Visite mediche a Villa Stuart per Gonalons. Ora la firma sul contratto

Simone Burioni – Maxime Gonalons, dopo essere arrivato nella serata di ieri a Roma, svolge le visite mediche di rito presso Villa Stuart. Il centrocampista francese arriva da Lione per 5 milioni euro mentre percepirà oltre 2 milioni di euro dalla società giallorossa.

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Ore 10.55– Terminate le visite mediche di Gonalons. Prima di andare via si concede qualche foto coi tifosi. Il giocatore ora andrà in albergo e poi si recherà a Trigoria per firmare il contratto che lo legherà alla Roma.

Ore 9.50 – Nel frattempo a Villa Stuart è arrivato anche Ounas che svolgerà le visite mediche per il Napoli.

Ore 8.00 – Gonalons è arrivato alla clinica romana di Villa Stuart per effettuare le visite mediche di rito. Successivamente si recherà a Trigoria.

 Simone Burioni

Sadiq e Nura partiranno per Pinzolo. L’attaccante piace a diverse squadre di Serie A e B

Simone Burioni Il mercato è entrato nel vivo. I giovani in orbita Roma sono diversi e le scelte della società variano in base alle potenzialità ed al rendimento. Umar Sadiq e Abdullahi Nura hanno avuto un percorso differente: il primo, quest’anno in prestito al Bologna, non ha brillato particolarmente (a differenza di quanto si aspettavano a Trigoria) a causa di diversi problemi fisici, mentre il secondo, in pratica, non ha mai visto il rettangolo di gioco per via del gravissimo infortunio al crociato che lo ha obbligato ad un lungo stop rovinandogli la stagione. La Roma crede ancora in loro e non vuole perderne il cartellino: i due partiranno per il ritiro giallorosso a Pinzolo. Le valutazioni su possibili cessioni in prestito verranno valutate in un secondo momento. Sull’attaccante ci sono molte squadre di Serie A e Serie B, mentre per il terzino saranno necessarie ulteriori valutazioni dal punto di vista fisico. La Roma dunque continua a puntare sui giovani e chissà che la prossima possa essere la stagione della svolta per Sadiq che poco più di un anno fa aveva brillato ogni volta che era stato chiamato in causa dai giallorossi.

Simone Burioni

Mercato Roma, numerosi club di Lega Pro e di Serie B su De Santis. Venezia in vantaggio

Simone Burioni – Il calciomercato è alle porte e gli interessamenti per i giovani della Roma Primavera sono numerosi. Un nome certamente caldo è quello di Eros De Santis, terzino titolare e capitano della squadra. Sul giocatore ci sono diverse squadre, sia in Lega Pro che in Serie B.

In particolare, sul classe ’97, come appreso dalla nostra redazione, sono piombate AscoliBresciaVirtus Entella e Venezia. Tuttavia ancora nessuna di queste società ha formalizzato un’offerta ufficiale alla Roma. L’intenzione è quella di cedere il ragazzo in prestito con diritto di riscatto e contro-riscatto in favore dei giallorossi.

Tutto però dipenderà dalla qualità del progetto e dalla possibilità di raccogliere minuti. In questo senso, il Venezia di Filippo Inzaghi, salito dalla Lega Pro in questa stagione, sembrerebbe in vantaggio per accaparrarsi le prestazioni di Eros De Santis, ma tutto è ancora da decidere.

Il 19enne di Tivoli quest’anno, premiato e responsabilizzato con la fascia da capitano dall’allenatore Alberto De Rossi, ha totalizzato, contando tutte le competizioni, 37 presenze. E’ uno dei leader della Roma Primavera e a Trigoria si punta su di lui per il futuro: quest’inverno ha firmato col club urinnovo per ulteriori tre anni di accordo.

Simone Burioni

Totti: passato e futuro passano sempre per Trigoria

Gianluca NotariSilenzioso. Questo è l’aggettivo che più volte Francesco Totti ha utlizzato per spiegare la sua maniera di essere uomo e capitano. Ed è forse anche per questo motivo che il commovente addio del 28 maggio ha fatto così tanto rumore: tutti zitti e lui che parla, quando mai è successo? Noi non ci eravamo proprio abituati. Eppure, oltre a questa enorme e rumorosa dimostrazione di amore, il silenzio sembra ancora albergare nei dintorni di casa Totti.

Ma alla fine che fa? Smette? Continua? Che fa?” si chiede la gente. Non una parola, una frase, un indizio, niente. Niente di niente. Che poi uno si preoccupa, dice “oh, dopo tutto sto macello, ma che se fa così?“. Ma non è cattiveria, è che Roma senza il suo Capitano non ci sa stare. Si informa, chiede a qualcuno, legge il giornale. Ma ancora non si sa niente.

Eppure, proprio quando tutti si preoccupano di dove possa essere in quel momento Francesco, e che cosa starà facendo in quel momento il Capitano, lui stava lì, dove è stato per 25 anni. Sempre lì, a Trigoria. Stavolta, il campo neanche l’ha guardato. Se ne è andato dritto dritto in ufficio, per parlare di qualcosa che, finalmente, potrebbe schiarire le idee ai tanti tifosi che lo stavano cercando.
Vicepresidente“, gli hanno detto nell’ufficio.
Ma chi, io?” ha risposto lui, fra lo stupito e il sornione.
E chi se non tu?” gli hanno fatto.

Si tratta di una decisione non semplice, quasi illogica, quella di relegare un talento del genere in un ufficio. Eppure, come tutte le più belle storie d’amore, anche quella del Totti calciatore è arrivata alla conclusione. La proposta per una nuova vita, sempre all’interno di Trigoria, è arrivata forte e chiara, sorprendendo forse anche lo stesso Totti. Quello di vicepresidente sarebbe un ruolo molto importante, con ampi poteri decisionali, che metterebbe soggezione forse anche un campione con la personalità di Totti. Ma i tifosi, adesso, aspettano un nuovo inizio: quale sarà l’epilogo della storia ancora non lo sa nessuno, anche se si spera che questa decisione arrivi non troppo tardi.
Totti, intanto, si prova la cravatta davanti allo specchio e si sfila gli scarpini. Ci pensa, il Capitano.
Che tanto l’estate è lunga, avoglia se è lunga.

Gianluca Notari

L’addio di Totti, il record di punti e i gol di Dzeko: un anno da ricordare

Gianluca Notari – Rimpianto, delusione, dolore. Vista così, la stagione giallorossa sembra essere un disastro totale. Invece abbiamo visto e ammirato per tutto l’anno una squadra forte e spettacolare, che ha rovinato tutto in sole tre maledette partite giocate nell’arco di otto giorni. Ottantasette punti, record storico del club, Dzeko capocannoniere di campionato e di Europa League, Juventus distante solo quattro punti e tante, tante partite vinte in modo convincente, lasciando ai tifosi la speraranza di qualcosa che forse era insperabile.

Eppure il rimpianto c’è, eccome se c’è. Dalla sciagurata partita di ritorno con il Porto al derby di Coppa Italia perso, passando per Lione e per una manciata di partite in campionato, il sentore che qualcosa di grande questa stagione poteva esser fatto rimane. Rosa corta, scelte sbagliate, calendario infernale e forse “qualcuno che non ha remato dalla parte giusta”, parafrasando l’ormai ex tecnico Spalletti.

Forse tutte o nessuna di queste motivazioni sono quelle giuste, ma sta di fatto che, al sesto anno di presidenza americana, la Roma si trova nuovamente con nessun trofeo da alzare al cielo. Ed è questa forse la delusione più grande. Un allenatore preparato, la Juventus indebolita dalle partenze di Morata e Pogba, l’assenza di big europee in Europa League: tre fattori che a settembre promettevano bene, e che lasciavano sognare gli affezionati romanisti.

Infine, per non farci mancare proprio nulla, la beffa oltre al danno: l’addio del capitano, la più grande icona della storia giallorossa, grande forse più della stessa Roma. Le lacrime di quel 28 maggio rimarranno impresse in ogni tifoso romanista, dal più piccolo al più grande, e le parole di quella lettera scolpite nella mente e nel cuore di tutti.

Oltre all’assenza iconica del Capitano, il prossimo anno la nuova Roma sarà ancora più nuova: il nuovo ds già è ormai cosa fatta, con lo spagnolo Monchi chiamato a prendere in consegna il lavoro di Sabatini, il quale si è dimostrato sempre all’altezza di creare una rosa competitiva, ma tenendo bene in mente i conti societari. Inoltre ci sarà probabilmente un nuovo allenatore, con Spalletti sempre più in rotta di collisione con l’ambiente Roma. Infine un nuovo capitano: su questo, però, le certezze già ci sono. Se esiste un uomo in grado di fare le veci di Francesco Totti, quello è sicuramente Daniele De Rossi. È intorno a lui che la società costruirà la nuova squadra.

Una stagione da ricordare, quindi, e da celebrare, anche. Ma Roma e la Roma hanno fame di vittoria e anche quest’anno, come ogni anno, speriamo che il prossimo sia quello buono.

Gianluca Notari

JUVENTUS-ROMA 1-0 Esplora il significato del termine: Bianconeri in fuga, decide il PipitaBianconeri in fuga, decide il Pipita

Cento punti nell’anno solare, giocando 38 partite, l’equivalente di un torneo intero. Venticinque vittorie consecutive allo Juventus Stadium in campionato, con l’ultimo stop che risale al pareggio 1-1 contro il Frosinone del 23 settembre 2015 e l’ultima sconfitta allo 0-1 contro l’Udinese di un mese prima. Titolo d’inverno archiviato con due giornate d’anticipo, Roma lasciata a sette punti di distacco e Milan a nove, in un sabato perfetto per pianificare la grande fuga e gestire il vantaggio quando arriverà la Champions League. Ennesima sconfitta inflitta ai giallorossi, che negli ultimi anni erano stati spesso gli unici rivali credibili, almeno fino allo scontro diretto. Higuain che vince il duello diretto con Dzeko, aiutato da una squadra che non lo cerca solo con il pallone alto e lungo, ma bravo a saper di giocare un doppio registro: letale quando è vicino alla porta, generoso quando fa la seconda punta, più di Mandzukic, nella strana ma vincente coppia offensiva.

La sfida scudetto Juventus-Roma finisce 1-0. Un gol del Pipita al 14′ stende la Roma e manda i giallorossi a 7 punti. Con questo risultato i bianconeri consolidano il primato e diventano di fatto campioni d’inverno con due turni di anticipo sulla fine del girone di andata.

La partita è stata tesa e vibrante per tutti i 90 minuti. I padroni di casa partono forte e sbloccano la gara al 14′ del primo tempo con un’autentica magia dell’uomo più temuto, Gonzalo Higuain, che scarica un sinistro a fil di palo che non lascia scampo a Szczesny. I ragazzi di Spalletti, soprattutto nel secondo tempo, dopo l’ingresso di Salah al posto di un acerbo Gerson, tentano di riagguantare il pari, ma il fortino bianconero regge. Con questo risultato la Juventus mette una seria ipoteca sul cammino verso lo scudetto.

Allegri, vittoria ottenuta con sacrificio – “Sacrificio, impegno e coraggio: queste partite le vince chi va in campo, chi subentra e chi affronta ogni allenamento come una finale. Orgoglio!” ha twittato l’allenatore della Juventus, Massimiliano Allegri.

SERIE A I risultati della 15^ giornata. Alla Roma il derby. La Juve riprende la corsa. Male l’Inter a Napoli. Il Milan di misura sul Crotone

Va alla Roma il derby capitolino: in un Olimpico gremito i giallorossi di Spalletti battono 2-0 la Lazio e restano al secondo posto (insieme al Milan) a -4 dalla capolita Juventus. Ma a favorire il successo romanista sono due svarioni della squadra di Simone Inzaghi: al 64′ Wallace prova a uscire palla al piede al limite dell’area con un doppio passo, Strootman gli soffia il pallone e, tutto solo davanti a Marchetti, non sbaglia. Al 77′ è il portiere biancoceleste a farsi sorprendere da un destro da fuori di Nainggolan di certo non irresistibile.

Un’ottima Juventus ha vinto la sfida con l’Atalanta, squadra rivelazione della serie A, battendola 3-1. Per la formazione allenata da Gasperini non c’è stato scampo allo Juventus Stadium, contro l’11 bianconero affamato di riscatto dopo la sconfitta patita in casa del Genoa. Dopo 19 minuti il risultato era già 2-0, con le reti Alex Sandro (la prima in campionato del brasiliano, che ha poi reso omaggio ai connazionali della Chapecoense, decimati nell’incidente aereo in Colombia, con una maglietta dedicata) e Rugani. Nella ripresa Mandzukic, uno dei migliori in campo anche prima di entrare nel tabellino, ha segnato la terza rete. Freuler nel finale ha reso meno amaro il ko.

Napoli batte Inter 3-0 nell’anticipo della 15/a giornata di serie A giocato al San Paolo. Una vittoria netta degli azzurri che si portano a 28 punti in classifica, affiancando Lazio e Atalanta a -5 dalla vetta. L’Inter, ferma a 21, è subito travolta, subendo due gol in cinque minuti, con Zielinski e Hamsik. Nella ripresa la rete di Insigne.

Si ferma il Torino di Mihajlovic, battuto 2-0 a Marassi dalla Sampdoria: il primo tempo si chiude senza reti, poi nella ripresa Barreto (51′) e Schick (95′) mettono la firma sul successo della squadra di Giampaolo. Rinasce il Sassuolo che a Reggio Emilia rifila un secco 3-0 all’Empoli: Pellegrini e Ricci trasformano due rigori, poi nella ripresa Ragusa chiude i conti. Finisce 1-1 all’Adriatico la sfida tra Pescara e Cagliari: i sardi, in vantaggio al 24′ con Borriello, restano in dieci per l’espulsione di Di Gennaro dieci minuti più tardi e vengono raggiunti da Caprari al 92′. Punto prezioso per la squadra di Oddo che ora è a -2 dal quart’ultimo posto occupato dall’Empoli.

L’Udinese batte il Bologna per 1-0 nell’ultimo posticipo, che ha chiuso la 15/a giornata di serie A. Rete di Danilo in mezza rovesciata al 93′

PESCARA-CAGLIARI 1-1 – Borriello sblocca la partita al 24′: il suo sinistro a giro porta avanti gli ospiti. Nel finale di primo tempo espulso Di Gennaro per doppia ammonizione (due gialli nel giro di 4 minuti). Al 92′ Caprari firma il pari con una deviazione vincente sotto porta.

SASSUOLO-EMPOLI 3-0 – Skorupski atterra Ragusa, è rigore: al 22′ il penalty trasformato da Pellegrini sblocca la partita. Il raddoppio arriva con un altro rigore (tocco di braccio di Croce): segna Ricci. Ad inizio ripresa, chance per l’Empoli per accorciare: Krunic colpisce il palo. Il Sassuolo mette al sicuro il risultato con Ragusa, che sfrutta una respinta corta di Skorupski.

SERIE A I risultati della 13^. La Juve vola. Pari un derby di Milano infuocato. Crollo Roma a Bergamo.

La Serie A è tornata in campo dopo la sosta per la Nazionale. Dopo gli anticipi con i successi della Juve sul Pescara per 3-0, del Napoli in trasferta a Udine 1-2 e del Chievo in casa col Cagliari (1-0). Ecco i risultati degli incontri. Stamane come antipasto c’è stata la partita tra Sampdoria e Sassuolo, vinta dai blucerchiati 3-2 dopo un doppio svantaggio.

Tutti i risultati: 

ATALANTA-ROMA 2-1 – Cade la Roma a Bergamo. Vince l’ Atalanta grazie ad un secondo tempo in cui ha ribaltato il match contro una formazione giallorossa che aveva dato tutto. Dopo la rete di Perotti su rigore, nella ripresa Caldara firma il pari, poi Kessie, sempre dal dischetto, sigla il 2-1 al 45′ del secondo tempo. La Juve scappa a +7 e l’Atalanta sale a 25 punti al quinto posto in classifica, con i giallorossi appena un punto avanti. Disordini si sono registrati al termine dell’incontro con tanto di lancio di fumogeni e cariche della polizia.

BOLOGNA-PALERMO 3-1 –  Il Bologna torna alla vittoria superando 3-1 il Palermo. La squadra di Donadoni si allontana dalla zona calda, in cui invece resta impantanata la formazione di De Zerbi. Siciliani in vantaggio al 9′. Un erroraccio di Gastaldello spiana la strada a Bruno Henrique che, a tu per tu con Da Costa, appoggia a Nestorovski libero di appoggiare il pallone in rete. Il Palermo gioca in scioltezza, ma al 20′ subisce il gol del pareggio che sblocca il Bologna: lancio lungo di Viviani per Destro che anticipa Cionek di testa e supera Posavec.  Nella ripresa i ritmi si abbassano. Al 22′  Dzemaili pesca il jolly che vale il 2-1. L’ex mediano di Napoli e Genoa calcia di prima intenzione verso la porta un pallone ribattuto dalla difesa su spunto di Destro e fa esplodere il pubblico del Dall’Ara.

CROTONE-TORINO 0-2 – Una doppietta di Andrea Belotti consente al Torino di espugnare lo Scida di Crotone e confermarsi settima forza del campionato. Seconda vittoria di fila per i granata di Sinisa Mihajlovic, anche se sui tre punti c’è la macchia del primo gol di Belotti segnato in fuorigioco.

EMPOLI-FIORENTINA 0-4 –  Derby toscano alla Fiorentina di Paulo Sousache passa al Castellani di Empoli con un netto 4-0, conquistando la terza vittoria esterna consecutiva. Dopo il vantaggio siglato da Bernardeschi al 27′, nella ripresa raddoppio immediato di Ilicic, al 2′, su rigore. Al 16′ è ancora Bernardeschi (gran gol) a chiudere la partita siglando lo 0-3 e la doppietta personale. Non è finita, perche’ arriva anche la doppietta di Ilicic (destro sotto l’incrocio). Viola a quota 20 e in corsa per l’Europa, l’Empoli resta quartultimo.

LAZIO-GENOA 3-1 – Vince, invece, l’altra romana, la  Lazio di Simone Inzaghi che batte 3-1 in casa il Genoa di Juric (fermo a quota 16), riprendendosi il quarto posto (25) e tornando a scavalcare il Napoli, ieri vittorioso a Udine per 2-1. La partita dell’Olimpico la sblocca il bel gol di Felipe Anderson all’11’ del primo tempo. Nella ripresa il pareggio di Ocampos bravo a libersari per il tiro e a battere di destro Strakosha. Non ci sta la Lazio che al 12′ torna in vantaggio grazie al rigore di Biglia e poi va sul 3-1 al 21° con Wallace.

MILAN-INTER 2-2 Un gol di Perisic al 92esimo evita all’Inter la sconfitta nel derby con il Milan, avanti due volte con Suso (43esimo e 56esimo): finisce 2-2. I nerazzurri di Pioli avevano trovato il primo pareggio Candreva al 53′.

SERIE A I risultati dell’ottava giornata. La ROMA espugna il San Paolo. La Juve a fatica sull’Udinese. Ko Inter, la Lazio inciampa sul Bologna

L’ottava giornata di Serie A dà qualche certezza in più per qualcuno, vedi Roma, e porta a galla qualche magagna per Napoli e Inter, finite ko. Il turno si è aperto sabato proprio con Napoli-Roma, che ha visto i giallorossi espugnare il San Paolo per 3 a 1. Gli uomini di Spalletti hanno così superato in seconda posizione la truppa di SArri. Alle 18 Pescara e Sampdoria hanno pareggiato 1 a 1 mentre alle 20.45 la Juventus ha battuto l’Udinese per 2 a 1, dopo essere stata in svantaggio nel primo tempo. Oggi alle 15 si sono giocate quattro partite: Lazio e Bologna hanno pareggiato 1 a 1, il Cagliari ha vinto 2 a 1 in casa dell’Inter, il Sassuolo ha battuto 2 a 1 il Crotone e Genoa ed Empoli hanno pareggiato 0 a 0. Domenica sera, il Milan ha battuto per 3 a 1 il Chievo, in trasferta. L’ultima partita dell’ottava giornata sarà Palermo-Torino, in programma domani alle 20.45.

Sabato
Ore 15
Napoli 1 – Roma 3
Ore 18
Pescara 1 – Sampdoria 1
Ore 20.45
Juventus 2 – Udinese 1

Domenica
Ore 12.30
Fiorentina 0 – Atalanta 0
Ore 15
Genoa 0 – Empoli 0
Inter 1 – Cagliari 2
Lazio 1 – Bologna 1
Sassuolo 2 – Crotone 1
Ore 20.45
Chievo 1 – Milan 3

Lunedì
Ore 20.45
Palermo – Torino

In classifica la Juventus è in testa con cinque punti in più della Roma, che è a pari merito con il Milan. Il Napoli è sceso al terzo posto a pari merito con la Lazio. A un punto di distanza ci sono Chievo e Cagliari . Genoa e Fiorentina continuano ad avere una partita in meno delle altre diciotto squadre, e la recupereranno il prossimo 15 dicembre.

EUROPA LEAGUE Crollo dell’Inter a Praga. Vincono in scioltezza Roma e Fiorentina. Sassuolo stop a Genk

La miglior cura dopo la sconfitta è la vittoria. E la miglior medicina in questo caso, sono ancora i piedi di Totti: 3 assist deliziosi e giocate geniali valgono il 4-0 sull’Astra Giurgiu in Europa League firmato dai gol di Strootman, Fazio e Salah, più l’autorete di Fabricio. A 40 anni appena compiuti e festeggiati in grande stile, novanta minuti in campo e una serata da protagonista per il capitano della Roma, cui è mancato solo il gol. Certo l’Astra Giurgiu, ilLeicester di Romania, è un avversario davvero modesto in questo momento.

Non è stata una bella serata per il Sassuolo che incassa tre gol dal Genk nella gara di Europa League. Eusebio Di Francesco, ha dovuto fare i conti anche con le tante assenze, ma guarda avanti con positività: “Devo dire che peccato eravamo anche in partita, la squadra stava anche giocando – dice a Sky Sport – abbiamo ricercato quella che è la nostra idea. Loro sono stati più bravi nell’attaccare la porta, però spesso anche noi abbiamo avuto il pallino del gioco e non siamo stati magari brillanti nell’andare a chiudere tante trame di gioco ed essere un po’ più qualitativi negli ultimi venti metri, quello che loro invece sono stati. E’ normale poi che quando prendi due gol nei primi 25′ rischi di più, ho messo anche un’attaccante in più. Peccato perchè dal mio punto di vista c’era un rigore netto per noi, perchè il fallo su Pellegrini se c’era, visto che lo ha dato, era nettamente dentro l’area. Poi magari sarebbe stata un’altra partita andando sul 2-1 al 50′. Ero convinto che gli avremmo potuto creare tante difficoltà sapendo di rischiare qualcosa in contropiede, come poi è stato. Per noi era una partita importante, peccato”.

Incubo Europa per l’Inter. Dopo quella con i modesti israeliani dell’Hapoel Beer Sheva è arrivata anche la seconda figuraccia in casa dello Sparta Praga: avversario di livello superiore ai primi per carità, capace di eliminare la Lazio agli ottavi nella scorsa stagione, ma comunque alla portata dei nerazzurri. Che invece escono con una sconfitta per 3-1 che fa male, e compromette già il cammino in Europa League. L‘Inter è ultima in classifica a zero punti dopo due sconfitte consecutive, quattro se si considerano anche quelle con il Wolfsburg della scorsa stagione. Non succedeva dalla Coppa delle Fiere del ’60-61. Clamorosa la trasformazione in Europa della squadra, rispetto ai progressi mostrati in campionato. Le italiane, sbagliando, hanno spesso snobbato l’Europa League e la prova di questa sera dell’Inter ne è l’ennesima dimostrazione. Palacio, a 34 anni, si è giocato male la chance per dimostrare di poter essere ancora utile alla squadra, nonostante il gol realizzato subito dopo l’ingresso di Icardi.

La Fiorentina è uno spettacolo: segna cinque gol alQarabag (5-1), diverte il pubblico del Franchi e si porta al primo posto del Gruppo J di Europa League, insieme con il Paok. I viola partono male, poi approfittano dell’espulsione di Yanuszada alla mezz’ora e chiudono la sfida prima del riposo: Babacar ne fa due e Kalinic finalizza un’azione splendida, tutta di prima. Nella ripresa, sorride finalmente anche Zarate, tornato in campo dopo i gravi problemi che hanno colpito la sua famiglia: segna con un gran destro dalla distanza e su punizione.