, Buttaro, Nigro, Silipo, Bucri, Darboe, Cancellieri, Berti.
Allenatore: Alberto De Rossi.

FC Torino (4-3-3): Gemello, Gilli, Ambrogio, Ferigra, Onisa; Marcos Lopez (dal 46′ Ghazoini), Petrungaro (dal 82′ Garetto), De Angelis (dal 73′ Isacco); Rauti, Kone Ben (dal 55′ Murati), Belkheir (dal 55′ Moreo).
A disposizione: Trombini, Portanova, Potop, Enrici, Kone, Fasolino, Del Bianco.
Allenatore: Federico Coppitelli.

Arbitro: Sig. Gianpiero Miele di Nola.
Assistente 1: Sig. Lorenzo Poma di Trapani.
Assistente 2: Sig. Giuseppe Trischitta di Messina.

Marcatori: 9′ e 44′ Besuijen (ROM), 38′ Pezzella (ROM), 54′ Celar (ROM), 70′ D’Orazio (ROM).
Ammoniti: 19′ Kone (TOR), 33′ Belkheir (TOR), 52′ Ghazoini (TOR), 66′ Pezzella (ROM).
Recupero: 0′ pt, 0′ st.

LIVE

SECONDO TEMPO

90′ – Finisce senza recupero. La Roma batte il Torino 5-0.

89′ – Grande parata di Fuzato che vola ed evita un autogol di Nigro.

86′ – Ultime sostituzioni per la Roma. Escono D’Orazio e Parodi, entrano Nigro e Cancellieri, quest’ultimo all’esordio in Primavera.

82′ – Cambi per la Roma e per il Torino. Fuori Greco e dentro Simonetti nei giallorossi, Garetto per Petrungaro nei granata,

75′ – Doppio cambio per la Roma. Entrano Estrella e Cangiano ed escono Besuijen e Celar.

70′ – SONO 5! D’Orazio, servito direttamente da Fuzato, si invola verso la porta, salta un avversario e di destro batte Gemello.

66′ – Ammonito Pezzella nella Roma.

64′ – Cross di Murati per Rauti che sovrasta Parodi ma il suo colpo di testa finisce alto.

60′ – Il Torino prova una timida reazione con una girata del neo entrato Murati che però finisce tra le braccia di Fuzato.

55′ – Doppio cambio per il Torino che fa entrare Murati e Moreo per Kone e Belkheir.

54′ – LA ROMA CALA IL POKER! Besuijen inventa per Celar che incrocia di sinistro e firma il suo 25esimo gol in campionato.

52′ – Ammonito Ghazoini per una trattenuta su Greco.

49′ – Tiro centrale di Belkheir che non impensierisce Fuzato.

48′ – Terzo gol di Besuijen annullato per fuorigioco.

46′ – Inizia la ripresa con un cambio per il Torino: esce Lopez ed entra Ghazoini.

PRIMO TEMPO

45′ – Termina il primo tempo con la Roma in vantaggio per 3-0 sul Torino.

44′ – LA ROMA FA TRE! Sulla ripartenza D’Orazio serve Besuijen che di sinistra batte Gemello e firma la sua doppietta personale.

44′ – Sugli sviluppi di un angolo Onisa colpisce di testa ma Fuzato blocca.

38′ – RADDOPPIO DELLA ROMA! Pezzella si sposta il pallone sul destro e da fuori area lascia partire un destro a giro imprendibile per Gemello. Bellissimo gol peri centrocampista giallorosso.

35′ – Celar ha una buona opportunità con una punizione dal limite ma la sua conclusione si stampa sulla barriera.

33′ – Brutto fallo di Belkheir che calcia la caviglia di Trasciani e viene ammonito.

27′ – Il Torino si rende pericoloso su calcio d’angolo, la palla rimane vicino alla linea di porta ma Greco spazza.

24′ – Azione corale splendida della Roma con Parodi che scarica a rimorchio per Celarche, disturbato da un difensore. calcia fuori a porta quasi sguarnita.

21′ – Rispetto all’inizio i ritmi si sono abbassati anche se la Roma continua ad avere il pallino del gioco.

19′ – Ammonito Kone nel Torino.

14′ – Bella percussione sulla destra di D’Orazio ma il cross dell’esterno romanista è troppo forte e non permette a nessun compagno di arrivarci.

9′ – GOL DELLA ROMA! Celar fa una bella spanda per l’accorrente Besuijen che di destro piazza il pallone vicino all’incrocio dei pali e porta in vantaggio la Roma.

7′ – Sempre pericolosa da fuori la Roma, stavolta con Riccardi che impegna Gemello alla parata bassa.

2′ – Parte subito forte la Roma con Pezzella con un tiro da fuori che finisce largo non di molto.

1′ – Inizia la partita.

Luca Fantoni

Ranieri: “L’Inter è una bella sfida. Allenare la squadra di cui sei tifoso ti rende orgoglioso”

Simone Burioni – Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa in vista del match con l’Inter. Queste le sue parole:

Che effetto le fa tornare a San Siro da allenatore della Roma?
Già mi fa effetto essere l’allenatore della Roma, se è San Siro o un altro stadio non mi cambia nulla. Essere tifoso e allenare la tua squadra è qualcosa che ti rende orgoglioso oltre ogni limite. Andare a giocare contro l’Inter, che è molto vicino alla Champions League, per noi è una bella sfida.

Inter-Roma può essere una partita decisiva per capire a che punto è il processo di crescita della squadra?
Se ci fosse una battuta d’arresto non cambierebbe il nostro umore, ma un risultato positivo potrebbe darci ancora di più una spinta notevole. Far bene significherebbe molto, perdere non cambierebbe la nostra determinazione di voler arrivare fino alla fine lottando su ogni pallone.

Il dinamismo e cambio di passo di Pellegrini può dare più garanzie di Nzonzi?
Decido sempre la sera prima della partita. Ho visto tutti i ragazzi bene, vogliosi. Tutte le mie considerazioni saranno messe a punto proprio venerdì sera. Condivido la sua esternazione: Lorenzo ha un passo più rapido di Steven. Nzonzi è un punto di riferimento dove fa giocare la palla con uno o due tocchi. E’ un giocatore importante per la squadra.

Come valuta il lavoro tecnico di Spalletti a Milano?
Non valuto gli altri, li stimo tutti. Facciamo un lavoro bellissimo ma difficile. I fattori di successo sono figli di piccoli particolari.

Che differenza c’è tra Roma e Milano?
Ogni città, ogni piazza ha le sue differenze, ma dipende dal momento storico in cui ci vai a lavorare. Spalletti conosce benissimo Roma e sta conoscendo adesso Milano. Io ho avuto poco tempo per conoscere Milano, sono entrato ed andato via in corsa. Ho avuto pochi mesi. Ho perso due calciatori, uno importantissimo come Motta e uno di bellissime e giovani speranze che era Coutinho. Fino a quando c’erano Motta e Coutinho l’Inter si era ripresa, nel momento in cui Motta è voluto andare al PSG la squadra non ha più avuto il punto di riferimento centrale e ci siamo spenti.

Dzeko-Schick si rivedranno insieme sabato sera o è un esperimento da mettere da parte?
Io non ho cambiato idea, ho fatto il farmacista, sapevo le problematiche che avevo in squadra. Sapevo che Daniele (De Rossi, ndr) non poteva tenere tutta la partita allora nella mia mente ho detto: “Se parto con Lorenzo (Pellegrini, ndr) poi quando lo devo mettere nel posto di Daniele magari è stanco anche lui”. Per questo sono partito con due punte. Venerdì sera farò le stesse valutazioni contro una squadra in salute, che corre e lotta. Farò le mie valutazioni pensando a tutti i 90 minuti.

Zaniolo potremo vederlo un po’ più accentrato? Sulla destra è sembrato in calo…
Non credo che adesso Nicolò stia nel momento migliore, credo che il suo miglior ruolo sia da mezzala a tutto campo, non è neanche dietro la punta. Trequartista o esterno per me è la stessa cosa, ma la sua conformazione fisica e mentale lo rende mezzala a tutto campo. In questo momento, è un ragazzo di 18 anni, è più una mezzala che un’ala o un trequartista.

Quando parla di Roma e ha quello stemma sulla tuta le brillano gli occhi. E’ difficile essere profeti in Patria?
Io mi trovo bene qui a Roma. Mi brillano gli occhi per due squadre: per la Roma e per il Cagliari. A Cagliari ho scalato tutte le categorie, dalla C alla A. Ho tutte le mie ex nella mente, ma Roma e Cagliari ce le ho nel cuore. Non mi sento né profeta né non profeta, ma un professionista che alcune volte ha avuto le possibilità di poter lavorare come sa lavorare, in altre occasioni sono arrivato in momenti storici non positivi. Forse è il mio karma, ma dove sono andato sono arrivato in momenti particolari, ma sono soddisfatto della mia carriera, che non è finita.

Le due vittorie consecutive hanno dato autostima alla squadra? E’ entrato in sintonia con i ragazzi dal punto di vista mentale?
Questo mese e mezzo ci ha portato ad una conoscenza migliore, loro sanno come ragiono, per loro è più facile che devono capire solamente me, io ci metto di più perché sono tanti. E’ logico che le due partite ci hanno dato un’autostima importante: non prendere gol e soffrire per vincerle ci ha dato ancora di più convinzione. La partita di San Siro sarà importantissima se arriva la vittoria, in caso di sconfitta non ci cambia granché: dobbiamo comunque sudare, lottare e far vedere ai nostri tifosi che vogliamo arrivare in fondo a testa alta.

Conte ha detto che ha bisogno di un progetto. La Roma può offrire un progetto convincente all’allenatore del prossimo anno?
Questo fatto mi è piaciuto molto, menomale che mi avete messo in mezzo (ride, ndr), ma questo fatto non sta a me. Io so quello che devo fare io: cercare di portare la squadra il più in alto possibile, non sono io che stabilisco i programmi futuri, siamo gli ultimi a sapere tutto. Penso a fare il mio per quest’anno, ma dipende da quello che vorrà fare il Presidente e da che cosa succedrà a fine campionato perché una cosa è arrivare in Champions League, una cosa è non arrivarci.

La possibilità di rivedere un 4-3-3 sabato è concreta? Under è pronto per partire dal primo minuto oppure opterà per Kluivert?
Diciamo che sto vedendo tutti bene, le mie considerazioni della sera prima della partita bene è quanto li vedo bene e quanti quanti possono arrivare ai 90 minuti sicuri. Sono queste le mie difficoltà, cercare di capire quanti hanno i 90 minuti e quanti no. Non posso mettere in campo 4 giocatori che non hanno 90 minuti, perché posso fare solamente tre cambi. Ho detto tutto e non ho detto niente, come al solito (ride, ndr).

La Roma è più sicura della sua costruzione oppure deve essere sempre più giudiziosa?
Dobbiamo essere sempre giudiziosi, ma mi piace giocare all’attacco e dare emozioni ai tifosi. Quante squadre iniziano da dietro e vanno a far gol? Io sono un allenatore pratico, vedo cosa ho, che cosa possono fare al meglio i miei calciatori e non li voglio portare a rischiare. In questo momento dobbiamo essere pratici e dare emozioni ai nostri tifosi. Come possiamo fare? Dobbiamo lottare su ogni palla e mettere il cuore su ogni intervento, dobbiamo far capire ai nostri tifosi che vogliamo vincere. Più difficile è poi farlo sul campo, devo cercare gli strumenti idonei per far sì che questo accada in campo.

Simone Burioni

Habemus Edin!

Margherita Bellecca – Dzeko torna a segnare un gol all’Olimpico in campionato a 340 giorni dall’ultima volta. In quel caso una doppietta contro il Chievo Verona a fissare il punteggio sul 4-1, questa volta una rete decisiva per i tre punti contro l’Udinese.

Dall’ultimo gol segnato in casa dal bosniaco, nella Roma sono cambiati direttore sportivo, allenatote e svariati compagni, oltre alle aspettative stagionali della Roma, che continua a inseguire il quarto posto in un finale di stagione combattuto punto su punto con le rivali. Gli unici gol casalinghi di Dzeko erano arrivati in Champions League, ma anche guardando a questo dato non è che le cose migliorino di molto,  dato che l’ultima retebera datata 28 ottobre 2018.

La Roma quest’anno ha patito la mancanza del suo bomber, il sesto migliore della sua storia ad appena una lunghezza da Abel Balbo. E la classifica, e probabilmente anche il percorso europeo e in coppa italia, ne hanno risentito. Come fece lo scorso anno nella cavalcata alla semifinale di Champions, ora Dzeko deve trascinare la Roma nel rush finale per il quarto posto. Un traguardo probabilmente meno ambizioso ma forse anche più importante, per avere una Roma sempre più forte negli anni a venire. Ritrovata la via di casa, per Edin dovrebbe essere tutto più facile.

 

Margherita Bellecca

Roma, rompicapo Zaniolo. E anche Ünder può partire

Simone Burioni – La stagione sta per finire e come ogni anno si fanno più insistenti le voci di mercato. Da diversi giorni, in casa Roma è il nome di Nicolò Zaniolo a tenere banco. Arrivato nell’affare Nainggolan con l’Inter, il classe ’99 non ci ha messo poi tanto per scavalcare le gerarchie della squadra dell’allora tecnico Eusebio Di Francesco. Dall’esordio con la maglia giallorossa al Santiago Bernaubéu contro il Real Madrid, su di lui si sono accesi i fari dei migliori club d’Europa e non è certo un segreto che il suo nome sia finito sul taccuino di numerosi direttori sportivi. Tra questi, a quanto pare, c’è quello del Bayern Monaco: nella giornata di ieri, il quotidiano tedesco Bild ha messo in prima pagina la foto del giovane centrocampista, riportando di un’offerta da 50 milioni di euro che i bavaresi sarebbero in procinto di spedire agli uffici di Trigoria per anticipare la concorrenza di Juventus e Manchester City. Lo stesso presidente del Bayern, Uli Hoeness, soltanto un paio di settimane fa aveva dichiarato: “Ringiovaniremo nostra squadra. Sarà la più grande campagna di investimenti che il Bayern abbia mai avuto”. Insomma, un annuncio importante, che certamente ha fatto preoccupare i dirigenti della Roma. Anche se, in realtà, dalle parti di Trigoria l’ottimismo sembra regnare sovrano: Massara, che tra oggi e domani dovrebbe incontrare Pallotta a Boston per il solito meeting di fine anno, porterà la questione all’attenzione del presidente, anche se le prime sensazioni riportano di una dirigenza compatta nel respingere le attenzioni dei vari club su Zaniolo almeno per un altro anno. In effetti, anche qualche giorno fa Francesco Totti aveva parlato del futuro del centrocampista, dichiarando che il giocatore “ha un  contratto lungo. Noi cercheremo di farlo rispettare“. Difficilmente si arriverà ad un braccio di ferro, mentre è più probabile che a fine stagione il contratto venga ritoccato: per l’ex Inter si è parlato di un ulteriore prolungamento con uno stipendio che andrà a sfiorare il milione e mezzo.

ÜNDER – Se la situazione legata a Nicolò Zaniolo rimane ancora piuttosto ingarbugliata, sembra via via definirsi quella relativa al futuro di Cengiz Ünder: quella del turco non è stata certo la stagione della consacrazione che ci si aspettava, sia per il rendimento generale della squadra sia per i numerosi problemi fisici che lo hanno tenuto fuori dal campo per diverso tempo. In ogni caso, la sua sembra essere una delle cessioni più probabili: acquistato due stagioni fa per circa 15 milioni, l’attaccante classe ’97 pesa oggi sui conti della Roma per circa 9 milioni di euro. Vendendolo ad una cifra non inferiore ai 45-50 milioni, i capitolini realizzerebbero una plusvalenza quasi necessaria se si considerano le minusvalenze che potrebbero concretizzarsi cedendo giocatori come Pastore e Nzonzi. Per Ünder si è parlato di Arsenal anche se al momento non sono pervenute offerte. Se mai arrivassero proposte convincenti, la sua partenza sarebbe pressoché scontata.

Simone Burioni

SERIE A Tempo da lupi all’Olimpico: la Roma supera l’Udinese di misura (VIDEO)

(Keivan Karimi) – Un tempo da lupi sull’Olimpico, l’ideale per far tornare la Roma a fare la parte del leone. I giallorossi di Claudio Ranieri ottengono la seconda vittoria consecutiva in campionato e il secondo ‘clean-sheet’ di seguito, portando a casa tre punti contro un’insidiosa Udinese.

Una vittoria che rilancia le ambizioni Champions della Roma, la quale però dovrà dare il massimo nelle restanti 6 gare che la separano dai bilanci e i giudizi finali. Nel match di sabato Ranieri sceglie di sfidare i friulani allenati da Igor Tudor con un 4-4-2 molto offensivo, con Dzeko e Schick titolari dal 1′ minuto in coppia. Ma all’inizio è l’Udinese a fare la partita, tanto da impegnare Mirante in più di un’occasione.

Roma in crescita a fine frazione e rivoluzionata ad inizio secondo tempo: dentro Florenzi e Pellegrini e la musica cambia. I giallorossi prendono in mano l’economia del gioco e spingono con l’intento di vincere a tutti i costi. Sotto il diluvio è il 67′ il minuto buono: invenzione di El Shaarawy di prima per Dzeko che scatta sul filo del fuorigioco e trova il gol vittoria, ritornando al gol in casa dopo quasi un anno di magra. Una rete determinante che consegna tre punti ad una Roma poi brava ad amministrare e portare a casa un successo che fa classifica e morale. Sabato 20 aprile sotto con lo scontro diretto in casa dell’Inter.

Roma Legends-Nazionale Piloti 5-5. Poker di Delvecchio

Simone Burioni – La selezione Roma Legends e la Nazionale Piloti si sono affrontate al Tre Fontane in una partita amichevole di beneficenza. Tra le fila capitoline si annovera Francesco Totti, oltre a Scarchilli, Perrotta, Tonetto, Delvecchio, Candela, Balzaretti, Cassetti. Personaggi di spicco anche nella squadra avversaria, come l’ex ferrarista Felipe Massa e Giancarlo Fisichella. La gara è terminata sul risultato di 5-5: per la Roma, poker di Marco Delvecchio e rete di Federico Balzaretti, mentre per la selezione dei piloti hanno segnato Massa, Fisichella, Paffet e due volte Bisignani.

Roma Legends (4-2-3-1): Amelia; Cassetti, Scarchilli, Candela, Tonetto; Perrotta, Maini; Conti, Totti, Gautieri; Delvecchio
A disposizione: Chierico, Cucciari, Balzaretti, Leo.
All. Sella-Desideri

Nazionale Piloti (3-1-4-2): Cesaretti; Da Costa, Fabrizio, Vandoorne; Borsa; Massa, Patrese, Wehrlein, Bird; Agag, Fisichella.
A disposizione: Epifani, Hiquet, Buenaventura, Bisignani, Longo, Pirro, Paffett, Turvey, Diccmann, Ma Qing Hua, Rowlland, Lynn.
All. Mario Di Natale
Arbitro: Walter Guarini
Assistenti: Mario Tozzi-Abu Jamal
IV Uomo: Massimiliano Polidori

Simone Burioni

Ranieri chiama a raccolta i tifosi: “Aiutateci ad andare in Champions”

(K. Karimi) – Le parole di Claudio Ranieri nella conferenza stampa di oggi, che anticipa i temi di Roma-Udinese:

E’ scattato qualcosa nella testa della squadra?
“Credo sia ancora troppo presto per dirlo, ci vogliono altre prove. E’ logico che la prestazione ha dato più fiducia a tutti ma dobbiamo continuare”

Con Tudor l’Udinese non ha mai perso. Che avversaria si aspetta?
“Quella più difficile in questo momento, una squadra caparbia che si chiude e riparte. Sono molto preoccupato, dobbiamo essere lucidi e pazienti ed evitare di prendere contropiede. Chiedo aiuto al pubblico, ci deve stare vicino e capire, siamo in lotta per la Champions e noi ci vogliamo essere”.

Schick e Dzeko tornano insieme sabato?
“A me piace giocare con due attaccanti là davanti ma credo che l’Udinese voglia questo, ancora devo decidere ma credo che sceglierò uno dei due”

Un anno fa c’è stato il 3-0 al Barcellona…
“Io capisco ma non mi ricordo la partita di una settimana fa, figurarsi quella di un anno fa. Sicuramente l’ho vista ma sono concentrato sulla prossima sfida con l’Udinese”

Come sta Florenzi? Ipotesi difesa a 3?
“Florenzi oggi si allena con noi e vediamo come sta. Poi deciderò, sì potrei anche giocare a 3. Staremo a vedere”

Dzeko non segna in casa da quasi un anno. Quanto mancano i suoi gol?
“I gol del goleador principe di una squadra mancano sempre. Quando un allenatore costruisce una squadra vede la quantità di gol che hanno fatto determinati ruoli. Il ragazzo è determinato e sono sicuro che in questo finale di stagione tornerà al gol”

Da quando è sulla panchina della Roma, Cristante ha sempre giocato. Cosa l’ha reso così indispensabile?
“E’ un giocatore di grossa potenzialità, è quello stantuffo che lavora da area ad area, ha buona qualità, grandi inserimenti e un potenziale di gol molto importante”

Si parla anche di futuro: Totti è la persona giusta per prendere un ruolo maggiore?
“Passo dopo passo sta entrando sempre di più in questo aspetto, ha tanta voglia di arrivare ad alti livelli, glielo auguro ed è la persona giusta per farlo. Ma bisogna avere la pazienza di farlo crescere, ogni lavoro ha i suoi come, perché, pregi e difetti. Francesco sa tantissimo del calcio giocato e ora sta ampliando le sue conoscenze”

Col ritorno di El Shaarawy ci sarà ancora Kluivert titolare?
“Abbiamo visto tutti l’Ajax, oggi gli ho detto ‘Abbiamo comprato il fratello? Perché se eri titolare là…’. Non è facile uscire da un progetto dove sono schematizzati, si sta adattando molto bene e mi aspetto tantissimo da lui. Come da El Shaarawy che oltre a far bene la fascia, fa gol e questo è importante”

Come cambia l’atteggiamento della squadra in base all’avversario? De Rossi può giocare?
“Daniele può giocare e questa è la cosa importante. Li affronteremo cercando di stare attenti, vorranno attirarci nella trappola per avere quei 60-70 metri dove i loro velocisti posso fare la differenza. Dovremo essere molto attenti nel fare le cose”

Cosa pensa degli esterni col piede opposto? Cosa servirà a questa Roma per tornare ai livelli di un anno fa? 
“Sono sia per giocare a piede invertito che a piede aperto. Dipende dalle partite, da molte cose, da come sono abituati i giocatori. Amo far stare ogni giocatore al proprio posto, quelli che ci sono sono tutti ottimi, sono molto giovani e hanno bisogno di esperienza, farlo qui in una piazza come Roma è importantissimo. La Roma ha veramente ottimi giovani”

“La notte dei Re”, la conferenza stampa. Protagonisti Totti e Figo

Simone Burioni – Alle 12.30, al Parco dei Principi Gran Hotel, è andata in scena la conferenza stampa adibita per presentare l’evento “La Notte dei Re”. I protagonisti della mattinata sono stati Francesco Totti e Luis Figo. All’evento presenzia anche Mauro Baldissoni, vice presidente della Roma, oltre a numerosi ex calciatori giallorossi.

 

Ore 15:50 – Totti e Figo rilasciano alcune dichiarazioni ai microfoni di Sky Sport:

TOTTI

“Ci saranno tanti ex giocatori e leggende, sarà uno spettacolo diverso. E’ il primo evento che facciamo qui a Roma, sarà una serata bellissima”.

Hai convinto Pirlo? 
Sì, sarà della mia squadra ma ci saranno anche altri campioni.

FIGO

“Quando sei in un evento così di solidarietà, la gente è disponibile e la sinergia tra ambiente e tutti faranno un evento unico e differente. Spero ci sia tanta gente da Roma per aiutare l’ospedale, ci saranno due squadre fortissime”.

Ore 12.45 – Inizia la conferenza:

Malagò su Totti a tennis: “A padel è forte ma a tennis è una pippa”.

Totti: “Lui (Malagò) il 2 giugno vorrebbe giocare, è questa la cosa brutta (ride)”.

Qual è il tuo rapporto con l’ospedale Bambin Gesù? 
Totti: ” Il rapporto parte da quando ero giovane. Questi bambini sono meno fortunati di noi è avendo la possibilità di dargli un sorriso lo faccio. Ti fa stare bene”.

Il CT?
Totti: “Ho già un’idea ma non lo voglio dire. È un allenatore che ha vinto”.

In Cina hai vinto il titolo come miglior giocatore del torneo… 
Totti: “Pensa gli altri come stanno”.

Chi scegliete?
Totti: “Lui va un po’ meglio, tra Real e Barcellona (ride, ndr). Cassano lo abbiamo scelto entrambi ma tanto lui giocherà con me. Il mio nome di grido è Candela. Sta qua davanti a me e glielo devo dire. Uno che fa la differenza nel calcio a 6 è Pirlo”.

Avete già fatto le squadre?
Figo: “Ci dobbiamo riunire per non chiamare gli stessi giocatori”.
Totti: ” Adesso è difficile trovare giocatori in forma (ride)”.

Hai avuto voglia di tornare a giocare? 
Totti: “Dalla tribuna tutto è più facile. Ora capisco quando mi criticavano perché non facevo una cosa. Sono sensazioni belle anche queste però”.

Mostrano un video su Francesco Totti, poi interviene l’ex numero 10: “25 anni con un’unica maglia sono tanti. Evito di guardare le immagini del ritiro (ride)”.

Potevate anche giocare insieme…
Totti: “Diciamo di si. Il Real Madrid è l’unica squadra in cui sarei andato se fossi andato via da Roma”.

Figo sostiene di averti rubato il pallone d’oro…
Figo: “Ho avuto la fortuna del momento perché non è unicamente il talento. Sono condizioni che non si possono controllare. Poteva vincere facilmente Francesco”.

Che sfide ricordi contro Francesco?
Figo: ” Per me è facile ricordare i gol che facevo perché sono pochi, per lui è più difficile. Lo considero come un amico ed è sempre un piacere tornare qua e avere questa bella gente. Si tratta di beneficenza, un motivo spettacolare. Ringrazio l’organizzazione”.

Chi ha vinto più sfide tra voi?
Figo
: Più volte io.
Totti: Con Real Roma era più facile.

Ore 12.16 – Arriva Francesco Totti.

Ore 12.05 – Baldissoni raggiunge il luogo dell’evento.

Simone Burioni

Figo: “Mourinho alla Roma? Non so nulla. Zaniolo è un grande giocatore”

Simone Burioni – Luis Figo, ex centrocampista di Inter e Real Madrid, ha parlato a margine della conferenza di presentazione de “La Notte dei Re“ soffermandosi anche sulla possibilità di vedere Mourinho nella Roma. Queste le sue parole:

Contento ed emozionato di tornare a giocare in Italia? 
Sempre, sarà una bella esperienza. Tornare è sempre bello.

Cosa ne pensi di questo momento dell’Inter? 
Adesso lavoro nell’Uefa, sono imparziale.

Si parla di Mourinho alla Roma… 
Alla Roma? La Roma è una grande squadra, ma non so nulla, dovete chiedere a lui. La Roma è una squadra grande e lo è sempre stata. Dipende dagli obiettivi e dalla voglia che ha Mourinho di allenare o meno la Roma.

Per lui sarebbe una sfida allettante? 
E’ una piazza difficile, dicono sempre che Roma è una piazza difficile! Ma credo anche che ci siano più soddisfazioni quando si vince.

Cosa ne pensi di Zaniolo? 
E’ un grandissimo, credo che abbia qualità. Deve seguire il suo cammino per fare una grande carriera.

Vedresti Zaniolo al Real Madrid? 
Non so, posso parlare solo da fuori perché al momento non seguo la società e il mercato. Quando si tratta di un giocatore bravo, ovviamente le grandi squadre lo vogliono acquistare.

A Mourinho consiglieresti un ritorno all’Inter o un approdo alla Roma? 
Come ex giocatore dell’Inter, ovviamente all’Inter, però non lo so. Sono sempre decisioni personali, dipende dalle opportunità.

Pensi che l’Inter arriverà tra le prime 4? 
Penso e spero di sì.

Simone Burioni